,f a n f i c t i o n stories ~

Il diario, Capitolo primo

« Older   Newer »
  Share  
purple_angel
CAT_IMG Posted on 6/9/2007, 15:07





IL DIARIO

CAPITOLO PRIMO


Conobbi Bill Kaulitz una fredda sera d' inverno di sette mesi fa. Mi ero appena trasferita da Berlino a Lipsia,dove vivevano mio padre e la sua nuova compagna Danielle. In realtà era stata più una fuga che un trasferimento: volevo ricominciare daccapo senza mia madre,senza il mio vecchio liceo e i miei ex-compagni di scuola e senza la persona che avevo amato più della mia stessa vita. Così un giorno feci semplicemente le valigie e me ne andai.
Cambiai il mio aspetto fisico:volevo cancellare quello che ero stata fino ad allora. Tinsi i miei lunghi capelli castani di nero,mi truccai più pesantemente e iniziai a vestirmi in modo diverso,più aggressivo. Decisi di abbandonare anche il mio vecchio nome,Maria, e di farmi chiamare Lexy,diminutivo del mio secondo nome,Alexandra.
Giunta a Lipsia mi iscrissi al liceo e cercai subito un lavoro.Mio padre era stato chiaro al riguardo:non navighiamo nell'oro perciò dovrai contribuire al bilancio familiare.No problem,mi bastava avere un letto in cui dormire e un po' di spazio per Legolas,il mio gattino nero.
Fu così che finii al Black Guitar :una sottospecie di bettola che voleva farsi passare per un pub,dove l'unica cosa decente erano la birra e la musica...ma in fin dei conti ,se era (ed è) sempre pieno vuol dire che bastava così,condizioni igieniche del posto a parte.
Fu proprio lì che,il mio secondo giorno di lavoro,un venerdì sera di febbraio,vidi per la prima volta Bill.
Già,il mio secondo giorno di lavoro ed ero in ritardo di un quarto d'ora perchè ero rimasta bloccata nel traffico! Quando finalmente arrivai al pub,mi lanciai verso il bancone non facendo troppo caso a chi mi stava intorno e andai ovviamente a sbattere contro una ragazza.
"Scusa!" urlai per farmi sentire,dal momento che c'era già un gruppo che stava suonando e la musica era altissima.
"E' tutto ok!" mi rispose.
Quando la guardai sentii lo stomaco riempirsi di farfalle:era ... bellissima. Aveva lunghi capelli neri,grandi occhi castani,evidenziati da un tratto di matita nera, e un sorriso dolcissimo. Aveva addosso una giacca di pelle rossa,perciò era probabilmente appena arrivata.
"Lexy! dove diavolo eri finita? Sei in ritardo!" Max,il mio capo,era un omone di cento kg con una lunga barba bionda e un carattere molto particolare.Poteva cambiare umore da un momento all'altro senza nemmeno dare una spiegazione.
In quel preciso istante era decisamente arrabbiato.
"Scusa,scusa,scusa!non si ripeterà più,giuro!" cercai di assumere un'aria dispiaciuta,ma soprattutto convincente.
"Se se...ora muoviti che Roger vuole tornare a casa!".
"Corro!" dissi prima di fiondarmi nuovamente verso il bancone e di afferrare un grembiule nero.
"Ehi Bill! Fra un po' tocca a voi!" lo sentii urlare ,ma non sapevo bene a chi,dal momento che gli stavo dando le spalle.
Iniziai a servire i clienti e dopo un po' Max comparve dietro di me.
"Fra un po' suoneranno i Tokio Hotel" annunciò tutto contento,ovviamente aspettandosi che la sottoscritta sapesse chi fossero.
Almeno è di nuovo di buon umore! pensai.
"E chi sarebbero questi... Tokio Hotel?" domandai facendo un po' di fatica a ricordarmi il nome.
"Il cantante ha una voce strepitosa! ascoltalo bene,magari un giorno diventerà famoso!" Max aveva la pessima abitudine di esagerare sempre e di ingigantire le cose più del dovuto,così non gli diedi troppa retta.Avevo capito subito che tipo era.
"Bhè tanto non potrò non sentirlo,no?il mio turno è appena iniziato"gli feci notare "Comunque...che razza di nome è Tokio Hotel?".
"Chiedilo a Tom quando finiscono di suonare,ti farà una testa così"disse ridendo e allargando le mani a evidenziare ciò che aveva appena detto.
"E chi sarebbe questo Tom,il cantante?" non so perchè continuassi a dargli retta.
"Oh no! Il cantante si chiama Bill!Tom è suo fratello gemello,il ragazzo biondo coi rasta...non potrai non notarlo!" così dicendo se ne andò lasciandomi con una bottiglia di vodka in mano e un bicchiere ancora da riempire.

E poi la sentii. Quella voce strepitosa di cui parlava Max e che non poteva appartenere a nessun altro se non a questo Bill.Non mi ero nemmeno accorta che fossero stati annunciati,ma ora i Tokio Hotel erano sul minuscolo palco del Black Guitar e stavano suonando.
Alzai lo sguardo rapita appena udite le prime parole della canzone:

No one knows how you feel
No one there you'd like to see
The day was dark and full of pain

You write "help"
With your own blood
'Cause hope is all you've got
You open up your eyes
But nothing's changed ...


