Endless Rain
Finalmente sono riuscito a portarla nella mia camera .
Sono due giorni che sto lavorando per arrivare a questo momento.
Forse non sono stato molto romantico, non le ho chiesto nemmeno cosa pensa di me, ho scavalcato i miei amici, ma almeno, ora, lei è qua.
Questo è il momento della verità.
O mi va bene, o rimedio qualche schiaffo.
Sempre meglio che non fare niente.
Le ho lasciato il polso che ho stretto fino a pochi secondi fa.
Lei non sembra preoccupata per essere stata trascinata, senza tanti complimenti, nella mia stanza.
Anzi, mi sta guardando e sorride. Se non fosse perché è così minuta, mi farebbe un po’ paura.
Sta troppo zitta.
Mi sta studiando, come un cacciatore studia la sua preda.
Ma in questo caso, dovrei essere io il cacciatore ... perché mi sento tanto un povero coniglietto sotto il suo sguardo impietoso?
Lyla avanza verso di me, e io arretro fino a quando non tocco con i polpacci la sponda del letto.
Si ferma a pochi centimetri da me, i suoi occhi viola continuano a scrutarmi.
Sono quasi crudeli, come crudele è divenuto il suo sorriso.
Sono abituato ad avere il controllo della situazione, ma lei non mi lascia fare niente. Non è come le altre ragazze che ho avuto. E’ diversa, il suo modo di agire è insolito, non sono preparato a quello che lei ha in mente. Rimango inerte, in equilibrio precario contro il bordo di legno del letto.
Lyla posa la piccola mano bianca sul mio petto e spinge. Cado sul letto e, in men che non si dica, è sopra di me. Sono sorpreso, va meglio di quanto sperassi.
“Allora, Yu ...” mentre inizia a parlare si mette a cavalcioni, strusciandosi leggermente contro il mio inguine. Mi sistemo meglio sotto di lei, comincia a venirmi caldo.
Le carezzo lievemente i fianchi fasciati dai jeans, la corta maglietta nera che indossa lascia intravedere la pelle liscia e morbida del suo grembo. Vedo luccicare il piercing che porta all’ombelico, chissà quali altri segreti potrei scoprire sul suo splendido corpo.
“... era questo che volevi?” continua Lyla mentre solleva il bordo della mia t-shirt e inizia ad accarezzarmi languidamente. Il tocco delle sue mani mi fa venire la pelle d’oca, rabbrividisco mentre mi sfiora con la punta delle dita il basso ventre per poi salire verso il petto.
Un sospiro di piacere mi sfugge, ma lei non dice nulla, continua a sorridere in quello strano modo.
Poi , all’improvviso, si abbassa sul mio viso, i suoi capelli neri si confondono con i miei.
Le sue labbra sono così vicine alle mie, mi sollevo leggermente cercando di catturarle.
Ma lei è più veloce. Mi bacia come nessun altra ha mai fatto prima, mi lascia senza fiato.
“Non lo avrai mai ...” con una movenza felina, Lyla scende dal letto e si avvicina alla porta.
Si volta a guardarmi, come per rendersi conto del risultato che ha ottenuto.
Sono ancora sconvolto dal suo bacio.
Non riesco a dirle niente e tanto meno a capire il perché di questa messa in scena.
Apre la porta e se ne va, lasciandomi in uno stato pietoso.
“Aspetta ...” rantolo, ma ormai è troppo tardi, la porta si è richiusa dietro lei.
Rimango da solo, nel mio lettuccio, sento ancora il sapore delle sue labbra sulle mie.
Certo, che sa come fare impazzire un uomo, quella ragazza, ma sa anche come distruggerne qualsiasi speranza.
Mi rannicchio in un angolino, non ho voglia di tornare di là, con gli altri, anche perché, sono sicuro, passerebbero il resto del pomeriggio a sfottermi.
Lyla ritorna in cucina dopo pochi minuti.
Vuol dire che Yu ha fallito il suo maldestro tentativo di seduzione.
Shin ridacchia divertito ed io non sono da meno.
“Ridete ...” ci apostrofa lei, guardandoci dall’alto verso il basso, poi, senza concludere la frase, si avvicina alla finestra del soggiorno e rimane lì, in piedi, a guardare fuori.
Mi alzo e faccio cenno a Shin di andare a sentire cosa è successo.
“Io ...?” mi guarda storto, quasi avesse paura della reazione della ragazza.
“Sei suo amico, no? Allora vai.” Lo spingo verso la sala “io vado a vedere se Yu è ancora vivo.”
Non busso neanche, entro e richiudo la porta alle mie spalle.
Yu è sdraiato sul letto, girato sul fianco, non riesco a vedere il suo viso.
Mi avvicino e siedo sulla sponda, lui non si muove, non mi guarda nemmeno.
Gli accarezzo timidamente i capelli arruffati, scostandoglieli dal volto.
Vorrei chiedergli cosa è successo con Lyla, ma è così avvilito che preferisco tacere.
Se vuole, sarà lui a raccontarmi quanto è accaduto.
Yu si sposta un pochino sul letto e mi fa cenno di coricarmi accanto.
“Strify ...” non finisce la frase, mi abbraccia e si stringe con forza a me.
“E’ cattiva” aggiunge e nasconde il viso contro la mia spalla.
E’ cattiva perché non ti ha concesso nulla - penso.
Ma poi mi rendo conto che è Yu, quello che mi sta chiedendo consolazione, l’uomo che non deve chiedere mai è stato respinto da una ragazzina, il suo amor proprio deve essere andato in mille pezzi.
“Ci sono io ...” lo bacio castamente sulla fronte, mi sistemo meglio accanto a lui che continua a stringermi. Non è la prima volta che ci troviamo in questa situazione, cioè che il sottoscritto cerca di rincuorare quello scavezzacollo di Yu, e non sarà nemmeno l’ultima. Però ogni volta, mi accorgo che qualcosa di nuovo fiorisce nel mio cuore, non so come spiegarlo, ma la sua vicinanza da conforto anche a me, mi rasserena stargli vicino e sentirmi utile.
Le ragazze passano, volano via come foglie autunnali, ma io rimango sempre, sarà forse l’amore che mi spinge verso il mio migliore amico? Non conosco ancora la risposta, sono combattuto tra il desiderio di rimanere fra le braccia di Yu e ritornare di là, dove c’è Lyla.
Lei mi attira, come una falena è attirata dalla luce, devo solo stare attento a non bruciarmi le ali.
to be continued
Non chiedetemi il perchè, non lo so. Nemmeno io riesco a capire come si può dire di no a quel bendidio che è Yu. Forse lei mira a qualcosa di più ... biondo?
