| Io posseggo tante cose. Tanta gente mi vuole bene. Qualcuno mi ama pure, forse. Qualcuno è arrivato anche ad essere geloso di me. Altra gente dice di adorarmi. Mio padre mi ama e me lo dimostra in continuazione. Mia madre mi vuole bene anche se non è capace a dimostrarlo. Mio fratello mi vuole bene, anche se non lo ammette. E io amo tanto. Amo ciò che posseggo, ciò che creo, amo le mie amiche, amo il mio papà, amo mio fratello. Amo i Cinema Bizarre. Ma non amo quelle poche persone che dicono di amarmi. Non amo mia madre. Non riesco a pensare che le voglio bene, perché con lei non riesco a stare bene con me stessa. Con lei non sono mai serena. Mi sento continuamente giudicata. Mi sento una bugiarda. E poi io odio. Odio i compagni di classe di mia cugina, che sono degli schifosi razzisti omofobici che non hanno nulla di più sensato e divertentente da fare che prendersela con me. Che sono dei fottuti sfigati in astinenza da sesso da quando sono nati, che si uccidono di seghe e si vantano di essersi fatti un sacco di ragazze, senza sapere che si vede lontano un miglio che una ragazza non gliela darebbe manco se la pagassero. Che neppure si accorgono che le loro prese in giro non mi fanno stare male, mi fanno solo arrabbiare. Moltissimo. Odio le mie ex compagne di classe che si credono migliori di me quando non sono un cazzo, solo troiette che lo succhiano al primo che passa.
Insomma, io provo tante cose. Credo che la mia vita sia abbastanza piena di sentimenti, di occupazioni, di sogni, di progetti.
Eppure mi sento vuota. Quando certe volte penso a me stessa, alla mia vita adesso e al mio futuro, inizia a farmi male tutto. Mi prende come una specie di ansia. Mi fa male la testa e mi viene da piangere. E allora piango, ma non so perché. Non c'è nulla da piangere, mi dico. Penso alla mia mamma e mi viene ancora più da piangere. E' colpa sua se ora sono separati. E' lei che ha iniziato tutto. E' tutta colpa sua. E penso a papà e penso che lui la ama, la ama cazzo. La ama che io non so neppure cosa sia un'amore come il suo. E lei gli manca. E io non posso fare un cazzo per cambiare le cose. Non poso fare nulla. Poi penso che io non c'entro niente. Penso che il mio vuoto forse è dovuto al fatto che mi manca amare. No, non avere un fidanzato o una fidanzata, non essere innamorati. Semplicemente mi manca il dare e ricevere tutto quell'amore. Quell'amore che quando stavo con lei mi riempiva completamente e quasi mi soffocava, perché era troppo e io non riuscivo a dimostragliene così tanto. Ma prima che mi fidanzassi, mi ero già svuotata. Loro erano già separati. Poi in quel brevisismo periodo, avevo pensato che fosse sparito, che si fosse riempito. Invece quel vuoto c'è ancora, sta lì. E c'è da quando loro non stanno più insieme. Come se fosse stato il loro amore a riempire tutto, prima, e quindi la sua fine mi avesse svuotato. Come se significasse il mio fallimento. Ma io ho ancora la mia vita, devo ancora costruirla.
Però come lo costrusci un palazzo se sono crollate le fondamenta?
|