Questa è la prima storia che pubblico in questo forum, è un pò corta, ma se l'avessi allungata l'avrei rovinata di sicuro ç_ç
Parla di vampiri *ç*
Moonlight
Si dice che in un luogo lontano,
isolato dalla società,
vivano le creature delle tenebre.
Eppure, non puoi mai sapere
quanto queste siano vicine.
In una normale serata d'estate Serenity era uscita, come sempre, di nascosto dalla sua stanza per andare ad osservare le stelle dal lago vicino casa sua. Ma quella volta c’era qualcosa di diverso: la prateria che costeggiava il lago era più silenziosa del solito: non si sentivano i mormorii delle cavallette né i gufi e non si vedevano le luci blu delle lucciole che ogni volta ritrovava lì.
Era dall’inizio dell’estate che lo faceva: per quel periodo dell’anno era andata a casa dei suoi nonni, ma questi avevano deciso di rovinargli quelle meravigliose vacanze dandogli il coprifuoco il giorno dopo che era arrivata in quel piccolo paesino sperduto tra le campagne ma comunque piacevole. Il primo giorno infatti era uscita verso le 19:00 ed aveva trovato un laghetto circondato da alberi e ne era stata subito meravigliata. L’acqua del ruscello aveva un colore argentato grazie alla luce della luna che si rifletteva sul lago. E diversamente dalla città in cui viveva, qui il cielo limpido era pieno di stelle: poteva riconoscere l’Orsa Maggiore, Orione e le altre costellazioni. Quella luce naturale l’affascinava in modo speciale dando a quel luogo un tocco di mistero e meraviglia. Era infatti sicura che se ci sarebbe venuta di giorno, la luce del sole non avrebbe fatto lo stesso effetto.
Ma era stata così affascinata da quel posto che era tornata a casa alle 22:56 e i suoi nonni le avevano fatto una ramanzina bella e buona dicendo che l’aveva fatti preoccupare e raccontandogli una strana leggenda, una delle tante che venivano raccontate in piccoli paesi come quello e pertanto non le aveva dato particolare attenzione.
Di quella leggenda perciò ricordava poco: aveva sentito parlare di strane creature che si aggiravano per trovare le ingenue prede che osavano sfidare il buio della notte.
Ma in quel momento la cosa che subito le venne in mente era di quando la nonna aveva detto che quelle creature erano “fredde”. In principio non aveva compreso il motivo, ma ora che si ritrovava davanti a quei due cristalli di ghiaccio, iniziava a capire. E come se volesse assomigliare a quello sguardo, l’aria si era fatta gelida: il caldo afoso tipico delle giornate d’estate era un ricordo lontano.
Il clima però non poteva cambiare in modo così drastico da un momento all’altro. Poteva essere colpa di quello sguardo se in quel momento lei credeva di trovarsi al polo nord?
Cercò di vedere chi aveva davanti e distogliere lo sguardo dagli occhi dell’altro. Davanti a lei aveva una creatura perfetta: il corpo era snello e slanciato, la pelle nivea, i capelli che si muovevano leggeri al tocco del vento. E quegli occhi di ghiaccio in contrasto con il resto. Ma Serenity non sapeva quanto in verità fosse in simbiosi con ciò che era quell’essere. Almeno non ancora.
La sua mente le diceva di scappare e il suo corpo tremava Sentiva di essere in pericolo, ma non riusciva a fuggire. Rimaneva lì, immobile, a fissare quell’angelo che di angelico non aveva niente.
Finalmente lui decise di muoversi e di avvicinarsi alla ragazza che aveva di fronte fino ad arrivare a pochi passi da lei.
- Cosa ci fai qui? Nessuno ti ha avvertito dei pericoli della notte? -
Serenity aprì la bocca per rispondere, ma nessun suono provenì da essa. Adesso anche la voce l’aveva abbandonata?
- Cosa c’è, non riesci a parlare? O non riesci a scappare? - le sussurrò all’orecchio. Ora la sua voce sembrava demoniaca e i suoi occhi, che non smettevano di guardarla, erano diventati due pozze nere. Nere come quel cielo in cui le stelle erano scomparse, ed ora non splendeva più di quella luce rassicurante, ma solo di terrore. E lei si era persa in quell’universo infinito mentre ogni fibra del suo corpo era in contrasto tra lo scappare e lo rimanere a guardare quella meravigliosa creatura.
- Non ti hanno mai detto che le bambine cattive vengono punite? - Osservava la figura che aveva davanti a sé e l’unica cosa che ora riusciva a pensare e che la luce della luna, perché almeno quella splendeva ancora nel cielo, non aveva mai reso così tenebroso quel posto. Ed ora sì che avrebbe voluto fuggire ma il suo corpo non rispondeva ai comandi della sua mente.
- E ciò con cui pagano... - si fermò un attimo prima di continuare, mentre la ragazza iniziava a capire ciò di cui fino a quel momento i suoi nonni la volevano proteggere - è la morte... -
Sentì due lame taglienti penetrare nella carne del suo collo e qualcosa di caldo scivolare dalla ferita appena aperta, mentre i suoi occhi si chiudevano lentamente e le sue energie la abbandonavano.
E quando fu vicino all’oblio, finalmente si ricordò...
La leggenda racconta che i figli delle tenebre
Cerchino durante la notte le loro prede
Perché la luce del sole li ferirebbe
Mentre la luce della luna li protegge.
La leggenda racconta che essi si cibano
Dell’essenza vitale degli esseri umani;
Si nutrono di quel dolce nettare rosso
goccia per goccia, finchè non ne rimarrà nemmeno una.
E queste creature si chiamano
Vampiri.
Moonlight - The End
