Ultima fic dell'anno!
Auguri a tutte, spero che il 2009 sia molto più Bizarro di quello che sta terminando ^^ Baci
Traces on the sand
Spin off di The Island
3
Finalmente questa giornata sconclusionata è terminata.
Subito dopo cena siamo tornati in camera, ho acceso il televisore e iniziato a scorrere i numerosi canali.
Ci sono notiziari, film e spettacoli musicali, cartoni animati.
Per la maggior parte sono in inglese, ne trovo altri in indonesiano, in malese e in giapponese.
Non capisco una sola parola, ma sono divertenti da ascoltare.
Mi soffermo a guardare un episodio di Naruto.
Siedo sulla sponda del letto e poso il telecomando.
Nel frattempo Kiro è uscito dal bagno e passa tra me e il televisore, sfiorandomi i capelli con la mano.
Si ferma di fronte alla finestra e scosta la pesante tenda per guardare fuori.
Ormai è completamente buio, nel cielo nero rilucono piccoli puntini luminosi, nella strada brillano invece le luci colorate delle insegne di innumerevoli hotel.
Continuo a guardare il cartone animato, ogni tanto scocco un’occhiata verso Kiro.
E’ sempre voltato verso la finestra, ma non sta più guardando la città.
Si muove lentamente, quasi ballando.
Canta a fior di labbra una canzone che non conosco.
Sfila la maglietta bianca dai jeans e piano la solleva sopra la testa.
Con un gesto preciso, la getta sulla sedia.
La sua mano accarezza il lato del collo, poi scende sul petto e si sofferma sul ventre.
Con un movimento lento e sensuale si slaccia i pantaloni e li lascia scivolare lungo le gambe finchè non arrivano alle caviglie, poi, con una movenza da vero ballerino se ne libera, lasciandoli a terra.
Infila le dita nell’elastico degli slip ed ancheggiando li abbassa.
Si volta a guardare nella mia direzione.
Ed io sono lì, che lo guardo estrefatto.
Ho completamente dimenticato le acrobazie dei ninja del cartone animato.
Sono davvero rapito da questa sensuale danza.
La penombra della stanza crea la giusta atmosfera per la sua esibizione, l’unica fonte di luce è il televisore che dona chiarore e ombra al suo corpo flessuoso.
E’ di una bellezza incredibile.
Di una sensualità esaltante.
Mi alzo dal letto e mi avvicino a Kiro, che di nuovo si è voltato verso la finestra, ignorandomi.
Poso le mani sulle sue spalle e le lascio scivolare sulla pelle di seta, lo bacio sul lato del collo e continuo la carezza sul dorso.
Mi stupisco sempre di più della perfezione del suo corpo, anche se ne conosco ogni singolo centimetro.
Letteralmente lo adoro e come se fosse veramente il mio dio, mi inginocchio lasciando una scia di piccoli baci umidi sulla sua schiena.
Kiro sospira, poi finalmente si volta verso di me.
Il ventre piatto e liscio è davanti ai miei occhi, gli bacio l’ombelico, disegno umidi arabeschi con la punta della lingua fino ad arrivare alla base del suo sesso. Sta cominciando a risvegliarsi lentamente. Kiro lo prende tra le mani, lo accarezza dolcemente e me lo offre, quasi fosse una succosa caramella.
Ed io accetto con gioia la sua offerta.
Sfioro con le labbra la punta del suo sesso, bagnandolo appena con la lingua, poi prendo il posto della mano di Kiro e inizio a massaggiarlo, piano, voglio sentire ogni suo minimo movimento, ogni fremito.
Voglio gustarmi questo momento con calma.
Voglio che questa notte sia indimenticabile, per tutti e due.
Kiro sospira, sfiora i miei capelli con la punta delle dita.
Si sofferma sul mento, mi alza il volto. Il suo sguardo è languido, sorride nella penombra.
Vedo la sua bocca aprirsi in un gemito di piacere.
Continuo ad accarezzarlo con la mano, dall’alto verso il basso, ogni tanto lo sfioro con le labbra.
Non voglio farlo venire, ho altri progetti per il mio cucciolo.
A quanto pare anche lui ha un’idea diversa, perché si scosta e mi fa alzare.
“Shin” sussurra strusciandosi contro di me “spogliati ...” e si lascia cadere sul letto.
