,f a n f i c t i o n stories ~

A Time Machine (Is Savin' My Life), Nc-17, triste, twincest

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Amy17
icon5  CAT_IMG Posted on 12/3/2008, 23:02




Era per il contest... Purtroppo è stato annullato perchè ero l'unica T.T... La mia prima nc-17 abbiate pietà...

Titolo: A Time Machine (Is Savin' My Life)
Autrice: Amy17
Rating: Nc-17
Avvisi: One-Shot, Song-fic, yaoi, lemon, Tom uke
Altro: Ringrazio Xeily che ha betato e mi ha sopportata con tutti i miei dubbi e difetti XD E anche chi mi sopporta in generale!!! Grazie a tutti ^^
*Tom e Bill appartengono a loro stessi (...ma porca troia!!!) e non scrivo per guadagnare qualcosa. La frase prima del titolo è tratta dal film "The Time Machine", che mi ha dato anche l'idea per il titolo. Le frasi all'inizio e alla fine tra parentesi quadre sono tutte mie(si nota eh -.-). Le canzoni citate e scritte sono Don't Cry [Original Version] e Don't Cry [Alternative Lyrics] entrambe dei Guns N' Roses (le ho messe assieme perchè cambiano solo le strofe, e così mi sembra più completa...). La traduzione è mia (infatti si vede che fa schifo in alcune frasi XD) ...Buona lettura!*


"Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo:
quelle che ci riportano indietro, chiamate ricordi;
e quelle che ci spingono in avanti: i sogni"


A Time Machine (Is Savin' My Life)





[L'essere umano è in grado di ricordare ogni singola immagine o sensazione della propria vita.
Può farla rivivere in sè con una precisione stupefacente.
A volte è giudicata una capacità positiva. Cosa sarebbe infatti l'uomo senza il proprio passato?
Altre volte una persona desidera solo di non poter ricordare. Ma vi è costretta dalla sua stessa natura.
Così sorge spesso una domanda: la memoria è un dono o una maledizione?]


Mamma entra nella mia camera buia, costringendomi ad aprire gli occhi.
-Bill, io stasera sono fuori a cena...- Immagino sia una questione di lavoro.
-Ok.-
-Vai anche te da qualche parte o stai qua a casa?-
-No, resto qua, tranquilla... Sono stanco e ho solo bisogno di riposare.-
-Va bene, allora io vado, ciao.-
Stanco. Bisogno di riposare. Proprio no. La verità è che voglio solo stare a casa da solo, avvolto dall'oscurità delle stanze. Con me stesso. Forse è per commiserarmi un po' più del solito, ma non mi importa. Sento la porta che si chiude, mi alzo e tiro fuori per l'ennesima volta il cd. Accendo il lettore e la prima delle uniche due tracce che vi hai registrato parte.

Talk to me softly (Parlami dolcemente)
There's something in your eyes (C'è qualcosa nei tuoi occhi)
Don't hang your head in sorrow (Non lasciare la tua testa nel dispiacere)
And please Don't Cry (E per favore Non Piangere)
I know how you feel inside (So Come ti senti dentro)
I've been there before (Ci sono già passato)
Somethin's changin' inside you (Qualcosa sta cambiando dentro te)
And don't you know (E tu non capisci)

Sono note troppo familiari queste che mi risuonano nelle orecchie. Note che non sento da troppo tempo. Parole dolci, che mi cullano e riempiono il silenzio della camera. Ho dimenticato quanto adoro questa canzone... Strano che fra tutte le canzoni che si possano suonare, scelsi questa. Strano, perchè è per merito mio che tu l'hai conosciuta. Strano che fra le centinaia di migliaia di persone sulla faccia della Terra, proprio tu devi farmi questo. Ed ancor più strano che proprio io devo stare disteso su questo letto ora. A fissare il nulla. A parlare con il vuoto. Ad aspettare un sussurro che non sentirò.
Sposto di poco il mio braccio, quanto basta per far andare la mia mano sotto il cuscino, per farle afferrare l'oggetto. Il piccolo libro dalla copertina rossa si presenta nuovamente sotto i miei occhi, come qualche giorno fa. Ma provo esattamente le stesse cose che ho provato tirandolo fuori dal fondo di quel cassetto. Un vuoto incolmabile. Una solitudine terribile.
Sposto nuovamente il braccio, per accendere la lampada che c'è sul comodino e poter vedere meglio il libretto. Scorro rapidamente le pagine consumate, impregnate di inchiostro. Sanno di vecchio e di qualcosa di vissuto. Vissuto ma intatto.

Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
I still love you Babe (Ti amo ancora Piccolo)
Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
There's a heaven above you Babe (C'è un paradiso sopra di te, Piccolo)
And Don't you Cry tonight (E Non Piangere stanotte)

Ero stato a trovarti quella mattina. Ridemmo e scherzammo come non mai. L'idea che presto saresti tornato a casa era sempre più concreta. La felicità di poterti stringere ancora la notte mi mandava in estasi.
Fu in quel pomeriggio che mi crollò tutto addosso. Complicazioni. Così si era detto. Non eri morto e non eri nemmeno vivo. In coma, si dice. Bello schifo. La cosa era piuttosto grave, ma c'erano ancora speranze.
Ero su questo stesso letto a pensare. Non piangevo. Pensavo. A tutto e a niente. Il mio cervello faceva tutto da solo, ed io passivamente mi lasciavo trasportare da quel torrente di immagini che giocavano a sovrapporsi e collegarsi. Entrò la mamma con un po' di persone a seguito -non mi interessava molto sapere chi erano- e mi misi seduto. Non lo nego, pensai il peggio in quei due secondi. Lo sai, sono pessimista come pochi.
-Bill... Prima che entrasse in coma tuo fratello ha scritto questo foglietto. Era sul suo comodino.-
Mi venne messo in mano un foglietto di carta. Due frasi molto semplici di cui una in inglese. 'Don't Cry. Secondo cassetto a destra.' La scrittura era senza dubbio la tua. Strinsi quel piccolo pezzo di carta tra le mani. Quel piccolo pezzo di te. "Cosa vorrà mai dire?" pensai "Il titolo di quella vecchia canzone... E secondo cassetto a destra... Come la rotta da seguire per arrivare all'isola Che Non C'è... Solo che in quel caso è la seconda stella, cosa c'entrano i cassetti adesso?" Mi sentivo come un bambino alla sua prima caccia al tesoro. Solo che al posto della curiosità c'era solo la paura. La paura di quello che avrei potuto scoprire seguendo il tuo strano indizio. So che era solo ed esclusivamente per me. Gli altri non erano coinvolti.
-...Cosa ne pensi?- Quattro o cinque persone attorno a me mi fissavano in attesa di un qualche segno da parte mia. Mi ero come incantato senza rendermene conto.
-...Io... Non so... Credo... Ci penserò..- Sillabe disconnesse. Senza dubbio non volevo ragionarci con tutta quella gente in mezzo.
-Va bene, ti lasciamo solo caro...- Era stata nostra madre a parlare. Forse aveva capito che mi serviva pace.
Appena se ne andarono mi chiusi a chiave dentro. Non volevo interruzioni. Pensai che l'unico cassetto al quale potevi indirizzarmi era un cassetto della scrivania. Mi alzai dal letto e mi diressi verso quest'ultima. Dentro il secondo cassetto a destra c'era esattamente quello che mi immaginavo di trovare: il solito casino.
Spartiti vari, fogli dell'epoca di scuola scritti chissà in quale lingua, testi di canzoni ed altri oggettini. Continuavo a scavare tra quelle cianfrusaglie. Doveva esserci per forza qualcosa di speciale. Poi finalmente le mie dita scivolarono su una superficie un po' consunta, e tirai fuori questo libricino rosso con tanto di copertina plastificata. Era buffo perchè tra la copertina aggiunta e la copertina in cartone c'era un cd. Sopra c'era scritto il mio nome. Ci avevi scritto tu il mio nome.

