| Potter’s List
La novità che sconvolge il consueto.
.Capitolo Due.
-Allora, Fammi capire bene.- disse Hermione, appena fuori dalla sala grande.-Tu, vorresti portarti a letto Draco Malfoy, giusto? –Harry annuì e la ragazza prese un bel respiro profondo.- Ma, non vuoi provarci nemmeno, perché sei convinto che sia sacramente Etero. – Harry annuì un’altra volta e Hermione, dopo qualche secondo, gli sbottò a ridere in faccia.
-Si può sapere, per quale diamine di motivo, stai ridendo adesso?- chiese Harry, massaggiandosi con fare poco paziente, le tempie. –Harry.. tesoro santo, lo sai che ti voglio tanto bene no? Ecco, tu sarai anche il salvatore del mondo, non c’è dubbio, ma.. non sei il massimo della sveltezza mentale.- rispose, cercando di darsi un’aria più seria di quanto non fosse. –Ascoltami, Draco Malfoy non sarà mai Etero, in nessuna delle sue 9 vite da gatto scorbutico!- Continuò Hermione, sedendosi sugli scalini appena fuori la sala, ed indicando al suo amico di fare la stessa cosa.
-Ma Hermione, lo hai visto no? Ha più ragazze intorno lui, di un ginecologo nell’ora di punta! Non mi stupirei, se mettesse il numerino fuori dalla sua camera.- sbuffò.
-No, Harry ascoltami. Draco è un purosangue, Serpeverde e figlio di Lucius e Narcissa, giusto? Se tu avessi un padre come Lucius ed una madre schizzofrenicamente seria e composta, andresti mai in giro con una maglia “MY GAY WORLD MAKE ME SO PROUD”? No, io non credo. Io non credo che Draco sia etero, credo più che altro, che si senta costretto ad essere Etero. Una bella moglie, con cui poter fare tanti bei Drachetti e riempire il mondo di mangiamorte, non è forse questo il suo destino? E a meno che Draco non sia il signore altissimo, di cui sentivo tanto parlare quando ero piccola, non credo che riesca a far rimanere incinto un uomo.- il discorso di Hermione non faceva una piega, e poi c’era ancora la questione Zabini da affrontare. – e poi, hai visto come guarda Blasie? Dai, quello è lo sguardo che avevo io quando guardavo Ron nella doccia di nascosto! Cioè, quello che volevo dire è.. insomma, non si guarda così un amico, o almeno, non si guarda così un amico con cui non ha mai fatto nemmeno una santa pomiciata! –
Harry alzò gli occhi speranzoso, verso la sua amica, che finì il suo monologo con un solenne cenno del capo. –Hermione.. tu sei proprio sicura di quello che dici? Insomma.. se anche fosse un Gay nascosto, chi ti dice che verrebbe a letto con me? È un Serpeverde, e io un Grifondoro. È il capo del gruppo “CheerLeadr” del Signore Oscuro, che io dovrei uccidere prima o poi.. non ci sono molti punti in comune su cui far forza sai? E poi è sempre circondato da così tanta vaniglia..- Hermione si alzò, ed aiutò il suo amico a fare lo stesso, prima di rispondere con aria complice. –Honey, anche lui è un sedicenne con gli ormoni che ballano la samba cosa credi? Pagherebbe oro per una sana scopata con qualche bel ragazzo, e tu mio caro non sei poi così brutto. – sorrise- basterà sondare il terreno, e poi bloccarlo da solo. Lascia fare a me.-
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Harry, Ron ed Hermione camminavano lentamente, diretti verso l’aula di pozioni. Hermione aveva un piano, era pur sempre un genio no? Non aveva detto nulla a Harry, per far sembrare la scenetta che si era creata in mente, il più naturale possibile. Herm avrebbe dovuto far incazzare Malfoy, e come al solito Harry le sarebbe corso in soccorso, e ci sarebbe stata una bella rissa. Contatto fisico, ecco quello che ci voleva. E se la rissa non ci fosse stata.. beh, ci avrebbe pensato sul momento. Come previsto, proprio in quel momento, Draco passò accanto all’allegro trio, e proprio nel momento in cui si trovava affianco alla ragazza, quest’ultima fece scivolare il piede per intralciare la camminata fiera di Draco, che come programmato, cadde a terra.
