Ed ecco finalmente il 15°!XD
E' lunghissimo! O.O
Spero vi piaccia!*_________*
Capitolo 15:
Il rasta non gli rispose.
Continuò solo a guardarlo, l'espressione vuota.
Doveva farlo... Si sarebbe vendicato nel peggiore dei modi.
Lo avrebbe fatto soffrire, gli avrebbe fatto molto male...
Certo, gli dispiaceva dover arrivare a tanto, ma se lo meritava.
E poi, infondo, era quello che voleva lui.
Bill gli sorrise maliziosamente e gli si avvicinò, poggiandogli una mano sull'organo.
Tom non gliela spostò nè disse nulla.
Il moro fu contento che il fratello non lo stesse respingendo.
Gli si avvicinò e gli diede un bacio sulle labbra, per poi cercare di approffondirlo.
Il rasta, però, lo prese di peso per le spalle e lo girò violentamente, facendolo sbattere contro il muro.
-Ehi! Fai piano!- Si lamentò Bill, cercando di rigirarsi.
Ma Tom continuò a tenerlo ancora più forte, premendogli la faccia contro il muro.
-Tom, lasciami!- Continuò ad urlare il moro, dimenandosi.
Stava iniziando a spaventarsi dell'aggressività improvvisa del fratello, dato che non lo era mai stato, non con lui almeno.
-No. Lo volevi tu, o sbaglio? Bhè, vedrò di accontentarti!- Rispose Tom, freddo.
Spostò una mano dalla spalla del fratello, continuando a tenerlo con la destra, ed iniziò a sganciargli i jeans.
-Smettila!- Urlò Bill, cercando di liberarsi e di allontanare la mano del fratello dai propri jeans.
Tom gli fermò le braccia con tutte e due le mani e gliele portò dietro la schiena, per poi tenerle con una sola mano.
-Tom, cazzo! Lasciami le braccia o te ne pentirai!- Urlò il minore, continuando a cercare di liberarsi.
Ma era inutile.
Tom era sempre stato molto più forte di lui...
-Vediamo se così la smetterai ti provocarmi.- Disse il biondo, sempre freddamente, riprendendo a sganciargli i jeans.
-Non oseresti mai! Sono tuo fratello! Non mi faresti mai del male!- Disse Bill, cercando di trattenere le lacrime e di non mostrare la paura che aveva.
Il rasta riuscì a sganciargli i jeans e glieli abbassò, assieme ai boxer.
-Non mi sembra che tu ti sia messo questo problema, fratellino..! Non puoi proprio lamentarti a tal proposito! Quindi vedi di stare fermo!- Sbottò Tom, su tutte le furie.
Stava per farlo...
Stava per fargli davvero male e nonostante provasse davvero dispiacere nel farlo, era l'unica maniera con cui pensava di far passare quella strafottenza del fratello... Quella strafottenza che avrebbe rischiato di rovinare tutto e che in gran parte ci era già riuscita.
Bill non gli rispose.
Solo adesso si rendeva pienamente conto di quanto dovesse essere stato brutto ed umiliante per Tom essere trattato alla stessa maniera.
Sentì il rumore della cerniera dei jeans del fratello.
Aveva paura, una paura tremenda.
Era lui che lo voleva, certo, però... non in questo modo! Non così!
Delle piccole lacrime sfuggirono al suo controllo ed iniziarono a bagnarli il viso candido, macchiandolo di nero.
Tom le notò subito, ma cercò di non badarci.
Anche lui aveva pianto quando era stato sottomesso al fratello... Anche lui aveva sofferto e Bill non si era fermato, anzi, aveva voluto ancora di più da lui!
Spostò una mano sul sedere di Bill, per cercare la sua apertura.
Non riusciva ancora a credere a cosa stesse per fare, per sua scelta oltretutto.
Trovò l'apertura del fratello e la sentì subito irrigidirsi al suo tocco.
Il moro era teso, molto teso... Gli avrebbe fatto davvero male...
-Bill, mi prometti di smetterla di comportanti in quella maniera con me..? Me lo prometti?- Disse Tom, sperando in una risposta affermativa.
Non voleva arrivare a fargli così male e sperava di aver intimito il fratello abbastanza da assecondarlo.
-Non rinuncerò mai a te...- Disse il moro, tra i singhiozzi.
Il biondo venne scosso da un brivido.
Bill non avrebbe rinunciato...
Nonostante si vedesse che aveva paura, molta paura, era pronto a sopportare il dolore.
Ormai era obbligato a farlo... A fargli male, pur di cercare di fermare quel comportamento del gemello.
Spostò la mano dal sedere di Bill e vi avvicinò il proprio organo, posizionandolo con le mani sotto l'apertura del moro.