Give me a whisper (Dammi un sussurro)
And give me a sigh (E dammi un sospiro)
Give me a kiss before you (Dammi un bacio prima che tu)
Tell me goodbye (Mi dica addio)
Don't you take it so hard now (Non prenderla così difficile ora)
And please don't take it so bad (E per piacere non farla così triste)
I'll still be thinkin' of you (Starò ancora pensando a te)
And the times we had, Babe (E al tempo che abbiamo trascorso assieme, Piccolo)

Due tracce. Feci partire la prima sullo stereo. C'era da aspettarselo, me l'avevi scritto sul bigliettino. Anche se comunque dovevo ancora capire cosa ci faceva lì quel cd. Aprii la prima pagina con l'intento di scoprire cosa diavolo era. Quasi con il timore di rompere qualcosa di fragile. Con la sensazione di violare un oggetto sacro. Ed esattamente come sto facendo ora, iniziai a leggere la prima facciata scritta da te.

<caro Diario, questa è la prima volta che ti scrivo. Ebbene sì, tu sei uno dei miei regali di questo Natale. Hanno detto che un diario mi servirà. Per scrivere tutto quello che penso e cose del genere. Per conservare i ricordi. Io non credo mi servirai molto, perchè sai, io ho il gemellino più bello e gentile del mondo, e a lui dico tutto e stiamo sempre assieme. Però non voglio lasciarti vuoto, perchè mi dispiacerebbe. Allora ho deciso che ti scriverò lo stesso. E non ti chiamerò Diario come ho fatto prima. Ti chiamerò Bill. Adesso scusa ma vado a letto, perchè è tardi e dopo la mamma si lamenta che abbiamo sempre sonno. Buonanotte Bill. Tuo Tom.>

Da quel venticinque Dicembre non vidi più quel diario, tanto che mi convinsi della sua perdita. Che fosse una delle tante cose che si iniziano e poi non si finiscono più per pigrizia. Ma in quel momento me lo ritrovai tra le mani di punto in bianco. Mi ritrovai il passato tra le mani. Senza aspettarmelo. Come lettere scritte per me molto tempo fa e tutte unite a ricostruire la nostra vita. I nostri sentimenti che crescevano con noi, rappresentati dal tuo modo di scrivere. Da infantile ad adulto. Noi stessi raccontati con fogli e inchiostro in una meravigliosa favola. I tuoi pensieri passati e presenti solo per me. Per dirmi che c'eri ancora. Hai pensato che mi sarebbero serviti. Hai pensato bene.

And don't you cry tonight (E Non Piangere stanotte)
Don't you cry tonight (Non Piangere stanotte)


Anche se la canzone mi chiedeva esplicitamente di non farlo, iniziai a piangere, accucciato su quel foglio, stando attento a non bagnare la carta ingiallita. Quella sera non ebbi la forza di continuare a leggere, così mi coricai a letto, abbracciando il libro nonostante gli spigoli, con il viso sempre rigato. Quella notte nei miei sogni ti chiesi scusa, perchè non ero stato in grado di tenere il cuscino asciutto, come mi chiedevi.

Don't you cry tonight (Non Piangere stanotte)
There's a heaven above you Babe (C'è un paradiso sopra di te, Piccolo)
And don't you cry tonight (E Non Piangere stanotte)

Giro lentamente la prima pagina appena riletta, visto che bravo? A differenza della prima volta, il mio trucco è ancora tutto qui al suo posto. Ne apro un'altra a caso, immergendomi nuovamente nella lettura.

<ciao fratellino mio! Non ho molte novità, apparte il fatto che ogni secondo in più che passo con te, la mia vita diventa sempre più perfetta!!! Adesso abbiamo anche più tempo per starcene per conto nostro, senza familiari che ci girano troppo attorno... Possiamo imbucarci tutte le volte che vogliamo, e senza risponderne a nessuno!! E per fortuna che abbiamo Georg e Gustav che ogni tanto ci coprono, cosa faremmo noi senza due amici magnifici come loro? Il tour va alla grande, e ieri sera mi hai detto che ti vuoi fare un tatuaggio a forma di stella sul bacino... Nel lato destro... Appena torniamo a casa ti accompagno. Baci. Tuo Tom.>

Era notte inoltrata ormai, ed eravamo distesi sul letto di quell'hotel. Un letto che sapeva di noi. Sapeva di amore.
-...Una stella?- Alzasti di scatto la testa dalla mia spalla. I tuoi occhi erano a metà tra il sorpreso e il divertito.
-Sì, proprio qui.- Dissi indicandomi il lato destro del bacino appena scoperto dal lenzuolo.
-Beh... Se proprio ci tieni... Va bene ti accompagnerò allora... Ma...- Ti abbassasti e iniziasti a baciarmi il punto da me indicato, mordicchiando ogni tanto la pelle tesa al contatto con le tue labbra -..Non ho capito bene, stai dicendo qui o un po' più sotto?- Con uno sguardo che ormai conoscevo troppo bene, mi facesti scivolare il lenzuolo fino alle ginocchia -...A destra e poi dritto fino al mattino, dovresti saperlo!-
-Tomi... Abbiamo appena finito... Certo che non ti stanchi mai, eh?- Stavo per crollare dal sonno.
-Lo sai che con te non sono mai stanco-
-Senti, abbiamo il volo domani mattina presto... Anzi, tra poche ore... Per piacere..-
-Va bene, dai... Allora buonanotte piccolo- Ti posizionasti nuovamente sulla mia spalla.
-'Notte...- Presi sonno all'istante. E ti sognai ancora. Come sempre.

