Fanculo, dopo tante bestemmie ce l'ho fatta xD
Ora premetto che ci sono taaaaaaante delle mie esperienze in questo capitolo...
Quindi ora posto e poi alla fine ve le dico xD
15 CHAPTER
After show.
La serata si era svolta magnificamente quel giorno. I ragazzi erano stati bravissimi, avevano suonato bene ed erano piaciuti alla gente. Dopo il concerto alcune ragazze ci avevano aspettati uscire per beccarsi l’autografo di quel “ nuovo “ gruppo e ciò mi aveva parecchio infastidita perché alcune di loro si erano fermate a parlare con Kris guardandolo in maniera un po’ troppo interessata. Durante l’apertura Seb aveva sbagliato di qualche tono, ma pare che nessuno gliel’abbia fatto notare tranne me. Comunque i Cinema Bizarre si erano fatti notare un botto e il gruppo per il quale avevano fatto da spalla li aveva invitati al party dopo il concerto. L’after show. Ero emozionata, per dirla tutto, più io di loro. Io avevo girato col gruppo tutto il tempo, ero certa che se fossero diventati davvero famosi io sarei stata invidiata da migliaia di ragazzi e ragazze.
Me ne ero stata tutto il tempo del party a fianco di Tim e mi ero pomiciata un po’ Kris e Dirk tra una cosa e l’altra. C’era stata bella musica, il moro mi aveva portato a ballare spesso assieme a lui, ma più che parte ci aveva pensato Kristal a tenerlo occupato. De Buhr, come avrebbe detto lui, non ce l’aveva ancora fatta a portarsela a letto, però i due si baciavano tranquillamente ed erano così tremendamente carini assieme... Ce li vedevo davvero bene, anche come coppia proprio, ma non credevo assolutamente che Hannes sarebbe mai stato pronto ad avere una relazione. Era troppo complicato e avrebbe dovuto interrompere qualsiasi sua scappatella: niente più troia, niente più me, niente di niente! Naaah, non era affatto il tipo da fidanzata!
Comunque io e Kristal avevamo avuto l’opportunità di seguirli ovunque e non potevo che esserne più che felice.
<< Allora... Ce l’hai fatta o non ce l’hai fatta? >>, chiesi a Dirk in relazione al suo piano con Kristal. Lei era in bagno nel frattempo, noi seduti sui divanetti.
<< Non ancora, ci sto lavorando! Ma è quasi ai miei piedi >>.
<< Ah sì eh? Che modesto De Buhr! >>. Il moro prese a fissarmi e io non potei far altro che restituirgli lo sguardo. Fu strano per un momento, come se esistessimo solamente noi due. Io dopo poco ero a bocca aperta che lo stavo fissando, come se non l’avessi mai fatto prima da così vicino. Il cuore mi andò a palla e mi sentii così strana... Lui mi fissava dolcemente e solo dopo del tempo distolsi lo sguardo. << La smetti di guardarmi così? Mi fai arrossire... >>, dissi spostandomi il ciuffo da davanti al viso.
<< Dio... >>, sospirò continuando a fissarmi e giocando con le dita sul suo piercing al labbro.
<< Cosa? >>.
<< Fortuna che io e te andiamo a letto insieme... >>.
<< Dirk! >>, esclamai io.
<< Ma se è vero! >>.
<< Dai... Non sono poi granché >>.
<< Sei una favola Helly >>. Riprendemmo a guardarci e poi io abbassai nuovamente lo sguardo, imbarazzata. Eravamo appunto seduti su quei divanetti, vicini, mentre attorno a noi c’era un gran viavai di gente.
<< Sai De Buhr... A volte sei proprio un gentiluomo >>, il moro si sporse verso di me e, afferrandomi il mento, mi baciò appassionatamente.
<< Sei così bella... >>.
<< Dirk, ma che hai stasera? Sei più dolce del solito... >>.
<< Non lo so, credo sia semplicemente Kristal >>.
<< Ah sì, eh?! Beh se ti fa questo effetto... Però non consumarmela tutta che ne voglio un pezzetto anche io! >>. Lui sbarrò gli occhi.
<< Te la vuoi fare?... >>, abbassai ancora lo sguardo e mi avvicinai al suo orecchio,
<< Mi piacerebbe tanto provarci con lei... E poi è figa >>.
