 | --*Angel*-- |
| | Bene! Stò messa male che non riesco ad aggiornare le mie ficcy e mi viene ispirazione per scrivere una one-shot! O_O Devo dire che inizialmente non la dovevo scrivere, poi non so come mi si è iniziata a definire la trama in testa!XD Bhè, vi avviso che è molto triste, quindi poi non incolpatemi che non vi ho avvisate!ù____ù Tengo a ringraziare la mia amore Ele, che mi ha dato preziosi consigli!*_____* Ti voglio tantissimo bene!!!!  Detto ciò... buona lettura!!! Bill e Tom non mi appartengono, così come non mi appartengono nemmeno gli altri personaggi di questa fanfiction.
Questa ficcy è frutto solo e soltanto della mia cara, dolce ed affezzionatissima mente malata, perversa e masochista e, infine, non è assolutissimamente a scopo di lucro (ovvero non ci guadagno una cippa!)!!
Detto ciò, buona lettura!^_- Loitsche, 22 Dicembre 2011. Titolo: Loitsche, 22 Dicembre 2011.
Autore: --*Angel*--
Rating: G/PG.
Genere: Angst
Avviso/Note: Adult ContentLoitsche, 22 Dicembre 2011."Ciao, caro diario...
E chi lo avrebbe detto che sarei tornato a scrivere tra queste pagine, dopo 6 anni?
Prima mi sono messo a rileggere le pagine scritte... raccontavo di quanto fossi innamorato di Tom, mio fratello, il mio gemello, e di quanto avessi paura di dirglielo, di quanto avessi paura che, se lo avessi fatto, mi avrebbe allontanato.
Sai, sono successe tante cose nel mentre, quindi vedrò di riassumere brevemente e raccontarti cosa è successo fin'ora.
Bhè, senza tanti giri di parole... gliel'ho detto.
Giel'ho detto ed è successo qualcosa di incredibile!
Ricambiava i sentimenti... mi amava, mi amava anche lui!
Siamo stati assime per 2 anni ed è stato il periodo più bello della mia vita.
Si, il più bello o, forse, l'unico periodo bello, perchè... un giorno iniziammo a sentire voci, in paese, circolare sul nostro conto.
Le voci dicevano che eravamo troppo strani, che ci comportavamo come una coppietta e che era da troppo che vedevano Tom solo con me e senza alcuna ragazza, cosa strana per lui.
Sospettavano il nostro amore e, nonostante smentissimo ogni cosa, ci accusavano di incesto perchè... dicevano che non ci comportavamo da normali fratelli.
Però resistimmo, continuammo a stare insieme e iniziammo a prestare più attenzione agli sguardi altrui e a trascorrere un po' meno tempo assieme.
Purtroppo, però, non ha funzionato... anzi!La lontananza da lui mi ha portato a fare una cosa a dir poco stupida...
Un giorno, dato che Tom sembrava evitarmi sempre di più per il fatto di non destare sospetti, persi la pazienza e, una volta preso in disparte in giardino, lo baciai.
Sono stato davvero uno stupido!
Ma non è solo questo... non mi ero assolutamente accorto che, proprio in quel momento, la nostra vicina di casa stava sbattendo il tappeto fuori dalla finestra e ci aveva visto.
Se solo ci ripenso mi viene una tristezza e una rabbia fortissima...
Sono stato così infantile...
Ho messo a rischio tutto quanto, per un capriccio...
Il giorno dopo, oltretutto, le voci per il paese iniziarono a farsi ancora più forti e, questa volta, erano addirittura fondate perchè c'era una testimone. Avevano le prove per incolparci e non erano solo supposizioni di qualche vecchia signora pettegola, campate per aria!
Fatto sta... che Tom decise di andarsene.
A sua detta era meglio così, per tutti e due.
Già... ma per me era solo l'inferno.
Non immagini quanto mi sia mancato, quanto volessi avere sue notizie, invano.
Già, perchè non si faceva più sentire... Diceva che se ci fossimo sentiti sarebbe stato ancora più difficile restare divisi.
Però... mi sarei accontentato di sapere che stesse bene! Di sapere cosa stesse facendo, se si fosse creato una famiglia o se avesse una compagna... Volevo sapere, volevo essere ancora partecipe della sua vita o, almeno, essere a conoscenza di quello che lo riguardava.
Invece... non ho potuto.
Mi è stato negato da lui, dalla mamma e anche da Gordon.
Il periodo non ero maggiorenne e non mi permisero di andare da lui, nonostante fosse l'unica cosa che desiderassi al mondo.
Ormai sono passati 5 anni da quel periodo, quell'orrendo periodo in cui, dall'amore smisurato verso mio fratello, sono passato quasi ad odiarlo per via del fatto che mi avesse abbandonato.
Volevo così tanto che mi portasse con lui... Che scappassimo da tutto e tutti e che restassimo assieme... per sempre assieme.
Ma il mio è rimasto solo un sogno, purtroppo.
Si...
Perchè successivamente ricevetti una telefonata dalla mamma, dato che ormai abitavo già per conto mio.
Mi diceva... diceva che avevano chiamato da Francoforte, la città dov'era andato a vivere Tom, e che le avevano detto... che Tom, il mio Tom, aveva avuto un incidente con la macchina, gravissimo, e che... che era morto sul colpo.
Oggi è passato un anno preciso da quel giorno, da quando ricevetti quella orrenda notizia, da quando Tom morì!
Un anno in cui mi sono completamente abbandonato a me stesso...
Si...
Mi manca...
Cazzo se mi manca, mi manca tantissimo!
Senza di lui mi sento solo... solo e vuoto dentro.
Ma perchè?