Inizio a levarmi i vestiti, mentre Kiro mi osserva voglioso e continua a toccarsi.
I suoi occhi mi si sono incollati addosso, ma io non sono bravo come lui a fare spogliarelli.
“Sei un pollo ...” Kiro scuote la testa e ride.
“Ti piaccio lo stesso ... mi pare” scrollo le spalle con noncuranza, indicando il suo sesso duro e umido.
Mi fa cenno con la mano di distendermi di fronte a lui.
“Hai voglia di sperimentare qualcosa di nuovo?” Kiro si allunga su di me, il suo viso è a pochi centimetri dal mio.
“Qualunque cosa tu abbia in mente ...” riesco a rispondergli, prima di essere divorato in un bacio appassionato.
Non ho idea di cosa abbia in mente, di sicuro non mi tirerò indietro, tutto quello che ho fatto con lui è sempre stato dolce e poi io lo amo. Non gli negherei mai nulla, specialmente a letto.
Kiro si stacca dalle mie labbra e tenendosi ritto sulle braccia, segue un fantasioso percorso dalla gola giù fino al mio inguine. Ogni tanto si sofferma a baciarmi la pelle calda, a succhiare un capezzolo, ad affondare con la lingua nell’ombelico.
Finalmente è arrivato nel punto più bollente del mio corpo.
Lo sfiora appena con la punta della lingua, gli passa sopra un dito, ha l’aria compiaciuta per l’effetto che ha su di me.
Si alza sulle ginocchia e mi ordina di voltarmi.
“Uh ...” piano, mi giro a pancia sotto.
Comincio ad avere un’idea di quello che vuole fare Kiro, e una parte di me è preoccupata, perché sarebbe la prima volta. Ma l’altra parte è invece affascinata da questa nuova esperienza e farla con lui, con il mio amore, rende tutto più bello, più facile.
Sento le mani di Kiro accarezzarmi la schiena sapientemente, soffermarsi sui miei fianchi per poi proseguire sulle gambe. Le apre leggermente e si inginocchia tra di esse.
Di nuovo le sue dita leggere percorrono veloci il mio corpo, si fermano all’altezza delle natiche, istintivamente mi sollevo invitando Kiro ad approfondire la carezza.
L’improvviso profumo di vaniglia che riempie la stanza sta a significare che tra poco l’ultima parte inviolata di me, conoscerà le carezze del mio amante.
Con estrema delicatezza, le dita di Kiro, mi cospargono di lubrificante, mi toccano piano, non riesco a rimanere fermo.
“Si ... così ...” Mi piace e glielo faccio capire alzando i fianchi e quasi pregandolo perché continui.
E lui non si tira indietro, anzi, mi afferra con entrambe le mani e qualcosa di caldo e morbido affonda nella mia apertura. Il solo pensiero di quello che mi sta facendo mi infiamma ancora di più, il mio desiderio di lui aumenta a dismisura.
Un grido roco, mi sfugge dalla bocca.
Ho un’incredibile voglia di sentirlo dentro di me.
Di essere finalmente parte di lui.
Kiro sostituisce la lingua con le dita.
“Mi vuoi?” chiede con un filo di voce.
E me lo chiede? - penso io.
Non si vede ... non si sente che lo voglio con ogni fibra del mio corpo.
Non si vede ... non si sente che il desiderio che ho di lui mi sta sconvolgendo i sensi.
“Dimmelo ...” continua Kiro, affondando le dita nell’ano.
Mi manca la voce, sono sconvolto da quello che il mio corpo sta scoprendo, dalle sensazioni che mi trasmette quella parte di me che ancora non conosceva il piacere.
Improvvisamente, Kiro si ferma, rimane immobile, inginocchiato tra le mie gambe.
Lentamente mi volto verso di lui, mi sta guardando ed attende la mia risposta.
A malapena riesco a sollevarmi sulle ginocchia ed a girarmi, gli prendo il viso con mani tremanti.
“Ti voglio ...” e lo bacio come non ho mai fatto prima.
Sto scoprendo cose di me che nemmeno immaginavo, grazie a Kiro.
E ne sono immensamente felice.
Mi sento libero.
Libero e felice, con il mio ragazzo, in questo enorme letto, durante questa splendida notte d’amore.
