Dopo millemila anni che non postavo xD sono tornata.
Questo capitolo è stato un parto o_O
Spero vi piaccia!! ^^
Lasciami credere che ritornerai angelo mio
capitolo 5
Il giorno dopo Ivy non andò a scuola. E nemmeno quelli seguenti. Era pomeriggio inoltrato quando Jasmine la rivide e ne rimase sconvolta. Aveva graffi e lividi ovunque, faceva fatica a camminare e aveva qualcosa negli occhi che la faceva sembrare fin troppo fragile. La mora le corse incontro e l'abbracciò. Ivy spalancò gli occhi, aveva voglia di piangere, ma non voleva mostrarsi così debole.
-Ehi, cos'è successo? Chi è stato?- chiese Jasmine
-Nessuno.Lasciami.- La rossa tentò di essere più fredda e distaccata possibile, ma la sua voce tremava.
-Io e te...non penso che possiamo vederci ancora. Mi dispiace.- continuò Ivy.
-E perchè scusa?-
-Troppe domande. Troppi perchè. Troppe risposte che io non posso darti.-
Jasmine ebbe l'impulso di schiaffeggiare la rossa, ma contro i suoi istinti, le si avvicinò e le sorrise amaramente.
-Tu non mi puoi mollare così. Come se non fosse accaduto niente! Ormai ci sono dentro! Ho il diritto di sapere!- Alcune lacrime le rigarono le guance.
-Non piangere. Mi fai solo sentire più inutile.- detto questo, Ivy si girò e se ne andò.
-Avevi promesso! Sei una bugiarda!- le urlò dietro la mora. Iniziò a piangere si sedette per terra, sull'erba umida del parco, la testa posata sulle gambe.
Quando Ivy tornò a scuola due giorni dopo, tutto era cambiato; Jasmine non la salutava, evitava il suo sguardo e sembrava perennemente annoiata, sempre con la testa altrove.
Aveva iniziato a farsi del male fisico, piccoli taglietti, niente che comportasse perdite di sangue. Almeno così poteva distrarsi. Il suo sguardo era vuoto, non sembrava più la ragazza dolce e testarda che era.
Ivy non poteva vederla così, non lo sopportava. Si sentiva uno schifo e capiva di non essersi comportata bene con lei. Non le aveva detto la verità e se ne era pentita. Non le aveva detto quello che iniziava a provare per lei e ora non avrebbe più avuto la possibilità di farlo.
Avrebbe voluto avvicinarla, sorriderle e fare finta che non fosse accaduto nulla ma sapeva che non sarebbe servito a niente.
Decise che le avrebbe parlato. Al ritorno da scuola. L'avrebbe accompagnata, che l'altra lo volesse o no non importava. Avrebbe rimediato.
Suonò la campanella; Jasmine prese la cartella, si mise le cuffiette dell'iPod nelle orecchie e uscì dall'aula.
Non si accorse della figura che le camminava dietro, era troppo impegnata ad ammirare il pavimento dei corridoi.
Uscita dalla scuola, sentì una leggera pressione sulla spalla.
Si tolse gli auricolari, e si girò, pronta a rispondere male a chiunque le avesse allungato il tragitto verso casa.
-Possiamo parlare?- chiese la rossa.
-Secondo te?! Lasciami in pace.- rispose Jasmine sbuffando.
-Ehi dai, per favore!-
-Quale parte di “lasciami in pace” non ti è chiara?-
“Oh no. No.” pensò la rossa “non l'avrai vinta così facilmente”
Ivy attirò a sè la mora portandola nel retro dell'edificio scolastico.
-Io non penso di poter resistere ancora molto, senza di te.- le sussurrò in un orecchio.
Jasmine spalancò gli occhi, il cuore le batteva all'impazzata. Le sembrava che il tempo si fosse fermato e sperò che quell'istante non finisse mai.
Note finali: *si asciuga il sudore* ringrazio la marti per aver corretto tutti gli errori^^ commentate!
