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Il mio re sei tu {e lo scrivo sui muri}, Sui Sonohra

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>>Sere
CAT_IMG Posted on 21/5/2011, 18:20




Partiamo dal titolo "il mo re sei tu {e lo scrivo sui muri}".
Che dire? Beh,ho voluto dare un titolo semplice,e sopratutto in italiano (oh,abbiamo festeggiato il 150°d'Italia xd), che potesse far immaginare già il contenuto di questa storia. L'idea mi è venuta guardando il film di William e Kate,un film che per altro mi ha molto annoiato,nonostante le mie alte aspettative e che quindi non seguirò affatto.Da questo infatto ho solo preso "l'ambientazione". Vi troverete quindi a Londra e nei suoi luoghi ed edifici più famosi. Avrete poi a che fare con una REALE e con un semplice cant... vabbeh,lui lo conoscete XD;con un padre tradizionale; con una bionda traditrice; con William,l'ambito principe di Londra che metterà a dura prova la protagonista...e poi tanti altri.
Infine,ricordo che nulla coincide alla realtà. Quindi,ciò che andrò a scrivervi sarà solo frutto della mia immaginazione. E poi niente,spero che piaccia.
I commenti ovviamente sono sempre ben accetti. Quindi non esitate a farli ;P...anche perchè ti spingono a continuare,sapendo che qualcuno li leggerà xd.
ora niente...
vi lascio al trailer []e alla storia ;).
Buona Lettura :)

traier




Il mio re sei tu {e lo scrivo sui muri..}



Ed eccomi qui,con dei fogli di carta vuoti ed una penna,pronta a gettare dell’inchiostro su quella superficie bianca e liscia che tanto l’attira. Prima di raccontare la mia storia( per quanto mi riguarda la chiamerei ironicamente con la parola favola,visto che non è affatto uno scritto importante o diplomatico),mi presento a voi lettori. Mi chiamo Meri. Si,non ho sbagliato io a scrivere quella “i” come potrete pensare. E’ stata mia madre,Elisabetta,regina d’Inghilterra,a voler cambiare la “y” con una semplice “i”. Forse l’ha fatto per rendermi unica al mondo ma di questo,non voglio ulteriormente parlare,nè mi interessa poi. Ritorniamo a me,invece. Nonostante io sia di sangue reale,e benché sia difficile immaginarlo, sono una ragazza normale,uguale a tutte le altre: immersa nello studio,amante della pallavolo come della musica e a cui piace molto la lettura. Non indosso quei vestiti stretti e “grossi” propri delle regine o principesse,o almeno quando non devo andare a feste e galà che li richiedono. No,il più delle volte indosso abiti normali,proprio come voi: da comode e larghe magliette blu larghe ai Jeans stretti,spesso rovinati dal tempo.
Ma … è proprio in uno di quei galà che cominciò la mia favola. Una favola moderna,certamente non contornata da rose rosse e profumate peonie.




1 CAPITOLO


<< fai un sospiro profondo e scendi da quelle rampe..>> mormorai,con un tono abbastanza basso,come se in quel modo,pronunciando cioè una breve frase,avrei potuto trovare la forza ed il coraggio necessari per scendere quella rampa di scala,dopo la quale vi avrei trovato migliaia di fotografi e di invitati. Sarei forse inciampata,a causa di quello strascico azzurro,dando così modo ai giornalisti di scrivere cose bizzarre e strane sul mio conto? Ahimè,non potevo sapere la risposta ma di certo non sarei rimasta lì,mostrandomi quindi tale e quale ad una timida ed impaurita cerbiatta. Dunque,facendomi sempre più coraggio,raggiunsi in poco tempo il centro del salone,sfoggiando di tanto in tanto un ampio sorriso verso i fotografi. Proprio in quel momento,i miei occhi si posarono su quelli di un ragazzo che stava seduto in uno dei tanti divanetti messi a disposizione. Non ne sapevo darne un età precisa. Tuttavia,dal suo sguardo,potevo capire benissimo che si stava annoiando e che,come me,non vedeva l’ora di tornarne nella propria casa. La domanda che però mi andavo a porre era semplice e chiara: Perché era lì,se feste o eventi di quel tipo lo annoiavano? Purtroppo,dal momento che mio padre mi allontanò dal centro della sala,non notai la magra bionda che gli stava accanto. Se l’avessi fatto,di certo avrei evitato di cercare risposte per quasi tutta la sera.

