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Still standing (...on the borderline?), Introduzione

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CAT_IMG Posted on 27/4/2009, 20:41




Ok, io ci provo.
Daltronde, non è mai morto nessuno per la lettura di una fanfic schifosa, no?
No. >.<

Questa è la prima fanfic che scrivo dopo un bel po' di tempo, non so come si evolverà, non l'ho ancora finita... probabilmente più avanti avrà qualcosa di sovrannaturale. E' una delle mie prime slash, quindi abbiate pietà di me x)
Il pairing è Lauri/Ville, per chi non lo sapesse Lauri è il cantante dei The Rasmus ed è lui il protagonista principale, però visto che c'entrano anche gli HIM l'ho messa qui... se ho fatto male ditemi pure! ^^
Ok, bando alla ciance, a voi l'onore di leggere questa ... ehm ... roba.


Still Standing (...on the borderline?)



Introduzione

Come ogni notte sei lì. Sotto il cielo nero come la tua anima, tra cento lapidi lisce e candide, accasciato accanto a una foto e un mazzo di fiori; gli occhi arrossati, la matita nera sbavata sulle guance, sai che fa freddo ma non tremi, senti solo il dolore e lo strazio continuo che hai dentro. Non hai il coraggio di alzare gli occhi e guardare di nuovo quella foto... a cosa servirebbe?
Ce l'hai dentro il suo sguardo, quello sguardo che fino a qualche settimana fa ti rassicurava e consolava e che ora ti perfora il cuore e l'anima, ti tortura, ti porta sull'orlo del baratro ma poi non ti lascia cadere, ti tiene sospeso a ingurgitare dolore, dolore e ancora dolore. Sei perso tra i ricordi, tra i sensi di colpa, perchè tu dovevi capire, tu dovevi sentire che qualcosa non andava, che dietro ai sorrisi rassicuranti e alle risate si nascondeva un'ombra sempre più grande, una condanna sempre più certa.
Invece no, perso nei tuoi problemi e dolori ti lasciavi abbracciare, senza sapere che chi aveva più bisogno di aiuto in quel momento era lui.
E' tutta colpa tua, lo sai, continui a ripetertelo, forse anche ad alta voce, ogni volta è una pugnalata più profonda ...
Senti una mano posarsi sulla tua schiena e un'altra accarezzarti dolcemente i capelli. Vorresti scacciarle, ma non ce la fai. Le mani si allontanano e due braccia forti ti circondano il torso esile.
<< No ... >> riesci a mormorare con voce rotta e debole, stringendoti con una mano alla lapide bianca.
Una felpa calda si posa sulle tue spalle. Eero ti fa alzare e appoggiare a lui, non riesci a camminare, non capisci niente, tutto è appannato dal dolore. Le braccia del tuo amico ti stringono mentre lentamente ti porta fuori dal cimitero, le tue proteste sono deboli, troppo deboli. Con uno sforzo sovrumano ti volti verso quella lapide, quella foto, quel mazzo di fiori. Leggi il nome scritto con caratteri dorati: Mikko Niemolen. Il tuo cuore si blocca per un istante, per poi frantumarsi in mille pezzi.
Perché tu lo sai bene.
La morte è l'unico nemico che non può essere sconfitto.
 
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