Ciao ragazze, per le
forummaiole [XD] che seguono Nothing Else qua propongo una "specie di Spin Off". Specie perchè non è proprio proprio uno Spin, ma un "
After&Before".
Quindi, da come avrete capito, questa è...ta dah!
Yaoi!xD
~ He's Flawless Like Some Uncut Ice
a.k.a
{What Happened Before Nothing Else?}
~ I Think That He Knows
Settembre«Spegni la sigaretta, per favore» dissi a Yu, che si ostinava a fumare anche in casa.
Si contorse tra le lenzuola e si sporse per arrivare al posacenere sul comodino, poi si alzò per vestire il corpo nudo. Io mi godevo la vista dalla terrazza aperta, con la tipica brezza settembrina che mi scompigliava i capelli, indossando solo un paio di pantaloni di tuta.
«Che cos’hai?» mi domandò, vedendomi perplesso.
«Cosa ne pensi di noi due?»
Lui si bloccò un attimo, avviluppato nella maglietta che stava cercando di indossare.
Avevo fatto quella domanda perché entrambi sapevamo che il nostro rapporto stava cambiando radicalmente. Non eravamo più due sconosciuti nello stesso letto.
«Beh, abbiamo sempre avuto un legame solido» rispose, cercando accuratamente le parole.
«No, noi abbiamo sempre avuto degli alcolici molto forti, che è diverso» dissi secco.
Secco. Diretto. Come un pugnale che trapassava qualcuno.
«Cosa stai cercando di dire?» chiese, prendendomi per i fianchi.
Io lo guardai negli occhi, sfiorandogli le labbra con un dito.
«Credo di essermi innamorato di te» sussurrai.
Con mia sorpresa, lui non rimase né scioccato, né sconvolto. Mi prese il viso tra le mani e mi baciò dolcemente. Mi stuzzicò con la lingua, giocando con il mio piercing nel labbro inferiore.
«Ti amo anche io» sospirò.
Io aggrottai le sopracciglia, vistosamente accigliato.
«E me lo dici solo ora?» esclamai, scostandomi. Lui scoppiò a ridere.
«Certo» si limitò a rispondere.
Quando avvisammo i ragazzi della nostra relazione, non rimasero stupiti affatto.
«Io lo sapevo che finivate così» borbottò Luminor, senza smettere di leggere il suo libro.
Shin, invece, si limitò a fare spallucce e Kiro si congratulò con me per averlo finalmente capito.
«Tanti auguri e figli maschi» aveva aggiunto, tornando ai suoi cereali.
Yu gli diede uno scappellotto sulla nuca e si sedette accanto a me. Mi ero stupito dal passaggio e dai progressi che avevo fatto con lui. Da amici fidatissimi a trastulli, fino a coppia.
Non avrei mai pensato di innamorarmi di Yu, era l’ultima persona della mia ipotetica lista.
Lui, che saltava da un letto ad un altro come un atleta olimpionico, lui, che non si lasciava sfuggire una ragazza nel raggio di miglia e miglia. E aveva scelto me. Me.
In un certo senso ne ero lusingato, anzi, onorato. Mi sentivo divino, e avevo tutte le attenzioni che cercavo. Guardai Yu bere un po’ di succo d’arancia, e mi ritrovai a fantasticare su di lui.
Che strano, mi ero invischiato in questa relazione senza rendermi conto. E poi con lui, un ragazzo.
Sorrisi tra me e me e mi concentrai di nuovo sulla colazione.
«Una settimana di vacanza, ci credi?» esclamò il chitarrista, cambiando per l’ennesima volta canale.
Io ero disteso sul divano, con la testa appoggiata sulle sue gambe, e seguivo poco la televisione.
«Io sono distrutto» biascicai, riferendomi a tutto il lavoro che avevamo fatto in quei mesi.
Mi diede un dolce bacio, scompigliandomi i capelli già arruffati. «Ti rendi conto? Niente preoccupazioni…è fantastico…anzi, di più!» disse, e io mi misi a sedere.
«Però dobbiamo rimanere ad aiutare Shin a trasferirsi» replicai.
Lui ci pensò un attimo e cominciò a fare un paio di conti, come se stesse organizzando qualcosa di importante. «Beh, due giorni per Shin e altri cinque per noi» sorrise.
In effetti non faceva una piega. Lo baciai, appoggiandomi su di lui.
«Dai, ci sono gli altri» rise divertito. «E allora? Anche Kiro e Shin stanno insieme e loro non si fanno problemi. Non sarebbe giusto» replicai, un sorriso malizioso si dipinse sul mio volto.
In tutta risposta mi passò una mano fra i capelli e mi diede un altro bacio, stavolta più appassionato e intenso. Non mi ero mai accorto che la compagnia di Yu era quella che avevo sempre desiderato, non sapevo nemmeno che dopo aver detto quelle due paroline imponenti mi sarei sentito così…bene.
«Cosa te ne pare?» dissi, indicando una cintura di pelle. Dovevo contenermi con le spese, lo sapevo, ma era più forte di me andare a fare shopping. «Non ne hai altre cinque identiche?» rise.
La guardai attentamente e mi resi conto che in effetti aveva ragione. Se non ci fosse stato lui avrei acquistato una cosa inutile in più. Andò in fondo al negozio, acquattandosi dietro ad uno scaffale.
Io lo seguii, curioso di vedere cosa cercava, ma appena lo raggiunsi venni preso alla sprovvista.
Mi trascinò dentro ad un camerino e mi baciò appassionatamente. Mi staccai subito e lo guardai stranito. «Ma sei pazzo? Qui?» boccheggiai. Lui fece spallucce e diede una rapida occhiata fuori scostando le tendine beige scuro. «Non pensare male, voglio solo che tu mi dedichi un po’ di attenzioni in più» sorrise e si riavvicinò. «In più? Ma…ma…» balbettai, andando nel pallone.
Riuscii a fermarlo di nuovo, mettendo una mano sul suo petto cereo e serico.
Mi avvicinai al suo orecchio e cercai di sussurrare nel modo più sensuale possibile.
«Stasera…» feci una pausa «…stasera facciamo uscire i ragazzi, okay?» domandai e lui annuì.
«Affare fatto» ghignò e, prima che potessi uscire, mi tirò di nuovo a se e mi baciò.
Se la metteva così, però, era impossibile ragionare.
[I'm sorry for blaming you, for everything I just couldn't do]