-Si può sapere perché non tieni quei dannati piedi davanti a te, mezzosangue? Troppo complicato?- la canzonò, alzandosi da terra. La ragazza non rispose, e fece cenno ad Harry di farsi avanti. Il ragazzo la guardò perso per qualche secondo, e poi prese in mano la bacchetta e si piantò davanti al platinato. –Scusa Draco, hai detto qualcosa ad Hermione per caso?- si fece più vicino, ed il serpreverde in un primo momento prese in mano la bacchetta, ma subito dopo la posò.-Non ho intenzione di discutere con te, Potty. Ho cose più interessanti da fare.-
Cazzo. Ci sarebbe dovuta essere la rissa! Era nei piani, mannaggia. Contatto fisico. Urgeva contatto fisico. Hermione, pochi secondi prima che Draco si girasse per andare nell’aula di pozioni, si fiondò contro ad Harry, che come previsto finì addosso a Draco.
Ok. Il contatto fisico c’era, meno male. Draco, per qualche secondo, si trovò spaesato, e dovette fare i conti con la sua razionalità. Allora, Harry-salviamo-il-mondo-yuppi!-Potter era sopra di lui, e non nel senso scolastico! Era letteralmente sopra di lui. Con quei suoi capelli sbarazzini.. quelle braccia spesse e forti.. quegli occhi così carini.. NO. No, no, no. Potty non era carino, porca pupazza. Era.. Potty! Disgustoso, rispettoso delle regole, casto e puro Potty! Beh, veramente, da quanto aveva sentito per gli spogliatoi, Potter era tutto tranne che casto e puro, ma era pur sempre un Grifondoro! E poi.. oh no. Oh no. Draco pregò ogni essere esistente e non esistente che conoscesse, per fare in modo che “quella” situazione finisse. Si, esatto. Draco Malfoy, soprattutto una parte di lui, era.. come si dice? Felice di vedere Potter? Diamine. Ma questa, sicuramente non era la cosa peggiore. Il danno, non è poi così sconvolgente, se nessuno se ne accorge. Se.
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Harry si ritrovò addosso a Draco, in pochi secondi. Ecco cosa aveva in mente Hermione con quel “lascia fare a me”. Quella ragazza era un genio, l’aveva sempre detto lui. L’aveva anche già perdonata per la botta alla schiena, che sicuramente si sarebbe trasformata in un bel livido da li a pochi giorni. Si trovava con la testa all’altezza della sua spalla e.. era forse un’erezione quella che premeva contro il suo stomaco? Eh Dracuccio Dracuccio, ma allora aveva ragione Hermione! Anche lui era della sua stessa “corrente”! Naturalmente, Harry, già provocatore di natura, non poteva certo lasciarsi sfuggire questa occasione.. insomma, aveva pur sempre Draco Malfoy “felice di vederlo” sotto di lui!
-Harry, si può sapere cosa stai aspettando ad alzarti?- sputò fuori Draco, sperando con tutte le sue forze che fosse completamente insensibile sulla pelle dello stomaco, anche se, riflettendoci bene, bisognava essere anestetizzati per non accorgersi del suo.. problemino.
-Oh, dovresti saperlo Draco..- Soffiò Harry a pochi millimetri dal suo orecchio –Ci vediamo alla festa.-
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-Che ti avevo detto?- lo apostrofò Hermione, con aria soddisfatta ed orgogliosa. –Scommetto che aveva un’erezione grande quanto la torre di astronomia!- Era soddisfatta del suo lavoro, si. Non sapeva perché, ma l’idea di Draco scopato da Harry, la stuzzicava parecchio. Quei due, dovevano andare a letto insieme, anche per una sola sana scopata. Draco sottomesso, Draco sotto Harry, Draco Passivo! Si! Ormai quell’idea era il profumo della vita. Harry la guardò, stupito, forse l’espressione della ragazza era più eloquente di quello che pensava.
-Hermione! Ma da quando sei così spudorata?!- Chiese alla sua amica, mente uscivano insieme dall’aula di pozioni, per raggiungere le loro camere.
-Da quando tu scopi anche le bottiglie, chiaro.- Mh. Una risposta più che soddisfacente. –Allora, da cosa ti vestirai sta sera?- Il ragazzo ci pensò qualche secondo. Con tutti questi pensieri, non aveva nemmeno pensato ad un vestito per la festa di Halloween. –Penso.. niente di speciale. Un completo elegante. Sai.. pantaloni scuri, camicia nera.. forse un collarino con borchie.- La ragazza sorrise. Quanto erano cambiati in questi sei anni. Nemmeno sapeva cosa fossero le borchie, l’anno prima!
-E tu e Ron? Lo schiavo e la dominatrice?- Chiese ridendo al pensiero. – No! Qualcosa di più tranquillo.. il Re e la Regina D’Inghilterra.- annunciò tranquilla, prima di salutare il ragazzo ed andare a studiare un po’ in camera.
Oh si. Pantaloni scuri, camicia nera sbottonata, collarino borchiato e magari un filino di trucco. Non ci pensò su molto. Non era quello che importava, sperava più che altro, di riuscire a toglierli i vestiti a fine serata.
..Cogliete il doppio senso.
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