<< Ah sì, sì è figa... Per me quella una volta partita... Wuof! Come vola! >>.
<< Dirk, ma sei scemo? Ora te la faccio vedere io come vola... >>. Proprio in quel momento Kristal tornò dal bagno e si avvicinò a noi:
<< Ehy raga, gli altri dove sono? >>. Finii il mio terzo bicchierino di vodka alla pesca con succo d’arancia e mi alzai in piedi.
<< Sono a ballare, vieni a fare un giro? >>.
<< Ok! E tu Dirk, vieni? >>. Sia io che lui ridemmo. I nostri perversi doppi sensi.
<< Casomai io... Vengo dopo... >>, gli sorrisi maliziosa e presi la mia amica per mano.
<< Vieni con me >>, le sussurrai mordendole un orecchio. Lei arrossì tra le soffuse luci del locale e si fece trascinare via dalla mia salda presa. Feci per andare in bagno, ma vidi che erano tutti alquanto occupati e pieni di ragazzi e ragazze più che sbronzi. Facemmo un’ispezione generale del posto e poi ci infilammo in una sottospecie di backstage: strano che ci fossero dei camerini ad un after show. O forse no? Sinceramente non ne sapevo ancora così tanto di tali cose.
<< Ma dove stiamo andando? Dove mi stai portando? Non so se l’hai notato, ma la festa è dall’altra parte! >>, scherzò lei mentre io attraversavo corridoi su corridoi valicando porte su porte.
<< Finalmente sole >>, dissi io solamente, un po’ agitata: non le avevo lasciato la mano un attimo.
<< Helly che hai? Sei incinta per caso? >>.
<< Che??? Sti cazzi, sei scema? >>. Lei iniziò a ridere e a me tale idea non sarebbe mai sfiorata.
<< Scusami, ma mi porti qua, via da tutto e tutti e pensavo che dovessi parlarmi di qualcosa di molto serio! >>.
<< Non so se voglio parlare e comunque non è qualcosa di così molto serio... >>.
<<che significa? >>, le misi una mano sul petto e la spinsi dolcemente contro il muro. Il braccio sinistro teso su di esso e i nostri occhi persi gli uni negli altri. Il mio cuore iniziò a battere spropositatamente e potevo sentirlo fra le eco lontane della festa...
<< In fondo... È solo un contatto pelle a pelle, no? >>, sospirai, mi sporsi e la baciai. Le sue labbra erano timide sulle mie, fu un prolungato contatto, ma nessun accenno di lingua, per il momento. La baciai soltanto togliendole lo stesso fiato che quell’istante stava togliendo a me. Quando mi distaccai dal suo volto tenni la fronte pigiata sulla sua e ci strofinammo i nasi. Stemmo in silenzio in un primo momento, poi prendemmo a baciarci ancora e stavolta la saliva venne fuori eccome. Tolsi il braccio dal muro e collassai completamente su di lei.
I nostri corpi appoggiati l’uno all’altro, la nostra mano intrecciata e poi io che con quella libera le alzai la maglietta sfiorandole la pelle. Sussultò per quel freddo contatto.
<< È tutto ok? >>, chiesi.
<< È... Tutto... Fottutamente ok >>. Continuammo a baciarci e io mi ostinavo a portare la mia mano vicino alla sua cosa, scendendo. Solo pensare di essere in quella situazione con una ragazza mi faceva arrapare ancora di più. Aveva la gonna e io stavo tentando di abbassarle le collant mentre la leccavo lungo il collo.
<< Helly... Mmh... Hell aspetta... >>. Mi fermai un poco accarezzandole i capelli, guardandola... Lei, lì, così bella. Mia.
<< Che c’è? >>.
<< Possiamo... Possiamo farlo davvero? Io non so se sarò in grado di... >>.
<< Tu non devi fare niente... Baciami >>, le ordinai. Kristal non emise fiato e fece quanto le avevo obbligato di fare. Poi, piano piano, le calai le collant e cominciai ad accarezzarle la pelle nuda sulle cosce. Emise sospiri ripetitivi mentre mi avvicinavo alla sua Intimità, ma non fermò mai le mie mani, ansimando contro di me. Le stavo succhiando la pelle sul collo, ma ciò che mi piaceva di più era morderle e tirarle il labbro inferiore e, a quanto sembrava, piaceva anche a lei.
