Non è che mi convinca molto, e sono andata OOC. Piccola nota per chi sta seguendo solo l'anime:c'è qualche spoiler in questa storia. Se invece state seguendo anche il manga allora non avrete problemi. va beh sto sparando cazzate >.>
L si girò nel letto, al suo fianco Light Yagami sbuffò spazientito e con un gesto scazzato strattonò la manetta verso di se, obbligando L a girarsi nuovamente.
“Ryuzaki piantala!” grugnì il giovane, mentre riprendeva la contemplazione del soffitto.
L mugugnò ma rimase fermo.
Passarono pochi minuti di assoluta mobilità e silenzio, prima che L si muovesse nuovamente cambiando lato trascinandosi dietro il braccio magro di Light.
“Ora mi hai stancato” sbottò il giovane, scattando a sedere “Tu puoi anche stare li a girarti tutta la notte arrovellandoti nei tuoi pensieri, ma io ho sonno e voglio dormire!”
L non rispose, si sedette anche lui, stiracchiando le membra intorpidite dal poco sonno.
“Scusa, non volevo svegliarti” sussurrò nel buio della stanza.
Light brontolò un qualcosa di incomprensibile e si sdraiò nuovamente.
“Fammi un favore, fingiti morto” gli consigliò Light prima di chiudere nuovamente gli occhi.
“Non posso…”
L si mosse e si sistemò nella solita posizione in cui tutti erano abituati a vederlo.
Esasperato Light accese con una manata la lampada sul comodino e si appoggiò ad un gomito per guardarlo.
“E per quale arcano motivo non potresti dormire come un essere umano normale Ryuzaki?”
“Sono ossessionato da Kira” rispose semplicemente il primo, fissandolo negli occhi “E comunque non dormo molto ultimamente”
Gli occhi passarono sul corpo di L lascivi, studiandone la vulnerabilità, indossava solo i pantaloni del pigiama e il petto magro era nudo.
“Non riuscirai mai a concentrarti decentemente se non dormi la notte Ryuzaki”
L afferrò una cartella appoggiata sul suo comodino e la poggiò sul letto, tenendola con quel suo strano gesto, che lo portava a toccare tutti gli oggetti solo con la superficie minima delle dita.
“Insomma cosa diavolo sappiamo di nuovo?” si domandò L, affondato nei suoi pensieri.
Light sospirò sedendosi comodo sul letto, direttamente di fronte a L.
“Dunque” iniziò “Sappiamo che la Yotsuba sta usando Kira per eliminare i loro diretti concorrenti, e che nelle riunioni segrete del venerdì sera decidono di volta in volta chi far uccidere ”
“Ryuzaki” lo interruppe Light, avvicinandosi.
“Dormi, vedrai che ti farà bene, abbiamo un’intera giornata per pensare a Kira e alla Yotsuba”
Light sorrise enigmatico, senza lasciar intendere quello che pensava.
“Non fraintendermi, anche io voglio trovare Kira con tutte le mie forze, ma non credo che rinunciare al sonno mi venga utile per le indagini” accennò un sorriso, che gli scoprì i denti bianchi per un secondo.
L si mosse irrequieto, ma non accennò a sdraiarsi e ne a voler mollare la risma di fogli che stava studiando.
“Non posso, non ho sonno” rispose il detective, affondando il naso negli incarti.
L’altro sbuffò sonoramente “Almeno vedi di non muoverti in continuazione” lo ammonì, e tornò a sdraiarsi.
I minuti passarono lentamente, e Light sprofondò in un sonno pesante contornato da diversi sogni.
Era l’alba quando la luce che filtrava attraverso la finestra svegliò Light.
Stropicciandosi gli occhi, la manetta tintinnò, ricordandogli il legame che L aveva imposto per tenerlo sotto controllo, seguendo la catena che terminava al polso magro del detective, si rese conto che L dormiva scompostamente con ancora un foglio in mano, la bocca socchiusa e il petto che si sollevava con calma.
