,f a n f i c t i o n stories ~

Before it's too late, Giorno 5

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RetteMich
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 17:40




Before it's too late

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(grazie a Sam per il banner ^^)

Giorno 5

I raggi del sole che illuminarono la stanza lo fecero destare da quella sorta di torpore in cui era.
Scostò la testa e passò una mano sulla pelle gelida del gemello.
"Bill...amore mio...dimmi che tutto questo è incubo..." bisbigliò asciugandosi quelle lacrime che di nuono tornavano insistenti a bagnare il suo viso.
"Svegliati dai...sorridimi come solo tu sai fare...ti prego Bill..." continuò baciandogli la fronte.
Si asciugò di nuovo gli occhi e poi si alzò.
Si avvicinò alla scrivania e cercò finchè non trovò una cassetta,sulla cui custodia si leggeva 'Per Tom'.
La inserì nel videoregistratore,prese il telecomando e si sedette sul letto,stringendo la mano di Bill fra le sue.
Premette il tasto 'Play'.
Sullo schermo apparì Bill.
Stupendo.
Con il sorriso sulle labbra.
Vivo.
"Allora Tom...se stai guardando questo video significa che sono morto e se sono morto spero di essere riuscito a dirti quello che provo,o forse dovrei dire provavo,per te...be',se ancora mi ritieni degno di essere il tuo gemello avrei un paio di favori da chiederti...!Eh si,perchè il tuo fratellino è in grado di rompere anche da morto,no?"
Bill ridacchiò,cercando di sembrare divertito.
Ma nei suoi si leggeva benissimo la sofferenza.
Quella sofferenza che Tom non era stato in grado di vedere.
E di nuovo iniziò a piangere in silenzio.
"Allora...so che trovarsi con il fratello morto non è una cosa che capita tutti i giorni,ma comunque cercherò di esserti d'aiuto il più possibile...per prima cosa,chiama Georg,Gustav e Andreas e digli quello che è successo...falli venire a casa,perchè avrai bisogno d'aiuto...e infatti il primo favore che ti chiedo è questo:prima che inizi a putrefarmi con tutti quegli animaletti schifosi che rovinano il mio bellissimo corpo..." Bill sorrise appena "...ho bisogno che tu mi vesta...se sono morto prima dei sette giorni previsti,probabilmente non avrò fatto in tempo a cambiarmi,ma non preoccuparti,i vestiti sono sulla sedia,accessori compresi...quello di cui invece dovrete preoccuparvi è il trucco...mi conosco e mi conosci anche tu Tom,per cui probabilmente ho pianto e la mia faccia sarà un disastro...non ti chiedo un make up da urlo,ma solamente di ripulirmi dalle schifezze che ho sul viso e passarmi un filo di matita sugli occhi..."
Tom si voltò a guardare il gemello.
La sua faccia era bianca a chiazze nere.
Poi tornò a concentrarsi sul video.
"Dopo aver chiamato i primi soccorsi,ti toccherà fare un giro di telefonate...eh lo so,sono davvero un rompimento,ma sto cercando solo di aiutarti...telefona a David,lui saprà cosa fare...poi chiama l'agenzia funebre...digli di allestire la camera ardente...la bara l'ho già comprata,così come ho scelto la foto per la lapide...e ho comprato anche una cappella...e se...be',se mi vuoi un po' di bene e se quando arriverà il tuo momento non ti sarai dimenticato di me,c'è posto anche per te..." una lacrima nera scese giù dagli occhi di Bill "...ma se non vuoi,non mi offendo,tranquillo..." e Bill si affrettò ad asciugare quella lacrima "...ora ti aspetta uno dei compiti più difficili...devi dirlo a mamma,papà e Gordon...e mi dispiace,perchè probabilmente lanceranno urla a destra e a manca,ma cerca di tranquillizzarli...adesso però è meglio che tu chiami quei tre e gli dica di sbrigarsi...magari metti in pausa,perchè...boh...non lo so perchè Tom...se ti va di stare a sentire le ultime chiacchere di questo idiota...non lo so,magari ho qualche altra cosa da dirti...metti in pausa ora...dai..."
E lui mise in pausa.
Prese il cellulare e compose il numero di Gustav.
"Pronto?"
"Gustav..." disse con tono calmo.
"Ehi Tom!Come va?"
"Sei in piedi?"
"Si,perchè?"
"E allora siediti..."
"Perchè?"
"Ascoltami Gustav...è per il tuo bene..."
"E' successo qualcosa di grave Tom?"
"Si..."
"Come si?!" esclamò agitato l'altro.
"Calmati Gustav..."
"Ok...mi sono seduto...dimmi..."
"Bill è morto..."
"C-cosa?"
"Bill è morto..." ripetè calmo.
"..."
"Gustav?"
"..."
"Senti Gustav,ho già il cadavere di mio fratello su un letto,che dici,chiami Andreas e Georg e venite qui?!"
"Tom...non è possibile..." mormorò il batterista.
"Bill aveva un tumore al polmone...non hai visto il telegiornale?"
"Si...ma...non credevo...cioè...io..."
"Gustav...ho chiamato te perchè credevo avresti mantenuto la calma...ho bisogno di voi...venite qui..."
"Tom?"
"Eh?"
"Speravo di non dovertelo mai dire..."
