| Nuovo capitolo prima di partire per le vacanze ... è un po' corto, ma credo sia venuto bene ... buona lettura, ci vediamo il 10 luglio xD
CAPITOLO 10
La città era buia. Le luci delle case quasi tutte spente, le macchine nei parcheggi e nei garage, una figura camminava assorta, la chitarra in spalla che ondeggiava leggermente al ritmo dei passi.
Jo amava uscire di notte, quando la città era semideserta. Nessuno lo guardava, nessuno lo giudicava, nessuno lo sgridava, nessuno. Era solo, completamente solo e gli piaceva. L’aria fredda gli si insinuava sotto la felpa, ma non se ne curava. Un senso di calma lo invadeva. Di notte riusciva ad analizzare ogni problema, ogni questione senza ansia, senza agitazione. Dopo alcuni minuti entrò nel solito parco, il suo preferito. Era il più grande della città, ogni giorno vi si poteva scoprire un nuovo prato, un nuovo ruscello, una nuova roccia da cui ammirare il panorama. Camminò per un po’, addentrandosi nell’oscurità rischiarata solo da alcuni lampioni e dallo spicchio di luna che risplendeva in cielo, finchè raggiunse un luogo abbastanza isolato. Stava per sedersi sulla panchina, quando alcuni rumori lo fecero voltare. Poco lontano una figura sedeva su una panchina. Teneva tra le braccia una chitarra e suonava. Stupito Jo si avvicinò lentamente, notando pian piano particolari della figura. Il cappuccio della felpa sulla testa, i capelli lunghi che svolazzavano alla brezza, la voce dolce e misteriosa che cantava parole magiche, di una canzone fluida come l’acqua, di cui non si riuscivano a catturare le note, ma solo le sensazioni e i sentimenti. La coda vibrò al tocco delle dita, poi silenzio. La figura alzò la testa. Due occhi verdi come smeraldi risplendevano sul viso pallido, due occhi per un attimo spaventati, ma l’attimo dopo rilassati. Nessuna parola, non sapevano cosa fare ma non c’era comunque bisogno di parlare. Non c’era imbarazzo. Jessica indicò con gli occhi il posto vicino a lei e Jo vi si sedette. Rimasero in silenzio, un silenzio rilassante, pacifico, mentre Jo tirava fuori dalla custodia la sua chitarra. Lo strumento nero luccicò alla luce del lampione a qualche metro da loro. Jessica la guardò sorridendo e Jo ammirò il suo volto illuminato dalla luce pallida. Poi la ragazza imbracciò di nuovo la sua e cominciò a muovere le dita leggere sulle corde, formando man mano una melodia. Jo la restò ad ascoltare per un attimo, poi anche lui cominciò a suonare. Non era niente di studiato, era solo improvvisazione, ma era meraviglioso. Loro, una musica misteriosa, la luna e il buio. Forse sarebbe stato solo per una notte, ma in quel momento non importava.
Ciò che contava era solo assaporare quegli attimi indimenticabili.
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