Di certo non gli piaceva doverlo fare...
Gli faceva ugualmente schifo e ribrezzo.
Era un ragazzo, era suo fratello, ma doveva farlo.
-Peggio per te allora.- Disse, in un sussurro, dando una forte spinta con il bacino.
-Aaaaah!! Cazzo! Esci, esci! Mi fai male, mi fai male!- Si lamentò il moro, piangendo più forte.
Il rasta finse di non sentirlo.
Di non sentire le urla del fratello e i suoi lamenti... di non sentire qualcosa di caldo scivolargli lungo la sua lunghezza... di non sentire i singhiozzi squotere il corpo esile del fratello... di non sentire i sensi di colpa impadronirsi di lui...
Serrò gli occhi, cercando di non pensare a cosa stesse realmente facendo, a quanto lo stesse facendo soffrire.
Diede un'altra spinta, per entrare interamente in lui, ed il fratello urlò ancora più forte.
-Smettila, ti prego smettila!- Disse Bill, la voce spezzata dal pianto.
-Tu non ti sei fermato alle mie suppliche, Bill... Capisci come ci si sente, adesso?- Disse Tom, freddo, uscendo un po' da lui e spingendosi di nuovo dentro con forza.
-Io non sono arrivato a tanto! Io non ti ho fatto così male!- Si difese il moro, continuando a piangere, e trattenendo un'altro urlo, derivante da un movimento ancora più rude del rasta.
-No, infatti! Tu non mi hai fatto male fisicamente, Bill. Già, mi hai soltanto distrutto dentro!- Sbottò il rasta, spingendo ancora più forte e facendo scontrare le proprie anche sulle natiche del fratello.
-Ahi! Basta, smettila! Mi fai male, mi fai male!- Continuò a lamentarsi il minore, piangendo sempre di più.
-No, non mi fermerò finchè non mi assicurerai che smetterai di comportarti così! Non mi fermerò, Bill! Quindi prendi una decisione!- Sbottò il rasta, spingendosi di nuovo dentro con forza e cercando di non piangere, di non cedere.
-Mai! Ahi! Cazzo, Tom!- Disse Bill, serrando gli occhi anche lui, ma per il dolore.
-Sei uno stupido! Perchè non rinunci a me? Perchè preferisci soffrire così! Non potrai avermi Bill! Cazzo!- Disse Tom, facendo scendere anche lui delle piccole lacrime e spingendo ancora e ancora.
-Lo so! Sono stupido, ma non posso rinunciare a te! Ahi, merda!- Disse Bill, serrando più forte gli occhi.
-Invece devi farlo!- Controbattè Tom, disperato e allo stesso arrabbiato, muovendosi più velocemente dentro di lui.
-Non posso... Anche adesso ti amo! Anche adesso che mi stai facendo male! Nonostante tutto ti stai preoccupando per me, stai cercando di convincermi ad essecondarti per fermarti, per non farmi ancora male! Come posso non amare una persona così?- Disse Bill, tra le lacrime.
No...
Non poteva essere vero...
Non gli importava che gli stesse facendo male, era pronto davvero a tutto pur di averlo.
Continuò a spingere sempre più velocemente e con più forza.
Doveva fargli male, ancora più male, o sarebbe stato tutto inutile!
-Ahi!!- Continuò a lamentarsi il moro, mordendosi forte il labbro e continuando a tenere gli occhi serrati. -Almeno... almeno ti piace?- Aggiunse, riprendendo poi a mordersi forsennatamente il labbro.
-Come?- Chiese il rasta, sbigottito, rallentando un po' il ritmo.
-Ti ho chiasto, ahi, se... se ti sta almeno piacendo... Cazzo..!- Disse il moro, cercando di trattenere altre urla di dolore.
-Pensi per caso lo stia facendo per piacere personale?- Sbottò il biondo, alzando il tono della voce ed aumentando di nuovo il ritmo.
-No... però voglio sapere se, ahi! Se almeno, uhm... merda! Se ti sta piancendo.- Spiegò, aprendo un po' gli occhi per cercare di vedere almeno in parte il viso del fratello, che scorgeva, però, solo con la coda dell'occhio.
-Ma che stai dicendo? Non farmi domande simili!- Rispose il biondo, girandosi dal lato opposto per non far notare le lacrime.
Effettivamente non aveva pensato a provare piacere.
Non era per niente concentrato su quello, anche se doveva ammettere che, a pensarci bene, non era poi così male...
Cacciò indietro quel pensiero e continuò a muoversi, colpendo con forza, ad ogni spinta, le natiche del fratello con le proprie anche.
