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Indecisioni [1/2], Jared Leto!Colin Farrel (spero non sia off topic, non sapevo dove postare)

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samwhity
CAT_IMG Posted on 5/5/2008, 16:52




Titolo: Indecisioni (1/2)
Autore: Samwhity
Pairing: Colin/Jared
Rating: R
Avvertenze: light angst
Riassunto: “HO DECISO!!! MOLLO IL GRUPPO, MOLLO LA MUSICA, MOLLO TUTTO!!! VAFFANCULO AL MONDO!!! NON NE POSSO PIU’!!!”[…] “Farrell, vedi di muovere il culo e venire qui…”
Disclaimer: non conosco i personaggi, non ne detengo alcun diritto e non conosco i loro orientamenti sessuali
Note: spero solo che Jared non sia così perennemente depresso… ci ho messo molti punti autobiografici…eventuali note aggiuntive (e puramente di chiarimento) alla fine del capitolo.

Finalmente anche quell’ennesimo tour era finito.
Personalmente, Jared non vedeva l’ora di tornare a casa, infilarsi sotto le coperte e mandare a fare in culo il resto del mondo per una settimana buona.
Appoggiò meglio il capo al poggiatesta del sedile dell’aereo e chiuse gli occhi, respirando a fondo.
Avrebbe anche dovuto prendere una decisione, ma aveva paura di farlo...
Oramai era ora che si desse una mossa, e per di più avrebbe dovuto dirlo a Tomo e Shannon, visto che quello sarebbe comunque stato l’ultimo concerto di Matt.
Non ne poteva realmente più di quella che i giornali definivano “la vita delle rock-star”, anche perché a causa di quella vita aveva perso i rapporti umani ai quali teneva di più.
Colin… cazzo quanto mi manchi…
Colin e Jared non si vedevano ormai da tre mesi, da quando Farrell aveva deciso di troncare la loro relazione perché non sarebbero comunque riusciti a portarla avanti…
Stronzate, per lui sarei andato in capo al mondo…
Si ricordava ancora chiaramente cosa era successo quel giorno. Colin glielo aveva detto dopo l’ennesima volta in cui avevano fatto l’amore, e alla notizia Jared aveva iniziato a vederci rosso.
… - Ah, quindi questa cos’era? Una scopata memorabile per mantenere vivo il ricordo? –
Colin aveva cercato di calmarlo farfugliando qualcosa, ma era tutto inutile.
- Sai una cosa, Colin? Vaffanculo! Sparisci dalla mia vista e dalla mia vita! –
E così la loro storia era finita, e Jared si era ritrovato a chiamare Shan per cercare una sorta di misera consolazione che tanto non aveva sortito l’effetto desiderato.
E ora eccolo lì a riflettere sul suo futuro, su una vita che non era sicuro di meritare, su una scelta che non era sicuro di aver voluto fino in fondo.
Intanto, senza che Jared se ne rendesse conto, due iridi castane lo stavano fissando preoccupate.

L’aereo atterrò silenziosamente, mentre le hostess ricordavano di allacciare le cinture di sicurezza e rimanere ai propri posti sino ad atterraggio compiuto. Aspettarono che tutto il resto dei passeggeri fosse sceso, poi uscirono dallo scompartimento che gli era stato riservato e che era rimasto off-limit per tutti gli altri.
Quando scesero, videro subito il loro agente che li condusse ad un’uscita laterale dove li attendeva un minibus nero. Tomo e Matt si misero davanti, lasciano ai due fratelli i posti dietro. Shannon si sedette di fianco a Jared, cercando di catturare lo sguardo del fratellino, che mai come in quel momento gli era sembrato distante…
- JJ? – lo chiamò.
L’interpellato alzò lo sguardo.
- Che ne dici di rimanere da me fino a domani? Così eviti di dover attraversare la città… - sorrise Shannon, che di certo non faceva i salti di gioia all’idea che il fratello attraversasse tutta la città con quell’enorme quantitativo di stanchezza accumulata addosso.
Jared annuì, poi lo guardò interrogativo.
- Da quando in qua hai una stanza degli ospiti? –.
La risposta che ottenne fu tutto fuorché fine.
- Ma vaffanculo! – esordì scherzosamente Shannon, arruffandogli i capelli come se avesse quindici anni e non trentasei.
Jared scacciò quella mano che adorava arruffargli i capelli e sorrise.
Gli avrebbe fatto bene fare due chiacchiere con suo fratello.

