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{[CoMe iL SeSsO Ti cAmBiA]}, Fluff, Adult Content, Language, Smut, Voyeurism.

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ragasimpa
CAT_IMG Posted on 11/9/2009, 22:58




CHAPTER 14



Non era stata una settimana facile quella appena passata. Quando i miei la mattina dopo si erano svegliati senza di me avevano dato i numeri. Ovviamente, una volta tornata a casa non avevo menzionato nemmeno uno dei nomi dei ragazzi, avevo detto loro di essere scappata da Kristal, non che ciò li avesse tranquillizzati, ma certamente non potevo dirgli che mi ero fatta tre ore a piedi per andare dai ragazzi. Per andare specialmente da uno di loro. Ero stata in punizione per due settimane, ma di positivo c’era che loro potevano arrampicarsi fino alla mia finestra per vedermi: Kristian l’aveva fatto spesso ultimamente.
Presto avrebbero tenuto un altro show e, stavolta, sarebbe stato quello decisivo.

***



<< Ti prego, ti prego! Questi dobbiamo assolutamente prenderli!>>.
<< Helly aspetta, aspetta! I wafer li voglio!>>.
<< Seb, Dirk, se non state fermi un attimo ribalto tutto il carrello per terra e sarete costretti a raccogliere tutto!>>. Seb sbuffò e Dirk sorrise. Eravamo al supermercato, quella sera grande cena a casa di Tim e l’intelligentone aveva deciso di mandarmi a fare la spesa con quei due. Problema? Il problema era che non facevano altro che buttare dentro il carrello cose come biscotti, cioccolata e schifezze varie.
<< Nooo, cazzo ci sono quelli con le gocce al cioccolato!>>.
<< Cazzo Seb, mangiamo cioccolata stasera?! Basta! Ehm... Scusi mi può dare due chili di pane?>>.
<< Certamente! Vuole la fila per intero o le fruste?>>.
<< Le fruste, le fruste!>>.
<< Seb, sta zitto!>>, lo rimproverai io mentre stavo parlando con il tipo dietro al banco. Non stavano fermi un attimo, era come andare al supermarket con due bambini: un’impresa impossibile! Avevo il carrello pieno di stronzate.
<< La fila comunque va bene, grazie!>>. Intanto vedevo i due girovagare per il supermercato come se niente fosse e ogni tanto portavano oltre qualcosa.
<< Basta così?>>.
<< No ecco... Mi può dare anche... Seb che stai facendo? Rimettili giù!>>. Preservativi. Cazzo, più preservativi compravano, più scopate facevano, o dovrei dire facevamo? Ne erano fin troppo provvisti.
<< Tre etti di salame, grazie>>.
<< Helly quante ne vuoi...>>.
<< Dirk non rompere...Ok?>>.
<< Ho preso anche i Loacker!!!>>, esordì Seb dopo un po’.
<< Cazzo, come ti pare bionda...>>, gli dissi chiamandolo al femminile. Finii di chiedere al banco tutte le cose in lista e feci per andare col carrello verso la cassa... Ma ovviamente che accadde? Dirk mi prese per un braccio e fui costretta a mollare la roba in mezzo al corridoio.
<< Dirk che c’è! Che fai!>>. Lui non disse niente, mi portò nel corridoio delle tentazioni e mi baciò. << Dirk...>>, dissi io. << Siamo in un negozio...>>.
<< Non importa dove siamo, voglio solo baciarti...>>. Lo fissai in quegli occhi di ghiaccio mentre lui ero così incollato a me. Avevo una voglia matta di ricambiare, il suo respiro sbatteva contro il mio, quanto mi piaceva...
Eppure qualcuno interruppe tutto ciò. Qualcuno tossì.
<< Vi divertite senza di me adesso? Sono profondamente offeso!>>.
<< Seb dove hai lasciato il carrello?>>, domandai come se nulla fosse accaduto.
<< Non cambiare argomento! Vi ho visti>>.
<< Seba, ma che c’hai?>>, chiese Dirk.
<< Niente, niente! Uffa però... A me non hai mai baciato in pubblico...>>.
<< Oh Seb...>>, Dirk gli si avvicinò e lo baciò. Io rimasi incantata da tale visione. Ogni volta che De Buhr baciava qualcuno... Era come se... Il mondo si fermasse e lui, con la mano sul viso del fortunato, trasportasse tutti gli individui esterni al gesto, all’interno di esso.
Era stupendo. Poi qualcun altro, tossendo, fermò quel momento interrompendo il tutto.
<< Io non credo che sia il caso di compiere delle azioni così sfrontate in un luogo pubblico>>. Una signora con dei capelli ricci biondi sistemati in un’acconciatura medievale si intromise fra loro e li guardò disgustati.
<< Ci scusi!...>>, disse il biondo attaccandosi a Dirk. << Stiamo insieme da poco e...>>. Ma che cazzo stava facendo? Perché non la smetteva mai di giocare?
<< Mi fate schifo>>. Tutti e tre spalancammo gli occhi mentre la donna se ne andò via. Ci guardammo per un po’ e cominciammo a ridere fragorosamente. Quella sarebbe stata una di quelle storie da non smettere mai di raccontare.
<< Ma che diavolo vi è presto, scemi! E se vi vede qualcuno?! State per diventare delle celebrità, non dovete dare così tanto spettacolo!>>.
<< Ora come ora voglio solo divertirmi e se mi va di baciare gente diversa nel giro di cinque minuti, lo faccio!>>.
<< Non parlavo con te Seb!>>. Lui mi fece la linguaccia e io mi avvicinai a lui torturandogli un po’ il piercing al labbro.
<< E sta ferma! Helly, sta ferma!>>. Cominciammo un po’ a giocare, il carrello lasciato chissà dove. Il moro mi bloccò le braccia e Seba prese ad infastidirmi. Dirk mi alzò da terra e cominciai a scalciare. Tirai un urlo fortissimo e, ridendo, ci dirigemmo verso la nostra spesa e ci sbrigammo a pagare: avevamo già fatto fin troppa scena.
Quando uscimmo tirai fuori lo scontrino e cominciai a sventolarlo davanti ai loro occhi per l’esorbitante cifra che ne era uscita fuori. Cristo, c’erano tremila cose dolci e salate in quelle borse.
<< Io con voi...Mai più verrò a fare la spesa! Segnatevelo!>>.
<< Dai Helly... Non fare la fiscale, sciogliti un po’!>>, scherzò Seb.
<< Mi sono già sciolta abbastanza!...>>, dissi sarcastica spostando in macchina la roba dal carrello. Dirk si avvicinò a me e mi abbracciò da dietro, mentre io ero piegata a mettere gli alimenti nel baule. Traduzione? Il suo cazzo mi puntava nel culo! Mi alzai subito e mi lasciai abbracciare; il moro mi baciò il collo.
<< Ha ragione Seb, è abbastanza sciolta... Non scocciare>>.
<< Uff... Mi hai rotto oggi! Sembri in calore! Con lei però, non con me!>>.
<< A te ci penso a casa...>>, sussurrò Dirk al biondo. Seb fece una smorfia, roteò gli occhi e salì in macchina. Io e Dirk rimanemmo là fuori.
<< Se l’è presa davvero?>>, chiesi io ridendo.
<< Ma no, vuole solo fare la prima donna!>>. Rise anche lui e poi mi baciò.
<< Dai, aiutami a svuotare il carrello... La prima donna se ne sta comoda comoda in auto!>>,
<< Vaffanculo!!!>>, gridò Seb da dentro. Svuotammo il tutto e poi entrai anche io nella vettura lasciando il posto di guida a Dirk.
Una volta arrivati a casa di Tim...
<< Tim, Tim!!!>>, cominciai a gridare come un’isterica. Avevo due borse in mano. Seb una e Dirk, ovviamente, nessuna. Strano eh? L’unico uomo... Non portava un cazzo di borse.
<< Tim, porca puttana!>>.
<< Helly che diavolo ti prende?!>>.
<< Ricordi quando hai detto: ehy Helly, non c’è rimasto più niente, vai a fare spese con Dirk e Seb? Ecco, questa è l’ultima volta! Io non andrò mai più a fare spese con loro!!!>>, posai le borse sul divano. Tim rise.
<< Che è successo?!>>.
<< Tanto per iniziare ho fatto un centinaio di figure di merda! Seb non faceva altro che fare doppi sensi mentre ero al banco a prendere gli affettati e poi una vecchia ha visto quei due dementi baciarsi ed è diventata di tutti i colori! Per non parlare dell’urlo!>>.
<< Che urlo?!>>.
<< Quell’urlo?!>>, rise Seb a dir poco divinamente.
<< Vogliamo parlarne! Da-non-credere! L’ha sentito tutto il supermercato e ce la siamo filata!>>.
<< Wow, non posso proprio lasciarvi soli!>>, esordì il mio best friend.
<< Cazzo no! Questi due non sono capaci di stare fermi neanche in un negozio! Che farete quando sarete famosi?!>>.
<< Ci baceremo sul palco e faremo tanto fan service, alle fan piacerà!>>, esclamò Seb.
