,f a n f i c t i o n stories ~

L'Erede di Lord Voldemort : Terzo capitolo.

« Older   Newer »
  Share  
Gwen97
CAT_IMG Posted on 10/4/2010, 08:39




Ecco il terzo capitolo della fiction. ^_^

Capitolo 3 : Il primo giorno.

-Albus! Albus…Albus! ALBUS!!! TI VUOI SVEGLIARE?!
Albus si rigirò tra le coperte,tenendo gli occhi serrati e poggiando meglio la testa sul cuscino.
-Mamma, aspetta ancora un minuto...-protestò.
Sentì lo scoppio di una risata e aprì gli occhi, assonnato.
-Ehi,James,ma che cavolo ci rid…
Quando vide Frank davanti a lui, con un sorriso sul volto, si ricordò immediatamente di dov’era.
Ad Hogwarts. E quello sarebbe stato il suo primo giorno al castello!
-Frank! Che…che ore sono?-urlò balzando in piedi.
-Quasi le otto e cinque.-gli rispose lui chinandosi accanto al suo letto per cercare la borsa dei libri.-Non sei tanto in ritardo, eh.
-Per fortuna…-disse il ragazzino aprendo il suo baule. Quando prese in mano la divisa notò che lo stemma incollato sopra non era più quello di Hogwarts : ora recava il simbolo e i colori di Grifondoro, così come i bordi e il colletto della divisa erano diventati rossi.
-Io devo andare, ciao, Al.-lo salutò Frank uscendo. Albus ricambiò il saluto e corse nel bagno accanto al dormitorio per darsi una pettinata, ma alla fine i suoi capelli erano ancora sparati da tutte le parti. Si sciacquò il viso, poi tornò nuovamente in dormitorio per riempire la borsa scolastica con libri, bacchetta, piume e pergamene. Si mise la borsa a tracolla, mentre con l’altra mano afferrava la gabbia di Palla di Piume, e si diresse verso l’uscita del dormitorio.
-Ciao, Jared, ci vediamo.-disse a Jared che stava ancora cercando la divisa.
-A dopo, Al!
Albus uscì e scese le scale fino alla sala comune. Con la luce del giorno che filtrava dalle finestre gli appariva ancora più bella e allegra della sera prima.
Vide Rose, Roxanne e Betsabea parlare, ferme vicino ad una bacheca degli avvisi e le raggiunse.
-Buongiorno, ragazze.-disse allegramente.
-Buongiorno, Albus! Dormito bene? Io no! Ero troppo contenta di essere ad Hogwarts! Insomma,oggi finalmente impareremo ad usare questa vecchia bacchetta che abbiamo comprato ad Olivander…-iniziò ad urlare Roxanne.
-Ok, Roxi, adesso puoi stare zitta?-sbuffò Rose.
-Non-mi-chiamare-Roxi!-protestò la ragazza guardandola male.
Betsabea e Albus cercarono di non ridere.
-Se avete finito io direi di scendere in Sala Grande a mangiare qualcosa.-disse Betsabea.
-Ok, andiamo.-disse Roxanne emozionata.
-Ehi, Albus, Rose, Roxanne!
Al si voltò verso suo fratello James che li aveva raggiunti correndo.
-Giorno, ragazzi!-esclamò. E guardò Betsabea.
-Ehm, tu invece ti chiami…-disse.
-Betsabea.-lo informò freddamente Al.
-Betsabea, ok.-sorrise James alla ragazza che arrossì lievemente.-Senti, Albus, se vuoi ti porto Palla di Piume in Guferia, che ne dici?
Albus lo squadrò sospettoso.
-Troppa gentilezza da parte tua, comunque va bene…-disse.-Stacci attento che se gli succede qualcosa ti lancio la prima fattura che ci insegnano!-
James rise mentre afferrava la gabbia di Palla di Piume.
-Non preoccuparti, non gli farò accadere nulla!-
Roxanne ne approfittò immediatamente.