And please remember (E per favore ricorda)
That I never lied (Che non ho mai mentito)
And please remember (E per favore ricorda)
How I felt inside now Honey (Cosa sto provando ora, Tesoro)


Se potessi tornare a quel momento, scaccerei via il sonno per passare ancora qualche altro minuto con te. Non sapevo quanto valore avesse ogni singolo secondo in più che passavamo abbracciati. Ogni secondo in più durante il quale i nostri corpi erano uno solo. Non ci facevo caso perchè eri sempre lì per me. Adesso me ne rendo conto. Ho capito cosa vuol dire assaporare a lungo ogni attimo, per far sì che il ricordo rimanga impresso meglio dentro di me.
Giro un po' di pagine all'indietro e mi abbandono ancora alle immagini di noi due.

You gotta make it your own way (Devi farcela a modo tuo)
But you'll be alright now, Sugar (Ma starai bene ora, Dolcezza)
You'll feel better tomorrow (Ti sentirai meglio domani)
Come the morning light now Babe (Arriva la luce del mattino ora, Piccolo)

<..Ieri sera non avevamo nulla da fare, così abbiamo deciso di vedere Peter Pan, visto che era da tanto che volevi vederlo. Mi è piaciuto troppo... Come vorrei che esistesse davvero quell'isola, dove tutti sono felici e contenti e pensano solo a divertirsi. Finita la cassetta, siamo andati a letto tranquilli. Poco dopo aver spento le luci sei venuto a dormire da me perchè ti faceva paura Capitan Uncino... Scommetto che credevi fosse sotto al tuo letto!! Così ti ho rassicurato... Ed ho rassicurato anche me perchè anche io spero di poterci arrivare su quell'isola prima o poi. Magari con te... Boh, torno a studiare ora. Ciao Fratellino.>

Ero troppo spaventato da quello strano e crudele personaggio.
-Tomi... Non è che posso venire a stare nel tuo letto per stanotte?- Avevo una paura folle.
-Va bene dai... Vieni qua... Ma mi spieghi cosa succede?-
-E' che.. Mi torna in mente quel film... Capitan Uncino...- Avevo paura che sbucasse da sotto il mio letto mentre dormivo. Ora posso riderci sopra, ma per un bambino queste cose sono serie.
-Ehi... Ascolta, non devi averne paura...- Ti alzasti sui gomiti per rassicurarmi -Alla fine Peter lo sconfigge e rimane a vivere felice nella sua amata Isola Che Non C'è. Quel posto tanto bello dove tutti vivono felici. Basta solo andare verso la seconda stella a destra, dritti fino al mattino...-
-Va bene, ma tu verrai con me!-
-Certo, da solo non te la caveresti mica!!!-
E nella mia innocenza infantile mi fidai di te e mi feci cullare, fino ad addormentarmi. Fino a perdermi nei miei sogni allegri dove c'eri solo te al mio fianco, seguendo quell stella. La stella che mi proteggeva. Che mi donava calore. Destino ha voluto che, nella stessa posizione della stella, ci fosse questo tuo regalo. Solo per me. Queste pagine fredde e inanimate che paradossalmente hanno saputo darmi la forza per andare avanti. Forza che nessuno è riuscito ancora a trasmettermi.

And don't you cry tonight (E Non Piangere stanotte)
Don't you cry tonight (Non Piangere stanotte)
Don't you cry tonight (Non Piangere stanotte)
There's a heaven above you Baby (C'è un paradiso sopra di te Piccolo)
And don't you cry (E Non Piangere)

Tutto sa di te, ma niente qui è in grado di rispondere alle mie domande. In fondo, non chiedo molto. Solo una parola. Una rassicurazione. Un qualcosa che abbia vagamente il suono della tua voce. Aspetto ma con scarsi risultati. Dimmi che tornerai, che starai con me, come quella notte. Voglio solo questo.

Don't you ever Cry (Non Piangere mai)
Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
Baby maybe someday (Piccolo, forse, un giorno)
Don't you Cry (Non Piangere)
Don't you ever Cry (Non Piangere mai)
Don't you Cry (Non Piangere)
Tonight (Stanotte)

Giro parecchie pagine in un colpo, ricacciando le lacrime in fondo, in fondo anche se premevano per uscire. Il salto temporale dalla pagina che ho letto prima è notevole. Questo è il giorno in cui mi dicesti che stavi male.

<ciao amore mio. Oggi non ho molto tempo di scrivere, però volevo farlo lo stesso. Sai, mi hanno appena detto che ho un qualcosa di strano al cuore che non ho capito nemmeno io... e mi dovranno operare. Hanno detto abbastanza presto, che comunque non è una cosa grave ma nemmeno da sottovalutare. La tua parte in carne e ossa deve ancora saperlo. Ho paura di come la prenderai. Sapere che mi devono ricoverare... Sento già che mi mancherai da matti... Hanno detto che se va tutto bene starò in ospedale due settimane circa... Più tardi o stasera te lo dirò... Supereremo anche questa, vedrai. Ti amo. Tom.>