<< Certo, come no... Sfigato>>.
<< Stronza>>.
<< Mi ami, vero?>>.
<< Giusto un po’!>>. Io e Seb ci sorridemmo e cominciammo poi ad infastidirci.
<< Ok, dopo questa brillante conversazione... Ci prepariamo a mangiare?!>>, domandò Tim, gli sorrisi e feci per parlare quando poi dalla parte opposta arrivò Kristian. I miei occhi si illuminarono.
<< Kriiiis!!!>>, gli corsi incontro e lo abbracciai. Lui mi restituì l’abbraccio e, una volta staccati, rimanemmo a fissarci. Il suo viso era così bello e rilassato... Sembrava felice. Dirk tossì e poi, assieme a Seb, iniziò ad intonare un coro di “ bacio, bacio, bacio! “ e come non accontentarli?!
<< Ok, ora che tutti ci siamo salutati possiamo...>>, iniziò Tim.
<< Ehy, ma Felix? Dov’è?>>, chiesi io. Tutti si guardarono tra loro.
<< Doveva... Doveva fare dei controlli in ospedale...>>, la buttò lì Seb.
<< Niente di troppo serio spero, no?>>, domandai.
<< Nono, solo semplici controlli... Ogni tanto va a farli>>.
<< Ma perché?>>, incalzai io.
<< Così, per scaramanzia... Helly dai, non è niente di serio...>>, continuò Seb, ma il suo sguardo era vuoto. Tim aggiunse:
<< Stai tranquilla, va tutto bene!>>, cercando di consolarmi.
<< Ma... È tanto che non lo vedo... Forse Kristal ne sa più di me, è sempre con lui...>>.
<< Quando arriva a proposito?>>, chiese Dirk. E qui la mia perversione si fece sentire.
<< Mmh... Ti interessa eh? Hai dei programmi con lei?!>>.
<< Un po’... Mi interessa diciamo>>.
<< Uuuh... Interessante... Interessante!!! E che pensi di fare?!>>.
<< Helly! Stai diventando peggio di noi?!>>.
<< No, sto diventando proprio come voi!>>. Risata generale.
<< Allora, quando arriva?>>. Io sorrisi e dissi:
<< A breve sarà qui>>. Dopo l’ennesima poco brillante conversazione io e i ragazzi cominciammo a preparare per la serata. L’idea di Felix all’ospedale non mi faceva stare tranquilla per niente... Controlli? Perché andava a fare periodicamente dei controlli? Qualcosa non andava? Eppure non tirava nemmeno di coca... Decisi di non preoccuparmene e continuammo ad aiutarci tutti a vicenda. Io e Kristian ci sfiorammo le mani frequentemente nel disporre i piatti sul tavolo. Un sorriso tirò l’altro e alla fine, mentre gli altri stavano in salotto, mi baciò. Avevo le mani poggiate sul tavolo e lui mi stava baciando. Era così dolce...
Al distacco...
<< Ciao...>>, sussurrai.
<< Ciao...>>, ripeté.
<< Ciao!>>. Entrambi sobbalzammo e ci distanziammo un po’ mentre Kristal fece la sua grande entrata.
<< Amore mi hai fatto prendere uno spavento!>>, le corsi incontro e la abbracciai. << Finalmente ci rivediamo!>>.
<< Sì, ma... Vedo che eri in buone mani!...>>, sghignazzò la mia amica. Il biondo alzò la mano in segno di saluto e disse:
<< Ciao Kristal, bentornata fra noi!>>.
<< Già, finalmente!>>, aggiunsi io.
<< Eeeeh ragazzi, ultimamente le cose sono andate un po’ così...>>.
<< Problemi?>>.
<< Non io almeno...>>.
<< Che intendi?>>, domandai ancora.
<< È per Felix. Non sta molto bene...>>. Il mio cuore perse un colpo: non era affatto rassicurante tale risposta.
<< Che... Che succede?>>.
<< Credo che l’anoressia gli stia dando dei problemi...>>, sussurrò.
<< Anoressia?>>, ripetei io. << Non sapevo che lui...>>.
<< Io sì>>, disse Kristal. << Ma non era niente di grave ancora...>>.
<< Ancora? Che mi state nascondendo? Perché mi sembra di essere l’unica a non sapere le cose? Ok che Felix è molto magro, ma addirittura anoressico! È molto grave?>>. Ci fu silenzio inizialmente. Le due K, ovvero Kristal e Kristian, si guardarono. Alla fine fu quell’ultimo a parlare:
<< Non ancora>>. Tutti e tre ci mordemmo le labbra e non parlammo, quando ad un certo punto fu De Buhr ad interrompere quel silenzio ponendosi tra me e Kristal. Le braccia una sulla spalla dell’altra.
<< Ecco le mie ragazze, di che si parla?>>, chiese guardando prima a destra, nella direzione della mia amica, poi a sinistra, nella mia direzione.
<< Niente di allegro... Ci siamo quasi?>>.
<< E lo chiedi a me?!>>, scherzò il moro.
<< Io non so cucinare!>>.
<< Lo sappiamo, l’ultima volta quasi mandi a fuoco la cucina!>>, mi prese in giro il bassista.
<< Smettila! Ti ho detto che non è stata colpa mia! La fiamma si è alzata da sola!>>.
<< Certo, certo...>>, mi scimmiottò.
<< Non prendermi per il culo Kris! Non fare quello che sa tutto solo perché spesso cucini tu per gli altri!>>.
<< A parte il fatto che non è così... Mangiamo tutti cose diverse quindi ci cuciniamo il cibo da soli! E poi... Non è stato un caso quando ti ho chiesto di girare la roba là! Dovevi solo girare e per poco prendeva tutto a fuoco!>>.
<< Uffff!!!>>, mi lamentai io. << Non farne una tragedia!>>. Tutti sghignazzarono alle mie spalle, ma alla fine mi unii anche io: i pazzi bisognava sempre assecondarli.
Dopo che tutto fu pronto iniziammo insieme a mangiare: ciò che ne avevamo tirato fuori non era male e... Nemmeno i posti che avevamo scelto non lo erano!
Tavola rotonda. Io in mezzo a Kris e Tim, davanti a me la mia amica tra Seb e Dirk e... Si sentiva che mancava qualcosa, qualcuno... Mi promisi che l’indomani avrei chiamato Felix per sapere di preciso come stesse, cosa avesse.
Anoressia. Era davvero affetto da anoressia? Era... Così grave? Io non ne sapevo niente... Insomma... Non l’avevo mai visto così... Non so, ossessionato dal suo peso e anche lui, di aspetto, mi sembrava... Buono. Niente malattie della pelle, niente cheilite o roba simile... Boh. Continuai a dirmi di non pensarci: insomma, se non se ne stavano preoccupando seriamente gli altri perché avrei dovuto pensarci proprio io? Magari era solo l’inizio, magari... Insomma, non era niente di grave, no?
<< È tutto buonissimo! Cazzo, bravi tutti!>>, esclamò Dirk.
<< Tutti? Abbiamo praticamente cucinato solo io e Kris!>>, ribattè Tim come risposta, sorridendo ovviamente.
<< Eh beh? Se siete gli unici a saperlo fare così bene...>>.
<< Non è così e lo sapete bene...>>.
<< Tim te lo prendi un complimento una buona volta? Sta zitto!!!>>, ridemmo tutti alla battuta del moro e Tim riprese a mangiare con la testa china sul suo piatto senza dire nulla. Mi fermai a fissare le espressioni di tutti: eravamo così... Felici e rilassati. Stare in loro compagnia era un piacere... Peccato che non potessimo averli anche a scuola! Sarebbe stato molto più divertente, ma mai divertente come sapere di poterli vedere tutti i giorni mentre quelle stronze di Trina e Brenda... Niente!
Ahahah, già: si chiamava potere. Credo che se le cose fossero andate diversamente non sarei mai stata felice come allora.
<< Helly ci sei? Ti ho chiesto di uscire un attimo!...>>, disse Kristian risvegliandomi dal mio stato comatoso.
<< Cosa? Uscire? Perché?...>>.
<< Tu esci un attimo...>>, incalzò. Tim gli lanciò uno sguardo e il mio biondo gli sorrise. A quel punto cominciai a capirci qualcosa.
<< Ok... Vengo>>.
<< Hai sentito Goll? Viene!!!>>.
<< Dirk sta’ zitto!>>, lo rimproverai. Il moro mi mandò un bacio e fece scivolare la lingua sulle sue labbra: quel piercing era fottutamente arrapante. Sostengo tuttora che i maschi col piercing alla lingua abbiano una marcia in più rispetto agli altri.
Io e Kris uscimmo sulla veranda e lasciammo gli altri dentro, anche se... Uno da una parte e uno da un’altra, nella sala da pranzo erano rimasti solamente Kristal e Dirk. Casualità? Non credo proprio.
<< Siamo usciti per fare entrare in scena il piano di De Buhr o soltanto perché volevi stare un po’ solo con me?>>, domandai una volta fuori. Kris si appoggiò alla ringhiera e io lo seguii. Lo guardai e gli sorrisi. << Non mi vuoi parlare adesso?!>>, il biondo si voltò verso di me e prese a fissarmi. << Che c’è?! Ma perché non...>>. E fu così che le mie parole furono spezzate, mi morirono in gola quando le sue labbra toccarono le mie. Un bacio. Un dolce bacio che mi fermò il cuore e il respiro. Quando si distaccò, le mie labbra erano ancora dischiuse e io lo fissavo sperduta. << Grazie...>>, dissi come una stupida. Kristian mi accarezzò una guancia e disse:
