Rock 'N' Punk lifestyle-Capitolo 4

Rock 'N' Punk lifestyle-Capitolo 4: La Cometa

Con l'impressione che il mio cuore stia esplodendo mi avvicino al tavolo e vado per sedermi di fronte a Jack.
<<siediti pure qui accanto, c'è abbastanza spazio per tutti e due, Luna.>> mi invita il ragazzo.
Dopo pochi secondi si avvicina il barista a chiederci cosa vogliamo visto che al bancone non c'è nessuno.
<<una birra Heineken, grazie!>> diciamo io e Jack all'unisono e scoppiamo a ridere.
Dopo aver bevuto qualche sorso dalle nostre bottiglie inizio a sentirmi un pò a disagio, non ho la minima idea di che cosa dire.
<<sembri annoiata... c'è qualcosa che non va, Luna?>>
<<no, è solo che sono imbarazzata...>>
<<perchè, Luna?>>
<<io non sono mai uscita con un ragazzo>> sputo quelle parole in fretta e a bassa voce, sperando che non le capisca. E invece capisce.
<<oh, capisco benissimo, Luna. Dopotutto sei cresciuta in un orfanotrofio, è normale che non ti abbiano mai fatta uscire liberamente con qualcuno, Luna>> un momento, ma come fa a saperlo? Non ricordo di averglielo mai detto. E perchè dice il mio nome alla fine di ogni frase?
<<come fai a sapere dell'orfanotrofio?>> gli chiedo un pò troppo brusca, forse sono troppo ansiosa di ricevere la risposta.
Jack assume la stessa espressione di un bambino colto con le mani nella marmellata ma un sorso di birra sembra dargli la spinta giusta per rispondere.
<<me lo accennarono una volta Bob e gli altri... a proposito ti hanno detto qualcosa quando gli hai detto che stasera uscivi con me, Luna?>>
<<oh, non me ne parlare! Bob è stato tre ore a farmi la predica! Non è mica mio padre...>>
Adesso l'espressione di Jack è quella di un cane bastonato, farebbe tenerezza se non fosse per la collana di borchie a tre file che ha addosso.
<<ma cosa è successo di preciso con Bob e gli altri?>>
<< bè, prima eravamo abbastanza amici ma poi abbiamo litigato per una faccenda... non mi va di raccontarti. Voglio che questa sia una serata stupenda per una ragazza altrettanto meravigliosa >>
e a quel punto mi viene sparato davanti un sorriso a cui nessuna ragazza potrebbe resistere.
Mi sento un pò strana per via dei complimenti di Jack, il cuore ricomincia a battere freneticamente e le mie gambe assumono la stessa consistenza della schiuma per capelli che mi presta sempre Mike.
Non riesco più a guardare Jack in faccia così mi giro e faccio finta di essere interessata al documentario di astronomia che c'è in TV. A quanto pare stasera dovrebbe passare una cometa di particolare intensità vicino all'orbita terreste e si dice che da Londra si potrebbe vedere benissimo.
<<che ne dici se proviamo ad avvistarla, Luna? Posso chiedere al barista di spegnere le luci del parcheggio, tanto è vuoto. Nella mia auto c'è un sacco di spazio... solo se vuoi, ovviamente, Luna.>>
Improvvisamente inizio a provare un'enorme gratitudine per i conduttori del programma, devo ricordarmi di mandargli un'e-mail di gratitudine.
Usciamo fuori e Jack apre il bagagliaio (che più che altro è un terzo vano dell'auto) dell'enorme macchina dove ci sono due piccoli sedili.
<<forse è meglio se levo i mini-sedili, il vetro del retro è più spazioso dell'altro quindi sarebbe meglio guardare la cometa da qua, Luna>> spiega Jack in tono pratico, spingendo i sedili verso il basso in modo che spariscano del tutto.
Dopo qualche minuto mi siedo assieme a Jack, entrambi dobbiamo sederci abbracciati alle nostre ginocchia per non sbattere i piedi contro il vetro.