"Cosa?"
Gustav esitò un attimo.
"Be'...condoglianze..."
Tom sospirò.
"Grazie..." aggiunse chiudendo la chiamata.
Compose un altro numero.
"Spara..." rispose David dall'altro capo del telefono.
"David..."
"Tom..."
"David,è..."
"Entro l'anno?"
"E' morto..."
"Il tuo cervello?" esclamò ironico.
"Piantala David,non c'è niente su cui scherzare..."
Di nuovo le lacrime.
"Tom che succede?" chiese il manager preoccupato.
"E' morto,David...è morto...Bill è morto..." rispose Tom scoppiando in lacrime.
"Tom che stai dicendo?!"
"David...lui...lui...aveva un tumore...e...ha detto di chiamare te...perchè tu sai cosa fare..."
"..."
"David?"
Sentì un rumore.
"David?"
Un altro rumore.
"Tom...non...non...non è possibile..."
"Adesso ti prego,fai quello che devi fare...io devo dirlo ai miei..."
"Mi dispiace Tom...mi dispiace davvero..."
"Lo so,grazie..."
E chiuse ancora una volta la chiamata.
Ora avrebbe dovuto dirlo ai suoi.
Non sapeva chi chiamare per primo.
Jorg o Simone?
E invece non chiamò nessuno dei due.
Compose il numero di Gordon.
"Tom!" rispose allegro.
"Promettimi che rimarrai calmo,che non inizierai a urlare,che non svenirai e che non ti farai venire un infarto..."
"Hai rotto una delle mie chitarre?"
Ma perchè nessuno lo prendeva sul serio?
Non riuscivano a comprendere attraverso il tono della sua voce che quello che doveva dir loro non era niente di divertente?
"No,Gordon..."
"E allora cosa?"
"Tu prometti che non ti agiterai..."
"Te lo prometto..."
"E prometti che lo dirai tu a mia madre e anche a mio padre...io non ne ho il coraggio..."
"Tom inizi a preoccuparmi..."
"Ascolta...è...è successa una cosa..."
"Mh..."
"Una cosa che nessuno poteva immaginare..."
"Mh..."
"Perchè lui si è tenuto tutto dentro...perchè è un idiota..."
"Stai parlando di Bill?"
"Si..."
"Cos'è successo?"
"Lui..."
"Lui...?"
"Aveva...un..."
"Tom parla,ti prego..."
"Aveva un tumore al polmone sinistro..."
"COSA?!" urlò l'altro.
"La promessa Gordon..."
"TOM CHE E' SUCCESSO?!"
"Smettila di urlare..."
"TOM,DOV'E' BILL?!"
"Ti prego smettila..." lo supplicò asciugandosi gli occhi.
"DIMMI DOV'E' BILL!"
"E'...è...è morto Gordon..."
"E' uno scherzo vero?"
"Vorrei che lo fosse..." mormorò il biondo.
"Ma non...non è...possibile..."
Tom sospirò,non sapendo cos'altro dire.
Era chiaro che una cosa del genere fosse inconcepibile.
Perchè fino a quando i fatti spiacevoli capitano agli altri,ci si limita a dire un 'Mi dispiace' di circostanza,senza probabilmente cercare di capire cosa si provi.
Quando però quegli stessi fatti capitano a noi,ci chiediamo perchè proprio a noi,noi che non abbiamo mai fatto male a nessuno,noi che non ce lo meritiamo.
Che abbiamo fatto di male?
Già,cos'abbiamo fatto di male per meritarci tutta questa sofferenza?
Non siamo nati per vivere nel dolore e nella paura.
"Quando...quando è successo?"
"Stanotte..."
"Tom...come faremo adesso?"
"Gordon,mio fratello gemello giace senza vita sul suo letto e io mi ritrovo a fare delle telefonate per dirlo a tutti,senza aver probabilmente realizzato davvero che è morto e tu chiedi a me come faremo?!Tu non hai la minima idea di come io mi senta adesso e puoi ritenerti fortunato,perchè,sul serio,sto da schifo..."
"Tom,io...mi dispiace..."
"Lascia stare Gordon...dillo a mia madre e a mio padre...probabilmente il funerale sarà oggi pomeriggio...ti farà sapere David..."
"Come faccio a dire a tua madre che suo figlio è morto?"
"Io non lo so Gordon...buona fortuna..." mormorò chiudendo anche quella chiamata.
Adesso mancava l'ultima telefonata.
Lanciò uno sguardo al televisore,in cui era ferma l'immagine di Bill con i gomiti appoggiati sulle ginocchia,con gli occhi fissi alla telecamera.
Poi guardò il corpo del gemello.
Rigido.
Immobile.
Serio.
Si sedette accanto a lui.
"Io vengo con te Bill...sta' tranquillo..." sussurrò prima di fare il numero
dell'agenzia funebre scritto su un biglietto.
"Agenzia funebre Schröder,sentite condoglianze..." una ragazza dalla voce squillante rispose.
Aveva voglia di chiuderle il telefono in faccia.
Lo sapeva benissimo che non c'era niente di sentito in quelle condoglianze.
Anzi,qualcosa di sentito c'era ed erano i soldi.
I soldi,quelli si che importavano.
E la morte di suo fratello era solo denaro.
"Ehm...salve...sono Tom Kaulitz..."
"Oh...mi dispiace per suo fratello..." la voce da squillante era diventata più triste.
"Già...senta,io...io non so come siete rimasti d'accordo con Bill...ma dovete allestire la camera ardente...o qualcosa del genere..."
