Before it's too lateGiorno 1Una settimana.
Solo sette giorni.
Come avrebbe fatto?
Ancora non era riuscito a rendersene conto,nonostante lo sapesse da quattordici giorni ormai.
"Mi dispiace signor Kaulitz..."La voce di quel medico gli era rimasta impressa.
Come aveva potuto non accorgersi di ciò che gli stava accadendo?
Ma d'altronde,come avrebbe potuto immaginarlo?
Era da un paio di mesi che avvertiva quella sensazione di stanchezza continua,ma credeva fosse dovuto solo allo stress provocato dal lavoro.
Poi una tosse preoccupante aveva iniziato a disturbare il suo sonno e soprattutto a causare problemi durante i concerti,per questo David aveva concesso al gruppo un mese di meritato riposo.
E alla fine un fastidioso dolore al torace che si era aggiunto alla lista lo aveva spinto ad andare a farsi un controllo medico,ovviamente senza dirlo a nessuno per evitare di farli preoccupare inutilmente.
Era solo un semplice controllo,ma il dottore l'aveva mandato da un suo collega,che a sua volta l'aveva fatto vagare da un reparto all'altro dell'ospedale per un pomeriggio intero fino a quando questa gimcana era finita.
In
oncologia.
Quel medico era visibilmente dispiaciuto.
L'aveva invitato a sedersi e a restare calmo.
Gli aveva detto che era una cosa quasi impossibile,visto che aveva solo diciott'anni.
Ma le radiografie e i risultati delle analisi parlavano chiaro.
"Cancro al polmone sinistro in stadio avanzato e principio di metastasi al fegato..."In pratica non c'era più niente da fare.
Lui aveva sbarrato gli occhi terrorizzato.
E quegli occhi si erano subito riempiti di lacrime.
"Vuole che chiami la sua famiglia per farla venire a prendere?"No,no e poi no.
Nessuno avrebbe dovuto saperlo,altrimenti chissà cosa sarebbe successo.
"Quanto mi resta?"
"Due,forse tre mesi..."Odiava le bugie,anche quelle dette a fin di bene.
"Voglio sapere la verità"E il medico aveva sospirato e gliel'aveva detto.
"Tre settimane a voler essere ottimisti..."Era uscito da quell'ospedale ed era tornato a casa a piedi.
Aveva percorso quella strada con la testa bassa e gli occhi lucidi.
E ricordava che non riusciva a pensare ad altro che avrebbe dovuto dirglielo.
Doveva dirglielo a tutti i costi prima che fosse troppo tardi.
Non poteva morire con il rimpianto di non aver confessato a Tom ciò che realmente provava per lui.
Tanto ormai non aveva più niente da perdere.
Avrebbe aspettato uno degli ultimi giorni per dirglielo.
E magari avrebbe dovuto evitare di fargli sapere che di lì a poco sarebbe andato all'altro mondo,perchè altrimenti Tom avrebbe avuto compassione di lui e avrebbe finto di ricambiare solo per farlo morire felice,per quanto qualcuno possa morire felice.
Bill sapeva che suo fratello l'avrebbe insultato,gli avrebbe detto che al solo pensiero gli veniva da vomitare,ma almeno lui sarebbe morto in pace,senza nessun rimpianto.
E nonostante quello che aveva fatto era una cosa alquanto macabra,aveva pensato a tutto per il suo funerale:aveva comprato una piccola cappella e aveva già scelto la sua bara e la foto per la sua lapide.
Sperava che quando sarebbe arrivata anche l'ora di Tom,lui si sarebbe fatto seppellire accanto a lui,al suo gemello.
Ma forse suo fratello avrebbe preferito essere sepolto vicino a quelli a cui teneva di più,vicino alla sua famiglia,a sua moglie,ai suoi figli,non poteva di certo stare accanto a Bill per l'eternità.
Si alzò da quella scrivania e decise di uscire per comprare dei vestiti per l'
occasione.
L'ultima foto che gli avrebbero scattato sarebbe dovuta essere perfetta.
E poi pensò che non era giusto abbandonare le fan senza nemmeno un ultimo incontro e telefonò a David.
"Dimmi..." esordì il manager.
"Sai David,pensavo che è da tanto che non ci facciamo vedere dalle fan tedesche..."
"No Bill,niente uscite...ti devi riposare..."
"Ma io sto bene..." tossì "...sul serio...e poi si tratta solo di qualche foto e qualche autografo..."
"Tuo fratello e gli altri non accetteranno sicuramente..."
"E vabbè...anche se sono solo va bene lo stesso..."
"Uhm...magari lo fisso per la prossima settimana,ok?"
No,sarebbe stato troppo tardi.
"No...domani...domani pomeriggio...fissalo per domani..."
"Ma Bill devo mettermi d'accordo con un paio di persone!"
"David,ho detto domani...se non organizzi tu,faccio da solo..."
"Va bene Bill...considera già tutto programmato..."
"Grazie David..."
"Prego Bill,prego..."
"David..."
"Eh?"
"Grazie...davvero..."
"Ma figurati!E' una cosa da niente!"
"Non dico solo per questo...grazie per tutto quello che hai fatto per noi..."
"Ehm...Bill cosa ti succede?"
"Niente...ci tenevo a farti sapere che sei stato un manager fantastico..."
"E lo sarò ancora per molto!"
"Già..." mormorò chiudendo la chiamata.
Si sistemò un po',afferrò cellulare,portafogli e chiavi di casa.
"Tomi,io esco..." disse aprendo piano la porta della camera del fratello.
Il biondo sollevò lo sguardo dalla chitarra che stava accordando.
"Dove vai?"
"A fare shopping..."
"Senza di me?"
"Non voglio disturbarti..."
"Ma smettila fratellino!" esclamò il chitarrista alzandosi e avvicinandosi al gemello.
Bill sorrise e insieme uscirono,passando uno degli ultimi pomeriggi trascorsi l'uno accanto all'altro.
Edited by RetteMich - 28/2/2008, 19:14