Infatti quella sera lo venni a sapere. Mamma ci aveva lasciato la casa libera. Eravamo distesi abbracciati sul divano. Mi cingevi le spalle con il braccio, che usavo come cuscino. Eri un po' strano. E lo ammetto, ero sorpreso -e anche deluso- che non mi avevi ancora trascinato in camera da letto...
-Ti devo dire una cosa Bill...- A sentirmi chiamare così, pensai subito che fosse qualcosa di serio. Io ero sempre Cucciolo, Piccolo, Fratellino, ero Bill solo nelle situazioni serie. Mi girai, per guardarti in faccia.
-Dimmi tutto...-
-Io... Mi devono operare... Starò in ospedale per due settimane... O forse di più dipende...- Sembrava che avessi paura della mia reazione, di quello che avrei potuto dirti. Ma mi controllai, evitando di fare la solita scenata. Non ci sarebbe proprio stata bene.
-Ma... E' qualcosa di serio?- Ero solo preoccupato. E la paura iniziava a farsi strada in me.
-Potrebbe diventarlo, non è da sottovalutare...- Mi sentii gli occhi un po' lucidi. Che cretino! Ero io a dover rassicurare lui, non il contrario!
-Tomi... Io voglio stare con te...- Mi scese una lacrima.
-Sarà quello che faremo infatti! Non preoccuparti and...- Ti bloccai le parole con un bacio a stampo. E' stata la prima cosa che mi venne in mente da fare per farti star zitto. Dovevo rassicurarti io. Già mi sentivo uno schifo a piangere quando quello che stava male eri tu.
-Andrà tutto bene Fratellone- Conclusi la tua frase usando il tono più sicuro possibile.
-Grazie.- Mi abbracciasti ancora più forte, nascondendo il volto nel mio petto. Sentii subito il tessuto diventare stranamente più caldo. Per la precisione bagnato. Non dissi più nulla quella sera. Ti abbracciai semplicemente più forte. E andava bene così.

If we could see tomorrow (Se potessimo vedere il domani)
What of your plans (Cosa ne sarebbe dei tuoi piani)
No one can live in sorrow (Nessuno può vivere nel dolore)
Ask all your friends (Chiedi a tutti i tuoi amici)

Mi appoggio il diario sul petto e chiudo gli occhi, concentrandomi e provando a ricordare quel calore. Ricordo quanto stavi male. Mi è così chiaro anche ora perchè lo sentivo anche io. E volevo cacciarlo via, il più lontano possibile. Ma ora che ci ha catturato entrambi, in due modi diversi, cosa mi è rimasto di te? Queste pagine. Queste pagine e i ricordi. Troppi.

Times that you took in stride, they're (Tempi in cui tutto andava liscio)
They're back in demand (Stanno andando in rovina)
I was the one who's washing (Io ero l'unico che stava lavando)
Blood off your hands (Il sangue dalle tue mani)

Riprendo il libro in mano. Un'altra pagina parecchio indietro. Accenno un breve sorriso. Quanto ti ho rotto le scatole quella volta. A quanto pare però alla fine è servito. Perchè se non ti costringevo io, col cavolo che saresti venuto a conoscenza di questa canzone. Di queste parole che mi coccolano. Sopratutto ora.

<..Ieri sei venuto con me con gli occhioni luccicanti supplicandomi di imparare una canzone di non so quale tuo gruppo del cavolo... E come al solito ho ceduto ancora. Incredibile! Sei un infame, sai benissimo che basta fare un po' il tenero con me per ottenere tutto quello che vuoi... Come se tu fossi uno di poche pretese... Ma chi me l'ha fatto fare... Però sono stato contento, perchè quel faccino da bambino allegro dopo che ti ho detto di sì, per me è stato la ricompensa più grande... Credo dovrò cercarmi lo spartito ora però... Alla prossima, infame di un fratello. Tom.>

-Daiiiiii per piacereee- L'unico mio occhio visibile all'epoca esprimeva tutta la tenerezza possibile, al punto giusto di lucidità
-Mmmmh... Veramente, non so, ho tanto da fare...- Stavi cedendo, lo sentivo...
-Mi piace tantissimo quella canzone...E' la mia preferita.. Daidaidaidaiii- Ormai era fatta.
-Uff, e va bene, suonerò quella roba...-
-Siiiii!!! Grazie Fratellone!- Corsi ad abbracciarti all'istante. Senza pensarci. Con così tanta innocenza che se mi fossi visto non mi sarei nemmeno riconosciuto.

Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
I still love you Babe (Ti amo ancora Piccolo)
Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)

E quando le tue dita scorrevano su quelle corde producendo la stessa melodia che proprio ora sto ascoltando, io mi scioglievo e basta. Vuol dire molto per me, perchè dalla prima volta che le sentii, queste parole mi entrarono dentro. Come se fosse un segno, una tattica per proteggermi da solo. Se non te l'avessi fatta conoscere con la forza ora potrei anche non essere più qua. Perchè ora queste note vogliono dire tutto per me. Riempiono questo vuoto quanto basta per farmi resistere. Per non farmi oltrepassare il confine.

Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
There's a heaven above you Babe (C'è un paradiso sopra di te, Piccolo)
And Don't you Cry tonight (E Non Piangere stanotte)


Avanti di poche facciate. Un altro po' di tempo trascorso assieme mi passa davanti agli occhi grazie alla tua scrittura.

<oggi ti ho trovato a piangere... Avevo appena mandato a casa la mia ultima conquista notturna... Non era stato niente di particolare. Una delle tante perfettamente consapevoli che si trattava solo di una scopata. Mi era un po' dispiaciuto perchè c'eri anche te a casa, e avevi dovuto sopportarmi quasi tutta la notte. Ti stavo cercando per parlare un po', e ti ho trovato ranicchiato nel divano a piangere come un disperato. Ho provato ad avvicinarti, quando hai iniziato a gridarmi dietro che non ce la facevi più e non mi volevi più vedere. Poi senza che potessi fare qualcosa, ti sei rinchiuso in camera tua. E' da stamattina che sei là dentro. Cazzo ho paura di quello che potrebbe accadere adesso. Ora riprovo a farti uscire. Per ora buonanotte. Tuo fratello. Tom.>

Mi faceva stare troppo di merda. Ogni singola puttana che ti portavi a letto mi faceva star sempre più male. La cosa era già brutta di suo, poi non capivo nemmeno perchè mi faceva stare così male. E mi assillava. L'odio verso quelle ragazze mi assillava, e non ne capivo nemmeno la ragione. Quella mattina era stato davvero terribile, i miei sentimenti erano così intensi che scoppiai a piangere quando vidi la troia andarsene. Sentii la porta sbattere, e ti vidi entrare in salotto.
-Bill... Ma... Cos'hai Fratellino?- Ero confuso. Confuso da morire.
-...Che cazzo vuoi da me? Non lo vedi come sto?- Stavo gridando. No. Era mio fratello. Perchè gli gridavo dietro?
-...Lo vedo, volevo solo...-
-NO, tu non vuoi un cazzo!! Io non ce la faccio più, hai capito? Porca puttana sto sclerando e non capisco nemmeno... Nemmeno... Ma cosa ne vuoi sapere te, lasciami stare una buona volta! Anzi, non ti voglio proprio più vedere!- Sembravo pazzo. Pazzo senza motivo. O meglio, il motivo c'era, ma non lo volevo dire a me stesso. Dentro di me si combatteva una lotta senza armi.
Provasti a venirmi accanto, ma io ti scansai chiudendomi in camera. Sapevo solo che dovevo chiarirmi le idee. Dovevo capirci qualcosa. Dovevo uscirne. E dovevo ammettere quello che provavo. Dovevo farlo per me. E per te. Ma senza di te.