Fu la volta delle mutande e io sfoggiai un intenso e maliziosissimo sorriso. Lei deglutì, eccitata.
<< Helly sei una piccola... Piccola pervertita >>.
<< Grazie, me lo dicono tutti... Dio Kris sei bellissima >>.
<< Io... Tu... Oddio baciami... Continua, ti prego... >>. La baciai e feci passare l’indice sopra l’elastico delle sue mutande. La sua pelle era liscia, ma sapevo che avrei trovato scendendo e non ne vedevo l’ora. Le alzai gli slip e ci passai sotto con solo l’indice: il mio polpastrello aveva già sfiorato dei peli e ci volle poco a far scivolare dentro l’intera mano.
<< Ora... Te lo dico io cosa devi fare >>, le sussurrai all’orecchio e dalla sua gola uscì solo un suono strozzato, ansioso, eccitato. << Apri le gambe >>. Poi feci scivolare le mie dita sulle sue labbra, laggiù in fondo. Iniziai a massaggiargliele con l’indice e il medio alternativamente e mi sembrava come se lei stesse esplodendo. Era già bagnata e non appena l’avrei penetrata sarebbe esplosa. Io la guardavo boccheggiare dall’alto ed era semplicemente bellissima; tale visione mi provocò un lancinante dolore all’inguine e per un momento pensai che volessi anche io lo stesso trattamento, che volessi essere scopata in ogni modo e posizione possibile... Non mi interessava neppure da chi: ero troppo così fottutamente arrapata.
<< Oddio... Oddio ti prego entra... Mi stai facendo impazzire... Entra... Come ti pare... >>. Io sospiravo con lei.
<< Però... Per essere la prima volta... Ci dai dentro >>.
<< Helly fanculo mi stai mettendo una voglia assurda, cazzo... Mmh.... >>. Continuai a muovere le dita intorno al suo clitoride e la mia mano si stava bagnando totalmente.
<< Ti piace? >>.
<< Sì... Sì mi piace... Oddio, baciami, baciami... >>. Ripresi a baciarla e mi spostai giù lunghe le sue labbra ancor più bagnate. << Oddio... Aaaah... >>. Mi avvicinai alla sua apertura e spinsi un po’, ma senza entrare. La mia bellissima presa era tutta sudata, ansimava e boccheggiava continuamente e il modo in cui si mordeva le labbra mi faceva fare la capriole allo stomaco.
<< Oddio... Aaaah.... Aaaah... Sì.... Sì.... Helly... Helly.... Aaaah... >>, stava tremando al mio tocco e io, approfittando della situazione, le alzai la maglia e il reggiseno cominciando a toccarle una tetta. Dapprima la tastai solamente, poi mi concentrai sul suo capezzolo e lo circumnavigai con l’indice, ciò mentre la stavo già toccando vicino al clitoride facendo una leggera pressione su di esso e causando così l’espulsione di un buon liquido “ eiaculativo “.
<< Helly... Helly scopami >>, disse quasi non finendo la frase.
<< Cosa?>>, domandai ansimante.
<< Scopami e basta >>. Senza farmelo ripetere due volte la penetrai col medio e usai la fortuna delle dita lunghe per spingere sempre più in profondità. Non appena entrai Kristal urlò, e urlò di più quando curvai il dito scontrandomi con il suo punto.
Sì, il suo punto. Urlò, continuò ad urlare ripentendomi di non fermarmi e io sentivo scorrere lungo le mie dita di tutto e di più: erano inondate di roba e ciò mi fece arrapare ulteriormente. << Oddio... Oddio... Sììì... Lì... Così... Oddio >>.
<< Cazzo Kristal da quanto non ti masturbi? Ti sta uscendo di tutto, sei così... È così bello >>.
<< Non l’ho mai fatto >>, disse fra gli spasmi. Io mi fermai in un primo istante e, togliendole la mano da sopra la tetta, le presi il mento e la baciai con la lingua appassionatamente. La guardai, la carezzai e la baciai ancora, fermando la mano.
<< Vuoi parlarne? >>.
<< Macché parlarne, cazzo continua, parliamo dopo!!! >>, sbraitò agitata. Io risi per la fretta che aveva e non me lo feci ripetere due volte: continuai a scoparla e a fare avanti e indietro sulla sua apertura. Lei ansimava stringendomi le spalle e continuando a tremare convulsamente contro di me. << Sì Sì... Oddio... Mettine un altro... Un altro... Aaaah... >>.