Bill si stava ormai quasi abituando a quel dolore, quel dolore lancinante che stava diventando parte di lui...
Il fatto di dover comunque stare fermo, però, lo faceva innervosire.
Voleva fare qualcosa, qualcosa per far piacere almeno un po', al fratello, quello che stavano facendo.
Un colpo più forte da parte di Tom gli fece irrigidire l'apertura.
-Aah...-Ansimò Tom, non riuscendo a trattenersi.
Possibile che quello sia stato un ansimo di piacere?
Il moro così decise di provare a irrigidire l'apertura, ogni volta che il fratello si allontanava un po', per rispingersi poi dentro.
Il rasta non tardò molto a farlo e Bill ne aprofittò per irrigidirsi attorno al suo sesso, sulla punta.
-Aaah! Sta fermo!- Si lamentò il rasta, vergognandosi anche solo di aver fatto un ansimo simile per via del fratello.
-Perchè?- Chiese il moro, fingendosi del tutto innocente.
Il rasta non seppe che rispondere.
Non poteva certo dirgli che facendo in quella maniera gli procurava piacere ed era l'ultima cosa che voleva.
-Aaah! Cazzo, fermo Bill!- Si lamentò ancora, dato che lo aveva appena rifatto.
-E se non mi stessi fermo?- Lo provocò, il moro.
Tom si morse il labbro.
Prese a spingere più forte dentro di lui e a cercare di non allontanarsi troppo, in modo che, almeno, Bill non avrebbe stretto i muscoli attorno alla punta, la parte più delicata e da cui veniva gran parte del piacere.
Il moro però non demorse e, seppur adesso non si irrigisse sulla punta, il risultato non era molto diverso facendolo sulla lunghezza.
-Cazzo...- Sussurrò il biondo, cercando di trattenere gli ansimi e controllarsi.
Doveva ammettere che, però, nonostante gli facesse schifo il fatto che fosse un maschio, suo fratello e lo abbia fatto contro la propria volontà, gli stava piacendo davvero.
Però... non voleva provare piacere... non voleva godere a quella maniera...
Doveva fermarsi, si.
Tanto sembrava non riscuotere successo la sua tattica, quindi si sarebbe fermato.
Se non fosse che era ormai vicino all'orgasmo e odiava fermarsi in quel punto...
-Aaah!- Ansimò Bill, serrando gli occhi di nuovo.
Il rasta rimase un secondo immobile.
Aveva sentito male?
Stava facendo godere anche Bill?
E questa doveva essere una punizione?
Uscì di scatto dal fratello ed indietreggiò.
-Perchè ti sei fermato?- Chiese Bill, con un po' di fiatone, girandosi verso di lui.
-Cazzo, cazzo, cazzo! Non dovevi godere! Che ho fatto? Dovevo punirti e alla fine ti ho soltanto assecondato!- Disse il biondo, continuando ad indietreggiare.
Bill gli si avvicinò, lentamente, anche per via del dolore al sedere, che adesso si sentiva più forte.
Gli accennò un sorriso, cercando di non fargli notare quanto gli facesse male fare ogni singolo passo.
-Ti ho fatto male per niente... ho fatto tutto per niente! Ma perchè? Perchè non puoi smettere di amarmi?- Sbottò Tom, iniziando a piangere.
Continuò ad indietreggiare, fino a sedersi sul letto, lo sguardo puntato verso i suoi piedi.
Bill lo raggiunse e gli poggiò una mano sulla guancia, per poi inginocchiarsi in mezzo alle sue gambe ed abbracciarlo forte, poggiando il viso sul suo addome.
Il rasta non lo respinse, rimase immobile a lasciarsi abbracciare.
Non aveva la forza di continuare ad urlargli contro, di continuare a fargli male, anche solo di allontanarlo...
-Voglio tornare indietro, Bibi... Voglio che torniamo al rapporto di prima... E' così strana la situazione che si è creata..!- Disse il rasta, continuando a piangere.
-Non è possibile. Lo so che la situazione è strana, però... Per favore, non puoi accontentarmi? Mi basta che tu stia con me, anche se non mi ami. Ti ha fatto così schifo fare sesso con me, oggi?- Chiese il moro, allentando un po' la presa e alzando lo sguardo verso di lui.
Il rasta non rispose.
-Per favore, dimmi la verità..!- Insistette il minore, continuando a guardarlo, adesso dolcemente.
-No...- Rispose il rasta, pentendosi subito dopo di aver detto la verità.
-Allora facciamo così: Non ti obbligherò più a farmi pompini o seghe o qualcosa del genere, però permetterai a me di farlo e di farmi scopare, ok?- Disse il moro, sorridendogli.
