| A Crazy Day ... and the night will be more
Crazy Shopping
2
Dopo quasi un’ora siamo pronti per uscire, l’unico che ancora si attarda è Kiro che parla al cellulare con Luminor. Fa segno a Shin di prendere carta e penna e di scrivere, inizia a dettare una lista infinita di titoli di libri. Evidentemente il caro Lumi ha intenzione di passare i prossimi mesi sepolto nei suoi amati testi.
“Non ti preoccupare, Lumi, ho preso nota e si, non spendiamo tutto ... almeno credo.” Kiro mi guarda preoccupato, mi fa segno di avvicinarmi e di parlare con Luminor. Devo farlo altrimenti è capace di tenerci al telefono tutto il pomeriggio, pur di non farci uscire.
“Ehi! Facciamo solo qualche spesuccia, non ho intenzione di finire sul lastrico. Fidati di me, lo sai che sto sempre molto attento ai soldi, no?” cerco di convincerlo, parlando con un tono di voce serio mentre gli altri tre ghignano.
“Ti chiamo stasera, Lumi. Devo andare, ciao ...” chiudo la conversazione e faccio segno di uscire.
Kiro mi dà l’elenco dei libri del nostro intellettuale tastierista e lo ficco nella tasca dei jeans.
Sono l’ultimo ad uscire di casa, chiudo la porta con le chiavi che mi porge Yu e gliele riconsegno.
Fa di tutto per rimanere indietro con me, non parla ma è come se lo facesse, sento che mi desidera,
mentre scendiamo le scale mi sfiora la mano. Mi fermo sul pianerottolo, aspettando la sua prossima mossa, sta diventando un gioco divertente, comincia a piacermi l’idea di essere sedotto dal mio migliore amico.
Yu si ferma dietro di me, scosta leggermente i capelli dalla nuca e mi bacia delicatamente.
“Sei bellissimo ...” sussurra, poi mi supera e raggiunge gli altri due che ormai sono arrivati nell’atrio del palazzo.
Ho la pelle d’oca nel punto in cui mi ha sfiorato con le labbra , lo tocco con la mano, è una sensazione bellissima quella che sto provando in questo momento. Sono divertito e, allo stesso tempo, affascinato dal modo in cui si sta comportando Yu. Non l’ho mai visto così, è dolce e attento, esattamente il contrario di come si comporta solitamente e, cosa ancora più importante, non ha mai sedotto nessuna ragazza con questo sistema. Mi sento molto lusingato dalle sue attenzioni.
Usciamo in strada e prendiamo al volo l’autobus che porta in centro. La gente ci guarda incuriosita, come al solito, ma noi facciamo finta di niente, meglio non attirare troppo l’attenzione, le fans sono sempre in agguato e sinceramente, non ho voglia di farmi rovinare un delizioso pomeriggio di shopping sfrenato
Arrivati in centro, scendiamo dal bus e ci fiondiamo nel nostro negozio preferito. Le commesse ci conoscono bene e ci lasciano curiosare e provare ogni sorta di vestito.
Kiro è quello che si diverte più di tutti, sommerso da pantaloni e magliette, per lui è veritiero il motto “Style is War”, sta veramente lottando nel camerino di prova. Si guarda e riguarda allo specchio, chiama Shin, poi chiama me. Fa l’indeciso, esita sul colore di questo o quel capo, finchè non lo lasciamo solo ed andiamo anche noi a misurarci qualcosa.
Ho scelto delle belle t-shirt e le sto giusto provando, quando nella cabina entra Yu.
“Dammi un consiglio ...”, lo guardo attraverso il riflesso nello specchio e mi atteggio quasi fossi una vera modella, inarcando la schiena, la mano languidamente poggiata al fianco.
Ma lui non mi guarda direttamente, rimane con la testa bassa, mormora qualcosa che non capisco.
“E dai, Yu, renditi utile!” insisto “prendo questa nera o quella fucsia?”
“Prendile tutte e due, no? Piuttosto, dammi la lista di Luminor che vado nella libreria qui vicino.”
“E’ nella tasca dei jeans.” Rispondo distrattamente mentre mi tolgo la maglietta.
Sento la sua mano seguire la cintura di pelle, non si ferma in prossimità della tasca ma prosegue, si è accorto che i pantaloni sono slacciati e mi stanno su solo perché tengo le gambe divaricate.