"Si certo signor Kaulitz...i necrologi dobbiamo solo stamparli...Bill aveva già scelto la foto e le parole...ha detto che non voleva essere un peso per nessuno...la veniamo a prendere tra...uhm...tra un paio d'ore...e la portiamo alla camera ardente...poi funerale in chiesa e dopo al cimitero...pensiamo a tutto noi,d'accordo?"
"D'accordo,grazie..."
"Ovviamente le verrà a costare un po' di più..."
I soldi.
Qualcuno dovrà pure dirglielo che i soldi non se li porteranno nella bara.
"Non è un problema..."
"Perfetto...a dopo,signor Kaulitz..."
Chiuse la chiamata e fece partire di nuovo il video.
Bill stava canticchiando qualcosa che però lui non riusciva a sentire.
"Tom...li hai chiamati?Quando vengono?Mi dispiace perchè dev'essere terribile rimanere soli in casa con un morto...oddio,fa molto film dell'orrore...adesso magari mi alzo...stile zombie,ci pensi Tom?" il moro alternò risatine a versi che forse volevano essere spaventosi "...ok,sono pessimo come attore horror!E fallo un sorriso ogni tanto Tom,che la vita è bella...e io me ne sono accorto troppo tardi...immagino che al momento tu stia seduto sul letto...a guardare
questo video patetico...sempre che tu lo stia guardando...già,perchè forse non te l'ho nemmeno detto e questa cassetta è rimasta sotto quelle riviste che presto prenderanno polvere...magari io sono morto a casa da solo,mentre tu eri con le tue ragazze...magari non ti accorgerai che sono morto finchè non verrai a bussare nella mia stanza per chissà quale motivo...o forse non sono nemmeno morto a casa...sarò da qualche parte...e qualche fan che passa mi vedrà...e inizierà a urlare...a proposito...di' loro di non fare cazzate...ma che fine hanno fatto quei tre?Ti direi di farci una partita a carte...ma...a quanto pare la cosa non è fattibile...a meno che non mi alzi...ma si dai,ora mi risveglio...potresti almeno fingere di essere interessato e,che ne so,scuotermi un po'!Che ne sai,magari funziona davvero...oppure potrebbe essere come in Biancaneve e i Sette Nani...o nella Bella Addormentata del Bosco...magari un bacio del mio vero amore sarebbe in grado di farmi risvegliare sul serio...oddio,ma mi senti?Spegni Tom,prima che inizi a farneticare cose assurde...vabbè,ti sarai stancato di sentirmi parlare a vanvera,quindi metti di nuovo in pausa finchè non arrivano loro...io sto zitto,giuro..."
Bill assunse un'espressione triste e abbassò lo sguardo.
"Parlami Bill,ti prego..." sussurrò Tom,che aveva rinunciato già da un po' ad asciugare lacrime.
Adesso Bill si stava osservando le unghie,sbuffando ogni tanto.
"E va bene,proprio non ci riesco a stare zitto!Ma che posso farci Tom?E il bello è che non ho niente di così importante da dire...vorrei solo discutere,sparare cazzate come sempre...ma con te...vorrei che tu stasera tornassi,ti sedessi qui e parlassi con me...di qualsiasi cosa...andrebbe bene anche se tu iniziassi a fare una delle tue ipotesi azzeccate sul tempo che cambia dalla mattina alla sera...ah,a proposito,che tempo fa adesso?"
"Nevica,amore mio..."
"Spero ci sia la neve...quanto la adoro...te li ricordi quei pupazzi enormi che facevamo quand'eravamo piccoli?E ti ricordi quella volta in cui sono scoppiato a piangere come uno scemo perchè il mio pupazzo era deforme?Che cretino...e tu sei stato così carino...mi hai detto 'Ehi fratellino,non ti preoccupare,adesso lo sistemo io,ok?'...e..e...oddio scusa..." Bill si alzò dalla poltrona singhiozzando e sparì.
"Bill...torna..." mormorò Tom.
Dopo qualche secondo il moro ricomparì e si sedette di nuovo.
"Ehm...scusami...lo sai che sono il solito sentimentale ipersensibile...e appena mi tornano alla mente certi ricordi...be',sono peggio di una fontana!" sorrise e si asciugò gli occhi "...se continuo così mi sa che morirò disidratato prima ancora che il tumore faccia il suo dovere!Hai visto,Tom?Riesco anche a riderci su...ma seriamente,mi sa che quei tre si sono persi per strada...fossi in te,li chiamerei di nuovo e li insulterei...oddio Tom!Ho pensato a tutto ma non a questo!Sono un idiota,scusami...ma me ne sono completamente dimenticato...dovevo cercarvi un altro cantante,sennò come farete?Vabbè dai,credo che siate in grado di trovarlo da soli,no?"
"Senza di te non ha più senso continuare tesoro..."
"...Comunque...senti,facciamo così...adesso io inizio a parlare a tutti e quattro,ok?..."
Tom mise in pausa.
E finalmente qualcuno suonò al campanello.
Scese le scale velocemente e non ebbe neanche il tempo di aprire la porta che si ritrovò stritolato dai suoi tre amici.
"Tom...ci dispiace..." mormorò Andreas.
Il chitarrista si staccò da quei tre.
"Fra due ore arrivano quelli dell'agenzia funebre...e Bill...dobbiamo vestirlo...e truccarlo..."
"Noi siamo qui per te..." disse Gustav.
"Esatto...qualunque cosa tu abbia bisogno noi siamo qui..." aggiunse Georg.
