,f a n f i c t i o n stories ~

Silent pac, LM.C

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Wale993
CAT_IMG Posted on 28/4/2009, 17:40





Salve! Ci riprovo ancora con questa storia su Maya e Aiji, chiedo subito scusa per gli errori che troverete e ora la storia^^


Silent
pact


Mi hai deluso, non credevo di poterlo dire con tanta convinzione ma
è così.

é vero anche che non avrei il diritto di dirlo
però non riesco a farne a meno.

Sei il mio migliore amico da quando due anni prima che finisse la
scuola tu sei stato il mio vicino di banco, da quel giorno siamo sempre
stati inseparabili, non c'erano segreti a parte il piccolo dettaglio
che mi sono preso una cotta per te, adesso che a scuola non ci andiamo
più sei diventato il mio chitarrista, passiamo ancora
più tempo insieme, ed è bellissimo, soprattutto
nel tur bus dove siamo davvero a stretto contatto.

Pochi giorni fa eri venuto a dirmi che ti eri messo con un tipo, per me
era stata peggio di una pugnalata in pieno cuore, non perchè
sono il solito ragazzino che vive il suo amore nel più
totale silenzio, no bhè forse un pochino anche per quello ma
soprattutto perchè tra di noi non è sempre stata
calma piatta, infatti è capitato più volte che tu
mi baciavi e non come un amico oppure che dovevi dirmi una cosa
importantissima, che casualmente ti dimenticavi subito, proprio mentre
ero sotto la doccia e nel farttempo mi guardavi in silenzio, una volta
sei anche entrato con me, ho sperato che ti eri deciso a dichiararti o
almeno a fare il primo passo, invece niente, sfioravi la mia pelle mi
toccavi ma niente di più.

Dopo tutto questo ho cominciato a pensare che anche tu per me provassi
qualcosa, ma evidentemente non era così.

Eri davvero preso da quella storia spesso uscivate e al ritorno mi
raccontavi ogni cosa, io ti dicevo che a me non piaceva e non solo
perchè ero geloso di lui ma anche perchè quel
tipo lo conoscevo e non mi aveva mai ispirato più di tanto,
aveva sempre una maglietta degli Iron Maiden a maniche corte e
camminava come uno zombie avanti e in dietro con le cuffie alle
orecchie e la musica talmente alta che potevano sentirla tutti, cosa
cavolo ci trovi in lui? Ba...comunque eri molto coinvolto, se non lo
vedevi lo chiamavi o gli scrivevi o se no andavate avanti a squilli,
finchè un bel giorno lui non ti mollò, eri in
crisi non mangiavi, non dormivi e a malapena parlavi, inizialmente ero
anche contento perchè comunque le crisi d'amore si risolvono
e io ti sarei stato vicino finchè la tua non si fosse
completamente estinta ma poi ti ho sentito suonare, sembra stupido ma
è li che ho capito che stavi davvero male, la chitarra si
suona con le vibrazioni dell'anima che giocano con le 6 corde e quel
suono anche se la melodia era allegra perchè forzata dalla
dita appena esse lasciavano la tastiera per i pochi secondi che
occorrono per cambiare accordo si sentiva che il timbro era cupo.

Non sapevo cosa fare, avrei dato l'anima per vederti ancora sorridere
IO, ma questo non era rilevante e non importava a nessuno.

Poco tempo dopo ti vedo tornare a casa tutto contento.

Vi eravate rimessi insieme.

Ma come al solito qualcosa doveva andare storto, già il
giorno dopo era di nuovo finita per colpa sua, questa volta l'avevi
presa meglio ma comunque soffrivi, certo, ti capivo alla perfezione
vedersi negare la persona che si ama non è mai piacevole ma
per voi non era ancora finita, e no infatti vi siete rimessi insieme
per la terza dannatissima volta, per me era sempre più
doloroso questo gioco, tutte le volte mi sembrava di avere una
possibilità ma pochi secondi dopo quella svaniva quasi
risucchiata da un buco nero, era come far vedere ad un condannato a
morte una porta che da sulla libertà per poi sbattergliela
in faccia, non c'è la facevo più.

Poi tanto per cambiare vi siete lasciati di nuovo quando me lo hai
detto stavo per mettermi a piangere ma non l'ho fatto finchè
ho saputo che eravate tornati insieme, infatti sono scappato in camera
mia dove ho dato sfogo alla mia rabbia versando lacrime e rompendo
oggetti, quando mi sono calmato sono tornato da te, non
perchè volessi ma semplicemente perchè vivendo
sotto lo stesso tetto è impossibile evitarlo.

Tornando alla delusione, bhè quando ti avevo chiesto il
motivo per cui eri tornato con lui mi avevi detto che era solo per
prenderlo in giro e fargliela pagare per tutto quello che ti aveva
fatto, si, sarebbe stato bello se fosse effettivamente stato
così, peccato che neanche un ora fa sei venuto tutto
contento a dirmi che lo avete fatto.

Questo prova non solo che per me non provi niente ma anche che come
amico valco poco dato che mi hai mentito e come se non bastasse
continui a mostrarmi soddisfatto i succhiotti che ti ha lasciato sul
mento e sul collo, non c'è la faccio più, per
fortuna dobbiamo salire sul palco.

Sento le fan che urlano contente ed emozionate, è ora di
renderle felici...almeno loro...

Entri prima tu, mi sembri una delle caprette di Haidi, da come saltelli
non si direbbe che solo ieri l'hai preso nel cuNO! Non devo farmi
prendere dalla rabbia.