<< Un po’ per l’uno... E un po’ per l’altra...>>.
<< Cosa?>>, chiesi ancora spaesata.
<< Quello che mi hai chiesto prima, sono venuto fuori un po’ per stare con te e un po’ per favorire il mio amico...>>.
<< Bugiardo!...>>, lo punzecchiai avvicinandomi a lui.
<< Un po’, ma fa sempre bene mentire...>>, gli sorrisi e lo baciai.
<< Mi piaci quando sorridi, te l’ho mai detto?>>.
<< Non ricordo, ma... Grazie. E io te l’ho mai detto che sei esagerata? Il mio sorriso non è niente di che>>.
<< Cazzate, è bellissimo... Tu sei stupendo>>.
<< Sei troppo dolce!...>>.
<< Ed è un problema?>>, dissi mettendo il muso.
<< No, era per dire... Mi piaci così>>.
<< Sì?...>>.
<< Sì...>>, Kris mi prese entrambe le mani e poi ci baciammo di nuovo. << Ci staremmo prendendo un po’ troppo gusto?>>. Io alzai le spalle e gli afferrai il mento con le mani, portando nuovamente la sua bocca sulla mia. Mi sembrava chiaro che fosse una risposta negativa. Rimanemmo a pomiciare là fuori per un’altra ora, il tempo con lui andava troppo veloce e se avessi potuto fermarlo in quel preciso istante, beh... L’avrei fatto, no?
<< Che ne dici se... Rientriamo? Credo che Dirk convincerebbe qualcuno a pomiciare con lui anche in soli cinque minuti! Anche se Kristal non è così facile...>>.
<< Cinque minuti sono troppi per lui, ha il record di uno!>>.
<< Un minuto per farsi dare il consenso di qualcuno a baciarlo?! Voglio conoscere questo ragazzo!!!>>.
<< Ma lo conosci già!>>, precisò scherzoso.
<< Sì, ma non sapevo avesse doti così accurate a tale riguardo! Devo sapere come fa!>>.
<< Chi devi convincere a baciarti? Mi pare lo facciano già tutti quanti con te!>>.
<< Spi-ri-to-so!>>.
<< È la verità!>>.
<< Ok, ma non c’è bisogno che ogni volta ne fai un affare di stato!>>.
<< Okok... Scusa!>>.
<< Eh... Sarà meglio>>>. Kris prese a fissarmi e mi rise in faccia. << E poi non è che tu faccia tanto diversamente!!! Kris!!! Ma che cazzo ridi?!>>, quel ragazzo aveva dei seri problemi. Cominciò a ridere di gusto e si piegò in due dalle risa. << Che ti prende nano? Sono così divertente?!>>. Kris continuò a ridere e mi baciò poi una guancia.
<< Ok, ora entriamo!>>.
<< D’accordo...>>, dissi confusa. Quel ragazzo era una sorpresa continua, quando rideva mi sembrava sul serio che il tempo si fermasse. Era bello vederlo ridere. Era bello vederlo felice.
Non appena dentro trovammo, in salotto, un Dirk e una Kristal sul divano col braccio di lui attorno alle spalle di lei. Hannes le stava spostando i capelli dietro le orecchie ed erano molto vicini. Pregai che nessuno tossisse in quel momento, sapete no? Come succede nei film in scene come quella che avevo davanti. Misi la mano davanti alla bocca di Goll prima che potesse emettere anche un solo suono e lo feci indietreggiare. Nel farlo Kris andò a sbattere contro l’appendiabiti e quei due, così tanto presi, si voltarono immediatamente.
<< Cazzo però! Sei stupido eh!>>. Tutti, bassista escluso, presero a ridere e Dirk disse:
<< Fammi indovinare, volevi uscire e ti sei accorto tardi dell’attaccapanni?! No perché... A casa di Tim non è mica una novità!>>.
<< Hannes fatti una sega!>>, gli rispose.
<< Che frase ricorrente...>>.
<< Uh sì, me la ricordo anche io! La prima sera che siamo usciti assieme, dopo il concerto, qualcuno te l’ha detto e tu hai risposto qualcosa con Seb o una roba simile...>>, mi intromisi io come illuminata.
<< Sì anche io mi ricordo... Dirk era molto carino allora...>>, aggiunse Kristal.
<< Stai flirtando con me?>>, le domandò guardandola e mai togliendole il braccio da attorno le spalle.
<< Non lo so, sto flirtando con te? Dimmelo tu!>>.
<< Stanno flirtando?>>, mi sussurrò Kristian. Io risi e gli dissi di zittirsi. La sua risposta non fu quella che mi aspettavo, lui mi passò il braccio attorno alla vita una volta messosi dietro di me e dire che divenni viola fu poco.
<< Ora chi è che ha bisogno di privacy?!>>, ci derise Dirk. Io e Kris però non lo ascoltammo, continuando a guardarci.
<< Qui qualcuno è innamorato...>>, là buttò lì Kristal. Quella ragazza doveva stare zitta!
<< Non diciamo stronzate! E basta!>>, la rimproverai.
<< Già, la quoto completamente!>>.
<< Grazie dell’appoggio Goll!>>.
<< Di nulla, cara!>>.
<< Cara?!>>.
<< Ok... Cosa parlo a fare con te?>>. Prendemmo tutti a ridere e poi sopraggiunsero Seb e Tim, per mano.
<< E voi da dove uscite?!>>, dissi io sorpresa nel vederli assieme. Tim si leccò le labbra: brutto segno.
<< Abbiamo fatto... La pasta!>>, disse Seb e Tim lo punzecchiò.
<< La pasta?!>>, gli ripeté il mio best friend sottovoce. La troia scrollò le spalle e poi tutti riprendemmo a fissarci.
<< Allora... Ora che facciamo?!>>, disse Tim per toglierci da tutto quell’imbarazzo. Da dopo quella frase cominciammo a conversare tranquillamente e vennero fuori un casino di discorsi. I ragazzi ci avevano detto che tra una settimana avrebbero fatto da spalla ad un gruppo molto importante e quella sarebbe stata una grande occasione di certo! Ero felicissima per loro, sentivo che se avessero dato il massimo su quel palco sarebbero stati apprezzati, sarebbero piaciuti e avrebbero sfondato! Sarebbe stato l’inizio del successo!
E io non sapevo ancora quanto c’avessi preso.
Quando la nostra cena fu conclusa, io e Kristal andammo a casa assieme, non ci facemmo accompagnare con le macchine di qualcuno di loro perché... Dovevamo parlare.
Quindi camminammo fino alla fermata dell’autobus e poi l’aspettammo lì.
<< Allora... Kristal Kristal Kristal... C’è niente che devi dirmi?!>>. La mia amica mi guardò sorridendo e poi abbassò il capo. << Allora?>>, incalzai.
<< Ne dobbiamo proprio parlare?>>.
<< Se è successo qualcosa per cui vale la pena parlarne, sì! Insomma, vi siete baciati?>>.
<< Ecco... No in realtà>>.
<< E il suo record dov’è finito?! Ahahah!>>.
<< Che record? Proprio non ti capisco a volte... Comunque no... Insomma... Lui è stato, è stato carino oggi...>>.
<< Insomma, ma io non ho capito, lui ti piace o no?>>.
<< Non lo so... Non c’ho pensato... Prima che... Che tutto questo sogno divenisse realtà a me piaceva Tim veramente...>>. Mi accigliai.
<< Davvero? Non... Non lo sapevo>>.
<< Non ho mai detto niente all’inizio perché tu eri così strana e poi... Quando ho saputo la storia... Ho evitato insomma, però Dirk... È stato per la prima volta... Carino, mai sfrontato>>.
<< Insomma sei cotta! Ti vuole portare a lettoooo!!!>>, la scimmiottai.
<< E smettila! Solo perché tu te li fotti tutti non vuol dire mica che lo faccio anche io!>>.
<< Cazzo Kris, stiamo parlando di Dirk Hannes De Buhr! Come fai a non tirare fuori il sesso?!>>, lei mi mise il muso e poi iniziammo a ridere. Era stata una giornata parecchio allegra quella appena passata.
<< Vabbeh... Comunque vedremo... Oggi è stato bello Helly, davvero...>>.
<< Oh sì... Sei cotta!>>.
<< E smettila! Tu pensa al tuo nano!>>.
<< Ah, ah! Tranquilla, ci penso io a lui...>>.
<< Prima che ci pensi qualcun altro!>>.
<< Tranquilla>>, ripetei. << Non succederà!>>. E nemmeno allora sapevo quanto diavolo mi sbagliassi. Perché sì, ci sarebbe stato qualcun altro che avrebbe pensato a lui come bramavo pensarci io. Qualcuno del suo stesso sesso, che l’avrebbe capito molto meglio di quanto io riuscissi a fare. Qualcuno che avrei odiato con tutta me stessa. Qualcuno fin troppo vicino alle persone che ormai amavo più della mia stessa vita. Qualcuno che mi avrebbe portato via tutto senza lasciarmi niente, nemmeno un po’ di orgoglio.
Qualcuno che, la sera del grande show, sarebbe stato più che presente.