Arrivarono all’appartamento di Shannon in venti minuti, dopodiché i due fratelli entrarono e posarono i borsoni nell’ingresso.
- Vuoi farti una doccia? – propose Shannon.
Jared negò con un cenno del capo.
- Preferirei stendermi dieci minuti su divano: sono esausto –
Il fratello maggiore lo squadrò male, assumendo un’espressione oltraggiata.
- Divano? Va in camera mia, no?! –
Jared scrollò le spalle come per dire “come voi” e si diresse verso la stanza del fratello, per poi sdraiarsi sul letto e chiudere gli occhi.
Passò mezz’ora prima che Shannon entrasse per vedere come stava l’altro. Sapeva molto bene quanto suo fratello detestasse il fatto di essere disturbato mentre riposava o, molto più probabilmente, pensava; in quel caso però decise di correre il rischio. Entrò e lo trovò immerso in chissà quali pensieri, con gli occhi semichiusi e una sottile vena umida a lato degli occhi che andava sfumando l’ormai consueto make-up con il quale il cantante bistrava le palpebre.
Piange?
Si sedette sul letto e gli carezzò una guancia.
- Tutto bene JJ? – gli chiese.
Era sempre stato così tra loro, sempre. Shannon aveva sempre serbato in se quell’istinto di protezione verso il fratellino, forse perché vedeva la fragilità che a tutti gli altri era nascosta; forse perché conosceva il vero Jared, decisamente diverso dalla rock-star esagitata che mandava in visibilio milioni di fan, e temeva per lui.
Il fratello alzò lo sguardo.
- Certo, tutto ok – rispose, con voce fioca.
Guarda che non me la bevo fratellino…
- Ti va di parlarne? – chiese imperterrito Shan, come se nulla fosse – Cosa c’è ce non va? –
Jared si alzò di scatto, come punto sul vivo.
- Non c’è nulla che non va, stavo solo cercando di dormire – rispose scontroso, poi spalancò gli occhi rendendosi conto di quanto aveva appena detto e si sentì un verme – Scusa Shan, davvero…non volevo… -.
Appoggiò il viso sulla spalla del fratello, beandosi del fatto che questi si stesse dedicando a carezzare i suoi capelli.
- È tutto ok…non è successo niente…ma tu sei sicuro che vada tutto bene, JJ? – gli richiese, con voce calma e quasi suadente – Ti osservavo già in aereo e non sembri stare bene –
- Sono solo stanco – rispose questi, sperando di suonare convincente – ho bisogno di riposo… -
Shannon annuì, poi continuò a passare le mani tra i capelli dell’altro, ben conscio dell’effetto rilassante che questa semplice tenerezza aveva su di lui.
- Hai un mese per farlo, senza dover pensare a concerti, canzoni e affini. Sfruttali per benino e magari vai a trovare mamma. Sarebbe felice di vederti ogni tanto… -
Jared annuì, poi alzò il viso e sorrise.
Mai sorriso nella storia fu più falso…
Come cazzo faccio a dirglielo?
- Vado a farmi una doccia, se non ti spiace – esordì dopo il cantante, suscitando gli sbuffi di protesta dell’altro.
- Non fare l’ospite, cavolo! È praticamente anche casa tua!!! –
Per tutta risposta, Jared scoppiò a ridere e l’eco amaro di quella risata risuonò nella stanza come una canzone malinconica.