All'improvviso tutto intorno a me si fermò:esisteva solo la voce di Bill che riempiva le mie orecchie e la mia anima. Ma non fu solo la voce a sconvolgermi...sul palco c'era quella che poco prima avevo scambiato per una ragazza e che in realtà era...un ragazzo? Non l'avrei mai detto!Accanto a lui,con una chitarra fra le mani,stava il "gemello biondo con i rasta che non avrei potuto non notare". Gemello? non si assomigliavano per niente!Almeno non per quel che riuscivo a vedere dalla mia postazione dietro al bancone. Del gruppo facevano parte anche un batterista e un bassista dall'aspetto piuttosto anonimo,per lo meno rispetto agli altri due. Quando la canzone terminò,Bill salutò il pubblico e disse:"Questa era la nostra nuova canzone,By your side! Spero vi sia piaciuta! E ora passiamo a qualcosa di un po' più rock,che ne dite?". Il pubblico rispose con urla di approvazione.
"Allora? Che ti avevo detto?" la voce di Max mi fece trasalire.
"Che diavolo Max!La smetti di spuntarmi dietro alle spalle in questo modo!Mi farai venire un infarto!"urlai,in realtà più per farmi sentire che per la paura.Max rise divertito e mi diede una pacca sulla schiena.
"Sembravi quasi in trance mentre li ascoltavi!Dovevi vederti!"
"E va bene,sono bravi!Ma ho solo sentito una canzone e...ma che diamine,hai ragione!sono fantastici!"ero d'accordo al cento per cento col mio capo.
"Bene,visto che ti piacciono tanto ti concedo il grande onore di servirli quando finiscono di suonare!Si siedono sempre a quel tavolo laggiù vicino alla finestra e si scolano un paio di birre! Tutti tranne Bill che non regge l'alcool,mi raccomando!"disse Max,poi mi fece l'occhiolino e sparì di nuovo così com'era venuto.
Quando la musica cessò di suonare e i ragazzi si furono effettivamente seduti al tavolo indicatomi dal capo,mi diressi verso di loro un po' nervosa,anche se non capivo perchè.
"Ciao ragazzi! che vi porto da bere?" chiesi loro.
"Tre birre e una coca,grazie!" rispose il batterista.
"Aspetta! tu sei la ragazza di prima!" Bill.
Imprecai fra me e me,poi sorrisi.Un sorriso incerto.
"Già,scusami ancora!" risposi.
"Non ti preoccupare! Lavori qui da Max?Sei nuova?non ti avevo mai vista prima"
"Certo che lavora qui!Altrimenti perchè avrebbe dovuto prendere le nostre ordinazioni,cretino?" Tom fu più veloce di me a rispondere,ma disse esattamente ciò che stavo pensando...solo che io l'avrei fatto con un po' più di educazione,ecco. Guardai il ragazzo:se fosse stato truccato e avesse avuto i capelli neri forse... scoppiai a ridere.
"Sono così buffo?"mi chiese Tom offeso,interrompendo così il mezzo litigio che era scoppiato col fratello a causa di quel "cretino" buttato là senza pensare.
"Scusa!"dissi mortificata" E' che cercavo di immaginarti con il trucco e i capelli neri di tuo fratello.Sai Max mi ha detto che siete gemelli,ma da dietro il banco mi sembravate davvero due persone diverse...invece ora..."
"Siamo identici!" concluse Bill per me.
"Già" confermai.
"Abbiamo solo due stili un po' diversi" Tom non sembrava più offeso,ma divertito."Come ti chiami?"mi domandò.
"Gli amici mi chiamano Lexy" dissi tendendogli la mano.Lui la strinse...una bella stretta, forte.O cercava di impressionarmi o pensava che comunque non mi avrebbe fatto male.Optai per la seconda ipotesi.Non mi sono mai piaciuti i ragazzi che si limitano appena a sfiorare la mano di chi hanno di fronte per paura di fargli male.Una stretta di mano deve essere decisa altrimenti se ne può fare a meno.
"Tom" rispose lui prima di indicarmi gli altri tre "Loro sono mio fratello Bill,Gustav e Georg".
"Piacere!"dissi salutando tutti quanti."Hai una voce bellissima"aggiunsi poi,rivolgendomi a Bill.
"Grazie,lo so!" mi fece l'occhiolino.Non l'aveva detto per mancanza di modestia,stava scherzando (anche se sapeva che avevo ragione).
"Una cosa...perchè Tokio Hotel?"chiesi prima di dimenticarmene.
"Te l'ha detto Max di chiedermelo!"quella di Tom era un'affermazione,non una domanda.
Annuii.
"Oddio perchè glielo hai chiesto?!!" Gustav,faccia terrorizzata.
"Adesso non la finiscono più!" Georg,ancora più allarmato dell'amico.
"Tokio perchè è la nostra città preferita e Hotel perchè un giorno saremo così famosi da passare più tempo in albergo che a casa!" esclamarono Bill e Tom all'unisono. Quei due mi facevano quasi paura!
