E va bene posto ma poi voglio più commenti ok?
vabbè poche ciance ecco il chappy buona lettura
Capitolo 7
I tre camminarono per un quarto d'ora; Bill chiacchierò come se nulla fosse successo la sera precedente.
<<uffa...quanto manca ancora?>> sbuffò Georg.
<<poco...porta pazienza>> lo tranquillizzò Gustav <<se tu avessi comprato la macchina, a quest’ora non saremmo a camminare sul marciapiede>> continuò Gustav.
<< Purtroppo ho fatto tante di quelle cazzate a scuola, che i miei professori mi hanno bocciato ed allora addio alla macchina che i miei mi avevano promesso>> spiegò Georg <<tu invece, quand’è che ti prendi la patente?>> chiese ancora
<<sinceramente...la sto prendendo...la macchina vorrei comprarla quando ho finito la scuola>> rispose il biondo.
Appena arrivati al cancello della scuola, si accorsero che era ancora chiuso, poiché erano arrivati in anticipo. Aspettarono il suono della campana. Bill vide il professore e la professoressa Antonella entrare insieme. Georg e Gustav non se ne accorsero e continuarono a chiacchierare come niente fosse, ma Bill, non appena li vide insieme, sentì alcune lacrime premere agli angoli degli occhi per uscire.
Suonò la campanella e la folla di studenti entrò nel cortile come una mandria di bufali impazziti.
Gli ultimi ad entrare furono i tre amici, di cui Bill in lacrime.
<<bill...che cos’hai? Stai male?>> domandò preoccupato il biondo <<oh mio Dio, Georg vieni qui!>> L’interpellato si avvicinò ai due.
<<cosa succede? Perché Bill piange?>> domandò anche lui preoccupato.
<< Non lo so! L'ho sentito che singhiozzava>> spiegò Gustav al castano.
<<ragazzi non preoccupatevi...sto bene!>> cercò di tranquillizzarli, ma Gustav gli domandò:
<<perché piangi? E’ successo qualcosa?>> il moro non rispose, ma rimase incantato a guardare il cancello aperto. Georg gli sventolò una mano davanti al viso, contemporaneamente chiedendo:
<<bill? Ci sei?>>
<<ragazzi...possiamo parlarne da un'altra parte?>> rispose il moro riscuotendosi dal suo stato di trance.
I due si guardarono, poi lanciarono un’occhiata attorno per vedere se c'era qualche passante.
Non c'era nessuno, nemmeno un cane, così Gustav prese il moro per un braccio ed insieme a Georg si diressero sul retro della scuola.
Diedero un ultimo sguardo fugace intorno a loro, ma c’era più desolazione del deserto de Sahara. Sospirarono sollevati.
<<bene>> disse Gustav
<<non c'é anima viva! Puoi parlare!>> continuò Georg. Bill si appoggiò al muro e raccontò tutto, del sogno e del bacio ricevuto da Tom. Entrambi stettero ad ascoltare, annuendo di tanto in tanto.
<<quando li ho visti insieme, non so cosa mi sia preso...>>
Georg sorrise e capì.
<<bill, in poche parole, tu sei geloso>> lo interruppe Gustav, mentre il moro avvampava.
<<ma...che stai dicendo...io? Geloso?>>
<<sì, ha ragione Gustav! Altrimenti...perché saresti arrossito?>>
Bill rispose con un' alzata di spalle e si incamminò verso l’entrata della scuola, mentre i due lo raggiungevano poco distanti.
<<ragazzi, che ore sono?>> domandò Georg terrorizzato
<<otto e mezzo>> rispose Bill guardando l'orologio della scuola.
Il castano sbiancò.
<<tutto bene?>> chiese Bill.
<<oggi...ho...oh, cazzo!...porca di quella troia>>
Gustav e Bill lo guardarono con uno sguardo interrogativo.
<<oggi ho quella racchia!>>
I due scoppiarono a ridere.
<<che avete da ridere?!>> domandò offeso, ma loro non cessarono di ridere, ormai con le lacrime agli occhi.
<<ho DETTO BASTA!!! SE NO CI SENTIRANNO TUTTI!>> sbraitò e i due amici smisero all'istante.
<< Scusa...una domanda...se tu hai Antonella per tre ore consecutive, noi chi abbiamo?>> domandò Gustav.
<<beh...avrete una supplente oppure avrete ore buche>> disse Georg dubbioso.<<però, credo che mi perderò un’ora, visto che ho fatto tardi...e non credo che la signorina mi faccia entrare in classe, ma piuttosto mi farà fare un giro per i corridoi>>
I due gli sorrisero e lo salutarono, non sapendo chi ci sarebbe stato in classe.
CONTINUA?
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