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Your Hands Over Me, Nightwish Capitolo 1

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CryForTheMoon
CAT_IMG Posted on 27/12/2008, 17:46




Your Hands Over Me




Nightwish capitolo 1




Era notte.
Pallidi raggi di luna illuminavano fiocamente la stanza.
Strify era sul letto ma non dormiva.
“Ho paura.”
Quella parola danzava nella sua mente, continuando a tormentarlo.
Non riusciva a trovare pace.
L’ansia lo aveva stretto in un abbraccio profondo, aveva insinuato le dita adunche nel suo cervello e si stava trastullando da ore.
Strify aveva veramente paura in quel momento.
Tutto ciò per cui aveva lavorato si stava realizzando ed aveva il folle terrore di perderlo.
Finalmente poteva cantare, i suoi amici più cari erano con lui e suonavano le loro canzoni.
Uno stuolo di persone sconosciute lo osannava e lo adoravano come fosse una dea.
Aveva vestiti bellissimi ed una bella casa.
Doveva essere felice.
Invece era terrorizzato.
“Perché ho così paura? Perché quest’ansia mi divora il cuore? Eppure so che non finirà domani, né dopo. Ma stanotte sembra che tutto mi sfugga di mano, è tutto troppo veloce, non riesco a controllare nulla.”.
Si rigirò nel letto, sospirando.
Una lama bianca di luce gli illuminò il viso.
Due lacrime scendevano lente lungo le guance del ragazzo lasciandovi strie salate.
“Basta! Devo fare qualcosa. Non posso continuare così tutta la notte.”
Strify si alzò dal letto, indossava i pantaloni di una vecchia tuta grigia che usava solitamente come pigiama.
Si terse le lacrime con la mano e uscì dalla stanza.
Andò in cucina incurante del buio.
Conosceva ogni angolo della casa e non aveva bisogno della luce per evitare i mobili.
Non era come Kiro che sbatteva ovunque anche in pieno giorno.
Aprì il frigo e prese la bottiglia del latte.
Bevve due lunghe sorsate.
Il liquido freddo lo fece rabbrividire, ma gli schiarì la mente.
Si sentì un po’ stupido perché ogni volta si lasciava travolgere dai pensieri tristi, dalla paura e dall’ansia.
“Sono insicuro. No, non è vero. Sono solo più malinconico del solito. Domani passerà tutto. Quando siamo tutti insieme mi sento tranquillo. Potrei ...”
Improvvisamente Strify interruppe la marea di pensieri che gli invadevano la mente.
Dalla porta socchiusa che portava alla sala, filtrava la debole luminescenza della televisione accesa.
Nessuna voce, volume basso.
Si avvicinò alla porta e lentamente la aprì.
C’erano Kiro e Yu che guardavano un programma osceno.
Come al solito.
“Che succede qui?” chiese Strify rivolto ai due ragazzi.
Yu sobbalzò per la sorpresa e gli rivolse un sorriso innocente.
Kiro dormiva beatamente sul divano.
“Come mai sei sveglio, Seb?” chiese Yu alzandosi dal tappeto sul quale era seduto.
“Attacco d'ansia” rispose lapidario Strify.
“Mmmm ... Posso fare qualcosa?"
Yu spense la televisione lasciando a metà le acrobazie erotiche di una ballerina di lap dance.
“Non vorrei disturbarti, Yu” il tono lamentoso di Strify era un sussurro.
“Ma sei babbeo, Seb? Da quando mi disturbi?” Yu scosse la testa in segno di rimprovero. “Non mi dà mai fastidio fare qualcosa per te.”.
“A parte pulire e lavare i piatti. ” Aggiunse sogghignando
Posò le mani sulle spalle dell’amico e sentì la tensione dei muscoli.
“Domani avrai uno spaventoso mal di testa se non ti rilassi un po’.”
Strify annuì, era vero, il collo e le spalle gli dolevano orribilmente e quel tipo di dolore si trasformava sempre in un pugnale rovente che gli trapassava il cervello.
“Forse uno dei tuoi massaggi può aiutarmi ...” azzardò Strify.
Un lieve sorriso gli increspò le labbra.
“Bravo, Seb. Prima però, aiutami a portare Kiro a letto. Non vorrei si spezzasse la schiena su questo divano.”.
Yu si chinò e prese tra le forti braccia il piccolo bassista e fece cenno a Strify di precederlo fino alla camera di Kiro.
Questi non si accorse di nulla, dormiva pacifico e nemmeno un attacco nucleare lo avrebbe svegliato.
Yu depose l’amico nel letto e Strify gli rimboccò le coperte.
“Sono mamma chioccia” pensò e gli venne da ridere.
Yu lo guardava di sottecchi.
“Si sta calmando” pensò, poi a mezza voce “Seb, vieni in camera, così ti massaggio.”
Strify si avviò verso la porta ma ad un tratto tornò indietro verso il letto di Kiro.
Si fermò un momento a guardarlo poi si chinò sul volto del ragazzo e depose un bacio dolce sulla fronte.
“Buona notte, piccolo.” Sussurrò.