I know the things you wanted (So le cose che volevi)
They're not what you have (Non sono quelle che hai)
With all the people talkin' (Con tutta la gente che parla)
It's drivin' you mad (Ti sta portando alla pazzia)
If I was standin' by you (Se io ti fossi vicino)
How would you feel (Come ti sentiresti)
Knowing your love's decided (Sapendo che il tuo amore è deciso)
And all love is real (E tutto l'amore è reale)


Le pagine scorrono, i ricordi riaffiorano vivi come non mai. Sono continue pugnalate. Una lama fredda che viene più volte rigirata nello stomaco. Ma le parole in qualche modo attutiscono tutto questo. Le immagini del passato mi fanno stare un po' meglio in qualche modo.

<...A quel punto ho sentito qualcosa dentro. Non chiedermi cos'era. E non voglio nemmeno sapere il perchè. Ma avevo una voglia immensa di toccare la tua bocca, di sapere quanto calore poteva trasmettermi. In meno di un secondo ho dimenticato tutto. Ho dimenticato le ragazze. Che stupido ero stato a pensare che avrei passato tutta la mia vita con una di quelle. Proprio non ci avevo pensato prima. Ho dimenticato le persone che gridavano allo scandalo quando due consanguinei si amavano. Ho dimenticato il mondo e basta. E mentre dimenticavo tutto quello che mi circondava, racchiudevo il mio piccolo luogo che avevo appena creato tra le nostre labbra. Nella cosa più dolce e pura che potessi immaginare. Un debole contatto tra le nostre anime, felici di ritrovarsi dopo tanto tempo. Mi staccai e ti fissai negli occhi, che potevano anche essere i miei, e tu sei tornato rapido alla ricerca delle mie labbra, approfondendo il bacio. Ho provato troppe cose tutte assieme per poterle elencare, ma sapevo che stavo bene. E sto tuttora da dio. Strano come le cose succedono così all'improvviso, senza avvertire, succedono e stop. Tutto cambia. Alcune possono anche rivoltarci completamente la vita... Ma penso che sarebbe noioso senza quei momenti particolari, vero Piccolino?...>

Certo, sarebbe proprio una bella noia, anche se ultimamente mi ritrovo a pensare che preferirei annoiarmi per l'eternità piuttosto che proseguire così, da solo. Quella pagina l'hai scritta il giorno che ci siamo baciati. Uno dei giorni più dolci e memorabili della mia vita senza dubbio. L'immagine è ancora qui, nitida.
Dopo la mia terribile schizzata avevo senza dubbio bisogno di chiarire la questione una volta per tutte. Così decisi da uscire dal mio stato di silenzio e ti dissi che dovevamo parlare. Assolutamente. Uscimmo fino ad arrivare al nostro parco, dove prendemmo posto uno accanto all'altro su una panchina.
-Tomi... Credo di doverti delle spiegazioni...- Avevo finalmente capito la mia reazione. E volevo liberarmi di quel peso.
-Sì... forse anche io sai... Ci sono un po' di cose che forse ora mi sono più chiare...- Decisamente non aspettavo quella risposta, ma continuai il mio discorso tanto ben iniziato.
-Io... All'inizio non ho proprio capito il motivo della mia reazione... Poi in questi giorni ci ho pensato, perchè, sul serio, non mi capivo nemmeno io con la mia testa... Era tutto così strano e confuso, poi ho capito... Che...-
-Ok ok, allora lascia spiegare anche me- Ero abbastanza scocciato. Non era mio fratello se non mi interrompeva -Io all'inizio pensavo di avere le idee chiare, poi quei giorni senza parlarti mi hanno fatto capire che non siamo fratelli normali... Per quanto possa essere chiaro questo discorso... Non lo so spiegare bene...-
-Quindi?- Quindi ti avvicinasti lentamente a me, avvicinando le nostre labbra in una dolce unione. Era perfetto. Perfetto e basta. Non ci sono altre parole, perchè nello stesso istante nel quale venni a contatto con la tua pelle, dimenticai tutto e basta. I dubbi che mi avevano fatto disperare l'anima erano chiusi fuori dalla mia mente. Dentro c'eravamo solo noi due.
Tornammo a casa mano nella mano, e lasciammo su quella panchina tutte le preoccupazioni che ci assillavano. Avevamo deciso che potevamo star bene solo così. Assieme. Ora però non lo siamo. E non stiamo bene.

Babe, (Piccolo)
And Don't you Cry tonight (E Non Piangere stanotte)
Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
There's a heaven above you Babe (C'è un paradiso sopra di te, Piccolo)
And Don't you Cry tonight (E non piangere stanotte)


<...Ed era la sensazione più bella che io avessi mai provato. E la provavo perchè eri tu. Quanto ti amo, nessuno può veramente saperlo... Perchè è una cosa che gli altri non vedono, e non possono nemmeno provare a capirla. Perchè è tutto. Perchè sei tu che mi fai diventare così. Perchè è il nostro modo di stare assieme. Di non essere mai vuoti. Di capirci in un gesto. E sopratutto perchè non mi stancherò mai di tutto questo...>