-E potresti portare in Guferia anche Pop?-chiese passando nelle mani di James la gabbia che teneva in mano. Dentro c’era il suo gufo nero che sembrava profondamente addormentato.
-Ma Roxanne…-provò a protestare James.
Lei non lo ascoltò e gli mise a forza la gabbia tra le mani.
-Ci vediamo dopo, James.-disse avviandosi verso il buco del ritratto.
Albus, Rose e Betsabea risero mentre James raggiungeva arrabbiato i suoi amici, con le mani occupate dalle gabbie dei gufi, poi si affrettarono a raggiungere Roxanne.
Naturalmente si persero. I ragazzi girarono a vuoto per un bel pò tra tutti quei corridoi infiniti e le varie scalinate, prima di riuscire a beccare la via giusta per la Sala Grande.
E perdersi ad Hogwarts era la cosa più facile del mondo.
Le scale cambiavano posizione di continuo costringendo chi le stava percorrendo a prendere una strada diversa e c’erano un milione di porte nei corridoi.
Alcune poi si aprivano solo se si faceva loro il solletico nella parte giusta e c’erano porte che non erano affatto porte, ma facevano solo finta di esserlo.
E poi c’era Pix. James aveva parlato tantissime volte ad Al del dispettoso Poltregreis di Hogwarts che amava giocare brutti tiri a tutti, ma solo avendo a che fare con lui di persona Albus capì che Pix era davvero terribile. Quell’omino volante alto circa 10 centimetri sfilò tappeti dai piedi dei quattro Grifondoro per farli cadere a terra e cercò di rovesciare loro addosso una tinozza d’acqua gelata, finchè Roxanne non l’aveva acchiappato di scatto e stretto nel pugno, urlandogli minacce che andavano dal farlo a fettine con un coltello al sommergerlo nel sugo bollente. Alla fine Pix era sparito di botto, smaterializzandosi via,l asciando Roxanne con un pugno vuoto e la faccia rossa di rabbia.
Quando finalmente raggiunsero la Sala Grande si sedettero al tavolo di Grifondoro sospirando di sollievo.
-Albus, Rose, Roxanne!-esclamò una voce femminile in quel momento.
Una ragazza bionda si stava avvicinando a loro,accompagnata da una ragazzina decisamente più bassa di lei che giocherellava con la sua bacchetta.
-Ciao,ragazze!-esclamò Rose voltandosi verso di loro.-Betsabea, loro sono Victoire e Dominique,le nostre due cugine, e sorelle maggiori di Louis. Victoire è al settimo anno,Dominique al terzo. Vic, Dom…lei invece è Betsabea Finwel, una nostra amica.
Dominique la salutò con un cenno della mano mentre Victoire sfoderava il suo sorriso raggiante.
-Piacere, io sono Victoire.-disse.-Allora, ragazzi, tutto ok per ora?-
Albus annuì.
-Si, tutto ok.-rispose Roxanne.-Non vedo l’ora di iniziare le lezioni, chissà cosa abbiamo alla prima ora…
-Ok, ok, Roxanne, adesso io vado, ci vediamo dopo!-esclamò Dominique interrompendola. E si allontanò insieme alla sorella, tutte e due tese al solo pensiero di finire bloccate accanto al tavolo di Grifondoro a sentire Roxanne che parlava senza sosta.
In quel momento Neville sbucò accanto a loro, con quattro fogli in mano.
-Buongiorno, ragazzi?-disse.-Come vi trovate qui ad Hogwarts per il momento?
-Tutto a posto, grazie, professor Paciock.-disse Rose.
-Oh, Rose, sapete che potete benissimo chiamarmi Neville!-esclamò lui.-Ecco i vostri orari, ma oggi non avete Erbologia con me.-
E Neville porse loro i fogli con gli orari delle lezioni.
-Grazie, Neville.-disse Al prendendo il suo orario. Neville si allontanò e i quattro controllarono le materie di quel giorno.
-Abbiamo due ore di Incantesimi con i Corvonero. E dopo Trasfigurazione con i Tassorosso…e Pozioni con i Serpeverde…infine di nuovo Storia della Magia con i Tassorosso.-lesse Roxanne.