<< Vuoi... Vuoi un altro dito? >>.
<< Sì... Oddio sì... Mettilo, mettilo... >>, inserii l’anulare assieme al medio e mi feci un giusto spazio per farcele entrare entrambe. Gli occhi di Kristal si allargarono ed emise un altro acuto urlo prendendomi il capo e baciandomi fugacemente. << Aaah... Aaaah! Così! sì... Di più, di più... >>, Kristal mi scompigliò tutti i capelli per tirarmeli e io ero così arrapata che a breve mi sarei fatta da sola.
<< Ci sei? >>.
<< Non lo so... È... Mmh... Aaah... Difficile da capire >>. Spinsi ancora più in su aiutandomi con l’altro braccio e cominciai a curvare le dita ripetutamente fino a che non sentii un blocco di roba scendermi fra le dita. << Sto venendo! Sto venendo! Aaaah.... >>, un ultimo sforzo di mandare avanti e indietro le dita e carezzare il suo clitoride col pollice e poi uscii anche io, eccitata, osservando il suo volto arrossato e il suo respiro affannoso.
<< Non... Non credevo possibile... Non... Non ci credo che questo... È successo >>, balbettò con ancora una gran voglia in volto.
<< Ma è... Successo e tu sei... Sei così... È così bello toccarti >>. Dissi guardandola. << Non l’ho mai fatto con una ragazza... >>, affermai io. Lei mi accarezzò una guancia.
<< Io... Sai, sono contenta che tu... E io... Insomma è così strano. Da quando usciamo con quei deficienti... Non so, tutto è cambiato >>, continuò. Io le presi semplicemente la mano e mi allungai per baciarla, quando...
<< Cazzo, non ci credo >>, mi voltai verso de Buhr e gli sorrisi maliziosamente. Lo presi per la maglia e lo avvicinai al mio viso:
<< Come, non ti ricordi? >>, domandai spostando il capo di lato. << Entra per favore... E chiudi la porta. Come la prima volta >>, dissi riferendomi alla mia verginità ormai andata. Dirk deglutì dinanzi a me e seguì il mio ordine. Una volta fattosi ciò lo strattonai per la maglia e mi autoscaraventai contro il muro con lui appresso. Il moro si tolse subitamente la maglia e la gettò a terra: svelto il ragazzo, eh? Con quelle vene sul braccio poi... Che figo.
<< Ora faremo un giochino... >>, iniziai io prendendo Kristal per mano e cominciando a pomiciare davanti ai suoi occhi.
<< Cazzo ragazze... >>, io e Kristal continuammo non fermandoci un attimo, poi aprii gli occhi e presi la mano di Dirk mettendomela sul culo.
<< Toccami >>, sussurrai. Dirk lo fece senza esitazione e si mise proprio dietro di me. Pensai che lei, a mio confronto, fosse una principiante: io ormai di incontri di quel tipo ne avevo avuti a bizzeffe, non per vantarmi.
<< Guido io >>, disse Dirk d’un tratto. Cominciammo così a scambiarci di posto continuamente di modo che Dirk potesse baciare prima Kristal e poi me. Mani che si intrecciavano, mani diverse, non solo quattro mani, ma ben sei. La sua lingua che passava prima nella sua bocca e poi nelle mia, labbra femminili che si compattavano, vestiti dimenticati, corpi nudi contro i muri e poi... Il grande momento.
<< Vi ucciderò per questo, sappiatelo >>, disse Kristal ansimando. Io stavo baciando la schiena di Dirk mentre lui alzava le gambe di Kristal contro il muro per regalarle il mio stesso trattamento.
<< Buon compleanno piccola >>, disse lui d’un tratto baciandola sul naso. Lei si accigliò, eccitata.
<< Cazzo, non è il mio compleanno >>.