"Grazie...davvero..."
Salirono al piano superiore e Tom entrò nella stanza.
Gli altri lo seguirono,ma Andreas si bloccò alla vista di Bill steso sul letto.
"O mio Dio..."
"Andreas che ti prende?" domandò Georg entrando nella stanza.
"Lui...lui...Bill...oddio..." mormorò inginocchiandosi a terra con gli occhi fissi sul corpo esanime dell'amico.
"Andreas,dai...alzati...riprenditi..." gli disse Gustav aiutandolo a mettersi in piedi.
"Andreas...se non te la senti...puoi anche andare..." lo rassicurò il chitarrista prendendo in mano il telecomando.
"Ma scherzi?!Sto benissimo,sta' tranquillo..." rispose Andreas.
"Ehm...Bill mi ha lasciato un video..." disse Tom facendogli cenno con la mano di avvicinarsi.
I tre si avvicinarono e il biondo fece partire il filmato.
"...Ok?Perfetto...ciao ragazzi!Allora?Che sono quelle facce?Dai...non è mica una tragedia!Lo so che senza di me,senza le mie mille,strane e odiose manie vi sentirete persi,ma ci farete l'abitudine!E poi scusate,c'è sempre Tom che quando vuole sa essere anche peggio di me,giusto?" stava sorridendo,ma aveva anche le lacrime agli occhi "...sono un pessimo attore,eh?" si asciugò le lacrime "...lasciamo perdere che è meglio...comunque,che ne dite di vestirmi?Si si,lo so che peso!Ma abbiate pazienza,tanto presto sarà tutto finito,no?Allora...i vestiti dovrebbero essere sulla sedia,quindi non vi resta che prenderli e mettermeli addosso...non credo abbiate bisogno che io vi spieghi come si fa a vestire un morto!L'importante è che non siate violenti o bruschi,lo sapete che sono delicato...!Su dai,veloci!Andreas allunga la tua manina e prendi la maglietta!Intanto io vi intrattengo in qualche modo!"
"Sollevalo un po'..." disse Tom a Georg che subito fece quello che l'amico gli aveva detto.
Alzò la maglietta e gliela tolse,poi fece lo stesso con i jeans.
Si soffermò ad osservare i tratti di quel corpo perfetto.
Quel corpo che sognava ogni notte.
Quel corpo che poteva solo immaginare di stringere.
Quel corpo che aveva tanto desiderato possedere.
Quel corpo che lo faceva impazzire ad ogni impercettibile movimento.
Quel corpo che trasmetteva vitalità a chiunque.
Quel corpo che di vitale non aveva più niente.
"O mio Dio!" urlò Bill facendo voltare tutti verso la tv "C'è un insetto non identificato sulla mia cena!O mio Dio!"
Continuò a strillare per un po',raggomitolandosi sul divano e agitando la pantofola nel vano tentativo di uccidere l'insetto non identificato da un metro di distanza.
Tom ridacchiò.
"Che scemo che sei,fratellino..." sussurrò accarezzandogli la stella.
"Ok ragazzi,pericolo scampato!Ho buttato la cena con l'insetto schifoso...ma adesso...c'è un problema...ho buttato la mia cena!Cosa mangio adesso?!" esclamò mettendosi le mani ai capelli.
"Si,sei scemo..." ripetè il chitarrista prendendo la maglia e infilandogliela con delicatezza,come il gemello aveva gentilmente ordinato.
"E va bene...vuol dire che per stasera digiuno...e ricordatevi che è colpa vostra!"
"Colpa nostra?!" esclamò Gustav agitando le mani come se stesse realmente parlando con Bill.
"Sissignore,colpa vostra!" annuì Bill sotto lo sguardo leggermente confuso di Andreas.
"E perchè mai?!" continuò il batterista non curandosi del fatto che stava parlando con un video,il cui protagonista era steso sul letto,morto.
"E' colpa vostra perchè se voi non mi aveste distratto con i vostri discorsi senza senso,come al solito aggiugerei,io avrei mangiato quel benedettissimo sandwich prima che l'insetto schifoso si appoggiasse!Me ne ricorderò,sapete?E farete gli incubi...si,e nei vostri incubi sarete perseguitati da questo insetto schifoso che però sarà molto più grande!E poi voglio vedere cosa fate!E smettete di ridacchiare solo perchè sto semplicemente delirando!"
I quattro si lasciarono sfuggire un sorriso per la scena di puro delirio che ancora una volta,e forse per l'ultima,Bill stava regalando loro.
"Andreas passami i jeans prima che spunti fuori dalla tv questo schifosissimo insetto!" esclamò Tom allungando la mano verso l'amico,che subito gli porse i pantaloni.
Gli infilò i jeans e poi le scarpe.
"E non dimenticatevi gli accessori!" esclamò Bill mentre ingoiava un cioccolattino."La cintura,i bracciali,gli anelli e le collane..."
"Agli ordini,capo..." mormorò Tom prendendo tutti gli accessori e mettendoglieli pazientemente.
"Bravi ragazzi,vedo che state facendo un buon lavoro!Ma adesso...adesso...arriva la tortura..."
"Sentiamo..." sbuffò Georg.
"Lo sapete che io non sono io senza il mio adorato trucco!"
"No,quello no!" esclamò Gustav.
"Si,esattamente...dovete truccarmi..."
"Te lo scordi..." continuò il batterista.