-Perfetto, ad Incantesimi possiamo vedere Rudolf e a Trasfigurazione e Storia della Magia possiamo vedere Louis.-sorrise Betsabea posando sul tavolo il suo succo di zucca.-Andiamo?
I quattro si alzarono dalla tavolata, infilando gli orari nella borsa, e si diressero verso l’uscita della Sala Grande.
Si persero nuovamente in tutto quell’intrico di corridoi, ma Rose decise in fretta di chiedere aiuto al primo ragazzo che vide e così riuscirono ad entrare in aula appena un minuto prima dell’inizio della lezione.
La classe di incantesimi era più lunga che larga, ai suoi lati c’erano banchi di legno uniti e posti sopra a degli scalini.
Betsabea vide subito Rudolf seduto accanto ad un ragazzo della sua casa e lo raggiunse.
-Ciao, Rud!-esclamò.-Ti trovi bene a…Corvonero?
Pronunciò la parola Corvonero quasi con disgusto, abbassando il tono di voce.
-Oh, si, certo, Bets,tutto a posto! Non me lo aspettavo ma…Corvonero è una bella casa! E tu a Grifondoro?
-Tutto ok, io, Rose e Roxanne abbiamo conosciuto un paio di ragazze ieri sera…e c’è anche Albus…bè,mi metto qui, non ti dà fastidio, vero?-chiese prendendo posto senza aspettare la risposta.
Rudolf annuì e subito presentò Betsabea al suo amico,mentre Albus,Roxanne e Rose si sedevano vicino a loro.
Chiacchierarono un po’con Rudolf e il suo amico, che si chiamava Mark Lautev.
Quando si sentì il lungo suono della campanella Albus portò la sua attenzione sulla cattedra dell’aula, dove vi era il professore di Incantesimi, Vitious.
Vitious era una specie di nano alto solo la metà di loro tanto che per raggiungere la cattedra doveva sedersi su una pila di libri posti sulla sedia.
-Piacere, ragazzi, e benvenuti alla prima lezione di incantesimi. Io sono Filus Vitious e insegno questa materia da…uhm, quanti anni? Bè, non ricordo, comunque è davvero un sacco di tempo…prima di iniziare la lezione farò l’appello, giusto per imparare i vostri nomi. Allora…-
Il professore iniziò l’appello leggendo i nomi sul registro, e quando arrivò a Weasley levò interessato gli occhi verso Rose. Anche leggendo il nome di Roxanne guardò con più attenzione la sua allieva e arrivando al nome di Albus cacciò fuori un gridolino eccitato.
-Potter! Albus Severus Potter! Il secondo figlio di Harry, giusto?-chiese guardando Al.
Lui annuì, ma gli sguardi di tutta la classe puntati su di lui gli facevano venire voglia di sprofondare.
-Oh, che onore averti qui ad Hogwarts, ragazzo!-
Albus arrossì ancora di più e ringraziò il cielo quando Vitious riprese il suo appello. Alla fine il professore posò il registro sulla cattedra e iniziò a fare un lungo discorso sugli incantesimi.
-Allora, ragazzi, prima di iniziare la pratica è meglio un pò di teoria per spiegare in cosa consiste la materia, no?-iniziò.-Gli incantesimi sono il mezzo più utile e classico per un mago e naturalmente vengono evocati solo con una bacchetta, a parte per rarissime eccezioni che studieremo tra qualche anno. Di incantesimi ne esistono tipi infiniti, alcuni servono per levitare gli oggetti, altri per accendere il fuoco, per far apparire dell’acqua,infondere allegria eccetera. Per tutti i sette anni che sarete qui io cercherò di insegnarvi al meglio questi incantesimi…-
Quando il discorso finalmente terminò Vitious disse ai ragazzi di aprire il loro libro a pagina 7 dove era descritta la definizione di un incantesimo che permetteva di far muovere di qualche centimetro piccoli oggetti.