Uno stralcio di pensieri. Mi intenerisci, quando scrivi certe cose. E da un lato mi sorprende perchè conosco sì i tuoi sentimenti, ma vederli stesi così sulla carta fa un altro effetto. Guardo la data in alto a destra. Una delle migliori notti della mia vita.
Eravamo diventati matti per trovare la suite giusta, in quell'albergo che era a dir poco immenso. Alla fine trovammo una cameriera che ci liquidò con un "Seconda porta a destra di questo corridoio, signori." Ci sentimmo veramente due idioti, anche perchè era pochi metri più avanti. Mentre entravamo mi sussurrasti all'orecchio
-E poi dritti fino al mattino, vero piccolo?- Solito sorriso ebete stampato in faccia. Di entrambi.
-Quant'è vero che ti amo- Risposta semplice. Ma che racchiudeva molte cose. La verità è che non siamo dei sesso-dipendenti, ma dopo due mesi interi a stretto contatto con gli altri sul tourbus, la voglia iniziava a farsi sentire. Avevamo deciso di limitarci ai baci e alle coccole in presenza dei nostri amici, che erano dei santi a sopportarci.
Ma quella sera eravamo in una suite solo per noi, ed era tutto ben programmato. Volevamo sentirci una cosa sola. Volevamo tornare in paradiso per quei pochi secondi, per poi tornare giù all'inferno, dove ormai avevamo deciso di stare. Ma quei pochi secondi erano la cosa più bella che potessimo chiedere alla vita.
Mi sbattesti contro il muro, circondandomi il volto con le mani e baciandomi con un po' più di vigore del solito. Voleva dire solo una cosa: "Voglio che succeda il prima possibile", e io non potevo che essere d'accordo con mio fratello, così ci spostammo sul letto sempre tenendoci abbracciati. Un intreccio di braccia e gambe. I respiri che si univano. Le lingue che si accarezzavano unite alle carezze mi procuravano brividi lungo la schiena. Vivevamo uno del calore dell'altro.
In ben poco tempo dimenticammo vestiti e accessori vari altrove. Lontani dalla nostra passione, che ci faceva escludere tutto quello che ci circondava. Lontani dalle tue mani che scorrevano sul mio corpo bollente. Erano una medicina che curava le ferite della lontananza. E le tue labbra erano un mezzo per raggiungere quel luogo così tanto desiderato.
L'eccitazione ormai si faceva sentire da molto tempo, quasi dolorosa, e non potevamo ignorarla di certo. Con lentezza quasi crudele percorsi tutto il tuo petto, lasciando morsetti qua e là. Andando sempre più in basso, fino a raggiungere la tua erezione. Alzai lo sguardo ed incrociai il tuo. Ti stavo facendo impazzire. E lo sapevo benissimo. Così presi il tuo organo ed iniziai dapprima a sfiorarlo lentamente con la lingua ai lati, per poi prenderlo gradualmente in bocca ed iniziare a succhiare con un ritmo sempre crescente. Sempre di più. I gemiti che uscivano dalla tua bocca erano per me poesia tanto quanto le note della tua chitarra. La tua schiena che si incurvava e le tue mani che mi accarezzavano la testa chiedendomi di più mi estasiavano. Ben presto ti feci venire violentemente nella mia bocca, che accettò il tuo seme. La portai subito sulla tua, per farti sentire il tuo stesso sapore. Mi distesi sopra di te, portando le ginocchia più vicine al petto. Sentivo solo gli ansimi dell'orgasmo ed i nostri cuori che battevano assieme, come se comunicassero tra loro. Ripreso fiato mi prendesti per i fianchi e io feci per voltarmi, ma tu mi facesti segno con gli occhi e con la testa di non farlo.
-Tomi... Ma...-
-No. Facciamo il contrario- Ero allibito. Non avevo mai pensato alla possibilità di quella proposta. Ed era strano. Insomma, te, il famoso SexGott che volevi fare la parte della donna?
-..Come? Ma sei sicuro?-
-Certo. Non è giusto che lo fai sempre tu. E poi- Mi leccasti la spalla con fare malizioso -Sono curioso di sentire cosa si prova-
-Guarda che fa male... Ti senti come... Rotto in due...- Non volevo raccontarti bugie.
-Ma a giudicare da come ti faccio gridare di piacere non sembra. Vuol dire che dopo passa, no?-
-Sì, ma...- Non volevo farti male -...Non so nemmeno come si fa.- E ad essere sincero, non l'avevo mai nemmeno fatto
-Fallo e basta, non ci pensare...- Mi baciasti a fior di labbra -...Poi ti viene anche naturale, vedrai.- A quel punto mi tappasti la bocca con un altro bacio, io mi alzai e tu ti girasti, dandomi le spalle. Diciamo che mi avevi convinto. Iniziai a lasciarti una scia di succhiotti misti a morsetti sul collo, intanto cercavo di infilare il più piano possibile due delle mie dita dentro di te, in modo da farti abituare. Iniziai a muoverle e sentii un leggero gemito, ma poi un "Continua" sussurrato mi fece andare avanti. Sfilai le dita ed appoggiai la punta del mio organo sulla tua apertura, facendo molta attenzione ed aiutandomi con le mani. Sperando di non aver sbagliato posizione iniziai a spingere piano con il bacino, entrando più dolcemente che potevo. Vedendo che ci stavo riuscendo, tolsi le mani e le poggiai sui tuoi fianchi, facendo leva ed entrando sempre di più, fino ad essere quasi totalmente in te. Chiusi gli occhi per qualche attimo. E qua non ci sono aggettivi per descrivere cosa provai, una volta dentro di te, quando iniziai a dare delle leggere spinte avanti e indietro. Era perfetto. Perfetto e basta. Un senso di completezza unico. Calore. Piacere. Amore. Riaprii gli occhi. Stavi stringendo le lenzuola tra i pugni e facevi di tutto per non farti scappare nulla dalla bocca. Notasti che mi ero fermato di colpo.
-Continua per piacere... Sul più bello che sta passando...- Avevi una voce spezzata e un po' sofferente.
-Grida pure se vuoi. Serve a scaricarti.- Avevo intuito che avresti voluto, ma eri e sei troppo orgoglioso, così ci pensai io a toglierti quel tormento. Ricominciai a spingere, con un po' più di forza, mentre ti lasciavi andare a mugolii e urli vari. Aumentai la frequenza, sentivo che non ti faceva più così tanto male. Ad un certo punto ti sentii gemere sotto di me, chiedendomi di andare più veloce. Allora spinsi più forte e più a fondo. Ci godevo io e ci godevi anche tu. Sarei andato avanti all'infinito così. Sussurri, gemiti e parole disconnesse riempivano la stanza. Eccolo, ecco il paradiso.
Venimmo tutti e due assieme, io dentro di te. Così uscii e ci abbracciammo. Io sarei anche stato zitto, tanto il momento era perfetto già di suo. Ma tu iniziasti a parlare.
-Sai, ne valeva proprio la pena.-
-Già... E' una cosa tanto... Diversa... Mi è piaciuto proprio.-
-Vuol dire che lo rifaremo allora.-
-Ok.-
-Bill... Sai dove mi sembra di essere ora?-
-No... Dove?-
-Sono sull'Isola Che Non C'è Bill, e tu sei qua abbracciato a me... Ed è la cosa più bella del mondo- Come non si poteva resistere a quel faccino tanto bello che aveva appena detto quelle parole così tanto dolci? Ti baciai subito.
-Ti amo.-
-Anche io. Tanto.-
Era il nostro mondo. Tutto quello che c'era fuori non poteva nemmeno toccarci. Eravamo noi. E basta.