"Avanti,non fatevi pregare!Solo un filo di matita,non chiedo altro!Per favoreeeee....e daiiii..."
Solita tecnica quella di Bill.
Occhioni dolci.
E fingere di essere quasi sul punto di piangere.
"Non vi faccio pena?"
"No..." mormorò Tom.
"Per favore...lo sapete che vi voglio tanto bene...sono solo i miei ultimi desideri...vi prego..."
"E va bene..." acconsentì Andreas andando in bagno e uscendo poco dopo con un po' di cotone,latte detergente e la matita.
"Vi supplicoooo!" si era inginocchiato adesso.
"Va bene Bill!Smettila di fare scene!" esclamò il chitarrista.
"Grazie ragazzi,lo sapevo che mi avreste fatto contento!" disse sorridendo e accomodandosi di nuovo sul divano.
Tom ripulì il viso del gemello dalle macchie nere.
"E adesso?" domandò prendendo la matita.
"Fermi tutti!" urlò Bill facendo di nuovo voltare tutti verso la tv.
"Tu non sei normale..." mormorò il biondo.
"Voi quattro siete totalmente rozzi e inesperti!Non ne sapete niente dell'arte del trucco,per cui statemi bene a sentire prima che voi facciate del mio bellissimo viso un Picasso mal riuscito!"
"Illuminaci...!" rispose Gustav.
"Per prima cosa togliete il tappo alla matita..."
"Ma davvero?" disse Tom.
"Poi,chiunque abbia in mano la matita,si avvicini al mio viso e con mano ferma ma delicata tracci una linea abbastanza spessa sulla palpebra...vi chiedo solo questo perchè altrimenti sono sicuro che sarei del tutto simile a un panda!Tutto chiaro?Bravissimi...avanti...truccatemi...delicati,mi raccomando..."
"Volontari?" chiese Andreas.
Tutti si girarono a guardare Tom.
"E ti pareva...solidali come sempre voi..." mormorò questi avvicinandosi al viso del fratello.
"But our time is running out..." Bill stava canticchiando "...ragazzi,mi sto rendendo conto che il tempo scorre fin troppo veloce...perfetto,ci mancava solamente che io mi mettessi a fare osservazioni scontate...!Dai,sto zitto..almeno lo sfigato a cui sarà toccato truccarmi si può concentrare...!Vado a prendermi un altro cioccolattino...e tu,sfigato che mi sta truccando,vedi di fare un buon lavoro,altrimenti...troverò il modo di vendicarmi..." disse serio
puntando il dito contro la telecamera "...ma sto scherzando Tomi!Tanto lo so che è toccata a te l'ardua missione di truccarmi!Torno subito..."
"Inizia a farmi paura..." mormorò Andreas.
"Perchè?" chiese Gustav.
"Perchè...è come se lui sapesse già come sarebbero andate le cose...sembra quasi che lui sia qui..."
"Lui è qui..." sottolineò Tom passando la matita sugli occhi del moro e
sorridendo soddisfatto dell'ottimo lavoro.
"Be',non esattamente..." disse Georg.
"In che senso?" chiese il chitarrista chiudendo la matita e posandola sul comodino.
"Nel senso che...be',il suo corpo è qui...ma lui,la sua anima no..." rispose l'altro.
"Si invece...voi non potete percepirlo forse...ma io lo sento chiaramente...lui è qui...vero Bill?" continuò il biondo tirando su il gemello e mettendolo seduto.
"Tom..." Georg cercò di dire qualcosa.
"E adesso basta...il mio fratellino ha bisogno di una bella pettinata,giusto tesoro?"
"Ragazzi!Non credete mica che il vostro lavoro sia finito qui,vero?Dovete pettinarmi,senza farmi rimanere calvo possibilmente!"
Ed eccolo lì.
Bill era tornato con la ciotola piena di cioccolattini e aveva urlato altri ordini.
"Si tesoro,ora ci penso io..." disse Tom alzandosi e andando in bagno.
"Ha detto 'tesoro'?" domandò Andreas a bassa voce.
"Si...e due volte..." rispose il bassista.
Il biondo uscì dal bagno e iniziò a spazzolare i capelli del moro con la massima cura.
"Uhm...forse dovrei smettere di mangiare cioccolattini...ma tanto ormai chi se ne frega dei brufoli!Tanto è finita...stare attento alla dieta non serve più...e poi...ormai passo il tempo a contare i giorni che mancano...questo non è vivere..." posò la ciotola sul tavolino "...credo che sia giunto il momento di salutarvi...be',non è un addio,perchè tanto fra minimo cento anni ci rivedremo,no?...che dirvi ragazzi?...vi voglio bene...questo è tutto...vi auguro una vita felice...e spero che non versiate troppe lacrime per questa checca isterica che esce dalle vostre vite...!" le lacrime stavano scendendo silenziose dai suoi occhi "...prendetevi cura di voi stessi...e soprattutto...mantenete fede al nostro motto...vivete il secondo...io non l'ho fatto...e mi sono reso conto troppo tardi che stavo sbagliando...la vita è bella ragazzi...non possiamo permetterci di perdere tempo a sprecarla...ogni singolo secondo è unico,irripetibile...non torna indietro...die zeit läuft...Andreas,Georg e Gustav...siete stati degli amici fantastici...senza di voi non ci sarebbero state quei magnifici momenti passati insieme...grazie di cuore,vi voglio bene..." prese un respiro "...Tomi...non ho il tempo materiale per dirti tutto quello che vorrei...di sicuro non avrei potuto avere un gemello migliore..." abbassò lo sguardo "...vorrei solo non essermi innamorato di te e non aver rovinato il nostro rapporto con la mia stupidità...lo so che sono stato un cretino,ma dovevo dirtelo...sono solo un idiota,adesso tu non vorrai nemmeno essere mio fratello..." alzò gli occhi "...perdonami ti prego...perchè la parte peggiore è lasciare te..." sussurrò prima che il video finisse.
