Sfida:1. Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.
2. Apri la tua cartella di musica e seleziona la modalità di riproduzione casuale e fai partire.
3. Scrivi una drabble-flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.
4. Scrivine 10, poi pubblicale.
Ecco il ritorno di David e Daniel.
So! Che la storia non è completata e appunto per questo provo ad allietarvi con 10 drabble.(Alcune sono completamente sconnesse XD)
Letzte Minute- Killerpilze-Daniel…-
-Non dire una parola, David. Mi sono stancato di te, basta, non ne posso più di tutte le tue stronzate. E credimi, le ho sopportate per troppo, troppo fottutissimo tempo!- alza la voce il moro.
Ormai non sono più così giovani, ormai hanno passato i loro migliori anni assieme ma le bugie, quelle che si dicono per salvare il rapporto, li hanno invece logorati.
-Te l’avrei detto, te lo giuro!- prova a ribattere l’imprenditore ma la mano di Daniel si muove veloce e gli stringe la presa attorno al collo lasciandogli sbattere il capo contro il muro.
-Non dire cazzate, razza di stronzo, non l’avresti mai e poi mai fatto!-
-Lasciami parlare, ti prego. Regalami ancora un minuto con te, uno solo, bello o brutto che sia, ma ti prego, permettimi di baciarti ancora.- fa l’altro con voce roca a causa della stretta.
-No, non voglio più sentirti, David. E non provare a fiatare perché lo sai, sono capace di ucciderti con le mie mani.-
Lo sguardo del castano si fa cupo, si fa triste, si fa arrabbiato, si fa allarmato. Le iridi sembrano pregare ancora.
Un ultimo minuto, sembra dicano.
Daniel ringhia piano, scosta la mano dalla pelle morbida del collo. –E’ finita.- sibila e lo lascia cadere a terra.
David si appallottola.
Daniel se ne va.
Know your enemy- Green DayAh-ah! E così, quella è la famosa Jenny. Quella maledetta troietta che gira attorno a Daniel.
Ah! Maledetta. Bene, mi limiterò a seguirla, sì. Non mi farò vedere, sarò silenzioso come un’anima, come un soffio di vento, come una piuma che si posa a terra.
Oh, sì. E scoprirò! Scoprirò cosa ha più di me, cosa ha meno di me, in cosa mi somiglia e in cosa no.
In una guerra, bisogna sempre conoscere il nemico, sì.
Anche se sono dell’idea che la signorina, più di me, abbia una cosuccia in mezzo alle gambe e due sul petto. Ma so che a Daniel, le tette fanno assolutamente ribrezzo.
E meno di me? Meno di me, tutto!
Vogliamo mettere a confronto me e lei? Oh, avanti, non c’è storia!
E se anche ci fosse, io giocherei sporco. No, un attimo. Io sto giocando sporco.
Sì, ma per un buon motivo.
Lotto per continuare a vivere, lotto per continuare a respirare, lotto per continuare a sorridere. Lotto per continuare ad avere lui.
Last resort- Papa roachMio Dio.
Non respiro, Dio, sto soffocando. Dio, cado sempre più giù.
Muoio, muoio. Dove sei, mio dolce amore, dove sei…
Sento di impazzire, sto perdendo completamente la ragione. Dove sei, David?
Torna, oh mio Dio.
Non ci credo, non ce la faccio. Non riesco, non posso!
Il tuo corpo…
Tutti quei macchinari attaccati alle tue splendide membra. Dove sei, David? Dove sei…
Torna, torna, ti prego, dimmi che mi senti, parlami, sorridimi, muoviti, accenna qualcosa! Ti prego.
Questa è l’ultima occasione per me per tornare in vita. Non respiro, aiuto, aiuto, dottore, non respiro… dottore, aiuto, mi sento morire. Dottore, mi aiuti… Dottore la prego… Dottore lo salvi.
Dottore, sto perdendo il lume della ragione, Dottore, sto impazzendo.
Dottore, mi aiuti, Dottore, la prego, lo salvi. Dottore, lui per me è tutto.
Dottore, è l’ultima occasione per me. L’ultima occasione per vivere ancora. La prego, Dottore, lo salvi, lo faccia tornare a sorridere.
Chiudo gli occhi, ormai nell’oblio, e il nero mi circonda.
Sick and tired- Anastacia
È stanco, stanco morto. David è stanco, stanchissimo.