END OF CHAPTER 14
WAITING FOR CHAPTER 15…
 
Top
,denni.dangerously;;
CAT_IMG Posted on 12/9/2009, 10:17




Sai già la storia, passo all'altro forum
xD
 
Top
ragasimpa
CAT_IMG Posted on 14/9/2009, 16:15




Ok xDDD
Liebe <3
 
Top
ragasimpa
CAT_IMG Posted on 8/10/2009, 17:23




Fanculo, dopo tante bestemmie ce l'ho fatta xD
Ora premetto che ci sono taaaaaaante delle mie esperienze in questo capitolo...
Quindi ora posto e poi alla fine ve le dico xD

15 CHAPTER



After show.
La serata si era svolta magnificamente quel giorno. I ragazzi erano stati bravissimi, avevano suonato bene ed erano piaciuti alla gente. Dopo il concerto alcune ragazze ci avevano aspettati uscire per beccarsi l’autografo di quel “ nuovo “ gruppo e ciò mi aveva parecchio infastidita perché alcune di loro si erano fermate a parlare con Kris guardandolo in maniera un po’ troppo interessata. Durante l’apertura Seb aveva sbagliato di qualche tono, ma pare che nessuno gliel’abbia fatto notare tranne me. Comunque i Cinema Bizarre si erano fatti notare un botto e il gruppo per il quale avevano fatto da spalla li aveva invitati al party dopo il concerto. L’after show. Ero emozionata, per dirla tutto, più io di loro. Io avevo girato col gruppo tutto il tempo, ero certa che se fossero diventati davvero famosi io sarei stata invidiata da migliaia di ragazzi e ragazze.
Me ne ero stata tutto il tempo del party a fianco di Tim e mi ero pomiciata un po’ Kris e Dirk tra una cosa e l’altra. C’era stata bella musica, il moro mi aveva portato a ballare spesso assieme a lui, ma più che parte ci aveva pensato Kristal a tenerlo occupato. De Buhr, come avrebbe detto lui, non ce l’aveva ancora fatta a portarsela a letto, però i due si baciavano tranquillamente ed erano così tremendamente carini assieme... Ce li vedevo davvero bene, anche come coppia proprio, ma non credevo assolutamente che Hannes sarebbe mai stato pronto ad avere una relazione. Era troppo complicato e avrebbe dovuto interrompere qualsiasi sua scappatella: niente più troia, niente più me, niente di niente! Naaah, non era affatto il tipo da fidanzata!
Comunque io e Kristal avevamo avuto l’opportunità di seguirli ovunque e non potevo che esserne più che felice.
<< Allora... Ce l’hai fatta o non ce l’hai fatta? >>, chiesi a Dirk in relazione al suo piano con Kristal. Lei era in bagno nel frattempo, noi seduti sui divanetti.
<< Non ancora, ci sto lavorando! Ma è quasi ai miei piedi >>.
<< Ah sì eh? Che modesto De Buhr! >>. Il moro prese a fissarmi e io non potei far altro che restituirgli lo sguardo. Fu strano per un momento, come se esistessimo solamente noi due. Io dopo poco ero a bocca aperta che lo stavo fissando, come se non l’avessi mai fatto prima da così vicino. Il cuore mi andò a palla e mi sentii così strana... Lui mi fissava dolcemente e solo dopo del tempo distolsi lo sguardo. << La smetti di guardarmi così? Mi fai arrossire... >>, dissi spostandomi il ciuffo da davanti al viso.
<< Dio... >>, sospirò continuando a fissarmi e giocando con le dita sul suo piercing al labbro.
<< Cosa? >>.
<< Fortuna che io e te andiamo a letto insieme... >>.
<< Dirk! >>, esclamai io.
<< Ma se è vero! >>.
<< Dai... Non sono poi granché >>.
<< Sei una favola Helly >>. Riprendemmo a guardarci e poi io abbassai nuovamente lo sguardo, imbarazzata. Eravamo appunto seduti su quei divanetti, vicini, mentre attorno a noi c’era un gran viavai di gente.
<< Sai De Buhr... A volte sei proprio un gentiluomo >>, il moro si sporse verso di me e, afferrandomi il mento, mi baciò appassionatamente.
<< Sei così bella... >>.
<< Dirk, ma che hai stasera? Sei più dolce del solito... >>.
<< Non lo so, credo sia semplicemente Kristal >>.
<< Ah sì, eh?! Beh se ti fa questo effetto... Però non consumarmela tutta che ne voglio un pezzetto anche io! >>. Lui sbarrò gli occhi.
<< Te la vuoi fare?... >>, abbassai ancora lo sguardo e mi avvicinai al suo orecchio,
<< Mi piacerebbe tanto provarci con lei... E poi è figa >>.
<< Ah sì, sì è figa... Per me quella una volta partita... Wuof! Come vola! >>.
<< Dirk, ma sei scemo? Ora te la faccio vedere io come vola... >>. Proprio in quel momento Kristal tornò dal bagno e si avvicinò a noi:
<< Ehy raga, gli altri dove sono? >>. Finii il mio terzo bicchierino di vodka alla pesca con succo d’arancia e mi alzai in piedi.
<< Sono a ballare, vieni a fare un giro? >>.
<< Ok! E tu Dirk, vieni? >>. Sia io che lui ridemmo. I nostri perversi doppi sensi.
<< Casomai io... Vengo dopo... >>, gli sorrisi maliziosa e presi la mia amica per mano.
<< Vieni con me >>, le sussurrai mordendole un orecchio. Lei arrossì tra le soffuse luci del locale e si fece trascinare via dalla mia salda presa. Feci per andare in bagno, ma vidi che erano tutti alquanto occupati e pieni di ragazzi e ragazze più che sbronzi. Facemmo un’ispezione generale del posto e poi ci infilammo in una sottospecie di backstage: strano che ci fossero dei camerini ad un after show. O forse no? Sinceramente non ne sapevo ancora così tanto di tali cose.
<< Ma dove stiamo andando? Dove mi stai portando? Non so se l’hai notato, ma la festa è dall’altra parte! >>, scherzò lei mentre io attraversavo corridoi su corridoi valicando porte su porte.
<< Finalmente sole >>, dissi io solamente, un po’ agitata: non le avevo lasciato la mano un attimo.
<< Helly che hai? Sei incinta per caso? >>.
<< Che??? Sti cazzi, sei scema? >>. Lei iniziò a ridere e a me tale idea non sarebbe mai sfiorata.
<< Scusami, ma mi porti qua, via da tutto e tutti e pensavo che dovessi parlarmi di qualcosa di molto serio! >>.
<< Non so se voglio parlare e comunque non è qualcosa di così molto serio... >>.
<<che significa? >>, le misi una mano sul petto e la spinsi dolcemente contro il muro. Il braccio sinistro teso su di esso e i nostri occhi persi gli uni negli altri. Il mio cuore iniziò a battere spropositatamente e potevo sentirlo fra le eco lontane della festa...
<< In fondo... È solo un contatto pelle a pelle, no? >>, sospirai, mi sporsi e la baciai. Le sue labbra erano timide sulle mie, fu un prolungato contatto, ma nessun accenno di lingua, per il momento. La baciai soltanto togliendole lo stesso fiato che quell’istante stava togliendo a me. Quando mi distaccai dal suo volto tenni la fronte pigiata sulla sua e ci strofinammo i nasi. Stemmo in silenzio in un primo momento, poi prendemmo a baciarci ancora e stavolta la saliva venne fuori eccome. Tolsi il braccio dal muro e collassai completamente su di lei.
I nostri corpi appoggiati l’uno all’altro, la nostra mano intrecciata e poi io che con quella libera le alzai la maglietta sfiorandole la pelle. Sussultò per quel freddo contatto.
<< È tutto ok? >>, chiesi.
<< È... Tutto... Fottutamente ok >>. Continuammo a baciarci e io mi ostinavo a portare la mia mano vicino alla sua cosa, scendendo. Solo pensare di essere in quella situazione con una ragazza mi faceva arrapare ancora di più. Aveva la gonna e io stavo tentando di abbassarle le collant mentre la leccavo lungo il collo.
<< Helly... Mmh... Hell aspetta... >>. Mi fermai un poco accarezzandole i capelli, guardandola... Lei, lì, così bella. Mia.
<< Che c’è? >>.
<< Possiamo... Possiamo farlo davvero? Io non so se sarò in grado di... >>.
<< Tu non devi fare niente... Baciami >>, le ordinai. Kristal non emise fiato e fece quanto le avevo obbligato di fare. Poi, piano piano, le calai le collant e cominciai ad accarezzarle la pelle nuda sulle cosce. Emise sospiri ripetitivi mentre mi avvicinavo alla sua Intimità, ma non fermò mai le mie mani, ansimando contro di me. Le stavo succhiando la pelle sul collo, ma ciò che mi piaceva di più era morderle e tirarle il labbro inferiore e, a quanto sembrava, piaceva anche a lei.
Fu la volta delle mutande e io sfoggiai un intenso e maliziosissimo sorriso. Lei deglutì, eccitata.
<< Helly sei una piccola... Piccola pervertita >>.
<< Grazie, me lo dicono tutti... Dio Kris sei bellissima >>.
<< Io... Tu... Oddio baciami... Continua, ti prego... >>. La baciai e feci passare l’indice sopra l’elastico delle sue mutande. La sua pelle era liscia, ma sapevo che avrei trovato scendendo e non ne vedevo l’ora. Le alzai gli slip e ci passai sotto con solo l’indice: il mio polpastrello aveva già sfiorato dei peli e ci volle poco a far scivolare dentro l’intera mano.