Sotto la doccia, Jared ebbe modo di pensare al fatto che prima o poi avrebbe comunque dovuto dirlo al resto della band, ma non riusciva a trovare il coraggio.
Aveva una paura fottuta di deluderli, di provocare in loro del risentimento nei suoi confronti, aveva paura di rimanere solo…
Dopotutto il passo è abbastanza breve…
L’acqua continuava a scorrere sui muscoli tonici di Leto, mentre la porta si aprì.
- Quando hai finito è pronta la cena – annunciò Shannon, che doveva essersi adoperato per riuscire a cucinare qualcosa di mangiabile.
Allora Jared uscì dalla doccia, si avvolse in un accappatoio e si asciugò velocemente per poi infilarsi un paio di boxer e una tuta scura.
Entrò in cucina e sorrise nel vedere che suo fratello si era adoperato al fine di cucinare tutti i suoi piatti preferiti. Erano quelli i piccoli gesti che valevano decisamente più di un “ti voglio bene” che non era mai veramente uscito dalle labbra del fratello maggiore.
Si sedettero al tavolo e iniziarono a mangiare un’insalata leggera condita con una strana salsa speziata che rendeva il tutto abbastanza stuzzicante per il palato.
Intanto, il televisore trasmetteva il notiziario.
“Notizia straordinaria: l’attore Colin Farrell…”
Jared non udì il resto, semplicemente stampò sul proprio viso un sorriso falso e mandò a fare in culo quel cazzo di notiziario che gli aveva definitivamente mandato a puttane la giornata.
Shannon, che conosceva i trascorsi tre Farrell e il suo fratellino, lo guardò preoccupato.
- Vuoi che spenga? – chiese, cercando di leggere qualcosa in quegli occhi acquamarina, che però rimasero ostinatamente fuori dal campo visivo dell’altro.
Il cantante negò con un cenno del capo.
- Non ti preoccupare, è tutto a posto –
Sorrise amaramente.
- Non posso certo farne una tragedia tutte le volte che sento il suo nome…altrimenti mi sarei disidratato da un pezzo a forza di piangere… - continuò.
Eppure, i suoi occhi dicevano tutt’altro…
Shannon non resistette, si alzò e si diresse a fronteggiare il fratello. Si piegò sulle ginocchia per far sì che le loro iridi si incontrassero e iniziò a parlare.
- Ehi, è ok. Non puoi cancellare quello che c’è stato tra voi due così… è normale, nessuno ce la farebbe… -
Poi lo avviluppò in un abbraccio un po’ rude, ma sincero.
- Ti capisco… -
No.
Decisamente no.
Questo non doveva dirlo…
Jared scansò con violenza suo fratello, che lo guardò sorpreso, e si alzò in piedi.
Non avevano mai litigato, se non per delle stronzate…
- Capisci?! – sibilò, sentendo la rabbia aumentare a dismisura – COSA CAZZO VUOI CAPIRE, EH? TU NON SAI NIENTE!!! –
- JJ, io… – cercò di calmarlo Shannon.
- TU COSA, EH?! COSA?! NON SAI NIENTE!!! SAI UNA COSA? HO DECISO!!! MOLLO IL GRUPPO, MOLLO LA MUSICA, MOLLO TUTTO!!! VAFFANCULO AL MONDO!!! NON NE POSSO PIU’!!! –
Shannon guardò suo fratello, i suoi occhi, e fu come se gli fosse stato tirato uno schiaffo, che si affrettò a restituire.
In quel gesto impulsivo la rabbia di Jared scemò, lasciando posto solo ad una malinconia senza fine.
Non avevano mai litigato così, nessuno dei due aveva malmesso le mani addosso all’altro....non credeva facesse così male…
Prese la porta velocemente, afferrando distrattamente la giacca e iniziò a correre.
Ora come ora voleva solo rimanere da solo il più a lungo possibile.
Intanto Shannon, da dentro l’appartamento, cercò di razionalizzare i fatti…
Non è possibile, non può mollare anche lui…
Senza un motivo apparente prese il telefono.
Dopo aver digitato il numero attese…
Uno squillo…
Due squilli…
- Pronto? – fece la voce all’altro capo del telefono.
- Farrell, vedi di muovere il culo e venire qui… -

 
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avaloncalling
CAT_IMG Posted on 5/5/2008, 16:58




Oddio!!!! Non puoi tenerci sulle spine così!!!!;)
 
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samwhity
CAT_IMG Posted on 5/5/2008, 17:02




CITAZIONE (avaloncalling @ 5/5/2008, 17:58)
Oddio!!!! Non puoi tenerci sulle spine così!!!!;)

infatti ho già postato la seconda parte...^^
 
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*Shamandalie*
CAT_IMG Posted on 5/5/2008, 18:15




Fico, non avevo mai letto una Jared/Colin.


-corre a leggere la seconda parte-
 
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3 replies since 5/5/2008, 16:52   298 views
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