-La formula è Lamasha.-spiegò il professore.-Ora voglio che ognuno di voi la provi su un oggetto che pescherete da questa scatola. Su, iniziate!-
E indicò una scatola di cartone posata accanto alla cattedra, stracolma di oggetti come libri e cucchiai.
Quando la lezione finì Rose, Albus, Roxanne, Betsabea, Rudolf e Mark uscirono chiacchierando dall’aula tutti assieme. Albus si sentiva allegro, era riuscito a spostare di qualche centimetro una pallina di carta straccia già al secondo tentativo.
-Bè, ora noi Corvonero dobbiamo andare ad Erbologia.-disse Mark.-E voi?-
-Trasfigurazione.-rispose pronta Roxanne.
-Allora ci vediamo, a dopo.-li salutò Rudolf avviandosi con il suo amico verso una scalinata.
-Ma ora come troviamo l’aula di Trasfigurazione?-disse Betsabea.
-Chiediamo di nuovo a qualcuno.-disse Albus con ovvietà avvicinandosi ad una ragazzina che stava passando di lì.
Grazie alle sue istruzioni, i ragazzi trovarono l’aula prima dell’inizio della lezione ed entrarono sollevati.
Albus si guardò intorno sedendosi accanto a Betsabea, con lo sguardo stava cercando Louis.
Rose e Roxanne si sedettero davanti a loro, parlando dei provini di Quidditch, e Albus si sporse interessato per ascoltarle.
-Ehi, quand’è che fanno i provini?-chiese.
-Non si sa, credo che metteranno un avviso in sala comune.-gli rispose Rose.
-Ci pensate che ai tempi dei nostri genitori quelli del primo anno non potevano entrare in squadra?-disse Roxanne.-Abominevole!
Roxanne ripeteva quella frase almeno dieci volte la settimana.
-Abominevole.-concordò Betsabea annuendo.
In quel momento Albus vide Louis entrare in aula insieme a due ragazzi di Tassorosso e si alzò di scatto.
-Un attimo, ragazze, torno subito!-esclamò. E corse verso il cugino.
-Ehi, Louis!-esclamò.
-Ciao, Albus!-rispose lui guardandolo con un sorriso.-Come ti trovi a Grifondoro?
-Benissimo! Ma qui il problema sei tu…come va a…Tassorosso?
-Sono ancora un po’ sotto shock però Tassorosso è una bella casa, credimi. E ho già conosciuto qualcuno…loro sono Victor Kansard e Sandrox Rotterdam.-disse Louis indicando i due ragazzini accanto a lui.
-Bè, piacere, ragazzi, io mi chiamo Albus Potter, sono cugino di Louis.-sorrise loro Albus.
-Il figlio di Harry Potter?!-esclamò Victor.
-Ehm, si, ma lui non ama essere riconosciuto per questo, ragazzi.-disse Louis.
-Va bene, scusa, Albus.-disse Victor.-Andiamo a sederci, ok?
-Ok.-gli rispose Sandrox.-Ci vediamo.
E i tre andarono a prendere posto in prima fila. Albus li salutò e tornò a sedersi accanto a Betsabea.
-Che ti ha detto, che ti ha detto?!-esclamò Roxanne voltandosi verso di lui.-Si è pentito di essere finito a Tassorosso, vero?
-No, ha detto che quella casa ha iniziato a piacergli.-
Roxanne alzò gli occhi al cielo.
-Spero che zia Fleur e zio Bill lo diseredino…Tassorosso, ma andiamo!
-E allora Molly dovrebbe essere linciata perché è finita a Corvonero?-rise Rose.
-No ma…Tassorosso è peggio! È la casa dei mollaccioni.-sbuffò Roxanne.
-Dai che Louis è uno che si fa valere, è pur sempre un Weasley!-provò a calmarla Albus.
La loro chiacchierata venne interrotta dallo squillo prolungato della campanella e la porta si aprì. Nell’aula entrò una donna molto alta con gli occhi a mandorla che si diresse lentamente verso la cattedra.
Quando si fu seduta guardò bene tutti i ragazzi e poi disse:-Bene, se avete finito di parlare io direi che possiamo iniziare la lezione.