E fu allora che tutti i tentativi di controllarsi davanti a quei tre andarono a farsi benedire.
Abbracciò il gemello e lo strinse forte,piangendo e sussurrando "Bill...amore mio..." come aveva fatto per tutta la notte.
Bill,quello a cui non era riuscito a confessare i propri sentimenti,era morto.
E forse lui se ne rendeva conto solo ora.
Adesso che quel video che in un certo senso gli infondeva coraggio era finito.
Adesso che in quella televisione l'unico colore che appariva era il nero.
Nero,il colore della morte.
Morte,lo stato di Bill.
Bill,il suo amore.
Amore,il sentimento che per diciotto anni aveva tenuto rinchiuso nel suo cuore per paura di essere rifiutato.
Paura che Bill era riuscito a superare solo quando ormai credeva che fosse troppo tardi.
Ma non era mai troppo tardi,gliel'aveva detto.
I tre erano sempre più confusi.
Tom stava stringendo il fratello,bisbigliando parole dolci.
Parole che di solito non si dicono tra fratelli.
E stava piangendo,come loro del resto.
Ma il suo pianto era un pianto di disperazione.
Disperazione per la perdita di qualcuno che è più di un fratello.
E in fondo tutti avevano sempre saputo che il loro legame era diverso.
Lo sapevano,ma nessuno osava dirlo.
Nessuno osava anche solamente insinuare che forse il loro era amore.
Nessuno osava farlo perchè in fondo erano solo supposizioni.
Non avevano mai avuto una prova certa.
Fino a quel momento.
Il suono del campanello distolse ognuno di loro dai propri pensieri.
"Saranno quelli delle onoranze funebri con la bara..." disse Georg prima di scendere ad aprire.
Poco dopo un due ragazzi entrarono nella stanza.
Tom si staccò dal fratello e si asciugò gli occhi.
"Condoglianze signor Kaulitz..." disse uno.
"Grazie..."
"Dobbiamo portarlo sotto...la bara è lì..." aggiunse avvicinandosi al corpo di Bill.
Uno lo prese per le braccia e l'altro per le gambe e stavano per sollevarlo senza nessuna delicatezza.
"State fermi..." ordinò Tom.
"Cosa?" chiese un ragazzo.
"Non toccatelo...allontanatevi...lo porto io sotto..."
"Ma è il nostro compito...!" ribattè quello.
"Ho detto che lo porto io..." ripetè il chitarrista mettendo una mano sotto la schiena del moro e l'altra sotto le ginocchia e sollevandolo.
"Tom vuoi una mano?" domandò Georg.
"No,ti ringrazio..." rispose il biondo uscendo dalla stanza e scendendo al piano inferiore seguito dagli altri cinque.
Nel salone c'era una bara aperta e un altro degli impiegati dell'agenzia funebre.
"Signor Kaulitz posso aiutarla?"
"No,grazie..." mormorò adagiando gentilmente il corpo del gemello nella bara."Sei bellissimo tesoro..." sussurrò baciando quelle labbra fredde sotto gli sguardi stupiti di tutti.
E Andreas si decise a parlare.
A fare quella domanda che voleva fare da molto tempo.
"Tu...tu e Bill vi amavate?"
Tom sorrise.
"Si...ma siamo stati così stupidi da confessarcelo solo questa notte...poco prima che Bill mi lasciasse...ma presto saremo di nuovo insieme..."
"Tom no..." disse Gustav.
"No cosa?"
"Non puoi lasciarci anche tu..."
"Mi dispiace ragazzi...vi voglio bene,davvero...ma prima di tutto c'è Bill...non posso lasciarlo solo...ha bisogno di me...e io ho bisogno di lui..."
"E non pensi a noi?" chiese Andreas iniziando a piangere.
"Voi andrete avanti...io non posso vivere senza una parte di me stesso...forse non riuscite a capire...io non sono niente senza Bill...perciò...voglio una bara uguale a quella di mio fratello...voglio essere seppellito accanto a lui...e voglio che nelle nostre lapidi ci sia scritto che ci amavamo...e non me ne frega proprio niente se farà schifo a qualcuno...e quando vi chiederanno se sapevate che l'avrei fatto,voi ditegli la verità...ditegli che la morte non può separarci...ditegli che la morte non ottiene nessuna vittoria se esiste l'amore...l'amore è più forte di qualsiasi cosa...l'amore è la chiave di tutto...l'amore è la forza motrice di questo mondo...l'amore non può essere sconfitto da niente..."
"Tom,ti prego..." mormorò Gustav.
"Adesso andiamo...i miei arriveranno tra poco...la camera ardente è già pronta...voglio essere lasciato solo dopo il funerale...dopo il tramonto venite nella cappella...troverete lì il mio corpo..."