Non ce la fa più, vorrebbe gridare.
L’amore è così stancante… così maledettamente odioso.
Ti scava dentro, ti uccide, elimina ogni ragione, elimina ogni pensiero, elimina ogni certezza.
E lui è stanco, stanchissimo, non ne può più di quest’amore malato, di quest’amore morboso.
Daniel non è più psicologicamente stabile, il dottore che lo segue dice questo.
Ecco dove li ha portati, il troppo amore.
Ecco dove sono arrivati. Ad impazzire, ad impazzire per continuare ad amarsi, per continuare semplicemente a vivere.
David è annoiato dalla situazione, David vorrebbe prendergli la mano e dargli un bacio.
David vorrebbe solo rivederlo in sé. Vorrebbe rivedere i suoi occhi verdi risplendere. E invece, col proprio amore lo ha solo soffocato, gli ha spento le iridi piano piano.
E ora, Daniel non sa più che giorno è, non sa chi David sia, non sa perché sia rinchiuso in quella camera bianca con una camicia di forza.
Ma David sa perché sono arrivati fino lì. È stata forza della gelosia.
Nessun rimpianto - 883Quando Daniel voltò le spalle al compagno, socchiuse le palpebre per lunghi attimi. David lo aveva fatto soffrire, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno.
Finirla lì, forse, era stata la cosa migliore.
Stringendosi nel cappotto nero e sistemandosi i guanti di pelle, il moro si rese conto della morsa allo stomaco che non lo lasciava respirare.
Un fiocco di neve scese lentamente sul suo capo, bagnandolo appena. Lui alzò gli occhi al cielo e mischiò qualche fottuta lacrima a quel dolce bagnato.
No, no, no, prese a dirsi,
Daniel non piange, Daniel non piange.Qualche mese dopo, il suo orgoglio era a pezzi. Successivamente ad averlo lasciato, Daniel provò a chiamarlo, a cercarlo, a incontrarlo. Ma la risposta di David era sempre una: no.
Così, sfasciando del tutto quel rimasuglio di dignità, Daniel aveva passato un’intera notte inginocchiato davanti alla porta della loro vecchia casa.
Aveva sbagliato, sì, a lasciarlo con tanta crudeltà. Lo rivoleva, lo rivoleva per sé, anche se lo aveva fatto soffrire per moltissimo tempo.
Perché soffrire, per il moro, era l’unico modo per rendersi conto d’essere innamorato e quella situazione lo stava facendo rinsavire.
Lo rivoleva, e lo avrebbe riavuto a costo di annullare del tutto l’orgoglio.
Imparare dal vento- TiromancinoSmettere di amare, di provare sensazioni, di percepire emozioni, è come morire.
Sì, morire.
David se ne rende conto ora, dopo che ha fatto una grande stronzata.
L’aereo plana verso città sconosciute, l’uomo non lo vuole nemmeno sapere, dove sta andando.
Vuole solamente cancellare tutto, tutto. Perché ciò che desidera ora è irraggiungibile.
Irraggiungibile e proibito.
Finge, finge che le cose vadano bene, sorride, parla, ride, scherza. Ma non è felice, no.
Dentro sta morendo, sta cadendo in una pozza profonda. Continua a camminare per la sua strada, quella che ha scelto anni fa, quella che fa male percorrere, quella che però forse può salvarlo.
Eppure si sta annullando piano piano.
Ma se si annullasse del tutto, cosa rimarrebbe di lui? Daniel, piuttosto, si ricorderebbe del loro amore? Del loro amore proibito?
No, Daniel ha voltato pagina, sì. Almeno lui ce l’ha fatta, ha una famiglia, una casa, un cane, un lavoro.
David si sente allo sbando, senza famiglia, senza meta. Vuole imparare a respirare silenziosamente, come il vento… e scappare via.
Weapon- Matthew Good BandAngelo, diavolo. Paradiso, inferno. Bene, male. Gioia, tristezza. Piacere, dolore.
Non voltarmi mai la schiena, David, mai.
Perché tu lo sai, io sono una persona violenta e forse, il mio cervello ed il mio corpo non collaborano più, no.
Sta attento, David, non scherzo. Daniel scuote piano il capo e smette di scrivere. Sta impazzendo del tutto?
No, è innamorato. Innamorato da morire… da impazzire.
Attento, David, attento.
Non lasciarmi, no, non lo fare.