Gli studenti si zittirono e la professoressa sorrise.
-Allora, ragazzi, io mi chiamo Cho Jokers e insegno Trasfigurazione qui ad Hogwarts…-
-Cho?!-esclamò Albus a bassa voce.-Proprio quella Cho?
Rose lo sentì e annuì guardandolo.
-Si, deve essere la fidanzata di zio Harry prima che si mettesse con zia Ginny.
Un’occhiataccia di Cho li fece subito zittire.
-Dicevo…-ricominciò la professoressa.-La Trasfigurazione è una delle materie più importanti che studierete. Essa serve nel trasformare, tramutare o far sparire oggetti, animali e persone. Giusto per fare un esempio, io potrei fare un incantesimo alla cattedra per trasformarla in un pavone. Naturalmente prima che anche voi ci riusciate dovete studiare moltissimo, la Trasfigurazione è anche particolarmente complessa. Nelle prime pagine del vostro libro troverete un’introduzione a questa materia, per cui il primo compito che vi assegno è questo. Riassumete questa introduzione su una pergamena e studiatela bene per la prossima volta, capito? In quanto ad ora ci eserciteremo con la pratica…proveremo a trasformare uno stuzzicadenti in un ago. Gli stuzzicadenti li ho qui in una scatola, ora ve li distribuirò e poi vi mostrerò l’incantesimo giusto.-
Quando finì la lezione solo Rose e pochi altri erano riusciti a trasformare lo stuzzicandente in un ago. Albus era riuscito a tramutarlo solo in minima parte.
Invece Louis aveva combinato un disastro. La sua bacchetta aveva cozzato contro lo stuzzicadenti e quello si era sollevato in aria e si era messo a saltellare da solo per la classe.
-Dai, Louis, sarai più fortunato la prossima volta.-disse Roxanne dandogli una pacca sulla spalla.-Almeno ci hai fatto ridere.-
Louis la guardò storto.
-Si, e 5 punti in meno a Tassorosso solo perché lo stuzzicadenti si è impigliato nei capelli della Addams…-
-Potevi trafiggerle un occhio, sai?-rise Victor mentre entravano in Sala Grande. Si divisero per sedersi ai tavoli delle rispettive case e Albus fece scorrere lo sguardo sui piatti pieni di prelibatezze.
-Io prendo gli spaghetti al sug…oh, ciao, Dominique.-disse Rose. Dominique era appena spuntata accanto a loro e si sedette davanti a Roxanne.
-Ciao, ragazzi! Allora,come sono andate le vostre prime ore di lezione?
-Bene, direi. A parte per Louis che ha fatto perdere 5 punti a Tassorosso dopo il suo fallito tentativo di trasformare uno stuzzicadenti in un ago.-raccontò Roxanne.
-Povero Louis…vado a parlarci, deve essere sconvolto dopo l’esito dello smistamento.-disse Dominique.
Afferrò un toast al formaggio, si alzò e si diresse verso il tavolo dei Tassorosso.
Albus le rivolse un’occhiata, poi tornò a concentrarsi sul cibo. Finì in pochi minuti un piatto di pesce e un panino al salame e iniziò a chiacchierare di Quidditch con Betsabea e Roxanne.
-Ehi, andiamo?
La voce di Rose interruppe il loro discorso.
-Ok, che lezione abbiamo adesso?-chiese Betsabea alzandosi.
-Pozioni.-rispose Roxanne.-Con i Serpeverde.

L’aula di Pozioni, situata in un sotterraneo, era fredda e senza finestre. C’erano vari banchi allineati e accanto ad ognuno era presente un calderone.
Albus, Betsabea, Rose e Roxanne si fermarono a parlare davanti alla porta dell’aula.
-Fa freddo, eh?-chiese Rose.
-Molto. A proposito, ma com’è che si chiama il professore di Pozioni?-rispose Roxanne.
-Horace Lumacorno, così mi ha detto mio padre.-disse Albus.