Quando Strify giunse nella sua camera Yu era seduto sul letto e si stava spalmando le mani di olio profumato.
“Vieni qua e sdraiati” lo accolse invitante Yu.
Strify obbedì docilmente e senza proferire una parola si mise a letto.
“Grazie Yu, se non ci fossi tu ...” la frase fu lasciata a metà da un sospiro di profondo piacere.
Yu aveva iniziato il massaggio.
Era meticoloso e nello stesso tempo dolce.
Lavorò per alcuni minuti in silenzio sentendo sotto le dita che la tensione nel corpo di Strify si stava sciogliendo.
Solo quando ebbe finito si rese conto che l’amico si era addormentato.
“Bravo Yu. Oggi hai fatto qualcosa di buono.” Si complimentò il giovane.
“A questo punto è meglio che anche io vada a nanna.”.
Il ragazzo si diresse senza fare rumore verso la sua camera.
Si tolse i vestiti buttandoli a malo modo su una sedia e si sdraiò sul letto.
Ma il sonno non veniva.
Anzi, al suo posto un milione di pensieri gli affollava la mente.
Si ritrovò a pensare a Strify, era lui che occupava ogni millimetro della sua testa.
Gli dispiaceva vederlo sofferente.
Strify era un ragazzo forte ma certe volte si lasciava soffocare dalla malinconia.
Da li nascevano poi tutte quelle paure che lo assillavano la notte.
D’accordo, erano solo all’inizio dell’avventura, ma tutto andava per il meglio.
I video, le foto, le interviste per non parlare dei primi concerti.
Non c’era motivo per nessuno di loro di aver paura.
Nonostante ciò Strify si lasciava strangolare dalla paura.
Probabilmente con il passare del tempo e l’esperienza avrebbe imparato a dominare quei sentimenti.
“Vabbè, Yu ora dormi.” Si disse il ragazzo girandosi sul fianco.
Chiuse gli occhi.
Ma il sonno ancora non veniva.
C’era sempre Strify.
Ma ora vedeva chiaramente il suo volto, la pelle delicata del viso, gli occhi di un profondo azzurro ... “potrei annegare in quegli occhi” ... le labbra sensuali. L’immagine di Strify che baciava dolcemente Kiro sulla fronte entrò di prepotenza nella sua mente.
Quanta dolcezza in quel semplice gesto e quelle labbra ... quelle labbra infiammarono non solo la mente ma anche il corpo di Yu.
Si alzò dal letto gemendo.
L’improvvisa erezione lo lasciò stupefatto.
Non si aspettava una reazione simile ai pensieri che lo avevano ossessionato fino a qualche secondo prima.
Nemmeno la ragazza più bella che aveva calcato il suo letto, lo aveva eccitato in quel modo.
“Oh cazzo! Strify ...” Gemette Yu, insieme orgoglioso e preoccupato. “E adesso?”
Che domanda stupida si disse, è stato Strify a fare questo e lui dovrà rimediare.
Gli occhi gli brillavano lussuriosi nell’oscurità mentre entrava nella camera di Strify.
Si avvicinò al letto, sentiva l’erezione pulsare dolorosamente.
La luce argentea della luna filtrava dalla finestra e disegnava ombre dolci sul viso e sul corpo delicato di Strify.
A quella vista Yu invece di sentirsi più eccitato, sentì un fiotto letto di calore salire nel cuore.
Come poteva svegliarlo, era così bello ed indifeso.
I capelli biondi scarmigliati, gli occhi chiusi nel sonno, la bocca schiusa in un respiro tranquillo.
“Mio Dio, Strify, cosa mi stai facendo?” si chiese di nuovo Yu.
Nello stesso momento si accorse che la dolorosa erezione era finita.
Il tumulto era nel cuore.
Era quello che gli faceva male, ad ogni respiro.
Ci vollero parecchi minuti per elaborare il pensiero: si era innamorato.
Non da quella sera, da prima.
Yu lo spavaldo però non si era accorto di questo sentimento che provava per Strify. L’amore aveva serpeggiato nel suo essere fino a quella sera.
Era stato il bacio a Kiro che aveva scatenato tutto.
Prese coscienza del fatto che avrebbe voluto essere lui il destinatario di quel casto bacio.
E poi il massaggio silenzioso a Strify.
Da quando in qua lui stava zitto? Aveva sempre la battuta pronta e un miliardo di argomenti su cui dire la sua.
Eppure era stato in silenzio.
Perché l’unica cosa che gli importava era far cessare la sofferenza dell’amico.
Con quella nuova consapevolezza Yu fece ritorno in camera sua.
Si sentiva calmo e rilassato, il cuore colmo di amore.
Era la prima volta che provava una cosa simile.
Si sentiva felice.
Si addormentò all’istante, l’ultimo suo pensiero fu per Strify.
“A domani, amore mio.”

Edited by CryForTheMoon - 10/2/2009, 15:12
 
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Lonely___Q
CAT_IMG Posted on 27/12/2008, 19:21




O.M.I.O.D.I.O
Mi hai appena uccisa
 
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~ Tika™
CAT_IMG Posted on 28/12/2008, 11:42




Commentai già all'epoca, ma rileggere fa sempre piacere. ^^
 
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2 replies since 27/12/2008, 17:46   180 views
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