<< Ora... Te lo dico io cosa devi fare >>, le sussurrai all’orecchio e dalla sua gola uscì solo un suono strozzato, ansioso, eccitato. << Apri le gambe >>. Poi feci scivolare le mie dita sulle sue labbra, laggiù in fondo. Iniziai a massaggiargliele con l’indice e il medio alternativamente e mi sembrava come se lei stesse esplodendo. Era già bagnata e non appena l’avrei penetrata sarebbe esplosa. Io la guardavo boccheggiare dall’alto ed era semplicemente bellissima; tale visione mi provocò un lancinante dolore all’inguine e per un momento pensai che volessi anche io lo stesso trattamento, che volessi essere scopata in ogni modo e posizione possibile... Non mi interessava neppure da chi: ero troppo così fottutamente arrapata.
<< Oddio... Oddio ti prego entra... Mi stai facendo impazzire... Entra... Come ti pare... >>. Io sospiravo con lei.
<< Però... Per essere la prima volta... Ci dai dentro >>.
<< Helly fanculo mi stai mettendo una voglia assurda, cazzo... Mmh.... >>. Continuai a muovere le dita intorno al suo clitoride e la mia mano si stava bagnando totalmente.
<< Ti piace? >>.
<< Sì... Sì mi piace... Oddio, baciami, baciami... >>. Ripresi a baciarla e mi spostai giù lunghe le sue labbra ancor più bagnate. << Oddio... Aaaah... >>. Mi avvicinai alla sua apertura e spinsi un po’, ma senza entrare. La mia bellissima presa era tutta sudata, ansimava e boccheggiava continuamente e il modo in cui si mordeva le labbra mi faceva fare la capriole allo stomaco.
<< Oddio... Aaaah.... Aaaah... Sì.... Sì.... Helly... Helly.... Aaaah... >>, stava tremando al mio tocco e io, approfittando della situazione, le alzai la maglia e il reggiseno cominciando a toccarle una tetta. Dapprima la tastai solamente, poi mi concentrai sul suo capezzolo e lo circumnavigai con l’indice, ciò mentre la stavo già toccando vicino al clitoride facendo una leggera pressione su di esso e causando così l’espulsione di un buon liquido “ eiaculativo “.
<< Helly... Helly scopami >>, disse quasi non finendo la frase.
<< Cosa?>>, domandai ansimante.
<< Scopami e basta >>. Senza farmelo ripetere due volte la penetrai col medio e usai la fortuna delle dita lunghe per spingere sempre più in profondità. Non appena entrai Kristal urlò, e urlò di più quando curvai il dito scontrandomi con il suo punto.
Sì, il suo punto. Urlò, continuò ad urlare ripentendomi di non fermarmi e io sentivo scorrere lungo le mie dita di tutto e di più: erano inondate di roba e ciò mi fece arrapare ulteriormente. << Oddio... Oddio... Sììì... Lì... Così... Oddio >>.
<< Cazzo Kristal da quanto non ti masturbi? Ti sta uscendo di tutto, sei così... È così bello >>.
<< Non l’ho mai fatto >>, disse fra gli spasmi. Io mi fermai in un primo istante e, togliendole la mano da sopra la tetta, le presi il mento e la baciai con la lingua appassionatamente. La guardai, la carezzai e la baciai ancora, fermando la mano.
<< Vuoi parlarne? >>.
<< Macché parlarne, cazzo continua, parliamo dopo!!! >>, sbraitò agitata. Io risi per la fretta che aveva e non me lo feci ripetere due volte: continuai a scoparla e a fare avanti e indietro sulla sua apertura. Lei ansimava stringendomi le spalle e continuando a tremare convulsamente contro di me. << Sì Sì... Oddio... Mettine un altro... Un altro... Aaaah... >>.
<< Vuoi... Vuoi un altro dito? >>.
<< Sì... Oddio sì... Mettilo, mettilo... >>, inserii l’anulare assieme al medio e mi feci un giusto spazio per farcele entrare entrambe. Gli occhi di Kristal si allargarono ed emise un altro acuto urlo prendendomi il capo e baciandomi fugacemente. << Aaah... Aaaah! Così! sì... Di più, di più... >>, Kristal mi scompigliò tutti i capelli per tirarmeli e io ero così arrapata che a breve mi sarei fatta da sola.
<< Ci sei? >>.
<< Non lo so... È... Mmh... Aaah... Difficile da capire >>. Spinsi ancora più in su aiutandomi con l’altro braccio e cominciai a curvare le dita ripetutamente fino a che non sentii un blocco di roba scendermi fra le dita. << Sto venendo! Sto venendo! Aaaah.... >>, un ultimo sforzo di mandare avanti e indietro le dita e carezzare il suo clitoride col pollice e poi uscii anche io, eccitata, osservando il suo volto arrossato e il suo respiro affannoso.
<< Non... Non credevo possibile... Non... Non ci credo che questo... È successo >>, balbettò con ancora una gran voglia in volto.
<< Ma è... Successo e tu sei... Sei così... È così bello toccarti >>. Dissi guardandola. << Non l’ho mai fatto con una ragazza... >>, affermai io. Lei mi accarezzò una guancia.
<< Io... Sai, sono contenta che tu... E io... Insomma è così strano. Da quando usciamo con quei deficienti... Non so, tutto è cambiato >>, continuò. Io le presi semplicemente la mano e mi allungai per baciarla, quando...
<< Cazzo, non ci credo >>, mi voltai verso de Buhr e gli sorrisi maliziosamente. Lo presi per la maglia e lo avvicinai al mio viso:
<< Come, non ti ricordi? >>, domandai spostando il capo di lato. << Entra per favore... E chiudi la porta. Come la prima volta >>, dissi riferendomi alla mia verginità ormai andata. Dirk deglutì dinanzi a me e seguì il mio ordine. Una volta fattosi ciò lo strattonai per la maglia e mi autoscaraventai contro il muro con lui appresso. Il moro si tolse subitamente la maglia e la gettò a terra: svelto il ragazzo, eh? Con quelle vene sul braccio poi... Che figo.
<< Ora faremo un giochino... >>, iniziai io prendendo Kristal per mano e cominciando a pomiciare davanti ai suoi occhi.
<< Cazzo ragazze... >>, io e Kristal continuammo non fermandoci un attimo, poi aprii gli occhi e presi la mano di Dirk mettendomela sul culo.
<< Toccami >>, sussurrai. Dirk lo fece senza esitazione e si mise proprio dietro di me. Pensai che lei, a mio confronto, fosse una principiante: io ormai di incontri di quel tipo ne avevo avuti a bizzeffe, non per vantarmi.
<< Guido io >>, disse Dirk d’un tratto. Cominciammo così a scambiarci di posto continuamente di modo che Dirk potesse baciare prima Kristal e poi me. Mani che si intrecciavano, mani diverse, non solo quattro mani, ma ben sei. La sua lingua che passava prima nella sua bocca e poi nelle mia, labbra femminili che si compattavano, vestiti dimenticati, corpi nudi contro i muri e poi... Il grande momento.
<< Vi ucciderò per questo, sappiatelo >>, disse Kristal ansimando. Io stavo baciando la schiena di Dirk mentre lui alzava le gambe di Kristal contro il muro per regalarle il mio stesso trattamento.
<< Buon compleanno piccola >>, disse lui d’un tratto baciandola sul naso. Lei si accigliò, eccitata.
<< Cazzo, non è il mio compleanno >>.
<< Appunto >>. E fu così che la piccola Kristal perse la verginità. Dirk glielo mise da davanti, lei incollata al muro con le braccia attorno al collo di lui e lui impegnato nel farla finalmente sua. Il sudore che scendeva nei nostri corpi, la voglia di raggiungere il piacere, il sopraffarsi di tutto. La mia lingua nel frattempo lo stava assaporando interamente... La sua pelle era liscia e mi piaceva quel leggero contatto. Quell’unione di persone in quella stanza mi piaceva particolarmente: primo perché sapevo che sarebbe potuto entrare chiunque e ciò era alquanto eccitante, secondo perché quanto facevamo, per quanta eccitazione ci fosse in quella stanza, era anche una bizzarra forma d’amore: noi eravamo lì per noi, tutti i presenti in quella stanza avevano voglia l’uno dell’altra e ciò solamente perché ci rispettavamo a tal punto che era d’obbligo fare tutto assieme.
Kristal e Dirk li vedevo proprio bene e mi sorprendeva il fatto che Kristal si fosse lasciata andare così facilmente, ma del resto... Anche io avevo avuto lo stesso destino quando mi ero sverginata. Cos’era forse un rito di iniziazione ? Entri nel gruppo solo se fai un’orgia e ti sbatti in giro?! Perché se fosse stato così... Io le prove le avrei superate tutte. Quando Dirk venne, io mi misi in mezzo a loro due, in ginocchio, e cominciai a fargli un bocchino massaggiandogli l’uccello con delicatezza di modo da farlo arrapare di nuovo, e non ci fu molto a farlo venire nella mia bocca, ma quella volta non sputai niente, ingoiai semplicemente e Hannes mi spettinò un poco in segno di gradimento e poi mi voltò il capo proprio davanti alla cosa di Kristal.
<< Devo?... >>, iniziai io.
<< Sì, fallo >>. Un brivido mi percorse la schiena e neanche lì dissi di no. Cominciai a leccargliela spingendo con la punta della mia lingua sul suo clitoride e lei fece movimenti convulsi sopra di me. Mi pigiò la testa verso il basso, insicura, ma io accolsi così bene la sua insicurezza che non mi tirai indietro e affondai la mia bocca ancora di più sul suo punto privato mentre la formidabile eiaculazione femminile mi scivolava lungo il mento. Ero tutta bagnata in viso, ma lei di più. Nel mentre io leccavo un po’ a lei e un po’ a lui, sopra di me stava avvenendo un prolungato pomicio e io non sapevo più dove mettere le mani.
