| CAPITOLO 6
<< E’ … bellissima … davvero… >> disse Max, guardando prima la chitarra poi l’amico di fronte a lui.
<< Grazie … >> rise Jo,sfiorando ancora le corde della chitarra elettrica.
<< Dobbiamo passarla anche a Fabi, così vediamo come fare per la batteria e a Schlagi … >> continuò il biondo alzandosi.
<< Sì,ok … >> concordò Jo seguendo l’amico in cucina. Prese un bicchiere d’acqua e si appoggiò al ripiano del lavandino. I due rimasero in silenzio per un po’, ognuno immerso nel suoi pensieri.
<< Quando l’hai scritta? >> chiese dopo un po’ Max.
<< … ieri … ho visto mio padre e poi l’ho scritta … >> rispose Jo appoggiando il bicchiere e strofinandosi le mani.
<< Hai visto tuo padre? Dove? Che ha detto? >> domandò ancora Max.
<< All’uscita da scuola … ha detto che stanno meglio senza di me … Anche io sto meglio senza di loro >> aggiunse guardando l’amico e sorridendo.
Max ricambiò il sorriso.
<< Che dici di andare a fare un giro domani? >> chiese poi << Io,te, Schlagi e Fabi … potremmo andare a Lipeburg … tanto in macchina ci vuole un’oretta … e io … >>
<< Hai la macchina, sì, sei maggiorenne, sì, potresti evitare di ricordarmelo ogni cinque minuti? >> lo precedette esasperato Jo.
<< No,è troppo divertente vedere la tua faccia quando lo dico! >> rise Max.
<< Stronzo … vabbè,comunque va bene … chiedo a Fabi … >> disse Jo prendendo il cellulare e componendo il numero.
<< Pronto? >>
<< Pronto Fabi,sono Jo! >>
<< Oh, Adelaide! Quanto tempo che non ti sento … scusa un attimo mamma, una mia vecchia amica … >>
Un rumore di passi e una porta che si chiudeva.
<< Scusa Jo,mamma in agguato! Come va? >>
<< Solito … senti,domani vieni a Lipeburg con me e Max? >>
<< Uhm … sì,ok, tanto è domenica e i compiti li ho fatti … ma Schlagi? >>
<< Secchione … Schlagi non può venire, questo weekend è via con i suoi … >>
<< Fanculo … ah ok … devo solo inventarmi una buona scusa con mamma e papà .. Non credo che lui voglia farmi uscire con te … comunque va bene, ci vediamo domani alle … >>
<< Dieci e mezza da noi? >>
<< Ok … ci vediamo! >>
<< Ciao! >>
Fabi uscì dallo sgabuzzino e tornò dalla madre.
<< Scusa mamma, sai Adelaide … una cara amica … era da un po‘ che non la sentivo … >>
La macchina gialla, vecchia ma decapottabile sfrecciava sulla strada. L’aria sferzava il volto dei tre passeggeri. Ma loro non se ne curavano.
<< Dai, Max, cambia canale! Sta radio è una pizza … >> esclamò Fabi dal sedile posteriore.
<< Ok,ok … Jo cambia tu che io sto guidando, perché ho la patente e sono maggiorenne … >> disse Max.
<< E basta! >> esclamarono i due fratelli. Jo girò la manopola della radio, cercando una stazione migliore. All’improvviso si bloccò. Alcune note familiari uscivano dalle casse.
<< Che c’è Jo? >> chiese Max guardandolo sconcertato. Ma la sua espressione mutò velocemente in puro stupore. Anche Fabi dietro se n’era accorto.
“ Ohne dich, denkst du kann ich nicht
Da draußen gibt's ja noch viel mehr
Ohne dich, denkst du kann ich nicht
Da draußen gibt's ja noch viel mehr “
La radio più importante di Germania trasmetteva il loro singolo … un sorriso enorme comparve sui volti dei tre,che cominciarono a cantare, assaggiando la pura felicità.
Una ventina di minuti dopo l’auto si fermò in un parcheggio. Max, Jo e Fabi uscirono e si guardarono intorno.
<< E adesso? Dove andiamo? >> chiese Fabi.
<< Allora … cosa c’è a Lipeburg … locali, negozi di musica, parchi, pizzerie, kebab, … >> cominciò ad elencare Max. Ma alla parola “pizzerie” Fabi era già partito.
<< Dove? Dove? Dove pizzeria, dove? >> cominciò a chiedere.
<< Fabi, hai appena finito di fare colazione, come fai ad avere di nuovo fame? Sei un porco! >> fece Jo alzando gli occhi al cielo.
Fabi si bloccò. << Non sono io che sono un porco,sei tu che sei anoressico! >> esclamò guardando il fratello e ricominciando di nuovo con la sua solfa di “Dove dove dove pizzeria dove”. I due lo trascinarono nella prima pizzeria sulla strada e gli presero una pizza, unico modo per farlo stare zitto.
<< Guardate, negozio di dischi! Entriamo? >> chiese Max.
<< Massì dai … >> rispose Jo,prendendo per la maglietta il fratello che ancora masticava e entrando nel negozio.
Era abbastanza grande, colmo di scaffali e cd. I tre cominciarono ad esplorare quel paradiso. Jo guardò i vari cd esposti: Linkin Park, My Chemical Romance, Green Day, Bullett for my Valentine, Simple Plan, The Rasmus, Nevada Tan, Something Corporate … prese l’ultimo,proprio quello che cercava! Alzò lo sguardo per vedere se anche Max e Fabi avevano trovato qualcosa. Entrambi erano poco lontano e osservavano alcuni cd. Il ragazzo stava per raggiungerli quando vide con la coda dell’occhio qualcuno nella fila accanto.
Una ragazza. I capelli lunghi e castano scuro gli ricadevano sulle spalle; un ciuffo gli copriva un occhio verde vivo; indossava un paio di jeans scuri,una maglia a righe rosse e nere e una felpa aperta non molto larga nera con il cappuccio. La ragazza alzò lo sguardo e i loro occhi si incontrarono per un secondo.
<< Jo vieni a vedere! >>
<< Je, guarda qui! >>
Una voce maschile e una femminile parlarono contemporaneamente. I due si voltarono scocciati verso i rispettivi gruppi.
<< Abbiamo interrotto qualcosa? >> chiese Max guardando la ragazza.
<< No … cos’è che devo vedere? >> Max mostrò il loro cd.
<< Wow! >> esclamò Jo prendendolo fra le mani felice. Quando lo riposò al suo posto, vide la ragazza uscire con le sue amiche dal negozio, fra le mani il cd che Jo stava guardando poco prima. Something Corporate.
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