-Oh, lui!-esclamò Betsabea.-Lo conosco bene, è particolarmente amico dei miei genitori. O meglio, di mia madre che a suo parere era una grande Pozionista.
Non appena Betsabea finì di parlare una voce fredda e acida fece voltare i quattro Grifondoro.
-Ok, se volete vantarvi di quanto erano bravi i vostri genitori mezzosangue a scuola fate pure ma levatevi di torno perché noi dobbiamo passare.-
A parlare era stata una ragazzina che indossava la divisa di Serpeverde.
Accanto a lei c’era un ragazzo dai capelli biondi che le rivolse un’occhiata annoiata.
-Dai, Lauren, non perdere tempo con gente simile.-disse.
Albus ignorò Scorpius e fronteggiò Lauren Zabini, ricordava di aver sentito il suo cognome durante lo smistamento il giorno prima.
-E tu chi sei per insultare i nostri genitori dicendo che sono mezzosangue, sentiamo?!-esclamò guardandola con durezza.
-Albus, lasciala stare, è una Serpeverde…-disse Rose tirandolo per un braccio.
-Una Serpeverde, e allora?-rispose Lauren con voce acida.-E voi siete degli schifosissimi Grifondoro…-
-Perché non chiudi quella bocca, Serpe schifosa?-intervenne Roxanne.
-Tu pensi di potermi dire quello che devo fare?-ribattè Lauren.
-Smettetela subito!-urlò Rose. Aveva gridato così forte che l’intera classe si voltò a guardarla.
Rose arrossì fissando male Lauren, Albus e Roxanne.
-Anche tu quindi credi di poter dare ordini a chi ti pare, Weasley?-le disse Scorpius Malfoy acido.
-Come fai a conoscere il mio cognome?-chiese lei con voce tagliente.
-Vi ho visti ieri durante lo smistamento.-rispose Malfoy.-E naturalmente tu sei Albus Potter…
Scorpius guardò Albus che ribatté:-E non ci vuole molto a capire che tu sei il figlio di Draco Malfoy.
-Pregiudizi per questo,Potter?
-Certo che no.
-Io si.-disse Roxanne.-Con i figli degli ex Mangiamorte non voglio averci a che fare.
Scorpius impallidì e spalancò gli occhi.
-Weasley,tu non sai niente per cui taci…
-Forse non mi conosci,Malfoy. Io non mi faccio dare ordini da nessuno.
Improvvisamente una voce maschile risuonò per l’aula ed interruppe il litigio.
-Ehi, ehi, ma che sta succedendo?
Un uomo grasso come un tricheco entrò nell’aula e i ragazzi si scostarono per lasciarlo passare.
Albus lo riconobbe : era Horace Lumacorno,il professore di Pozioni di cui suo padre gli aveva tanto parlato.
-Hanno cominciato ad insultarci senza motivo, professore.-disse Lauren svelta.
-Scherzi? Hai iniziato tu dicendo che i nostri genitori sono dei mezzosan…-urlò Roxanne furiosa.
-Ok, adesso che ne dite di darvi una calmata?-intervenne Lumacorno.-Andate tutti a sedervi, su.-
Albus, Roxanne, Rose e Betsabea si diressero adirati verso alcuni banchi dove erano stati posizionati i loro calderoni e presero posto, scoccando occhiate velenose a Scorpius e Lauren.
Lumacorno andò a sedersi alla cattedra e disse il suo nome, poi prese il registro con i nomi degli studenti per fare l’appello.
Come previsto, non appena arrivò al nome di Rose levò lo sguardo, eccitato.
-Rose?-disse.-Rose Weasley? Chi è Rose Weasley?
Rose alzò una mano, arrossendo, e Lumacorno esultò.
-Oh, ma lei deve essere la figlia di Ron ed Hermione, vero?
-S…si.-rispose timidamente lei.
-Fantastico! La figlia di Hermione Granger….sua madre era una pozionista favolosa, cara Rose…immagino che lei avrà preso il suo talento! Tale madre, tale figlia, eh? Oh, un’altra Weasley! Roxanne Weasley?-
Roxanne sbuffò mentre alzava una mano.
