| Eravamo seduti nella stessa stanza,pregavamo per la stessa persona,ma non ci sapevamo.Io non ricordavo il volto solare del ragazzo seduto a pochi centimetri da me,e lui non ricordava il mio.Non sapevo chi fosse,ma eravamo entrambi lì...aspettando le stesse parole di un medico stressato,aspettando con la stessa ansia di quando si sta facendo un esame,o di quando sai che la tua vita potrà sconvolgersi da un momento all'altro.Soggetto delle nostre preoccupazioni lui.La mia anima gemella.Era un pensiero egoista lo sapevo bene,ma lui era mio.Non c'era verso di farmi cambiare idea.La mia timidezza ancora una volta non mi spinse a presentazioni inutili col ragazzo immobile accanto a me.Il suo viso sembrava essere una porcellana rosea.Per non parlare dei suoi occhi,frustrati,spenti.Perchè dava tanta angoscia al suo sguardo?Cosa lo poteva turbare più di tanto?Certo,il suo amico stava male e ne sapevo qualcosa,ma io ero certa si riprendesse.Lui doveva riprendersi...perchè?Perchè era l'amore della mia vita.La porcellana vivente si girò proprio mentre il mio sguardo era fisso a scrutarlo.I suoi occhi lacrimanti erano così tristi e per un momento pensai che stesse per star male lui.Abbassò lo sguardo,i capelli platinati gli cadderro in avanti,tra le sue mani il viso.Chissà a cosa pensava.Mi sentivo letteralmente a terra,paralizzata da quella situazione.Spesso pensiamo che le disgrazie non ci possano accadere,e anche qui peccavo di presunzione.Immaginavo che la cosa peggiore che potesse capitare era che Kiro rimanesse in ospedale per qualche altro tempo.Era insopportabile il pensiero di distaccarmi anche per un solo istante da lui.Già era troppo!Rimanere a soffocare in quella stanza poco illuminata,cercare di rallegrare i pensieri...avere accanto un ragazzo così tremendamente bello e non riuscire a staccargli gli occhi di dosso.Una porta scorrevole si aprì.A quel rumore il biondo alla mia destra alzò la testa,il trucco sbavato e le labbra secche.Lo fissai un'ultima volta e mi alzai di scatto vedendo il medico entrare con calma e serenità.
"Salve"dissi cercando di non soffocare la mia voce,notai che anche il ragazzo si alzò e si asciugò le lacrime.Non riuscivo a piangere in situazioni del genere,ero costretta a mantenere la calma,non potevo permettermi di versare lacrime amare...No!Perchè Kiro si sarebbe ripreso,e quindi non c'era bisogno di fare tante lagne.La cosa che mi fregava però era l'ansia,che anche se volevo domare,era sempre più forte di me.
"Tu sei Jen?"disse il dottore e sporse la testa al di là della mia spalla"E...tu dovresti essere Strify,giusto?"disse poi il medico.
"Si"feci io e sentii la stessa parola pronunciata dal ragazzo di cui adesso conoscevo il nome.
"Bene,allora ragazzi,il vostro amico sta bene.Fortunatamente nulla di grave,lo dimettiamo domani ma avrà bisogno di riposo.Ora,andate a casa,e domani passate a prenderlo se volete.Avvertiremo noi i genitori."disse il medico con espressione serena.
"Li ho già chiamati io i genitori!"disse Strify.Notai che non era più sporco di trucco e che ora la sua paura era terminata.Mi sembrava che quel ragazzo mi rubasse qualcosa,mi volesse rubare qualcosa.
"Perfetto,noi li avvertiremo lo stesso.Adesso andate."Il medico con passo elegante tornò dietro la porta scorrevole.Mi girai per prendere la borsa che avevo lasciato sulla sedia ma me la ritrovai in faccia.
"Ecco tieni!"disse il ragazzo porgendomi la borsetta,abbozzai un mezzo sorriso.
"Grazie"dissi,come minimo.
"Prego"fece lui,e si avviò all'uscita.Aprii la borsetta controllando che ci fosse tutto.In effetti c'era tutto.Però quel ragazzo secondo me non quadrava,poi pensai che il suo era stato solo un gesto nobile,nulla di più.Uscii fuori dall'ospedale anch'io e potei sorridere.Il sole splendeva alto e le rondinelle si rincorrevano in cielo.Vidi Strify un pò più avanti di me.Notai i suoi pantaloni neri,avevano tre strappi laterali.La sua maglia era rosa,i suoi capelli perfetti e più lunghi dei miei.Accellerai il passo decisa a raggiungerlo.
"Ehm...io sono Jen,piacere!"dissi porgendogli la mano,lui si voltò fece un sorriso e mi diede la mano
"Piacere,Strify!"disse con un tono di voce tranquillo.
"Beh...come conosci Kiro?"gli chiesi cercando di non fargli capire che il mio era un interrogatorio.
"Io e lui ci conosciamo da tanto,abbiamo sempre condiviso le stesse passioni,è...per me è..."disse
"E'...un amico?!"dissi sorridendo
"Già"fece lui abbassando il viso e rialzandolo subito per poi dire
"E tu?Cosa sei per lui?"mi chiese senza scrupoli
"Sono un'amica...."sentii di potergli dire tutto,solitamente non mi confidavo con la gente,e per di più non con gli estranei,ma sentivo che mi avrebbe capita"beh,sono un'amica,ma per me lui è tutto.E' di più!"dissi decisa.Notai l'espressione di Strify cambiare,i suoi occhi tornarono ad avere un'espressione triste.
"Capito"si limitò a dire.Forse anche lui sentiva di potermi dire qualcosa di personale.Ebbe due esitazioni prima di aprire bocca e di raccontarmi tutto.
"Anche per me!"disse semplicemente.Lo sguardo basso,forse vergognandosi.Che voleva dire?
"Anche per te cosa?"chiesi,ma in fondo avevo capito.
"Tu lo ami?"deviò la mia domanda e me ne fece una più seria che mi fece bloccare il cuore.Sentii il battito in gola.Era segno evidente di Si.
"Si"gli dissi anche se in fondo avrei potuto anche non dirgli nulla.Insomma io non lo conoscevo.
"Bene,sai quando ti batte il cuore,quando hai le farfalle nello stomaco e ti sembra di stare in apnea?Sai quando immagini che tu e lui possiate stare insieme tutta la vita e che avrete una grossa casa,dei bimbi etc etc?Beh,queste cose le vivo anche io"si bloccò vedendo la mia espressione stupita.Poi messe in chiaro le idee rilassai la fronte e per lui fu segno di continuare.
"Già...le provo anch'io quelle cose.E le provo esattamente per il tuo lui.Che in fondo quindi è anche mio"disse infine accennando a un sorrisetto
"Ma come?Tu...vuoi dirmi che,tu ami Kiro?"gli chiesi temendo la risposta affermativa,ma questa volta non potei scamparla
"Si,esatto"disse lui,questa volta guardava fisso davanti a sè,non c'era un briciolo di nulla nel suo sguardo.Decisi di non fissarlo troppo,forse avevo paura che la sua bellezza mi catturasse.A quelle parole però non potei non starci male.C'era qualcun'altro che contendeva l'amore di Kiro.E quel qualcun'altro non era una ragazza più bella e simpatica di me,no!Quel qualcun'altro era un ragazzo.Due canoni fisici diversi.Come potevamo provare la stessa cosa verso Kiro?Lui era sempre stato mio,almeno credevo.Non sapevo nulla di un suo amico innamorato di lui.Mi sentii tradita.E forse lo ero già stata.
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