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Your Hands Over Me, A little bit of me Capitolo 3

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CryForTheMoon
CAT_IMG Posted on 27/12/2008, 17:57




Your Hands Over Me





A little bit of me



“Era così difficile dirmelo?” chiese Strify, le braccia intorno al collo di Yu.
“Adesso non me lo sembra più” rispose il ragazzo, smettendo di baciargli il collo.
Sollevò la testa bruna per guardare negli occhi Strify.
“Avevo paura di non piacerti, che non t’interessasse avere qualcuno, ora. Ultimamente sei sempre agitato”, continuò il moro, “Non sei il solito Strify di quando ci siamo conosciuti”.
“Hai ragione, Yu” sospirò il biondo, “sono cambiate troppe cose e troppo in fretta. Mi fa impazzire il pensiero di non poterle controllare. Di dover sempre seguire un programma stabilito da altri. Di non poter decidere io, cosa fare della mia giornata.”.
“Ma le notti, quelle puoi decidere tu con chi passarle, no? “ Yu sorrise malizioso.
“Oh, si ...” la bocca di Strify si aprì in un grande sorriso.
Strinse più forte le braccia intorno a Yu e lo attirò a se.
Il bacio fu lungo e profondo, le lingue guizzavano cercando ognuna di conquistare la bocca dell’altro.
Strify, che era seduto sul tavolo della cucina, aprì le gambe ed accolse il corpo del moro.
Poteva sentire l’eccitazione del suo amante attraverso la stoffa dei pantaloni.
Il sesso duro di Yu premeva impaziente contro il suo ventre.
“Mmm ... perché non andiamo di là ...” suggerì con voce fioca Strify, “questo tavolo è così scomodo ...”
Ammiccando maliziosamente Strify scese dal tavolo e si avviò ancheggiando verso la sala.
Voleva essere sexy, voleva avere in pugno il suo amante, anima e corpo.
Sempre ancheggiando si tolse la maglietta e la gettò sulla poltrona.
Si voltò verso Yu che dalla cucina lo guardava estrefatto, la bocca aperta in una muta sorpresa.
Strify si slacciò i pantaloni e riprese a dondolare sui fianchi.
Venne travolto da Yu, caddero insieme sul divano, in un groviglio di braccia e gambe.
“Tu sei matto” lo apostrofò il moro “tu mi vuoi fare morire”.
Si misero a ridere tutti e due.
“Dove eravamo rimasti? “ chiese innocentemente Yu, non si aspettava una risposta ma Strify gli indicò la gola e poi fece scorrere il dito lungo il corpo glabro fino all’ombelico.
Non resistendo a quell’esplicito invito, Yu iniziò a baciarlo e a mordicchiarlo seguendo il percorso indicato dal dito, lasciando una scia umida e calda sulla pelle del biondino.
Questi inarcò il corpo cercando di offrirsi meglio ai baci voluttuosi del moro.
Arrivò all’ombelico, rimase a contemplarlo qualche istante, poi tirò i lembi dei pantaloni slacciati e lentamente li fece scendere fino alle caviglie.
Strify lo guardava, gli occhi lucidi di desiderio.
“Ti prego, Yu. Non farmi aspettare oltre.” La voce roca di Strify infiammò ancora di più il ragazzo.
Quasi strappò l’ultimo ostacolo che lo separava dal tesoro nascosto tra le gambe del biondino.
Gli prese il pene tra le mani e con tocco delicato, una leggerezza che Strify non aveva mai conosciuto, iniziò a carezzarlo con ritmo sempre crescente.
Ogni tanto Yu guardava il suo compagno per vedere a che punto fosse, il corpo del biondo era scosso da tremiti, la testa piegata all’indietro, respirava velocemente, tra i denti, gli occhi chiusi e persi in chissà quale paradiso.
Allora Yu decise che era venuto il momento, aprì la bocca e leccò lentamente la punta del pene. Aprì un poco di più e si riempì la bocca di quel boccone delizioso.
Strify intrecciò le dita nelle ciocche brune del suo amante e gli suggerì il ritmo da tenere.
Il suo piacere cresceva come i cavalloni dell’oceano spinti da un vento impetuoso - la bocca di Yu.
Sempre più alti, più poderosi.
All’improvviso si infransero in un milione di brividi di incredibile delizia.
La bocca di Yu fu inondata dal seme bianco di Strify.
Questi, scosso da brividi di piacere, con le mani ancora intrecciate nei capelli del moro, gli disse: “Dammi un bacio, Yu. L’ultimo, perché sto sicuramente per morire”.
“No, per ora non morirai ...” le labbra si toccarono frementi, “può darsi più tardi ...”
Non finì la frase, la lingua di Strify si era insinuata nella sua bocca ed assaporava il gusto del suo seme.

Il cellulare s’illuminò ed iniziò a vibrare insistente.
Dopo qualche secondo una melodia spaccatimpani invase la quiete della sala.
“Non rispondere” suggerì Strify languidamente sdraiato sul divano.
“Non abbiamo ancora finito ...”
“Merdamerdamerda” Yu si alzò dal divano, scocciato.
“E’ la suoneria di Luminor. Non chiamerebbe, se non fosse veramente urgente!”
“Lu ...” non finì nemmeno il nome.
Luminor, di solito molto calmo, gridava nel microfono del cellulare.
“Ho bisogno di aiuto! Kiro sta male, sta vomitando l’anima” rumori di sottofondo, voci concitate.
“Nonononono ... Adesso vomita anche Shin!”
“Dimmi dove siete, arrivo subito!”
A quelle parole Strify si alzò sospirando dal divano.
“Cinque minuti, Yu. Vengo anche io”.
Yu lo guardò avviarsi verso la camera da letto, un velo di delusione gli serrò la gola. Stava andando tutto così maledettamente bene!
Molto meglio della sua più rosea previsione.
Sospirò rumorosamente.
“Siamo solo all’inizio, amore mio. Avremo altre notti solo per noi ...”.
Strify ci mise proprio cinque minuti a prepararsi, il tempo di buttarsi addosso qualcosa e lavarsi la faccia.
Quando si trattava di fare qualcosa per i suoi amici, qualunque cosa, non era più Strify la diva ma tornava ad essere Sebastian.
Yu lo aspettava alla porta d’ingresso.
“Mi spiace, Seb. Per la serata interrotta. Ma non possiamo lasciarli nei guai.”
“Certo che no! E poi avremo tante altre serate tutte per noi.”.
Promise il biondino ed uscirono insieme nella notte, mano nella mano.

Edited by CryForTheMoon - 19/2/2009, 15:12
 
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