-Sono io, signore.-
-Oh, e siete sorelle?-
-No, siamo cugine. I miei genitori sono George e Angelina Weasley.-
-Angelina! La famosa cacciatrice delle Holideas Harpies! Ma che onore avere sua figlia tra le mie studentesse! Anche se lei e Rose non siete della mia casa, Serpeverde…bè, passiamo oltre!
Lumacorno continuò l’appello e dopo qualche nome i suoi occhi brillarono.
-Albus Severus Potter?
Albus arrossì nuovamente quando tutti gli sguardi si puntarono su di lui.
Prima che potesse dire qualcosa Lumacorno lo interruppe.
-Il secondo figlio di Harry Potter! Ragazzo mio, avrei dovuto riconoscerti prima! Tu sei figlio di un pozionista eccezionale…veramente eccezionale! Oltre che un grandissimo mago…ricordo ancora il giorno in cui Harry sconfisse il Signore Oscuro…che fantastico evento per la comunità magica…
Quando finalmente Lumacorno interruppe la sua cantilena continuò con l’appello e alla fine guardò attentamente la classe.
-Bene, ragazzi, questa è la prima lezione per voi quindi ho pensato di farvi esercitare con una pozione semplicissima…prima però mi piacerebbe parlarvi dei principali ingredienti che vengono usati nelle pozioni, come il sangue di Salamandra,che ha utili proprietà curative e calmati. Iniziate a prendere appunti, su!-
Quando i ragazzi finirono di prendere appunti sugli ingredienti Lumacorno assegnò loro la preparazione di una pozione che cambiava le voci.
A detta del professore era una miscela facile ma Albus riuscì solo a rovesciare l’intero liquido a terra a causa delle sue distrazioni.
Fu immensamente sollevato dallo squillo della campanella che segnava la fine della lezione.
-Ora ci manca solo Storia della Magia.-disse Roxanne frugando nella sua borsa dei libri.-Fred mi dice che è una piaga umana,quella materia.
Roxanne aveva ragione, la lezione di Storia della Magia fu davvero la peggiore di tutte.
Il professor Ruf era un fantasma…si, un fantasma…e aveva una voce così monotona che i ragazzi non capirono quasi nulla delle sue spiegazioni sulle origini della magia.
Albus era seduto vicino a Roxanne e Louis e lanciò a Roxanne uno sguardo assonnato.
Stranamente Roxanne non pareva annoiata. E nemmeno seguiva la spiegazione. Aveva un’espressione concentrata, ma si vedeva che era immersa nei suoi pensieri.
-Rox, che hai?-le chiese Louis a bassa voce.
-Niente, voglio solo movimentare la lezione.-sussurrò Roxanne sfilando fuori dalla sua tasca una pallina di gomma rossa.
-Oddio,non dirmi che…-iniziò Albus.
-Zitto!-bisbigliò lei. Strinse forte la pallina e la lanciò verso la cattedra, stando attenta a non farsi vedere. La pallina rimbalzò a terra e per un attimo tutti gli sguardi si concentrarono verso di lei.
Poi la gomma rossa esplose facendo fuoriuscire dei raggi luminosi dalla pallina. Tutti urlarono mentre i raggi scoppiavano in aria inondando la classe di una luce luminosa e stelle filanti che caddero ovunque, anche sulle teste degli studenti. Albus se ne tirò fuori tre dai capelli mentre rideva.
Anche il resto della classe era scoppiato in sonore risate, mentre il fantasma del professor Ruf aveva spalancato gli occhi, sorpreso.
-Chi…chi è stato a far esplodere la luce?!-esclamò fluttuando in aria.
Roxanne si morse il labbro, cercando di non ridere ancora più forte. No, il professore non poteva certo scoprirla.

-Dovevi esserci, Rudolf, è stato fantastico!-stava raccontando Betsabea al fratello mentre i ragazzi si avviavano in Sala Grande per cenare.-No, ma davvero fantastico! La pallina è esplosa e allora si sono sprigionati in aria dei lampi che sono esplosi, e una luce ha invaso tutta la classe e sono cadute stelle filanti dappertutto! È stata Roxanne! Vero, Roxanne?-
-Certo che sono stata io. Non ne potevo più di sentire tutte quelle cose noiose.-sorrise lei.