Ti raggiungo molto meno entusiasta e comincio da subito a cantare, non
ho voglia di parlare.

Sto fermo davanti al microfono come un idiota mentre tu ti scateni
manco fossi Jimi Hendrix, mi dispiace caro ma per quanto sei bravo il
paragone non regge, waaa che cose inutili che penso.

Mi giro a guardarti, sei impegnato a guardare fisso un punto tra il
pubblico, seguo il tuo sguardo e lo vedo, tra tutte le nostre fan
c'è lui che ti saluta.

Improvvisamente sento delle lacrime calde colarmi sul viso e la voce a
poco a poco venire interrotta dai singhiozzi, più ti vedo e
più mi agito.

Lascio cadere il microfono per terra e corro via dietro le quinte dove
mi chiudo nel mio camerino, mi dispiace per le fan ma non potevo
proprio continuare.

Pochi istanti dopo ti sento bussare alla porta, non voglio aprirti non
credo di averne neanche le forze, sono in uno stato pietoso, sdraiato
sul divanetto con gli occhi rossi, il trucco colato e una bella crisi
di pianto che non sembra voler passare.

Sento scattare la serratura, già che stupido che sono, ho
dimenticato che anche tu hai la chiave dato che condividiamo lo stesso
camerino.

Entri e io istintivamente mi copro il volto cercando di soffocare i
miei stessi singhiozzi, anche se vorrei farti capire che sto soffrendo
e che la colpa è tua non posso fare altro che vergognarmi di
farmi vedere in questo stato.

Ti avvicini per poi fermerti di fronte a me, sbircio attraverso le
braccia e noto dipinta sul tuo viso un espressione a metà
tra lo scocciato e lo schifato che mi fa stare ancora più
male, avvicino le gambe al petto così da nascondermi meglio,
non voglio vederti, non ora e credo mai più.

Sbuffi annoiato

- Maya non sei più un bambino, smettila di fare
così, hai mollato il concerto a metà solo per i
tuoi capricci...

Il tuo tono è più freddo del ghiaccio, mi ferisce
come una lama infuocata.

Ti rispondo gridandoti di andartene.

Sono sull'orlo di una crisi isterica, quasi non riesco a respirare per
colpa del pianto che ormai lascio andare libero.

Mi ordini di smetterla, per te sto facendo troppo casino per niente ma
io non ti ascolto, quando te ne rendi conto mi dai uno schiaffo sulle
gambe, dove si trova l'unica parte di pelle non coperta, d'istinto le
stringo ancora di più al petto.

Mi hai fatto male, dov'è l'Aiji che quando ero triste mi
coccolava e cercava di consolarmi in tutti i modi? Per favore
ridatemelo... ma no ovvio, se l'è preso lui, io non sono
più nessuno.

Non conto più nulla.

Improvvisamente sento le tue braccia tirarmi su di peso e appena mi hai
messo seduto mi tiri un'altro schiaffo, ma questa volta in pieno viso.

Calmo il mio pianto tanto per riuscire a parlare, se così si
puo dire, non riesco a guardarti negli occhi perchè ti sei
girato, sei li in piedi che ti massaggi la mano con cui mi hai colpito
mentre guardi la porta chiusa presumo.

Fisso il mio sguardo sulla tua schiena e comincio ad urlare con il poco
fiato che mi è rimasto

- TI AMO LO VUOI CAPIRE?

come gelato ti blocchi, anche le mani sono ferme una sull'altra
paralizzate

- CON I TUOI GIOCHETTI NON STAI FACENDO ALTRO CHE UCCIDERMI, NON DICO
CHE LO DEVI LASCIARE PER METTERTI CON ME MA... ti prego torna ad essere
l'Aiji di sempre, quello che mi voleva bene e che non mi mentiva mai...

Finalmente ti giri verso di me, ho paura dei tuoi occhi, del tuo
sguardo, di tutto ma non mi posso tirare in dietro.

Appena inquadro bene il tuo volto vedo una cosa che non mi sarei mai
aspettato, è bagnato dalle lacrime, ma perchè? Ti
avvicini nuovamente per poi inginocchiarti lascivo di fornte a me,
pochi istanti dopo mi stringi in un abbraccio che però dura
poco perchè ti stacchi quasi subito, punti i tuoi occhi nei
miei poi abbassi la testa appoggiandoti con la fronte al mio petto
lasciandoci prima un bacetto.

Sono incredulo e confuso cosa significa tutto questo?

- Maya... io...

La tua voce mi giunge soffocata per colpa del contatto con la mia maglia

- Non volevo però...

Non ti seguo, mi sembra di impazzire, ti prego finisci

- Io...ecco...

Una pausa, la più lunga della mia vita

- Lui era solo una distrazione per non...pensare a te...

Sgrano gli occhi mentre tu affondi di più il viso nella mia
maglia

- mi sei sempre piaciuto ma non capivo cosa volevi e avevo troppa
paura, ti prego scusami

La voglia di parlare ancora non c'è l'ho, ma a che mi serve?
Ti alzo il volto e ti bacio con tutto quello che provo per te,
trasmettendoti ogni cosa senza risparmiarmi niente.

Le parole non si fanno sentire ma ci sono bisbigliate dolcemente dai
nostri cuori, riempiono la stanza.

Ovunque.

Ogni angolo.

Cosa dicono? Adesso che ho trovato l'altra mia metà non la
lascerò mai neanche se per lei dovessi abbandonare la vita.

Perchè proprio queste parole? Semplicemente
perchè la pensiamo tutti e due così, è
la più grande cosa che abbiamo in comune...

***FINE***
 
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