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Il funerale era stato a dir poco straziante.
Sua madre si era letteralmente avvinghiata alla bara gridando parole incomprensibili.
Suo padre sembrava assente.
Gordon non aveva smesso di piangere per un secondo.
Gli amici erano distrutti.
Lui no.
Lui sapeva che l'avrebbe incontrato quella sera stessa.
Le fan erano disperate.
Erano arrivate al punto di minacciare di uccidersi.
"Che ne potete sapere voi di cosa significhi perdere la propria metà!" aveva urlato lui."Non sapete niente!Fareste meglio a piangere in silenzio invece di fare tutto questo casino per una persona che in fondo nemmeno conoscevate!"
E le aveva zittite.
Erano bastate quelle due frasi dette con tono fermo.
Adesso era davanti alla foto sorridente del gemello attaccata alla lapide.
In mano aveva una boccetta di cicuta.
La cicuta era il veleno con cui Socrate era morto.
Socrate era il filosofo che Bill adorava.
E anche Tom aveva finito per adorarlo,grazie al fratello.
Sorrise e aprì la boccetta.
"Fratellino,presto saremo insieme..." sussurrò prima di ingoiare quel liquido amaro.
Quando iniziò a perdere sensibilità alle gambe si sedette a terra.
Presto il veleno avrebbe paralizzato anche l'apparato respiratorio.
Riuscì a rivolgere l'ultimo sguardo a quella foto prima che tutto si facesse buio.