Henry:<< Figliola,perché non chiedi un ballo a William?>>
Sentendo la voce di mio padre,volsi lo sguardo su di lui e,alla sua richiesta,scossi la testa.

Meri:<< No papà. Non so neppure chi sia!!>>

Henry: << Beh,nessun problema tesoro! Te lo presento io..>> mi prese per una mano e mi condusse da questo William. Era biondo,magro ed alto. Era carino certo ma c’aveva degli occhi,propri di chi sa di essere furbo come una volpe. << E’ il più ambito dall’alta società dato che i soldi non gli mancano..>> mi sussurrò mio padre,ridacchiando. Poi si rivolse a lui. << Salve William!! I tuoi genitori stanno bene?>>

William:<< Certo che sì!! Dovrebbero essere qua in giro..>> rispose lui per poi volgere lo sguardo verso di me e sorridermi << Buona sera Lady!>> si inchinò << E’ un piacere vedere la figlia di Henry..>> guardando poi mio padre.

Henry:<< Beh,allora vado a cercarli..così lascio che voi due facciate conoscenza..>>
Mio padre quindi si dissolse in poco tempo. Era fin troppo evidente il suo impellente desiderio di vedermi sposata con quel rampollo!

Meri: << Ciao! Io sono Meri..>> esclamai quindi,costretta a presentarmi a quel tipo,mentre ancora avevo in testa e,forse già nel cuore,quegli occhi.

William: << Lo so.>> mi rispose lui,con un risolino alquanto fastidioso. << Ti va di ballare?>>

Meri:<< Ad essere sincera,non ho molta voglia di ballare..>>

William: << Su su .. Oggi c’è da festeggiare!! Quindi dai,non far la timida e vieni …>> mi afferrò quindi per la mano destra e mi condusse al centro della sala da ballo,incurante delle altre persone che ballavano un lento e soprattutto,senza lasciarmi il tempo necessario per rifiutare il suo invito.

Meri: << Ti prego. Sono stanca … se sono qui sta sera,è solo per il volere di mio padre..>> dissi,quasi in un sussurro che però arrivò alle orecchie del giovane moro,prima seduto ma ora proprio davanti a me e a William.
<< Se ti dice che non ha voglia … lasciala stare. Non è poi così difficile da capire..>>

William:<< Ma senti chi parla… DIEGO!>>

Meri: << Dunque … ti chiami Diego.>>

Klarissa:<< Certo che si chiama Diego!!>> lo baciò poi,guardandomi in tono di sfida,aggiunse << ed è il mio ragazzo..>>

Diego: << Klarissa,per favore. Possibile che tu debba farti sempre “riconoscere”?>>

Klarissa: << Io metto solo in chiaro certe cose. Tu sei mio e di nessun altra..>>

Diego: << Tu parli come se io fossi solo un oggetto. Eppure,io non sono ricco,né ho un titolo. Come puoi volermi ancora? Per esempio,guarda William! Lui si che sarebbe l’uomo per te..>>

Klarisse: << Lui? Lui le donne le conquista,poi le lascia. Pensi davvero che io potrei perdere del tempo con lui?!?!>> scoppiò in una risata sonora << Ma neanche per sogno! >>

William: << Però siamo stati insieme …e non puoi negarlo.>>

Klarisse: << Era passato.>>

Meri:<< Ehm,scusate ma è meglio che io raggiunga mio padre. Comunque Klarissa,stai tranquilla. Non rubo fidanzati … semmai li conquisto con la semplicità..>>

Che sia un messaggio di sfida?!?! Lo vedrete.



 
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