Perché accanto a lui, pensa il moro,
è vivere il paradiso. Ma senza di lui è bruciare nell’eterno fuoco dannato.
Accanto a lui è sorridere, senza di lui è impazzire: è vedere ogni movimento sconnesso, ogni pensiero turpe, putrido, sporco.
Non voltarmi la schiena, ti prego.Daniel guarda il castano sdraiato sul letto, una macchia rossa sotto il suo ventre, gli occhi vuoti.
Oh, Dio, sembra rendersi conto il ragazzo,
David mi ha già voltato la schiena.
Ed io l’ho ucciso. Mio Dio, che ho fatto?Accanto a me il demonio, qui l’inferno.What happends tomorrow- Duran DuranOsservarti dormire è una delle cose che preferisco in assoluto.
I tuoi capelli mori ricadono sul viso, le labbra sono schiuse, le guance un po’ arrossate dopo che abbiamo fatto l’amore.
Ti accarezzo il collo con dolcezza, ti guardo ancora e ancora.
Voglio saziarmi di te, non ce la faccio, ho paura di dimenticare il tuo viso anche per brevi attimi.
Sai, Daniel, io non so cosa il futuro ci riserbi. Nessuno lo sa.
Eppure spero che me ne venga riservato uno pieno di te, pieno dei tuoi sorrisi, pieno delle tue carezze.
Inutile dire come ci siamo innamorati in poco tempo, inutile dire quanto ti amo.
Ti scosto una ciocca viola dal naso dritto e sottile, sorrido.
No, amore mio, non so cosa succederà. Ma so che tu ci sarai, sì. Nel bene o nel male tu sarai sempre con me. Forse per amarmi, forse per odiarmi, o magari per possedermi.
Continua a riempire la mia vita, continua. Continua ad amarmi, o inizia ad odiarmi.
Ma non uscire dalla mia anima, no.
L’infinito- RafQuattro anni, Daniel. Quattro.
Sono scivolati così in fretta…
Ti vedo, ti vedo abbracciarmi, ti vedo baciarmi, ti vedo avermi.
Avrei voluto essere migliore, topino, avrei voluto essere l’uomo adatto a te.
Ma mentre io macchinavo tutto ciò, te avevi deciso di andartene, di partire, di dimenticarmi.
Non so più se ti amo o no, mi dicesti.
Ed io morì lì.
“Addio, David, addio.” E tu sparisti.
Ho sempre creduto che il nostro amore fosse unico, fosse speciale, fosse infinito.
Sì, David, l’ho sempre creduto. Ma non ce la feci, davvero, non ce la feci.
L’amore non è razionalità.
E entrambi provavamo ad essere troppo logici, a seguire troppo poco la corrente.
Facemmo l’amore, l’ultima straziante volta. Ed io partii.
Sei lì, Daniel, sei lì, davanti a me.
Mi sorridi, mi prendi la mano, mi dai un morbido bacio sulla guancia.
Una donna vestita elegantemente di bianco si posiziona fra me e te, ti sorride, ti bacia.
Volta le spalle alla folla, lancia il buquet.
“Evviva gli sposi!” gridano tutti.
Voglio diventare sordo, voglio smettere di sentire.
Perdonami, amor mio.
Perdonami.
Il nostro non era un amore infinito.
Wake me up when September ends – Green dayAccarezzando il marmo bianco, Daniel sente una leggera fitta al cuore.
Erano vent’anni che non tornava lì, vent’anni nei quali si era fatto una vita.
Pensare che, era andato avanti per la propria strada anche quando la propria anima aveva seguito David, su, nel cielo infinito.
Ora la vita va allo scatafascio, la vita di Daniel fa schifo.
Non ha più un lavoro, non ha più una famiglia, la moglie lo odia, la figlia non lo vuole vedere.
Daniel sta solo aspettando che passi settembre, sta solo aspettando tutto finisca.
Si siede vicino alla foto sorridente di David, gli occhi velati da leggere lacrime.
Sorride nel vedere la lama. Sorride, sì, anche mentre la posa contro i polsi.
Sorride anche mentre incide la pelle bianca.
Sorride anche mentre sente il sangue fluire.
Sorride, sorride, sorride.
Socchiuse gli occhi verdi.
Aspettami, David. Vent’anni di separazione sono stati troppi, amor mio.
Tornerò da te, e sono felice, perché non dovrò aspettare la fine di settembre per terminare la mia agonia.