E la prima cosa che vide quando riaprì gli occhi fu lo stesso Bill sorridente della foto,solo che stavolta non si trattava di una foto.

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ed è finita anche questa XD sappiate che questo capitolo occupa 16 pagine di word XD grazie per aver letto,baci ^_^
 
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Amy17
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 17:45




Cazzo. Cazzo. Cazzo.
E' troppo bella... troppo... indescrivibile... troppo e basta.
Fa piangere come non so cosa... il finale poi... non si può commentare e basta perchè si commenta da sola... E comunque dopo queste sedici pagine il mio cervello non è in grado di elaborare qualcosa di decente.
 
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RetteMich
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 18:11




grazie mille per aver letto tutta la ff ^^
 
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»_Tränen.
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 18:25




No, non ce la faccio.
é troppo bella. Troppo.
E non ce la faccio a commentare, si commenta da sola.
Posso solo dirti (come sempre XD) che è meravigliosa. Soprattutto il finale. Ho iniziato a pianger alle prime righe e non ho ancora smesso..
è stupenda. Davvero.
Non ho altre parole per definirla..Semplicemente meravigliosa.
 
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RetteMich
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 18:32




grazie anche a te (perdono,io non volevo farvi piangere ç_ç)
 
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Amy17
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 18:38




...ma facci piangere quanto vuoi basta che scrivi!!!!
 
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»_Tränen.
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 18:43




quotooooo!!!
bata che scrivi!!! XD
 
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RetteMich
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 18:47




XD

SPOILER (click to view)
suppongo che presto ne posterò un'altra...forseXD
 
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»_Tränen.
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 19:06




SPOILER (click to view)
Io invece so per certo che ti adoro *.*
 
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billkaulitz_4ever
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 19:29




oddio oddio oddio oddio oddio :cry: è troppo triste è troppo bella.... :cry: sto piangendo come una fontana ç_ç
SPOILER (click to view)
siiii postane un altra :cry:
 
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.cheap.champagne.
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 21:00




Dius, troppo bella! ç_ç
E dato il mio masochismo, l'ho letta ascoltando una canzone molto deprimente e molto in tema con la ff XD
Comunque complimenti davvero *-* E' più che stupenda! *-*-*

SPOILER (click to view)
devi postarne un'altra ù.ù xD
 
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Kanako Enomoto
CAT_IMG Posted on 3/3/2008, 22:15




Continuo a pensare che forse avrei dovuto smettere di leggerla finché ero in tempo.

Eppure sono felice.
Perché alla fine staranno insieme davvero per sempre.
Trovo sia il più bel lieto fine.

Aspettando la prossima, condoglianze (che tanto con te bisogna farle sempre... le storie in cui non li ammazzi si contano s una mano -.-''')
 
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°•. Meere<3..
CAT_IMG Posted on 4/3/2008, 12:54




ti odio perchè è la decima volta che leggo il finale di questa fic. l'avevo già letto sull'altro forum e non ti dico le lacrime.
ti odio, perchè nonostante l'abbia letta un miliardo di volte ormai, riesci sempre a farmi piangere come una scema.
ma ti adoro perchè sei l'unica che scrivendo riesce a trasmettere queste emozioni.
un bacio
angy
 
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CAT_IMG Posted on 4/3/2008, 15:13
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oh mio dio quanto è bella!
sono le 16 pagine più belle che abbia mai letto!
sei bravissima, il finale è troppo commovente!
bacione
 
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yuna_love
CAT_IMG Posted on 4/3/2008, 15:52




ed eccoleee, buongiorno lacrime!! ç___________ç
e ma dio mio, come accidenti fai a farmi piangere ogni santa volta?
Sei troppo brava, giuro, ti faccio una statua di marmo di carrara accidenti... ç_ç
e non riesco a non rileggere il finale ogni volta, accidentii!!!
bravissima!ç_ç
baci
 
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21 replies since 3/3/2008, 17:40   470 views
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