Sezione vuota?
Brutte le sezioni vuote! Ok, questa di Aquarion ci penso io a riempirla
(Dream osserva la lista di fanfiction in corso) si, decisamente la riempirò!!!
E partiamo con la prima, la prima AU (Alternative Universe) che ho fatto nel lontano 2006...bei vecchi tempi XD
Ice PrincessCapitolo 1I capelli biondi legati in una stretta treccia, la maglia grigia e i pantaloni blu scuro della tuta, i pattini che scivolavano leggeri sul ghiaccio, la figura aggraziata che eseguiva figure più o meno complicate seguendo una musica inesistente.
La ragazza si muove con agilità sulla lastra bianca che dominava il centro del Palaghiaccio, tenendo gli occhi chiusi: era nel suo mondo, e nessuno poteva disturbarla lì. Lì si sentiva libera come se volasse nel cielo. Lì poteva sognare, sognare e vivere in quei sogni per pochi attimi solo.
_ Silvia!!!!!_ la richiamò una voce da bordo campo.
La ragazza terminò la giravolta che stava facendo e aprì gli occhi. A bordo pista si trovava il suo adorato fratello maggiore: Sirius. Capelli biondi e occhi azzurri, proprio come quelli della ragazza. Indossava la divisa scolastica della scuola che frequentavano: pantaloni e giacca con il collo rigido, bianco latte.
_ Fratello!!_ esclamò la ragazza, scivolando sul ghiaccio e andando verso di lui.
_ Hai finito per oggi?_ le domandò Sirius, appena le fu davanti.
Silvia gettò uno sguardo dietro di sé, osservando il ghiaccio, poi riportò lo sguardo sul fratello: _ Si, vado a cambiarmi!_
E detto così uscì dalla pista e, dopo essersi messa le copri-lame, si diresse verso gli spogliatoi.
_ Avete visto chi è arrivato?_ chiese una ragazza, mentre entrava nello spogliatoio femminile, seguita da Silvia
_ Chi?_ domandò un’altra ragazza, avvicinandosi alla prima.
_ Sirius De Alisia! Il principe della scuola superiore Deava!_ squittì l’altra, affacciandosi alla porta ed osservando rapita la figura principesca del ragazzo.
_ E così perfetto…_ sospirò la seconda ragazza, imitando la compagna.
Silvia si sentì la rabbia salire, mentre si infilava la gonna della divisa: possibile che suo fratello dovesse riscuotere così tanto successo con le ragazze? E possibile che lei dovesse esserne ancora gelosa? Sapeva benissimo che suo fratello era proprietà esclusiva di…
_ È un vero peccato che sia fidanzato con quella Reika…_ sospirò una delle due ragazze.
Silvia si mise la giacca…già, Reika! Nota alla Deava come la iettatrice. Ma che cosa ci trovava suo fratello in quella donna portatrice di sfortuna?
Con la rabbia, Silvia afferrò la spazzola dal piccolo beauty-case e si piazzò davanti all’enorme specchio: ma perché doveva essere gelosa di suo fratello? Perché non riusciva ad innamorarsi?
Guardò il suo riflesso: indossava la divisa femminile della Deava, composta da una giacca bianca con il colletto alto, e una piccola mantellina incorporata; una gonna rossa, calzettoni neri e scarpe marroni. I capelli lunghi biondi arrivavano al fondoschiena, mentre una frangetta sbarazzina le copriva la fronte. Sul volto niveo risaltavano gli occhi celesti e la bocca rosa. Il fatto che, a parte il pattinaggio artistico, praticasse anche altri sport, aveva reso il suo corpo sodo e ben formato, con le tutte le curve al posto giusto. Alla fin fine, non era da buttar via!
Ma la domanda rimaneva sempre lì: perché non riusciva a trovarsi un ragazzo? Ok, sapeva che la sua devozione per suo fratello maggiore aveva la sua importanza; ma se trovava il grande amore, questa sua devozione sarebbe caduta in secondo piano, giusto?
Il problema era che, il grande amore, non si trovava; e lei, a 16 anni, era senza un fidanzato e guardava con un po’ d’invidia tutte le sue amiche.
Sospirando si spazzolò i capelli e, quando fu pronta, uscì dallo spogliatoio. Si stava avvicinando al fratello, quando la vide: Reika. Anche lei indossava la divisa della Deava e Silvia, non potè far a meno di notare, quanto meglio stava all’altra. Inoltre la giacca bianca risaltava i capelli corti e neri della ragazza; mentre gli occhi verdi guardavano, con amore, Sirius; il quale ricambiava lo sguardo. Silvia sentì nuovamente la fitta d’invidia, ormai a lei così familiare…quanto avrebbe voluto essere al posto di Reika…
_ Ah! Silvia!_ la richiamò Sirius.
Silvia, si sforzò di sorridere e si avvicinò ai due.
_ Ciao, Silvia! _ la salutò Reika, sorridente. _ Ti sei allenata anche oggi?_
_ Già…le gare sono vicine, e io voglio fare bella figura!_ rispose Silvia, alzando la testa con orgoglio.
_ La farai! Non ho mai visto nessuno più brava di te sui pattini!_ la elogiò Reika.
Silvia le sorrise: non poteva avercela con Reika, era una ragazza talmente dolce…un po’ sfortunata, ma dolce…
_ Vogliamo andare?_ domandò Sirius alle due ragazze.
Silvia spostò lo sguardo verso il fratello: andare a casa in compagnia di loro due? Certo, adorava il fratello e le piaceva Reika…ma non se la sentiva di andare a casa con loro, vederli amoreggiare…
_ Io ho devo fare una cosa!_ esclamò, mentre cercava una scusa valida.
_ E che cosa?_ le domandò, sospettoso, il fratello.
_ Devo…devo passare dal negozio per sentire se sono arrivati i miei nuovi pattini!_ rispose Silvia. In fondo non diceva una vera e propria bugia: doveva passare dal negozio per quei nuovi pattini, ma la settimana successiva…
_ Possiamo venire con te!_ propose Reika.
_ No, allungherete di parecchio la strada…non c’è problema, ci vado da sola!_
_ Ma…_
_ Niente ma, Reika!_
_ Sei sicura?_ le domandò Sirius, guardando la sorella con sguardo indagatore.
_ Certo! E se incontro qualche malintenzionato, lo stendo!_ disse decisa Silvia, mostrando il pugno al fratello.
_ Su questo non ho dubbi…_ sospirò Sirius. Ancora si chiedeva come sua sorella potesse essere tanto aggraziata sul ghiaccio, quanto violenta e manesca nella vita reale: _ Allora ci vediamo a casa…_
_ OK! ^^_
Silvia osservò i due andarsene, ora rimaneva solo una cosa da fare: decidere che cosa fare mentre aspettava l’orario giusto per tornare a casa. Se fosse arrivata prima di Sirius, il ragazzo si sarebbe insospettito…Beh, sarebbe andata al negozio, casomai i pattini fossero già arrivati, e poi…poi, avrebbe improvvisato.
Lanciò un ultimo sguardo al ghiaccio…poteva anche tornarsene a pattinare…ma non aveva voglia di cambiarsi nuovamente. Si, sarebbe andata per negozi…canticchiando fra sé, usci dal Palaghiaccio e si immerse nella fresca aria della città.
Edited by Crystalemi™ - 23/12/2008, 16:12