Un sorriso apparve sulle labbra di Light, che rimase per un attimo a guardarlo.
“Che fai mi spii Yagami?” la voce appena assonnata di L lo colse di sorpresa.
“Veramente stavo decidendo se svegliarti o no” si scusò il giovane, sentendosi scoperto.
L aprì leggermente gli occhi, giusto il minimo indispensabile per mettere a fuoco Light.
Malgrado la pigrizia con cui il detective spostava lo sguardo, il giovane sentì materialmente lo sguardo che lo studiava.
L sorrise. Vederlo sorridere era un evento raro e quando accadeva era per qualche buona ragione.
“Sei arrossito” tese l’indice verso Light, indicandolo, mentre il sorriso gli si allargava sul viso pallido.
“Hai dormito alla fine” affermò il detective mettendosi seduto.
Il repentino cambio di discorso diede a Light il tempo di riprendersi dall’imbarazzo.
“Strano, quando sorride sembra un’altra persona” pensò rapidamente, prima di tornare alla solita compostezza.
“Si ho dormito, quando finalmente ti sei deciso a stare fermo” Light si avvicinò a L e muovendosi a carponi sul letto scese dal letto dalla parte del detective.
“Pronto alla nuova giornata Ryuzaki?” domandò stiracchiandosi le braccia.
L si alzò a sua volta e senza rispondere si avvicinò a Light.
Erano praticamente alti uguali e riuscì a sussurrargli all’orecchio pigramente “Sai che non dormo a causa tua vero?”
Light strabuzzò gli occhi, girandosi a guardare in viso il detective, che rimase impassibile.
“Cosa?” chiese incerto.
“Hai capito benissimo Yagami” L si allontanò, e senza proferire alcuna spiegazione si diresse in bagno.
Light si mosse veloce e lo afferrò per un braccio.
“Ora ti spieghi” quasi ringhiò in faccia al detective.
“Cosa c’è da spiegare in una semplice frase? E meno male che hai un QI altissimo Yagami” lo canzonò, cercando di liberarsi dalla presa decisamente più forte di Light.
“Cosa diamine vuol dire che non riesci a dormire a causa mia Ryuzaki?” ripetè ancora più irritato e stringendo la presa.
“Vuol dire semplicemente quello che ho detto. Non dormo per colpa tua, per la tua presenza, per il tuo respiro, per la tua sagoma nel buio, per la posizione in cui dormi, per il modo in parli talvolta nel sonno” L fece una pausa, spostando lo sguardo verso il letto “Semplicemente mi distrai Yagami” terminò, stringendosi nelle spalle.
Light sembrava ghiacciato, meccanicamente lasciò andare il polso si L e si ritrasse lentamente.
L lo superò e raggiunse il bagno da dove, tuttavia, ne uscì pochi secondi dopo.
Trovò Light appoggiato allo stipite della porta, lo sguardo assorto.
“Perché mi hai detto quelle cose?” chiese senza spostare lo sguardo dal pavimento.
“Perché” L afferrò il mento di Light e lo obbligò a guardarlo, “Perché è tanto che voglio fare questo” avvicinò il viso a quello di Light e dopo un secondo di titubanza appoggiò le sue labbra a quelle del giovane.
La prima reazione di Light fu di irrigidirsi, ma dopo l’attimo di smarrimento, si rilassò e rispose al bacio, avvicinandosi a L e stringendolo a se.
Fu il detective a interrompere il contatto, arrossendo.
“Ora sei tu quello che arrossisce” gli disse Light staccandosi da lui.
L in tutta risposta entrò nel bagno, accostando la porta per quanto la catena delle manette glielo permettesse.
Uscì pochi minuti dopo, di nuovo nei panni di L il detective che vuole catturare Kira.
“Andiamo Yagami, abbiamo molto da fare oggi” furono le uniche parole che rivolse a Light prima di trascinarselo dietro.