<< Appunto >>. E fu così che la piccola Kristal perse la verginità. Dirk glielo mise da davanti, lei incollata al muro con le braccia attorno al collo di lui e lui impegnato nel farla finalmente sua. Il sudore che scendeva nei nostri corpi, la voglia di raggiungere il piacere, il sopraffarsi di tutto. La mia lingua nel frattempo lo stava assaporando interamente... La sua pelle era liscia e mi piaceva quel leggero contatto. Quell’unione di persone in quella stanza mi piaceva particolarmente: primo perché sapevo che sarebbe potuto entrare chiunque e ciò era alquanto eccitante, secondo perché quanto facevamo, per quanta eccitazione ci fosse in quella stanza, era anche una bizzarra forma d’amore: noi eravamo lì per noi, tutti i presenti in quella stanza avevano voglia l’uno dell’altra e ciò solamente perché ci rispettavamo a tal punto che era d’obbligo fare tutto assieme.
Kristal e Dirk li vedevo proprio bene e mi sorprendeva il fatto che Kristal si fosse lasciata andare così facilmente, ma del resto... Anche io avevo avuto lo stesso destino quando mi ero sverginata. Cos’era forse un rito di iniziazione ? Entri nel gruppo solo se fai un’orgia e ti sbatti in giro?! Perché se fosse stato così... Io le prove le avrei superate tutte. Quando Dirk venne, io mi misi in mezzo a loro due, in ginocchio, e cominciai a fargli un bocchino massaggiandogli l’uccello con delicatezza di modo da farlo arrapare di nuovo, e non ci fu molto a farlo venire nella mia bocca, ma quella volta non sputai niente, ingoiai semplicemente e Hannes mi spettinò un poco in segno di gradimento e poi mi voltò il capo proprio davanti alla cosa di Kristal.
<< Devo?... >>, iniziai io.
<< Sì, fallo >>. Un brivido mi percorse la schiena e neanche lì dissi di no. Cominciai a leccargliela spingendo con la punta della mia lingua sul suo clitoride e lei fece movimenti convulsi sopra di me. Mi pigiò la testa verso il basso, insicura, ma io accolsi così bene la sua insicurezza che non mi tirai indietro e affondai la mia bocca ancora di più sul suo punto privato mentre la formidabile eiaculazione femminile mi scivolava lungo il mento. Ero tutta bagnata in viso, ma lei di più. Nel mentre io leccavo un po’ a lei e un po’ a lui, sopra di me stava avvenendo un prolungato pomicio e io non sapevo più dove mettere le mani.
Non sto a raccontarvi tutte le “ acrobazie ” fatte in quel momento di delirio, dirò solo che l’avevo preso ovunque, io, lei... Dirk era stato fantastico, ci aveva saziate appieno senza essere mai sfrontato, ma dandoci ciò che effettivamente anche noi volevamo. Puro e sfrenato sesso, orgia, ma comunque con quel pizzico di sentimento presente in ognuno di noi.
Quando tutti e tre ci fummo rivestiti io e Kristal ci prendemmo per mano e Dirk rimase a fissarci.
<< Tutto questo non ha senso... >>, disse lei. << Non può essere vero >>.
<< Te l’avevo detto Dirk che io ne ho le capacità >>, lui aggrottò le sopracciglia e mi sorrise, dandomi un bacio sulla guancia.
<< Abbiamo un po’ bevuto, tutti e tre... Siamo stati... Senza controllo e anche senza preservativo >>, puntualizzò il moro fumandosi una sigaretta che poi, successivamente, ci passammo tutti.
<< Senza controllo >>, ripetei io. << Mi hai sfondata >>. Lui quasi si strozzò col fumo, cosa un po’ impossibile già, e disse:
<< Helly! Come sei volgare! >>.
<< Ah io? E tu no? Vogliamo parlarne?! Hai sconvolto questa ragazza con il tuo coso! >>.
<< Io sono più che sconvolta. Sono stata scopata da una donna e poi da un uomo... Questo non è il mondo reale >>.
<< No piccola, questo è il nostro mondo. E sarà sempre solo nostro >>. Ci guardammo fra noi e poi io mi avvicinai e lo baciai. Kristal fece lo stesso, prendendomi d’esempio.
<< Mai più vodka alla pesca con succo d’arancia... >>.
<< Se ti porta a questo, continua pure Helly... Due ragazze solo per me. Non l’avevo mai fatto con due ragazze... >>. Eravamo tutti un po’ fuori fase, il fumo e l’alcol insieme non facevano esattamente un effetto “ normale “ su di noi. Facemmo discorsi un po’ così, senza senso, riguardo a ciò che avevamo fatto poco prima.