I thought I could live in your world (Pensavo che avrei potuto vivere nel tuo mondo)
As years all went by (Mentre gli anni ci passavano tutti accanto)
With all the voices I've heared (Con tutte le voci che ho sentito)
Something has died (Qualcosa è morto)
And when you're in need of someone (E quando hai bisogno di qualcuno)
My heart won't deny you (Il mio cuore non ti respingerà)
So many seem so lonely (Così tanti sembrano così soli)
With no one left to cry to Babe (Senza nessuno rimasto da cui andare a piangere, Piccolo)

Ricordare è sempre più pesante, allora giro tutte le pagine in un colpo, per leggere le ultime cose che hai scritto.

<..Sai dopo questi ultimi avvenimenti mi ritrovo a pensare molto, e per quanto possa essere strano lo faccio lo stesso. So di avere solo diciotto anni, e ovviamente l'ultima cosa a cui potrei pensare è la morte, però ogni tanto non faccio proprio a meno di pensare a cosa succederebbe se me ne andassi, se ti lasciassi da solo... Tu dovrai continuare la tua vita terrena senza di me, e io dovrò affrontare quello che mi accadrà senza di te... Non che la prospettiva mi piaccia molto, si era detto per sempre e io cerco di mantenere le promesse, specialmente se fatte a te, ma questo è un pensiero che mi tormenta... Allora oggi pomeriggio mi è venuta quest'idea, ovvero di lasciarti questo diario. Questa parte della mia vita narrata rivolgendomi a te. Lo faccio perchè non voglio che ti senti solo, lo faccio per ricordarti che io ci sarò sempre e comunque, vicino o lontano. E non so se quando troverai questo libro io sarò accanto a te a riderci su, o se sarò in ospedale o addirittura in un altro posto. So solo che prima o poi lo leggerai. Con o senza di me. E' per te perchè inconsapevolmente, quando ero molto più piccolo, l'ho chiamato con il tuo nome. Lo identificavo in te. Te l'ho dedicato. Ti ho dedicato la mia vita ed i miei sentimenti. E' strano da dire, ma è così. Mi state chiamando, perchè è ora di andare verso il futuro, verso quello che ci attende. Casomai ci vediamo all'inferno, amore mio. Ti amo, e lo farò sempre. Tom.
P.S. Se non l'hai già fatto ascolta il cd che hai trovato nella copertina.>

Era il giorno che sei entrato in ospedale. Ti accompagnammo in macchina, io e mamma. Georg, Gustav e Andreas sarebbero arrivati il giorno dopo. Una volta che ti fosti sistemato in camera, chiedemmo se potevamo essere lasciati da soli un po' di tempo. Appena chiusi la porta mi ritrovai tra le tue braccia. E tu tra le mie.
-Ho una paura folle, Piccolo... Non ce la faccio, non voglio stare senza di te-
-Senti... Io starò sempre qua, capito? Quando ti sveglierai... Sarò la prima cosa che vedrai.-
-Non vedo l'ora- Mi baciasti. All'inizio sulle labbra. Qualche istante dopo le nostre lingue si muovevano assieme, complici, divertite. Malinconiche. Per quanto tempo dovevamo stare senza il sapore dell'altro sulle labbra? Non lo sapevamo. Quindi era meglio prolungare il più possibile quel momento. Ti staccasti leggermente.
-Voglio tornare sull'Isola Che Non C'è, Bill- Sembravamo tornati piccoli. Ma con i ruoli invertiti.
-Ce la faremo- Ti accarezzai piano la testa, che appoggiasti nell'incavo del mio collo. Sentivo il tuo respiro solleticarmi. Posso ricordare perfettamente che magnifica sensazione era stare così.
-Grazie.-
-Ti amo.-
-Ti amo anche io.- Passarono un po' di secondi. O dei minuti. Non lo so. Poi ci staccammo. Piangevi.
-Ehi... Casomai ci si vede all'inferno!!- Ti passai una mano sulla guancia, asciugandola. Vidi un lieve sorriso incurvare le tue labbra. Con una forza di volontà immensa evitai di baciarti ancora, e mi allontanai, lasciandoti ai medici per vari controlli.

Quella sera ti operarono. Io stavo ad aspettare in una sala d'attesa, su una poltroncina bianca. Non avevo voluto andare a casa. I miei occhi inespressivi e sbarrati fissavano il muro. Era bianco. E più lo fissavo più mi ci perdevo dentro. Non mi piace molto quando c'è troppo bianco. Le uniche cose che ricordo di quelle ore sono quel muro troppo bianco e un calendario appeso proprio di fronte a me. Bianco e semplice anche quello. Fissavo la casellina che conteneva la data di quel giorno, come se non volessi cancellarla mai più dalla mia memoria visiva.

And Don't you Cry tonight (E Non Piangere stanotte)
Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)

Alzo gli occhi dal libro. Anche in questa stanza ce n'è uno. Fisso il calendario appeso alla parete: a differenza dell'ospedale, questa è di un azzurro tenue. Mi accorgo solo ora che è passata un'altra settimana. Un'altra. Non ci ho nemmeno fatto caso. Quelle stupide caselline tutte uguali racchiudono i miei giorni uno dopo l'altro. Ordinati. Banali. E scorrono così velocemente che nemmeno me ne accorgo. Non ne assaporo più uno alla volta. Forse perchè nemmeno il tempo ha più importanza. Perchè il mio tempo si è fermato dal giorno che sei entrato in quel maledetto ospedale. E non ha più ripreso a scorrere normalmente. E' rimasto chiuso in quella casellina, qualche pagine indietro. Incapace di proseguire. Congelato.

Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
There's a heaven above you Babe (C'è un paradiso sopra di te, Piccolo)
And Don't you Cry (E Non Piangere)
Don't you ever Cry (Non Piangere mai)

Sento come qualcosa che mi sfiora la spalla, mi aspetto dei brividi di freddo lungo la schiena, invece sono come avvolto da uno strano calore. Dura pochissimi secondi, ma l'ho percepito così bene. Immaginazione. Realtà. Finzione. Verità. L'unico ostacolo da passare è un confine così sottile che a volte si stenta a riconoscerlo. Ed è per questo che è complicato da interpretare. Ma ora sono sicuro. Non può essere casuale. Era qualcosa dentro di me. Qualcosa che per qualche attimo ha annullato questo freddo.

Don't you Cry tonight (Non Piangere stanotte)
Babe, maybe, someday (Piccolo, forse, un giorno)


Non piangerò, non stanotte. Non devo. E' per te. Te lo sto promettendo.

Don't you Cry (Non Piangere)
Don't you ever Cry (Non Piangere mai)

Qualcosa mi distrae dai miei stessi pensieri. Ancora stralunato mi alzo violentemente dal letto, provocandomi un giramento di testa. Faccio il punto della situazione e capisco cosa mi ha riportato alla triste realtà. Il telefono di casa sta suonando. Sento la paura entrarmi d'improvviso nei polmoni a ogni respiro in più che faccio. Mi avvicino all'apparecchio che c'è in corridoio, che continua insistente nel suo compito. Che testardo. Va bene, allora, non è poi così tanto difficile. Mi sembra di essere in uno di quei film dell'orrore nei quali la morte arriva attraverso la linea telefonica. Con un gesto deciso alzo la cornetta e la avvicino all'orecchio.

Don't you Cry (Non Piangere)
Tonight (Stanotte)

-Pr... Pronto- Sto tremando come una foglia.
Dall'altra parte sento una voce un po' tentennante, incerta. Un po' assonnata. Strana e basta. Così strana ma così conosciuta.
-Ehi, fratellino, pronto per tornare sull'Isola Che Non C'è?-
Ora sì sto piangendo.


[...Dono o maledizione?
La risposta è vaga quanto ambigua. Ma se non ci fosse quest'incertezza, non saremmo più esseri umani.]
 
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darklady^^
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 08:11




è bellissima*ç* :wub:
stupenda*_* ^_^
commoventeç_ç :(
dolcissimax_x :lol:
e non ho altri aggettivi per descriverla :P
sei bravissima!!!!!!!!!!!!e la canzone ci sta a meravigliaXD
basioniiiiiiiiiiiiiii:*:*:* :woot: :woot:
waaaaaaaaaaaaaaaa prima a commentare^^
 
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*Shamandalie*
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 09:03




TU!usare Don't Cry contro di me è un reato perseguibile dalla legge!!!!Non puoi unirmi questa canzone a una ficci deprimente T.T l'effetto è....è..... :cry:



Va beh tutto ciò per dirti che mi è piaciuta eh :cry:
 
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chiaraginger87
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 09:16




Amy, credo sia la Fic più bella che tu abbia mai scritto ^^ tutti i miei complimenti!
 
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fra-glm
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 19:27




ma...ma...se la ascolti con la canzone di sottofondo muoriii!!!!!!!!!!! cioé ho i lacrimoni!!! per fortuna che alla fine si é salvato se no sulla coscienza c'avevi pure meeee!!!
 
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CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 20:15
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//
........

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Nurmengard

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ommioddiooooooooooooooooooo, ma...ma....ma....è magnifica!
io ero convinta che sarebbe morto, poi quando ho letto che si salvava mi sono tipo messa a ballare il tango in camera mia XD!
sei troppo brava, è splendidissima! e vorrei dire di più, ma ormai si sa che sono analfabeta....
 
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yuna_love
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 20:22




OPPORCACCIA ç_ç
è...è così dolce la stoirella di Peter Pan...e...e..ç_ç oddio mio aiuto ç_ç
la...la fine è..ç_ç ODDIO MIO è SUBLIME T-T
se non muoio disidratata oggi non muoio più T.T
 
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°•. Meere<3..
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 21:16




Amy...è la cosapiù bella che tu potessi scrivere, davvero.
Ho le lacrime agli occhi.
E' meravigliosa...IO TI ADORO.
 
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Amy17
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 21:22




*.* grazie a tutte... Davvero, non pensavo tutti questi commenti... Sono davvero contenta ch vi sia piaciuta ^^ anche perchè all'inizio ero indecisa se farlo morire o no... Ed ero più per farlo morire... Però poi ho pensato di smentirmi scrivendo qualcosa con un bel finale...

SPOILER (click to view)
*Si esalta perchè l'ha letta anche Sham... Sarà il richiamo dei Guns XD*
 
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°•. Meere<3..
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 21:27




E hai fatto bene!xD
il finale poi...è stupendo...
 
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Amy17
CAT_IMG Posted on 13/3/2008, 21:31




...Grazie ancora *.*

Graziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegraziegrazieeeee ^^
 
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»Layla ~[K]
CAT_IMG Posted on 14/3/2008, 14:33




o mio dio *.*
ogni singola parola è al posto giusto, ogni cosa è al posto giusto...la canzone e la citazione che chiude tutto alla fine sono perfette ... *_____________*

è MERAVIGLIOSA *.* davvero *.*
Tutti i complimenti possibili e immaginabili *.*

 
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puffetta brOntOlOna <3
CAT_IMG Posted on 14/3/2008, 18:16




O santissimo Diooooo!!!! Non lo fare MAAAAAAAAAAAAAAAAAAAI più!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
T___T sto piangendo come un'emerita idiota!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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samwhity
CAT_IMG Posted on 14/3/2008, 19:07




Commovente, profonda, efficace, bellissima!!!

Poi i Guns ci stanno sempre bene :P :P :P :P :P

Sam
 
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*Shamandalie*
CAT_IMG Posted on 14/3/2008, 19:18




CITAZIONE (Amy17 @ 13/3/2008, 21:22)
SPOILER (click to view)
*Si esalta perchè l'ha letta anche Sham... Sarà il richiamo dei Guns XD*

Ovvio XD dove ci sono Guns ci sono anche io...anche se è una one shot twincest con BillA e Tommina Kaulitz XD



Che brava nipotino che ho u.u
 
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42 replies since 12/3/2008, 23:02   719 views
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