Vide che il rasta stava già per controbattere ma lo precedette:- Torneremo al rapporto di prima, semplicemente mi permetterai di stare con te intimamente. In più... - Continuò il minore, prendendo un sospiro e notando di avere l'attenzione del fratello su di lui. - Ti... ti permetterò di stare con le ragazze e non farò scenate. Ti va bene?- Disse il moro, abbassando lo sguardo e rialzandolo un secondo dopo.
Il rasta era molto pensieroso.
Non sapeva cosa fare...
La proposta di Bill, doveva ammettere, non era niente male.
Sarebbe potuto tornare al rapporto di prima con Bill e quindi la band sarebbe stata salva e lui avrebbe riavuto il suo fratellino.
Oltretutto non avrebbe più dovuto fare servizzietti al fratello e avrebbe potuto scopare con le ragazze senza temere una brutta reazione da parte di Bill.
Unico difetto della proposta, il fatto che però Bill avrebbe potuto aprofittare del suo corpo.
Però, nonostante non volesse ammetterlo pienamente, gli era davvero piaciuto stare dentro il fratello ed il pompino che gli aveva fatto era uno dei migliori in assoluto.
Quindi, cosa poteva fare?
-Non lo so Bill... Sei sicuro che tornerebbe tutto come prima? Credi di riuscire a mettere da parte la gelosia?- Chiese il biondo, dubbioso.
-Credo di si. Farò l'impossibile, sono testardo!- Rispose, sorridendogli appena.
-Allora... allora va bene..!- Rispose poi, il rasta, seppur titubante.
Un sorriso radioso si dipinse sul volto di Bill, che lo strinse ancora più forte a sè.
-Ehi, così mi soffochi però!- Si lamentò Tom, ridacchiando.
Era contento.
Finalmente la situazione era molto migliorata! Finamente non avrebbe più dovuto temere il fratello o i suoi strani comportamenti! Finalmente sarebbe potuto tornare con lui al rapporto di prima, seppur con qualche modifica.
-Ok, ok!- Rispose Bill, divertito, allontanandosi un po' da lui. -Uhm... posso finire?- Aggiunse, osservando l'organo ancora gonfio del fratello.
Tom arrossì vistosamente.
Non avrebbe potuto rifiutare e, oltretutto, aveva davvero bisogno di un piccolo sollievo.
-Ehm, ok...- Acconsentì, arrossendo e poi lasciandosi andare con la schiena sopra il materrasso.
In quella maniera, almeno, non sarebbe stato obbligato a dover guardare il fratello mentre glielo succhiava.
Chiuse gli occhi, aspettando di sentire il calore della bocca di Bill sul suo pene.
Quella calda sensazione non tardò ad arrivare.
Era davvero eccitato e il fatto di aver acconsentito a farsi fare un pompino dal fratello, nonostante tutto, lo eccitava ancora di più.
Non riusciva a credere a tutto quello che era successo nelle ultime tre ore...
Sentì la lingua di Bill sulla punta, che lavorava velocemente e ogni tanto con forza.
Sentì la mano di Bill lavorare sulla sua lunghezza.
Sentì l'altra mano di Bill accarezzargli i testicoli e poi l'interno coscia.
E non potè trattenersi ulteriormente quando sentì il fratello prenderlo tutto in bocca ed iniziare a succhiare con foga.
Venne subito, fortemente, nella bocca del fratello, che ingoiò tutto e prese poi a ripulirgli, con la lingua, l'organo dallo sperma.
Era da giorni che non aveva un orgasmo e quello che il fratello gli aveva appena donato, doveva ammettere fosse uno dei migliori che avesse mai avuto.
-Uhm... com'è stato?- Chiese Bill, appena rosso in viso, alzandosi in piedi e guardando il fratello.
-Bello...- Rispose il rasta, senza aprire gli occhi. - Molto bello...- Aggiunse, arrossendo.
Bill sorrise in silenzio.
-Ora vado a lavarmi.- Disse poi, dirigendosi a passo lento verso il bagno.
Solo in quel momento Tom si ricordò che il fratello era ferito, che lo AVEVA ferito.
-Aspetta, vuoi una mano?- Chiese, tirandosi sù a sedere ed andando poi ad aiutare il fratello ad arrivare al bagno.
-Ehm, grazie..!- Rispose Bill, rossissimo.
Il rasta soffermò lo sguardo sul sedere del fratello e vide che c'era parecchio sangue che colava sulle cosce...
-Scusa...- Disse poi, spostando lo sguardo in avanti e fissando il pavimento.
-Oh, me lo meritavo...- Rispose il moro, accennandogli un sorriso e trattenendo una smorfia di dolore.
Ecco qui!=)
Kussen
<3
