| ok,anche se marty ha messo questa ff nelle fic complete in realtà finisce con questo capitolo XD scusate il ritardo enorme,ma meglio tardi che mai,no? Un bacio
Ich bin nicht ich wenn du nicht bei mir bist (parte II)
55
"Diteci che siamo i migliori genitori del mondo!" esclamò Gordon entrando insieme a Simone nella camera dei gemelli,in cui diciassette valigie stracolme regnavano sovrane. "Che avete combinato stavolta?" chiese Bill mettendo le mani sui fianchi. "Sentiamo..." aggiunse il chitarrista cercando inutilmente di chiudendo la diciottesima valigia."Bill,dammi una mano.." Il moro si sdraiò letteralmente sulla valigia e Tom riuscì a chiuderla. "Allora,abbiamo pensato...dai tesoro,diglielo tu..!" disse Gordon alla moglie. "Verremo ad aiutarvi a sistemare la casa!" continuò Simone sorridendo. "NO!" esclamarono in coro i gemelli. "Come no?!" chiese la madre. "Ehm...ecco,non è che dovete offendervi...è solo che..." iniziò Tom. "Solo che è la nostra casa e vogliamo pensarci noi..." concluse il moro. "Ma...ma è la vostra prima casa,avete bisogno di una mano!Non sapete organizzarvi!" rispose Simone. "Mamma,abbiamo diciotto anni..." commentò Bill. "Non dovete rimanerci male,siamo abbastanza grandi per prenderci cura di noi stessi..." aggiunse il chitarrista. "Hanno ragione loro tesoro...hanno bisogno del loro spazio,non possono restare a vita nella nostra casa!" affermò Gordon. "Si ma...promettete che verrete a trovarci spesso..." mormorò la donna mentre qualche lacrima le rigava il volto. "E dai ma'...non fare così!" disse Tom avvicinandosi alla madre insieme al fratello e abbracciandola. "Verremo qui più spesso possibile e ci sentiremo ogni giorno,ok?In fondo è come se siamo in tour,non ti pare?" continuò il cantante. "Siete cresciuti troppo in fretta" sussurrò Simone. I gemelli strinsero la madre e con l'aiuto di Gordon -e di tre cioccolate calde- riuscirono a farla tranquillizzare.
***
"Aspetta Tomi!" esclamò Bill prima che suo fratello aprisse la porta della loro nuova casa. Avevano parcheggiato nel vialetto e avevano appena finito di portare le valigie nel giardino. "Che succede?" chiese il biondino guardando il gemello. "Devi prendermi in braccio!" rispose quello serio. Tom,naturalmente,scoppiò a ridere. "Non è una battuta razza di cretino!" disse quindi il moro. "Ah no?" domandò l'altro smettendo di ridacchiare. "No!Devi prendermi in braccio e portarmi dentro,come fanno le persone appena sposate!" spiegò il vocalist. "Ma noi non ci siamo appena sposati" gli fece notare il fratello. "Tomi non osare contraddirmi o inizio a urlare e attiro una folla di giornalisti e allora racconterò tutta la verità nient'altro che la verità e tu finir" "BASTA!" urlò il chitarrista zittendo il moro."Va bene,ti prendo in braccio,ma tu calmati!" aggiunse abbassando il tono della voce. "Davvero?" chiese Bill assumendo la sua solita espressione da dolce angioletto. Tom annuì e sollevò il gemello,che iniziò a sorridere soddisfatto. Poi aprì la porta e insieme entrarono in quello che sarebbe stato il loro nido d'amore.
***
Quella notte gli sembrava bellissima. Forse non c'era niente di eccezionale. Il cielo era sempre il solito cielo inquinato di città,in cui vedere una stella era considerata un'impresa. L'aria era sempre la solita aria,che non portava con sè nessun profumo particolare. Il silenzio,be',quello non c'era mai stato,il rumore della città in continuo movimento era costante. E allora cosa c'era di tanto speciale in quella notte? Suo fratello,ecco cosa c'era di tanto speciale.
Era quasi tutto impacchettato e avevano deciso che avrebbero comprato dei nuovi mobili per la casa e,non essendoci tavolo,avevano cenato a terra,su dei cuscini e a lume di candela perchè non avevano ancora provveduto al contratto per la luce. Non era stata una cena di lusso,ma gli sembrava che quella che avevano mangiato fosse la pizza più speciale di tutti i tempi. In poche parole,anche se la situazione non era delle migliori,quella era stata una serata stupenda. Erano sdraiati nel giardino,accoccolati l'uno all'altro. Nonostante il venticello freddo che li accarezzava,lui aveva il calore di cui aveva bisogno grazie al fratello che lo stava stringendo.
Per un attimo pensò a tutte le cose che avrebbero dovuto comprare. Pensò a tutti i momenti in cui non avrebbe potuto stare accanto al gemello nel modo in cui desiderava. Pensò a tutte le domande scomode e insistenti a cui avrebbero dovuto rispondere. Pensò a tutte le conseguenze che la loro scelta di vivere da soli e insieme avrebbe comportato.
Guardò il fratello e sorrise. Aveva il suo Tomi. Tutto il resto non importava.
FINE
non mi piace per niente,ma almeno l'ho finita XD credo che tra qualche millennio scriverò qualche missing moment XD grazie a tutte XD RetteMich
|