Non riesco a reagire, sono rimasto avviluppato nella t-shirt che mi copre il viso, con le mani bloccate nelle maniche. Yu ne approfitta per rubarmi una carezza in un posto dove non dovrebbe mettere le mani. Protesto, senza troppa convinzione, lui mi libera la testa e mi tiene stretto mentre con l’altra mano continua ad accarezzarmi tra le gambe. I suoi occhi grigi mi guardano sognanti attraverso il riflesso dello specchio, rimango affascinato dalle nostre figure. Il suo viso è vicinissimo al mio, le sue labbra quasi mi sfiorano il collo, una mano è sul petto e l’altra vaga carezzevole e intrigante sul mio sesso che si sta inturgidendo.
“Stasera ...” sussurra con voce roca Yu e mi lascia eccitato, interdetto e preoccupato.
Mi appoggio con le spalle alla parete e lascio cadere la maglietta sulla panca accanto, l’immagine che mi riporta lo specchio è di un ragazzo sconvolto. Sono spettinato, la canottiera è tutta stropicciata, i pantaloni sono abbassati e lasciano intravedere la mezza erezione che mi hanno causato le carezze di Yu. Ho gli occhi lucidi per l’eccitazione ed è così che mi trova Shin, che senza bussare entra nella mia cabina.
“Hai finito ... uh ... ma cosa è successo qui?” mi guarda perplesso, i suoi occhi si abbassano sul rigonfiamento che cerco inutilmente di nascondere chiudendo i jeans.
“Niente, non è successo niente.” Rispondo acido, immediatamente mi pento. E’ Shin quello che ho davanti e che si sta preoccupando per me.
Lo abbraccio fraternamente, appoggio la fronte alla sua spalla, quasi a chiedergli protezione.
“Mi prometti di non farne parola con nessuno?” chiedo sottovoce.
“Nemmeno a Kiro?”
“Per ora no.”
“Ok. Prometto, che segreto nascondi?” le sue braccia mi cingono i fianchi, tenendomi contro il suo corpo magro.
“Yu ...” mi blocco, non riesco ad andare avanti. Shin abbassa il viso, un’espressione interrogativa gli si è dipinta sul bel volto.
Prendo un bel respiro.
“Si comporta stranamente. Mi sta facendo una corte serrata e prima è entrato qui e ... questo è il risultato.”
Shin si allontana quel tanto che basta per guardarmi negli occhi.
“Sembra che a te piaccia, o no?” mi chiede serio.
“Io ... non lo so.” Abbasso lo sguardo, quasi mi vergognassi. “No, è una bugia, mi piace e mi spaventa allo stesso tempo.”
“Perché?”
“Perché è Yu. Capisci che intendo?” gli stringo le braccia per dar forza alla mia argomentazione.
“Una botta e via, lo fa con tutte. Io non ho mai visto la stessa ragazza per più di una volta. Non vorrei essere solo una delle sue conquiste.”
Shin rimane qualche attimo in silenzio, poi mi abbraccia dolcemente.
“Secondo me, non dovresti avere paura. Con te, Yu, non si comporterebbe mai da stronzo. Ne sono sicuro. Adesso vestiti, dai, che abbiamo finito con gli acquisti.”
Mi lascia andare e mi aiuta a rivestirmi. Sono sempre pensieroso, all’improvviso ho come una rivelazione, Shin sa qualcosa che io ignoro. Per forza, altrimenti come potrebbe essere così sicuro?
Prendo le t-shirt, alla fine ho deciso di acquistarle tutte e due, e mi avvio verso la cassa dove c’è già Kiro che ci aspetta e chiacchiera amabilmente con la commessa.
“Tu sai qualcosa, vero Shin?” gli sussurro nell’orecchio.
Si volta a guardarmi, con l’espressione più innocente che gli abbia mai visto.
“Ti giuro, non ne so niente di questa storia, a parte quello che mi hai raccontato tu.”
Prende Kiro sotto braccio, alcuni sacchetti con gli indumenti ben piegati e si allontana fischiettando. A questo punto non mi resta che pagare con la mia nuova carta di credito tutti gli acquisti, andare a recuperare Yu nella libreria e tornare a casa.
A casa ... stasera ... un brivido mi percorre la schiena al pensiero di quello che potrebbe succedere, desiderio e timore si mescolano in me, come uno strano cocktail.
|