<< Comunque... Il tuo uccello è così... Wow... Mi piace >>, dissi buttando fuori il fumo. Lui mi guardò e poi aggiunse:
<< Perché non ci facciamo una striscia? >>.
<< No ragazzi... Siamo già abbastanza intontiti in questo modo... >>.
<< Kris... Mi piaci davvero >>, disse Hannes fissandola. Lei arrossì e abbassò il capo.
<< Anche tu >>, io li guardai scrutarsi e fare quei fottuti giochi di sguardi. Non so bene come esprimermi, ma dentro di me avvertii un leggero fastidio e non me lo spiegavo proprio. Rimanemmo a terra a passarci il fumo e a discorrere sulle nostre prestazioni sessuali, poi passato del tempo, Kristal disse: << Forse dovremmo tornare dagli altri... Si staranno preoccupando >>.
<< Sì forse. Tu vai, io e la piccola, depravata Helly ti raggiungiamo a breve... >>. Lo guardai non sapendo che diavolo stesse pensando e poi anche lei passò lo sguardo sul mio in cerca di un segno di acconsentimento o qualcosa. Io non sapevo che cosa De Buhr volesse fare e quindi la mia faccia fu ugualmente dubbiosa. Kristal fece un cenno col capo e se ne andò, allegra. Io ero ancora seduta a terra con le gambe incrociate: in pratica se non avessi avuto né calze né mutande si sarebbe potuto vedere e intravedere tutto.
<< Che succede? >>, domandai io avvicinandomi a lui di qualche metro.
<< Potrei farti la stessa domanda >>. Mi accigliai.
<< Che vuoi dire? >>.
<< Sei forse gelosa? >>. Mi mancò un battito, inaspettatamente.
<< Non sai che non si risponde ad una domanda con un’altra domanda? >>.
<< L’hai appena fatto >>, sorrise.
<< Non era quello che intendevo... >>, la sviai così.
<< Dai Helly... Sei gelosa? >>.
<< È solo... Più strano. Insomma...Ero io la ragazza che passava fra le vostre mani... Non... Sì, sono gelosa se Kristal prende il mio posto >>.
<< Ma lei non prenderà mai il tuo posto, scema! A parte il fatto che ci sono andato solo una volta e poi ha scopato solo con me del gruppo, non anche con gli altri... Tu sei importante per noi >>.
<< Sì, ma... Boh... Io non voglio che le cose cambino >>. Lui mi prese una mano e disse:
<< Le cose non cambieranno mai perché sei tu la ragazza della quale i Cinema Bizarre si fidano ciecamente, quella sulla quale possiamo contare sempre e con la quale possiamo divertirci... Tu non sei una delle tante, se è questo che ti preoccupa >>.
<< È solo che... Ora siamo in due e io... Io non voglio dividervi con nessuno... Voglio che questa rimanga solo una cosa nostra... >>.
<< Ma è una cosa nostra >>.
<< Non più... >>, sussurrai tristemente.
<< Helly non è vero un cazzo... Quello che c’è tra me, te e gli altri... Non può cambiare. A Seb, Kristal non interessa ancora in quel campo e poi... Pensi che a Kristian interessi stare con lei? Tanto si sa che ti ama >>.
<< Eh? >>, sbiascicai sconvolta.
<< Non fare la puritana e accetta la realtà delle cose, smettila di dire le cazzate che noi non ti sostituiamo con nessuna, ok? Ora andiamo >>. Dirk si alzò e allungò una mano per farmi alzare anche a me. << Dai scema! >>, esclamò solamente e poi ci riconducemmo ambedue verso la festa vera e propria, anche se la gente che la occupava in quel momento era molto diversa da quella che c’era prima.
<< Cazzo raga, ma dov’eravate finiti? >>, ci venne incontro Seb tutto allegro.
<< Facevamo la pasta, come usate dire tu e quell’altro >>.
<< Sìsì, molto divertente! Oddio ragazzi ho una notizia strabiliante! Devo radunarvi tutti per dirvela! Siamo dentro! Siamo dentro! >>.
<< Dentro cosa? >>, domandai io.
<< Dentro il giro! Dentro il giro! Oddio cazzo non posso più aspettare! >>.
<< Seb che è successo? >>, insistette Dirk.
<< Abbiamo un contratto! Abbiamo un contratto vero! Siamo dentro! >>.