Perchè devo sempre sentirmi così?
Perchè non riesco a superare tutto, a pensare alle piccole cose belle della giornata e ad allontanare quelle negative, a farmi una ragione che lui sia morto?
Perchè non riesco a sorridere alla vita, ad aspettare con trepidazione il giorno successivo, speranzoso succeda qualcosa di bello, divertente o positivo?
Perchè sono diventato una persona così fredda verso gli altri e così diffidente nel dare fiducia?
Forse perchè... ho solo tanta, tanta paura di soffrire ancora.
Di illudermi ancora, di scottarmi ancora, di rendermi conto che ero, sono e sarò sempre una persona pessimista e triste.
Si...
Sono sempre stato triste, infondo, fin da piccolo.
E ho paura.
Ho paura di accettare il fatto che tutto quello che è successo, sia successo solo per colpa mia.
Ma perchè?
Perchè devo sempre soffrire o far soffrire?
Perchè devo sempre convivere con i sensi di colpa, che ormai mi attanagliano il cuore e la mente?
E' quasi come se sia io a voler soffrire e far soffrire... è come se mi piacesse annegare in questo mare di lacrime, tristezza, sensi di colpa e depressione e poi, lentamente, morirci...
E mi faccio schifo... Immensamente schifo.
Perchè non so più chi sono veramente... non so più quale dei diversi stati d'animo che dimostro siano quelli reali, dato che ormai cerco sempre di non far capire agli altri come stò davvero, per non mostrare quanto sia debole in realtà, per non fare pena, per non essere commiserato...
Però... voglio cambiare.
Voglio farlo, anche per lui...
Ci riuscirò?
Riuscirò a salvarmi?
Qualcuno mi aiuterà a farlo?
No, che dico?
Non deve aiutarmi nessuno... nessuno.
Non voglio più far soffrire NESSUNO.
Chi sta con me finisce per soffrire, sempre, quindi preferisco stare da solo.
Si, da solo... completamente solo.
E forse, ora, ho finalmente capito la verità...
Io non mi sento solo e vuoto dentro... io lo sono.
Lo sono, perchè allontano tutti da me e preferisco non dare più il mio cuore, a nessuno...
L'ho deciso io... involontariamente, senza nemmeno accorgermene, ma ormai l'ho deciso, ormai è così e credo che nulla, nemmeno il tempo, riuscirà, a questo punto, a farmi cambiare idea...
Una persona forse ci sarebbe...
Ma credo che, per poterla nuovamente incontrare, dovrei andare io da lei.
Si, perchè questa persona fa parte di me.
Questa persona, colui che amo più di me stesso, infinitamente più di me stesso, è l'unico che riusciva a farmi sentire vivo.
Io ora sono morto... e come se fossi morto dentro.
Non mi fido di nessuno e non voglio nessuno...
Voglio solo il mio Tom, solo e soltanto lui.
Si...
Ora so cosa devo fare, ora so come poter essere nuovamente felice e come incontrarlo.
Lo so, lo so, lo so..."Il giovane ragazzo si alzò dalla sedia della scrivania su cui era seduto e si diresse fuori dalla camera da letto. Tornò appena due minuti dopo... Nella mano destra stringeva un oggetto metallizzato, che sbrillucicava appena al riflesso del sole, anche se ormai era in calando. Si diresse verso la sedia su cui era seduto poco prima e vi si sedette nuovamente, prendendo poi la penna in mano ed accincendosi a scrivere qualcosa su quel piccolo diario color arancio. "Ci sono... sono molto vicino a raggiungerti, Tomi.
Tra poco saremo di nuovo assieme...
Oh, dato che sicuramente mamma e Gordon troveranno questo diario, vorrei tanto fargli sapere una cosa:
Io vi ho sempre voluto bene, nonostante tutto, anche durante il periodo in cui avevate scoperto di me e Tom... anche se non la smettevate di guardarmi con ribrezzo.
Questo perchè posso capire il vostro punto di vista, perchè mi sono messo nei vostri panni. Mi dispiace solo voi non abbiate fatto lo stesso, mi dispiace che non abbiate capito il mio, mi dispiace che non abbiate nemmeno provato a capirmi, e che quindi abbiate giudicato senza nemmeno sapere quanto Tom fosse importante per me...
Bhè, avete contribuito ad allontanarmi da lui, tempo fa, ma adesso non potrete più separarci!
Adesso non potrete più fare niente per impedire che noi stiamo assieme... niente!
Ho preso la mia decisione..."Il moro avvicinò l'oggetto all'addome, rivelando essere un coltello da cucina. Lo poggiò sopra, sulla bocca dello stomaco, intento a colpire il cuore. Subito dopo prese un grande respiro e spinse con forza l'oggetto, fino ad arrivare davvero a fondo. Trattenne una smorfia e un'esclamazione di dolore e continuò a tenere, con la mano tremante, il manico del coltello, che si sporcava man mano sempre più di sangue. Avvicinò di nuovo la mano alla penna e, cercando di farla tremare il meno possibile, riprese a scrivere, seppur affannosamente. "Sto morendo...
Mi sono pugnalato il cuore, per liberarlo da tutta quella sofferenza, per lasciarla andare via, lontana da me...
Il sangue esce, copiosamente, come mai mi era successo.
Ma tra poco... potrò riabbracciare Tom...
Tra poco staremo assieme, finalmente assieme per sempre.
E, sono sicuro, questa volta non avrò sensi di colpa di quello che ho appena fatto, perchè forse è la prima volta che ho fatto la cosa giusta, la cosa giusta per entrambi."ENDE Ecco qui!!! Attendo commentini o critiche!=) | | | |
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