Non sto a raccontarvi tutte le “ acrobazie ” fatte in quel momento di delirio, dirò solo che l’avevo preso ovunque, io, lei... Dirk era stato fantastico, ci aveva saziate appieno senza essere mai sfrontato, ma dandoci ciò che effettivamente anche noi volevamo. Puro e sfrenato sesso, orgia, ma comunque con quel pizzico di sentimento presente in ognuno di noi.
Quando tutti e tre ci fummo rivestiti io e Kristal ci prendemmo per mano e Dirk rimase a fissarci.
<< Tutto questo non ha senso... >>, disse lei. << Non può essere vero >>.
<< Te l’avevo detto Dirk che io ne ho le capacità >>, lui aggrottò le sopracciglia e mi sorrise, dandomi un bacio sulla guancia.
<< Abbiamo un po’ bevuto, tutti e tre... Siamo stati... Senza controllo e anche senza preservativo >>, puntualizzò il moro fumandosi una sigaretta che poi, successivamente, ci passammo tutti.
<< Senza controllo >>, ripetei io. << Mi hai sfondata >>. Lui quasi si strozzò col fumo, cosa un po’ impossibile già, e disse:
<< Helly! Come sei volgare! >>.
<< Ah io? E tu no? Vogliamo parlarne?! Hai sconvolto questa ragazza con il tuo coso! >>.
<< Io sono più che sconvolta. Sono stata scopata da una donna e poi da un uomo... Questo non è il mondo reale >>.
<< No piccola, questo è il nostro mondo. E sarà sempre solo nostro >>. Ci guardammo fra noi e poi io mi avvicinai e lo baciai. Kristal fece lo stesso, prendendomi d’esempio.
<< Mai più vodka alla pesca con succo d’arancia... >>.
<< Se ti porta a questo, continua pure Helly... Due ragazze solo per me. Non l’avevo mai fatto con due ragazze... >>. Eravamo tutti un po’ fuori fase, il fumo e l’alcol insieme non facevano esattamente un effetto “ normale “ su di noi. Facemmo discorsi un po’ così, senza senso, riguardo a ciò che avevamo fatto poco prima.
<< Comunque... Il tuo uccello è così... Wow... Mi piace >>, dissi buttando fuori il fumo. Lui mi guardò e poi aggiunse:
<< Perché non ci facciamo una striscia? >>.
<< No ragazzi... Siamo già abbastanza intontiti in questo modo... >>.
<< Kris... Mi piaci davvero >>, disse Hannes fissandola. Lei arrossì e abbassò il capo.
<< Anche tu >>, io li guardai scrutarsi e fare quei fottuti giochi di sguardi. Non so bene come esprimermi, ma dentro di me avvertii un leggero fastidio e non me lo spiegavo proprio. Rimanemmo a terra a passarci il fumo e a discorrere sulle nostre prestazioni sessuali, poi passato del tempo, Kristal disse: << Forse dovremmo tornare dagli altri... Si staranno preoccupando >>.
<< Sì forse. Tu vai, io e la piccola, depravata Helly ti raggiungiamo a breve... >>. Lo guardai non sapendo che diavolo stesse pensando e poi anche lei passò lo sguardo sul mio in cerca di un segno di acconsentimento o qualcosa. Io non sapevo che cosa De Buhr volesse fare e quindi la mia faccia fu ugualmente dubbiosa. Kristal fece un cenno col capo e se ne andò, allegra. Io ero ancora seduta a terra con le gambe incrociate: in pratica se non avessi avuto né calze né mutande si sarebbe potuto vedere e intravedere tutto.
<< Che succede? >>, domandai io avvicinandomi a lui di qualche metro.
<< Potrei farti la stessa domanda >>. Mi accigliai.
<< Che vuoi dire? >>.
<< Sei forse gelosa? >>. Mi mancò un battito, inaspettatamente.
<< Non sai che non si risponde ad una domanda con un’altra domanda? >>.
<< L’hai appena fatto >>, sorrise.
<< Non era quello che intendevo... >>, la sviai così.
<< Dai Helly... Sei gelosa? >>.
<< È solo... Più strano. Insomma...Ero io la ragazza che passava fra le vostre mani... Non... Sì, sono gelosa se Kristal prende il mio posto >>.
<< Ma lei non prenderà mai il tuo posto, scema! A parte il fatto che ci sono andato solo una volta e poi ha scopato solo con me del gruppo, non anche con gli altri... Tu sei importante per noi >>.
<< Sì, ma... Boh... Io non voglio che le cose cambino >>. Lui mi prese una mano e disse:
<< Le cose non cambieranno mai perché sei tu la ragazza della quale i Cinema Bizarre si fidano ciecamente, quella sulla quale possiamo contare sempre e con la quale possiamo divertirci... Tu non sei una delle tante, se è questo che ti preoccupa >>.
<< È solo che... Ora siamo in due e io... Io non voglio dividervi con nessuno... Voglio che questa rimanga solo una cosa nostra... >>.
<< Ma è una cosa nostra >>.
<< Non più... >>, sussurrai tristemente.
<< Helly non è vero un cazzo... Quello che c’è tra me, te e gli altri... Non può cambiare. A Seb, Kristal non interessa ancora in quel campo e poi... Pensi che a Kristian interessi stare con lei? Tanto si sa che ti ama >>.
<< Eh? >>, sbiascicai sconvolta.
<< Non fare la puritana e accetta la realtà delle cose, smettila di dire le cazzate che noi non ti sostituiamo con nessuna, ok? Ora andiamo >>. Dirk si alzò e allungò una mano per farmi alzare anche a me. << Dai scema! >>, esclamò solamente e poi ci riconducemmo ambedue verso la festa vera e propria, anche se la gente che la occupava in quel momento era molto diversa da quella che c’era prima.
<< Cazzo raga, ma dov’eravate finiti? >>, ci venne incontro Seb tutto allegro.
<< Facevamo la pasta, come usate dire tu e quell’altro >>.
<< Sìsì, molto divertente! Oddio ragazzi ho una notizia strabiliante! Devo radunarvi tutti per dirvela! Siamo dentro! Siamo dentro! >>.
<< Dentro cosa? >>, domandai io.
<< Dentro il giro! Dentro il giro! Oddio cazzo non posso più aspettare! >>.
<< Seb che è successo? >>, insistette Dirk.
<< Abbiamo un contratto! Abbiamo un contratto vero! Siamo dentro! >>.
<< Che cosaaa? Hai bevuto?! >>.
<< No, cioè sì, ma... Oddio è tutto vero! È tutto vero! >>.
<< Oh mio Dio siamo dentro! Siamo stati scritturati! >>, Dirk si agitò come un bimbominchia a tale notizia e i due si abbracciarono strettamente. Io mi unii a loro e cominciammo a saltare e gridare come pazzi. Poco a poco tutto il gruppo fu riunito e iniziarono tutti insieme ad esultare, me e Kristal comprese. Oddio un contratto, un contratto! Mentre io scopavo loro avevano ottenuto un contratto! Non potevo crederci, ero così felice per i ragazzi! Oh mio Dio! Rimanemmo un’ora buona a brindare a tale cosa mentre Seb ci forniva i dettagli di come tutto ciò era accaduto.
Continuammo a delirare su quelle novità quando la troia disse:
<< Ah Dirk, c’è il tuo amico là al banco >>.
<< Che amico? >>.
<< Romeo! >>.
<< E me lo dici adesso che mio fratello sta qua dentro? Come cazzo ha fatto ad entrare? >>.
<< Ah non lo so proprio! >>.
<< Tuo fratello? >>, ripetei io.
<< Vieni, te lo faccio conoscere! Voi venite? >>.
<< Io vengo, non sono ancora riuscito ad incontrarlo! >>, aggiunse Kristian.
<< Ok ok.... Dai >>. Dirk ci portò dal fantomatico Romeo e i due si salutarono con un caloroso abbraccio e tante pacche sulla spalla. Un po’ di domande qua e là e poi... << Ehy Brother, ti presento la Helly, lei è... È un po’ la nostra ragazza, sta con la band >>.
<< Oh! Molto lieto! >>, allungò la mano per stringermela, ma poi inaspettatamente me la baciò sul palmo e io mi immobilizzai. Sembrava... “ normale “, ma dovevo ancora ben inquadrarlo.
Eccome se dovevo inquadrarlo. << Davvero molto piacere... Oh, tu devi essere Kristian! Hannes mi ha molto parlato di te, ma non pensavo fossi veramente così carino! >>. “ Frocio “, pensai. Che cazzo, pure lui? Beh certo che altro avrei dovuto aspettarmi dal migliore amico di De Buhr? Tra l’altro aveva il suo stesso aspetto all’incirca: moro, capelli fin sulle spalle, occhi di ghiaccio e un piercing al labbro. La differenza era però che, oltre ad avere più stile, Dirk Hannes De Buhr era anche molto più figo.
<< Grazie... Anche io ho sentito tanto parlare di te, non vedevo l’ora di conoscere il fratello di questo malato mentale qua vicino! >>., Kristian e Romeo parlarono alquanto, e non mi piacevano affatto gli sguardi che si lanciavano.
Lui era mio, soltanto mio. Che, non lo sapeva? Ok, l’avevo già inquadrato: non mi piaceva per niente e allungava gli occhi su tutto ciò che mi apparteneva.
Non ero affatto felice di aver fatto la conoscenza di quel Romeo, e secondo me non avrebbe portato nulla di buono, specialmente per quanto riguardava il mio rapporto con Kris: se solo avesse provato ad allontanarci io l’avrei letteralmente ammazzato e quindi avrebbe dovuto avere paura di me perché sì... Ci avrebbe molto più che allontanati, specialmente dopo un particolare evento che non ci avrebbe più permesso di ritornare quelli che eravamo un tempo. Non più.