<< Che cosaaa? Hai bevuto?! >>.
<< No, cioè sì, ma... Oddio è tutto vero! È tutto vero! >>.
<< Oh mio Dio siamo dentro! Siamo stati scritturati! >>, Dirk si agitò come un bimbominchia a tale notizia e i due si abbracciarono strettamente. Io mi unii a loro e cominciammo a saltare e gridare come pazzi. Poco a poco tutto il gruppo fu riunito e iniziarono tutti insieme ad esultare, me e Kristal comprese. Oddio un contratto, un contratto! Mentre io scopavo loro avevano ottenuto un contratto! Non potevo crederci, ero così felice per i ragazzi! Oh mio Dio! Rimanemmo un’ora buona a brindare a tale cosa mentre Seb ci forniva i dettagli di come tutto ciò era accaduto.
Continuammo a delirare su quelle novità quando la troia disse:
<< Ah Dirk, c’è il tuo amico là al banco >>.
<< Che amico? >>.
<< Romeo! >>.
<< E me lo dici adesso che mio fratello sta qua dentro? Come cazzo ha fatto ad entrare? >>.
<< Ah non lo so proprio! >>.
<< Tuo fratello? >>, ripetei io.
<< Vieni, te lo faccio conoscere! Voi venite? >>.
<< Io vengo, non sono ancora riuscito ad incontrarlo! >>, aggiunse Kristian.
<< Ok ok.... Dai >>. Dirk ci portò dal fantomatico Romeo e i due si salutarono con un caloroso abbraccio e tante pacche sulla spalla. Un po’ di domande qua e là e poi... << Ehy Brother, ti presento la Helly, lei è... È un po’ la nostra ragazza, sta con la band >>.
<< Oh! Molto lieto! >>, allungò la mano per stringermela, ma poi inaspettatamente me la baciò sul palmo e io mi immobilizzai. Sembrava... “ normale “, ma dovevo ancora ben inquadrarlo.
Eccome se dovevo inquadrarlo. << Davvero molto piacere... Oh, tu devi essere Kristian! Hannes mi ha molto parlato di te, ma non pensavo fossi veramente così carino! >>. “ Frocio “, pensai. Che cazzo, pure lui? Beh certo che altro avrei dovuto aspettarmi dal migliore amico di De Buhr? Tra l’altro aveva il suo stesso aspetto all’incirca: moro, capelli fin sulle spalle, occhi di ghiaccio e un piercing al labbro. La differenza era però che, oltre ad avere più stile, Dirk Hannes De Buhr era anche molto più figo.
<< Grazie... Anche io ho sentito tanto parlare di te, non vedevo l’ora di conoscere il fratello di questo malato mentale qua vicino! >>., Kristian e Romeo parlarono alquanto, e non mi piacevano affatto gli sguardi che si lanciavano.
Lui era mio, soltanto mio. Che, non lo sapeva? Ok, l’avevo già inquadrato: non mi piaceva per niente e allungava gli occhi su tutto ciò che mi apparteneva.
Non ero affatto felice di aver fatto la conoscenza di quel Romeo, e secondo me non avrebbe portato nulla di buono, specialmente per quanto riguardava il mio rapporto con Kris: se solo avesse provato ad allontanarci io l’avrei letteralmente ammazzato e quindi avrebbe dovuto avere paura di me perché sì... Ci avrebbe molto più che allontanati, specialmente dopo un particolare evento che non ci avrebbe più permesso di ritornare quelli che eravamo un tempo. Non più.
END OF CHAPTER 15
WAITING FOR CHAPTER 16…Allora...
La cosa del sesso con Kristal ha preso spunto ( non solo preso spunto ) dalle mie esperienze con l'Ila, infatti sono un po' vergognoso a tale ribuardo xD Quindi qua dentro ci siamo io e LallaLovesBassists xD
All'inizio il pezzo dello sguardo con Dirk è ciò che è realmente successo al concerto dei CB, alla fine del concerto...
E alla fine quando Romeo mi ha baciato la mano, è una cosa eralmente successo al concerto dei CB a Roma... *____*
Momento catartico pure quello, ma mai comwe quello di Yu *___*
Quindi ora niente... Grazie per aver letto e spero vi sia piaciuuto xD
Love <3
*Helly KGK