-Nooo, volevo esserci!-esclamò Rudolf.-Ma che era quella pallina? Un Tiro Vispo Weasley?-
-Si! Mio padre me l’ha data ieri mattina, dicendomi che mi sarebbe servita per le lezioni noiose.-
-In ogni caso sei stata fortissima!-rise Rose allegra.-Storia della Magia si è già rivelata noiosa, a stento riuscivo a concentrarmi.-
-No, sul serio sei stata tu?-disse la voce di Frank Paciock. Frank sbucò all’improvviso accanto a Roxanne e la guardò quasi con venerazione.
-Grazie, grazie, Roxanne, stavo per morire di noia!-esclamò con un sorriso raggiante.
-Figurati.-si limitò a rispondere lei. Strano. Di solito Roxanne quando parlava non la finiva più.
Albus notò che aveva un sorriso compiaciuto, diverso da quello che aveva di solito dopo che qualcuno le faceva i complimenti per uno scherzo.
Roxanne tornò se stessa quando lei, i cugini, Frank e Betsabea si sedettero al tavolo di Grifondoro e ricominciò a parlare di come era stato spettacolare iniziare ad usare la bacchetta e tutto il resto.
Quando finalmente tornarono in sala comune Albus non era minimamente stanco.
-Ragazzi, dato che abbiamo Trasfigurazione anche domani io faccio il tema che ci ha dato la Jokers.-disse Rose sedendosi vicino al camino con piuma e pergamena in mano.
Frank si sedette vicino a lei.
-Si, è meglio che lo inizi anche io.
Roxanne, Albus e Betsabea si sedettero accanto ai due, Albus continuava a guardare fuori dalla finestra.
Non sapeva come contenere la sua felicità. Era ad Hogwarts, finalmente…dopo tutti quegli anni…
-Ehi, Albus, ti vuoi muovere?-gli disse Rose scoccandogli un’occhiataccia.
Al sussultò.
-Scusa, Rose, stavo pensando…-disse senza terminare la frase.
Prese piuma e pergamena,deciso a finire al più presto i compiti. Quando finalmente salì in dormitorio per andare a dormire c’era solo Frank nella stanza,seduto sul suo letto mentre guardava nel vuoto, con una strana espressione.
-Ciao, Albus.-disse quando lo vide entrare.-Ehi, ti volevo dire una cosa…-
-Si, dimmi.-fece Albus chinandosi per prendere il pigiama dal suo baule.
-No, niente, niente.-tagliò corto Frank.-Bè, buonanotte, ci sentiamo domani.-
-Notte, Frank.-disse Al guardandolo con sconcerto.
Quando finalmente Albus si infilò sotto le coperte e posò la testa sul cuscino si sentì addosso tutta la stanchezza della giornata.
Ci vollero pochi secondi prima che si addormentasse. Ed ebbe un sogno strano e confuso, fatto di lampi di luce, stelle filanti, occhi scuri come la notte e pezzi di pergamena che svolazzavano nell’aria, perdendosi poi in una cupa nebbia senza fine.
 
Top
Jolly.
CAT_IMG Posted on 11/4/2010, 15:25




Come capitolo mi è piaciuto, hai descritto bene Hogwarts e le caratteristiche delle lezioni.
Ho notato che ci sono molti personaggi secondari, per caso nei prossimi capitoli si vedranno più volte o resteranno sempre in secondo piano?
 
Top
Gwen97
CAT_IMG Posted on 12/4/2010, 13:58




Uhm,alcuni resteranno in secondo piano o compariranno poche volte,però Frank non è un personaggio secondario,da questo capitolo in poi diventerà si unirà al gruppo dei cugini Weasley-Potter.;)
 
Top
2 replies since 10/4/2010, 08:39   96 views
  Share