END OF CHAPTER 15
WAITING FOR CHAPTER 16…


Allora...
La cosa del sesso con Kristal ha preso spunto ( non solo preso spunto ) dalle mie esperienze con l'Ila, infatti sono un po' vergognoso a tale ribuardo xD Quindi qua dentro ci siamo io e LallaLovesBassists xD
All'inizio il pezzo dello sguardo con Dirk è ciò che è realmente successo al concerto dei CB, alla fine del concerto...
E alla fine quando Romeo mi ha baciato la mano, è una cosa eralmente successo al concerto dei CB a Roma... *____*
Momento catartico pure quello, ma mai comwe quello di Yu *___*
Quindi ora niente... Grazie per aver letto e spero vi sia piaciuuto xD
Love <3
*Helly KGK
 
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ragasimpa
CAT_IMG Posted on 27/10/2009, 21:26




Premetto che questo capitolo fa schifo, ma per compensare di bellezza lo dedico a tutte quelle che llo leggeranno che saranno sicuramente molto fighe xD
Buona schifosa lettura ^^

CHAPTER 16



Ormai erano partiti.
Stavamo a maggio, il successo li aveva completamente travolti.
Fan scatenate ad aspettarli sotto casa, interviste a bizzeffe, live, concerti anche in Francia. Avevano preso il giro giusto e pure io, su insistenza, li avevo seguiti ovunque, persino in Russia.
Avevo perso già un mese di scuola, ma non me ne fregava niente, nemmeno se stavo all’ultimo anno. Tanto non l’avrei finito... Io volevo stare dietro la musica, farmi trascinare da mille emozioni, fare avanti e indietro per il backstage ed essere guardata da tutte quelle ragazze che si domandavano chi cazzo fossi, essere sulla bocca di tutti e avere gli occhi puntati su di me. Non volevo la celebrità per essere la ragazza dei Cinema Bizarre, volevo solo soddisfazione. Soddisfazione di essere arrivata anche io ad una posizione. Stare a contatto diretto con la musica, viverla e sentirla sulla mia pelle... Era tutto ciò che avevo sempre desiderato, tutto ciò che io e Tim avevamo sempre desiderato. Lui c’era arrivato nel modo più complicato e appagante, io c’ero arrivata grazie a lui, ma non avrei cambiato una virgola della mia posizione attuale: io guardavo lo show da dietro, gli passavo le bottiglie dell’acqua, li facevo svagare nell’intervallo, passavo a Dirk le manette di peluche da agganciare alla chitarra e il boa di piume a Seb se aveva da sbattersi sul palco. Io ero fondamentale per loro tanto quanto loro lo erano per me.
La scorsa notte Dirk aveva preso una del pubblico che, si vedeva bene, gli faceva il filo e l’aveva portata nel backstage. Mi sembra chiaro, nemmeno da dire, che avessero scopato: nessuna ragazza, nessun ragazzo avrebbe mai rifiutato una botta e via con Dirk Hannes De Buhr. Quella era stata una ragazza fortunata! Peccato che non si sarebbero visti mai più... Lei non era un’amica di famiglia come me e Kristal. Dopo l’orgia di quella volta, quella totalmente fuori controllo, non avevamo più fatto niente: mescolare fumo e alcol aveva portato ad un’esplosione totale di ormoni e c’era sembrato troppo estremo per rifarlo di nuovo. In realtà non era stata proprio un’idea comune, però i rapporti non erano ugualmente cambiati. Da dopo quella volta non avevo più fatto sesso senza protezione, avevo cominciato a prendere la pillola e col fatto di essere maggiorenne avevo evitato di raccontare tantissime cose ai miei che, per la cronaca, erano certi che io e Tim stessimo insieme e degli altri, invece, pensavano fossero tutti gay, ma quanto si sbagliavano... E fortuna che si sbagliavano! Si erano ricreduti sulla sessualità di Tim spacciandolo per etero mentre invece era pansessuale, di Dirk e Seb credevano fossero gay quando invece erano bisex, su Felix non si esprimevano e, non so perché, a Kris continuavano a scambiarlo per una donna. Povero Kris! I rapporti con lui non andavano comunque... Da quando a quell’aftershow avevamo incontrato Romeo io e il biondo quasi non ci parlavamo, erano troppo difficile le cose: lui si era invaghito completamente di quel cazzone di merda ( Romeo ) e io non potevo che odiarlo. Il piastrato non aveva fatto altro che cercare di entrare nelle mie grazie, ma senza alcun successo. Sentivo proprio un odio enorme verso di lui, mi aveva sottratto ciò che per me era più importante e quello non avrei mai potuto perdonarglielo. A Dirk il fatto dispiaceva perché comunque loro erano fratelli d’anima, ma io non riuscivo proprio a farmelo piacere, tutto era inutile. Pure Tim mi aveva fatto un discorsino dicendo che dovevo dare lui una possibilità, ma solo il pensiero mi faceva ribrezzo. Seb trovava Romeo un tipo molto interessante, anche lui aveva girato con noi negli ultimi tempi e la troia ci provava spudoratamente con lui: gli metteva sempre il culo davanti agli occhi, gli faceva continuamente notare quanto gli piacessero i suoi occhi e quanto fosse dotato ( già! ), eppure Muller non era ancora riuscito a scoparselo e, francamente, ciò mi faceva alquanto strano perché, come non si poteva dire di no a Dirk Hannes De Buhr, non c’era nemmeno qualcuno che si rifiutasse di fronte a Sebastian Muller.
Per quanto riguardava la scuola... Io volevo lasciar perdere tutto.
I Cinema Bizarre avevano ormai preso il via e io volevo essere la loro ragazza a tempo pieno.
A scuola, le poche volte che c’ero tornata, le ragazze fan dei CB mi chiamavano puttana, le più informate groupie, ma io non mi consideravo niente di tutto ciò. Volevo bene ai ragazzi e volevo che a loro non mancasse niente e, nel limite delle mie possibilità, io faceva in modo di dargli tutto.
Quando passavo per i corridoi mi arrivavano voci come: “ Guarda, quella è la groupie dei Cinema Bizarre! “, oppure “ È la ragazza di Shin “, “ Quella è una puttana... L’hanno vista con Yu e Strify mezza nuda al locale “, ovviamente si inventavano parecchie cose e aggiungevano un sacco di particolari sì piccanti, ma del tutto infondati. Io lasciavo correre certe chiacchiere, non mi interessava, ma ammetto che un po’ me la tiravo. Delle ragazze di seconda mi erano venute a chiedere se ciò che si diceva su di me era vero: roba da non credere! Avevano tirato fuori dei discorsi assurdi e io avevo semplicemente risposto loro:
<< Sto con la band >>, mi avevano sorriso affascinate e poi me ne ero andata. I ragazzi sapevano di tali mie vicende e ci ridevano sopra, in molte interviste mi avevano tirato in ballo e gli intervistatori continuavano ancora a chiedere di me, se vivessi con loro, chi fossi, eccetera... Ma la mia identità non era mai stata svelata, perlomeno non sugli schermi perchè nella realtà che stavo vivendo tutti sapevano chi ero.
<< Dai Helly devi dargli una possibilità!!! Lui vuole conoscerti! >>.
<< Ma io non voglio conoscere lui! Dirk smetti, io lo odio >>.
<< Non puoi odiarlo solo perché >>.
<< Sta zitto >>, lo ammonii scontrosa. Stavamo sul letto della sua stanza, avevamo appena finito di scopare, tanto per cambiare. La sera ci sarebbe stato un minilive ad Hannover, eravamo di nuovo nella terra fredda.
Mi stava davvero chiedendo il favore di scopare con Romeo?
<< Senti è solo una scopata, non fare la bimba >>.
<< Non mi sembra che io la stia facendo, è tutto adesso che ce l’ho in bocca >>.
<< Un cazzo vale l’altro >>.
<< Non è così, perlomeno non per me >>, ribadii scocciata.
<< Ma Helly tu gli piaci! In quanti modi te lo devo dire? >>. Mi alzai dal letto adirata e gettai a terra la lampada del comodino.
<< Cazzo basta! Mi sono rotta i coglioni! A volte mi fai sentire solo come una troia, come se io non piacessi a nessuno e veniste con me solo perché ve la do! Io non sono una troia qualunque! >>. Dirk mi fissò, allibito dalla mia sfuriata.
<< Lo sai che non è vero! Ti mi piaci tanto... >>.
<< Però mi baratteresti subito col tuo amichetto! Non se ne parla! Non voglio iniziare a farti favori del genere! >>. Lui mi guardò sospirando, io ero fottutamente arrabbiata con lui, mi sentivo un po’ usata. Il moro si alzò in piedi e mi abbracciò stretta. << Che fai >>, dissi fingendomi ancora incazzata.
<< Senti mi dispiace... Pensavo solo che per te non fosse un problema >>. Mi diede un bacio sulla guancia e io mi morsi il labbro. Poi dissi:
<< Ok... Non importa... Comunque ci penserò... >>, esordii alla fine. Lui quasi si illuminò.
<< Davvero? Oh sì che bello! Sei la ragazza migliore del mondo! Puoi anche solo baciarlo se proprio non ti va... Non gli ho promesso la luna con te >>. Sbarrai gli occhi.
<< Gliel’hai promesso? Dirk... >>, lo rimproverai.
<< Scusa! La prossima volta ne parlo prima con te, promesso! >>.
<< Smettila di fare promesse! Comunque... Mmh... Ok... Però la vedo strana che gli piaccio, che gli hai raccontato? >>.
<< Io? Niente! >>.
<< Dirk >>, lo ammonii ancora.
<< Ok tutto, ma non è per quello! Lui non si aspetta niente >>.
<< Dirk... >>, ripetei. Lo buttai sul letto, gli salii sopra, iniziai a baciarlo e, neanche a precisarlo, finimmo di nuovo a scopare.