Kiro si stacca dalle mie labbra e sorride malizioso. Mi fa di nuovo sdraiare sul letto, sotto i miei fianchi ha sistemato un cuscino. Lentamente mi accarezza le gambe, si avvicina e si inginocchia tra esse. La punta del suo sesso inizia a premere, fatica ad entrare, tanto l’apertura è ancora stretta.
Sento male e improvvisamente ho paura, cerco di scostarmi ma Kiro mi tiene fermo, tenendomi per le cosce.
“Rilassati, Shin” sussurra e rimane immobile, aspettando che io riesca ad adattarmi alla sua invasione.
Oltre al dolore che provo, mille pensieri invadono la mia mente.
Non mi sono mai fermato a riflettere su quanto male sente Kiro ogni volta che facciamo sesso.
A vederlo, sembra che non soffra, ma solo ora mi rendo conto che in realtà dissimula abilmente il dolore che io stesso gli infliggo. D’accordo che poi tutto si trasforma in piacere, ma l’inizio è comunque traumatico ...
“Shinny ...” la sua voce mi richiama dai miei pensieri.
“Io ... mi dispiace di averti fatto male ...” gli prendo la mano e la stringo.
Kiro mi guarda stranito.
“Non mi hai mai fatto male ...” mi rincuora, un largo sorriso gli illumina il bel viso.
“Vuoi continuare?” chiede tenendomi sempre la mano.
Annuisco leggermente, anche se in cuor mio, ho ancora paura.
Paura di sentire dolore e credo che Kiro abbia intuito quello che mi passa per la testa in questo momento.
Accompagna la mia mano sul mio sesso.
“Accarezzati ...” mi ordina “ piano ...”
Inizio a fare come lui mi ha chiesto e già sento la famigliare sensazione di piacere crescere lentamente.
Kiro ne approfitta per spingersi un poco di più dentro me e si sofferma a guardarmi.
“Piano ... Shin” la sua voce mi guida mentre affonda nel mio corpo.
Ferma la mia mano, si appoggia al mio inguine e attende che sia io a dargli un segnale.
Il suo splendido viso è costellato di minuscole goccioline di sudore, deve aver fatto una fatica incredibile a controllarsi per non farmi male.
Adesso lo comprendo molto bene.
Mi sollevo sui gomiti, voglio raggiungere le sue labbra, sentire il suo respiro nella mia bocca, voglio essere una cosa sola con lui.
Mentre gli sussurro “Ti amo”, Kiro inizia a spingere, prima lentamente, poi seguendo il ritmo dei miei gemiti, sempre più veloce.
Non sento più male, sta toccando un punto segreto del mio corpo che mi sta inondando di sensazioni mai provate prima.
Sono sconvolto, sopraffatto dalla percezione di piacere che mi sta donando il mio compagno.
Dall’espressione concentrata del suo volto capisco che sta arrivando al culmine ed anche io sento che sto per venire.
Mi stringo di più a Kiro, il suo ventre struscia sempre più veloce contro il mio sesso.
Non resisto più, mentre un grido roco mi scuote, sento il liquido caldo bagnare la mia pelle e qualcos’altro, altrettanto bollente invadermi.
Kiro freme tra le mie braccia, esala un ultimo gemito di piacere e si lascia andare sul mio petto, stremato.
Lo abbraccio dolcemente, non ho mai provato niente di simile.
Lo bacio sulla guancia e l’attiro ancora più vicino, le nostre gambe si incrociano sotto il lenzuolo stropicciato.
Stancamente cerco con la mano il telecomando e mentre spengo il televisore, mi accorgo della musica che ha fatto da sottofondo a questa serata. Non la dimenticherò mai. La grazia e la dolcezza della chitarra di un grande musicista ha delicatamente accompagnato questa mia nuova esperienza.
Nel buio della stanza mi lascio cullare dal lieve respiro di Kiro, nonostante la stanchezza, il sonno tarda ad arrivare. Ho la testa piena di pensieri e tutti convergono sul mio piccolo compagno.
Non ho mai amato nessuno così, riempie di gioia e di allegria la mia vita.
Non posso più fare a meno di lui, ormai è parte di me e, spero tanto, di essere anche io il tassello più importante del suo cuore.