"Oh no!ancora con questa storia del nome della band!" disse una voce maschile dietro di me. Mi voltai dando le spalle al tavolo e vidi un ragazzo alto e ossigenato in compagnia di una ragazza decisamente più bassa con i capelli lunghi e biondi.
"Andreas!!!"urlò Bill saltandogli al collo "Ti sei perso la nostra esibizione!".C'era una nota di rimprovero nella sua voce,ma anche di delusione.
Quando il ragazzo riuscì a liberarsi dalla stretta del moro e a riprendere fiato rispose "Vera era in ritardo come al solito".
Tom aveva cambiato radicalmente umore da quando i due erano arrivati e sospettai fosse proprio a causa di questa Vera.
La ragazza non disse nulla:sembrava molto seccata dal fatto di trovarsi là e aveva un'epressione indefinibile.
"Volete ordinare anche voi?" chiesi tanto per non rimanere imbambolata lì come una bella statuina.
"Due birre per favore!"mi rispose Andreas.
Mi avviai verso il bancone,mentre gli ultimi arrivati si sedevano con la band.
"Allora?" la voce di Max mi fece trasalire per la seconda volta quella sera.
"Allora che?" chiesi mentre cercavo la coca-cola di Bill.
"Secondo cassetto in basso" disse l'uomo.
"Grazie" bofonchiai tirando fuori la bibita.
"Allora che ne pensi di loro?"
"Si può sapere perchè ti importa tanto di quei ragazzi?"
"Perchè è un anno che suonano qui e mi sono affezionato!"
"Ok ok...bhè,sono simpatici ma ci ho giusto scambiato due parole,insomma..."
"Ho capito!" esclamò Max con aria soddisfatta.
"Preferisco non sapere cosa tu pensi di aver capito...ora gli porto queste birre prima che si scaldino!" così dicendo lasciai il mio capo dietro il bancone a borbottare fra sè e sè.
Certo che è strano! pensai.
Arrivai al tavolo nel bel mezzo di una discussione apparentemente molto accesa.
"Non è affatto vero!" stava esclamando Bill.
"Si invece! Comunque sai che se solo avessi potuto l'avrei fatto!" Andreas.
"Lexy! Grazie! arrivi proprio al momento giusto!" Gustav mi accolse con un sorriso a 32 denti.
"Ecco le vostre birre!e la coca di Bill" dissi allungandogliela.
"Grazie! wow! che bello smalto!" esclamò lui.
Solo allora feci caso alle sue unghie laccate di nero. Non avevo mai conosciuto nessun ragazzo che usasse lo smalto,ma Bill sembrava decisamente diverso da chiunque avessi mai visto prima.
"Grazie...adoro il viola" risposi.
"Si vede!"disse Tom.
Il biondo aveva ragione,si vedeva molto chiaramente:quella sera non avevo solo le unghie viola,ma anche una maglietta a maniche corte molto attillata e le All Star dello stesso colore.I jeans,invece,erano neri,così come la mia giacca di pelle appesa all'ingresso.
"E' un colore bellissimo" disse Bill.
"E' un colore assurdo" lo contraddisse Tom.
"Non più assurdo di un chitarrista rock conciato da rapper!" ribattei io.
"1 a 0 per Lexy!" esclamò Georg divertito.
"Ah si eh?Ora ti faccio vedere io!" Tom si scagliò contro il bassista fra le risate generali.
"Perchè non ti siedi cinque minuti con noi?" mi chiese Bill.
I cinque minuti divennero mezz'ora,ma Max non disse nulla. Pareva tenere davvero molto a quei ragazzi. Bill parlò in continuazione di tutto, sembrava una macchinetta.Non ho mai sopportato le persone logorroiche,però in lui la cosa non mi dava fastidio.Gli brillavano gli occhi mentre parlava della sua musica e del fatto che un giorno se ne sarebbe andato via da Lipsia con gli altri.Che avrebbero sfondato.
A ripensarci adesso fa molto male...è come una pugnalata al cuore...Nessuno potrà più ascoltare la voce meravigliosa di Bill...

Tornai a casa alle 3.30 di mattina con ancora in mente le parole di By your side:le canticchiavo fra me e me mentre guidavo verso l'appartamento di mio padre. Andai a letto con Legolas accoccolato accanto a me e il volto di Bill davanti agli occhi.Quella notte sognai che i Tokio Hotel suonavano di fronte a milioni di persone e io ero in prima fila con Max.
Passai il week-end lavorando al Black Guitar e mettendo in ordine la mia nuova stanza. Sperai invano di rivedere i ragazzi finchè Max non mi informò che si esibivano solo il mercoledì e il venerdì sera,mentre il fine settimana lo passavano col padre e la sua nuova famiglia.


TBC...
 
Top
keta95
CAT_IMG Posted on 27/10/2008, 21:35




bellllllllllllllllllla
 
Top
CAT_IMG Posted on 30/10/2008, 21:35

I love me
........

Group:
Member
Posts:
21,562
Location:
Provincia di Napoli

Status:


caruccia
 
Top
2 replies since 6/9/2007, 15:07   285 views
  Share