***



Bel concerto. I ragazzi erano nei camerini che si stavano scambiando, io li stavo aspettando fuori; il mio umore nel frattempo era strano.
Fuori con me c’era Romeo, ma non aveva ancora detto una parola. Io di certo non gli avrei parlato.
<< Allora... Tutto bene Helen? >>. Mi voltai verso di lui con la sigaretta in mano e buttai fuori il fumo guardandolo intensamente.
<< Dirk mi ha parlato. Ha detto che vuoi fottermi. È vero? >>, inspirai il fumo e mi avvicinai a lui: gambe scoperte, minigonna scozzese e una canottierina che mi lasciava pancia e petto in bella mostra: sì, ero un po’ esagerata, ma per loro tutto.
<< Sei molto sexy >>.
<< Pensi questo di me? >>, domandai avvicinandomi ulteriormente.
<< Sì >>.
<< Sai cosa io pensi io di te invece? >>, dissi poggiandogli la mano sulla mia coscia e aiutandolo a salire. << Mi fai schifo >>, gli allontanai la mano e lo fissai con odio, sogghignando. In quello stesso momento Tim uscì dal camerino e io gli saltellai incontro abbracciandolo e andando in punta di piedi. Lui mi strinse avvolgendo le braccia sopra il mio fondoschiena: Tim non osava mai con me. Lo baciai a stampo sulle labbra dicendo lui che era stato bravissimo. Quando anche tutti gli altri uscirono, andammo a casa di quei tre squinternati che vivevano assieme e facemmo una sbronza micidiale.
Tutti i gruppi hanno un rituale a fine e inizio concerto, il loro era la tipica sbronza del dopo show se non ce n’era un altro attaccato, il giorno dopo. Seb aveva comprato di tutto per la serata e, non so come, aveva rimediato anche roba da sniffare. Io ero completamente fuori e non pensai minimamente alle eventuali conseguenze di quella mia azione.
<< No! No! >>, gridò Seb alzando a palla la musica e ballando con la bottiglia di vodka in mano. << Adesso giochiamo ad obbligo o verità perché ci sono gli ospiti! >>, precisò indicando Romeo che gli sorrise, intero. Non aveva bevuto né fumato niente.
Seb si mise a sedere, sorridente come un ebete e mi appoggiò la mano sulla cosa: io ero troppo fuori per smuoverlo di lì. << Io voglio fare una domanda a... Romeo! Obbligo o verità? >>.
<< Verità >>.
<< Verità! Bene! >>, disse e ognuno di noi riempì il bicchiere, buttando giù il tutto a picco. << Tu devi rispondere a questa domanda! Ihihih! >>.
<< Ok! ... >>.
<< Mmh... Hai mai scopato con un maschio?! Se sì chi, se no chi ti scoperesti! Non si accettano altri no! >>.
<< Devo proprio essere sincero? >>.
<< Sìsìsìsì! >>, iniziò a canticchiare la troia.
<< No... Con un maschio no, mai, però mi scoperei Kris, anche adesso >>. Il biondo arrossì violentemente quando Romeo lo guardò e io mi alzai in piedi, barcollante, mettendomi nel mezzo.
<< Tu sei uno schifo, ok? Lui è mio, non lo tocchi >>.
<< Helly... >>, mi richiamo Tim.
<< Ok Helen, dato che sei in piedi... Obbligo o verità >>.
<< Fanculo, obbligo >>.
<< Ok... Ti obbligo a pomiciare con me allora >>.
<< ‘Sti cazzi, io non mi avvicino affatto a te, stronzo! >>.
<< Eh no, ormai è obbligo! Devi fare per forza! >>. Mentre io e Romeo stavamo litigando per quella cosa Dirk aveva trascinato via Tim in camera da letto per fare “ la pasta “ e ci aveva lasciati, me, Romeo, Seb e Kris, da soli: non un bene insomma.
<< Tim dove cazzo vai? >>, gli urlai ridendo, ma prima di ottenere una qualsiasi risposta Romeo mi tirò per un braccio e io crollai a terra, addosso a lui. Mi prese la testa con forza, quasi tirandomi i capelli, e mi infilò la lingua in bocca. Mi faceva schifo, ma ci stetti comunque. Un brivido mi attraversò la schiena. Seb sbattè le mani e incominciò a ridere, fatto e ubriaco, come un coglione. Dalle risate si ribaltò all’indietro e sbattè la testa pesantemente sul pavimento. Nonostante la botta continuò a ridere. Romeo continuò ad infilarmi le mani ovunque, sotto la maglia, sotto la gonna, dappertutto. Ma eravamo tutti troppo oscurati dalla droga per capirci qualcosa. Tutti tranne Romeo. Mi alzai in piedi con fatica, ridendo, e dissi:
<< Obbligo per Seb, fai la puttana con Romeo >>, dissi continuando ad inciampare. Lui strisciò subito verso quell’ultimo, ma Kris lo bloccò sul pavimento e iniziarono a baciarsi. Romeo mi si avvicinò all’orecchio e disse:
<< Dai, vieni con me... Ti faccio fare un bel giro... >>.
<< Mmh... >>, mugugnai io attaccandomi al suo collo. << È troppa fatica... >>, continuai ridendo.
<< Ti reggo io >>, mi promise.
<< Mmh... >>, continuai mentre lui mi prese in braccio e attraversammo un corridoio che mi parve più lungo del solito e così diverso...
Chiusi gli occhi collassando completamente fra le braccia del mostro e, dopo un po’, mi sentii gettata sopra qualcosa.
<< Vediamo quanto ti farà schifo quando l’avrò tirato fuori, Helen >>. Venni baciata, spogliata, scopata contro la mia volontà, ma il mio corpo non poteva reagire, troppo stanco e umiliato da quella situazione che mai si sarebbe dovuta presentare.
Se Kristal fosse stata lì con me, sicuramente, mi avrebbe salvata. O se ci fosse stato qualcun altro.
Invece no. L’alcol e la droga avevano fatto il suo corso, lasciandomi intrappolata nelle mani di che voleva soltanto abusare di me. Perlomeno per come credevo io.
Una puttana, ecco cosa. Ero stata trattata come una troia, ma in quel momento non avrei mai potuto neanche pensarci perché ero troppo fuori per capire.
Con chi me la sarei dovuta prendere poi? Con Dirk per aver parlato in quel modo di me al suo amico, o con me stessa per averlo provocato avendo poi subito quello che poteva facilmente definirsi... Uno stupro?
Quando mi svegliai la mattina dopo non c’era nessuno accanto a me, ma non mi azzardai ad alzarmi per vedere dove fosse quella persona che avrebbe dovuto essermi accanto perché... Avevo già capito tutto e l’unica cosa che mi serviva era ripulirmi di tutto con una doccia fredda, sapendo benissimo che... Non sarebbe servito a niente.
Ormai ero stata marchiata e quell’inchiostro non sarebbe svanito mai più, né dalla mia pelle, né dai miei ricordi.

END OF CHAPTER 16
WAITING FOR CHAPTER 17…


 
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