Before it's too late
(grazie a Sam per il banner ^^)
Giorno 3La tosse quella notte era stata più insopportabile del solito e,come se non bastasse,si sentiva stanco,molto stanco.
Avrebbe davvero voluto alzarsi dal letto ma non ci riuscì.
Aveva bisogno di riposarsi.
"Fratellino?" Tom aprì la porta e lo chiamò a bassa voce.
"Eh..." mormorò senza aprire gli occhi.
"Posso entrare?"
"Si..."
Il chitarrista si avvicinò e si sedette sul letto.
"Che ci fai sveglio così presto?" domandò il moro.
"Presto?!Ma se sono le tre e mezza del pomeriggio!"
"Cosa?!" esclamò Bill aprendo gli occhi e pentendosi di aver alzato la voce in quel modo,visto che la tosse tornò a tormentarlo.
"Fratellino dovresti andare da un medico...hai dormito per un sacco di ore di seguito e in più questa tosse non sembra voler diminuire...che dici,chiamo il dottore?"
"No..." tossì "...sto bene...è solo che..." tossì "...stanotte non sono riuscito a dormire..."
Tom si chinò e avvicinò il proprio viso a quello del gemello,il cui cuore iniziò a battere velocemente.
"Sei pallido Bill...troppo pallido..." constatò il biondo allontanandosi.
"Non è vero...sono normale..."
"Adesso chiamo il dottore..." disse alzandosi.
"No!" esclamò il vocalist.
"Ma Bill ti rendi conto della situazione?!Non stai bene,è evidente!Perchè non vuoi che chiami il dottore?"
"Perchè non ce n'è bisogno...adesso mi alzo e...forse dovrei mangiare qualcosa...tu hai pranzato?"
"Si...non ti ho svegliato perchè stavi dormendo beatamente e siccome ho sentito che stanotte tossivi in continuazione ho pensato che avresti preferito riposarti...ho fatto male?"
"No...grazie...comunque non ho fame..."
"Eh no Bill!Così mi fai davvero preoccupare!Che sta succedendo?"
"Niente Tomi...sul serio...mangio stasera...giuro..."
Tom sospirò.
"Bill,io non capisco cosa succede...ma lo sai,se hai qualche problema io sono qui..."
Sto morendo Tom,non riesci a vederlo?"Grazie...adesso mi riposo un altro po'..." mormorò chiudendo gli occhi.
"Se hai bisogno chiama...io sono sotto..." disse l'altro uscendo.
Di nuovo solo,ma stavolta era troppo stanco per pensare e scivolò in un sonno senza sogni e fortunatamente senza tosse.
-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-
Quando Tom lo svegliò erano quasi le otto e di lì a poco sarebbero arrivati gli
altri.
"Bill se non ti senti bene,dico loro di non venire...magari facciamo un'altra
volta...abbiamo un intero mese davanti!"
Avete un intero mese davanti."Tom,ti ho detto che mi sento bene...e poi chi ha tempo non aspetti tempo..." disse alzandosi con non poca fatica.
Il biondo sospirò.
"Non c'è verso di farti cambiare idea,vero?"
"Esattamente...quindi rassegnati...adesso loro arriveranno e passeremo una bella serata...tutti insieme..." rispose passandosi una mano tra i capelli.
"Vabbè...vado a ordinare le pizze..." mormorò Tom uscendo dalla stanza.
E adesso non gli rimaneva altro che fingere.
Fingere che fosse felice.
Fingere che si stava davvero divertendo.
Fingere di stare bene.
Fingere di essere preoccupato per i concerti del mese successivo.
Fingere di essere Bill.
Ma ormai lui non era più il Bill di una volta.
Quello spensierato,testardo,sempre sorridente.
Adesso aveva fin troppe preoccupazioni per potersi permettere di perdere tempo.
Anche se stare con i suoi amici non era una perdita di tempo.
Si guardò allo specchio.
No,non era più Bill.
E avrebbe dovuto davvero essere un bravissimo attore per nascondere a tutti la verità.
Sentì delle voci provenienti dal piano inferiore e capì che i tre erano arrivati.
Scese sperando di riuscire a sfoderare un sorriso convincente.
"Ehi!Ciao ragazzi!" disse sorridendo in modo naturale,o almeno provandoci.
"Bill!Sei più pallido di Biancaneve!Come stai?" esclamò Andreas.
Il sorriso poteva anche essere convincente ma il suo colorito non lo era decisamente.
"Ehm...meglio grazie..."
"Non vuole che chiami il dottore..." disse Tom.
"Be',lui è la primadonna,lui può permettersi di fare i capricci!" rispose Georg alzando le spalle.
Bill alzò gli occhi al cielo sospirando.
E per un secondo gli sembrò che tutto fosse davvero normale.
Che quella fosse una delle tante serate insieme e che sicuramente ce ne sarebbero state altre,tante altre.
"Allora?Che film avete scelto?Spero che Gustav non abbia messo il suo zampino!" esclamò Tom mentre gli altri si sedevano sui divani.
"Abbiamo scelto..." iniziò il bassista.
"Saw III!" disse Andreas sorridendo.
"Che schifo..." commentò il moro.
"Non dirlo a me..." mormorò il batterista.
"Ottima scelta!" esclamò il biondo stringendo la mano all'amico.
Le pizze arrivarono poco dopo e la serata passò in fretta,troppo in fretta per essere l'ultima.
Bill avrebbe voluto continuare a chiaccherare con loro per tutta la notte e l'aveva anche detto,ma i tre erano troppo stanchi.
"Tanto abbiamo un sacco di tempo per stare insieme!" aveva risposto Georg.
E lui stava per urlargli che ormai le ore che gli rimanevano da vivere si potevano contare sulle dita delle mani.
Ma si trattenne.
Non avrebbe potuto dare loro questa preoccupazione.
Dovevano essere felici,almeno loro.
"Bill?" disse Georg scuotendo un po' il vocalist.
"Ehm...scusami..."
"Noi andiamo..." mormorò Andreas.
Li abbracciò tutti insieme.
I tre erano abbastanza sorpresi da quest'atto di affetto,senza contare Tom che iniziava a preoccuparsi seriamente.
"Vi voglio bene..." sussurrò abbassando lo sguardo.
"Si Bill,anche noi ti vogliamo bene!" esclamò Gustav.
Sentì che i suoi occhi iniziavano a bruciare e se fosse scoppiato a piangere davanti a tutti gli avrebbero sicuramente fatto dire la verità.
Si allontanò e scappò al piano superiore.
Si chiuse nella propria camera e si sdraiò sul letto scoppiando in lacrime.
Lacrime che gli facevano compagnia da tre settimane.