Al buio, il cielo sembra quasi più luminoso del giorno con tutte quelle stelle e un'enorme Luna che sembra un grosso galeone d'argento come quelli di Harry Potter, ma della cometa nessuna traccia.
<<quando pensi che passerà, Luna?>>
<<sinceramente non ne ho la minima idea>>
Sento la mano di Jack scivolare sui miei fianchi fino ad arrivare a stringermi la vita e divento rossa come mai in vita mia.
Poi la vedo: così luminosa da far sembrare le altre stelle opache e altrettanto veloce.
<<eccola, Jack! Esprimi un desiderio>>
<<non posso, è già qui accanto a me>> sussurra con delicatezza quasi come se avesse paura di rovinare quel momento.
Il mio primo bacio.
Voi credete al colpo di fulmine? Io sinceramente ho sempre pensato che fossero un mucchio di stupidaggini ma adesso è come se, sotto sotto, ci avessi sempre sperato. Jack bacia da Dio, o forse lo penso solo perchè non ho nessuno con cui paragonarlo. Comunque sia mi sento benissimo con lui, mi sento felice.
Chiudendo gli occhi è come se tutti gli altri sensi fossero diventati dieci volte più potenti, sento il suo cuore che batte con la stessa intensità del mio, un pò del suo profumo (o forse è solo shampoo?) e anche l'odore dell'abre magique che si trova a qualche metro di distanza e che non c'entra nulla con il momento romantico che stò descrivendo.
Sento il suo abbraccio più stretto che mai sotto la stoffa della mia maglietta arrivare fino ai gancetti del reggiseno.
Non devo, non posso, non voglio, non al primo appuntamento. Respingo Jack:
<<senti, non ora... tu sei il mio primo ragazzo, te l'ho detto. Per me sarebbe la prima volta...>> cerco di spiegare ma gli occhi di Jack brillano in maniera strana.
<< bè sei vergine, rimediamo subito. Non preoccuparti, non ci vedrà nessuno e farò tutto io. C'è buio e il locale chiuderà fra poco visto che è vuoto. Per questo ti ho dato appuntamento oggi, Luna >>
<<quindi eri partito già con queste intenzioni?>>
<<senti, dai... siamo giovani dobbiamo goderci la vita fino a quando possiamo, no? Vedrai che sarà stupendo, Luna>> il suo tono è schifosamente superficiale e quasi mi viene da ucciderlo quando ricomincia nuovamente a provare a slacciare il reggiseno.
<< basta, Jack! Ho detto di NO! Fammi uscire da questa macchina!>>
<<tu non esci fino a quando lo dico io, Luna>> risponde con un ghigno.
Inizio a tremare e in preda al panico faccio l'unica cosa che mi viene in mente: un pugno nei gioielli.
<<in fondo era lì che volevi ti toccassi, no?>> vedere Jack urlare di dolore mi fa riacquistare la sicurezza necessaria per una delle mie solite battute sarcastiche. Prendo il telefonino, cazzo è spento. Mentre aspetto che si accenda credo che Jack pensi che io stia già chiamando la polizia. Spaventato e ancora sotto shock per il pugno apre il bagagliaio.
<<esci, vattene, sparisci, Luna!>>
Inizio a correre senza guardarmi mai indietro, col cuore che batteva nuovamente a mille (troppe volte era successo in quella sera) e il respiro è più affannoso che mai.
Intravedo un taxi e lo fermo per tornare a casa.
In questa unica serata ho provato tutte le emozioni possibili: timidezza, simpatia, felicità (non posso credere di aver provato una sensazione così bella solo mezz'ora fa e di ritrovarmi così adesso) e poi a m o r e. Lo stesso amore che pensavo Jack ricambiasse e invece voleva una sola cosa, aveva programmato tutto dall'inizio, da quando mi aveva chiesto di uscire in chat. Forse sapeva anche della cometa e aveva pensato di usarla come scusa oppure non l'aveva prevista e ha pensato di sfruttare al volo la prima occasione che gli è capitata quando ha visto il documentario.
Poi c'è stata anche lo sconcerto, la rabbia, la paura di quello che mi sarebbe successo se non fossi uscita da quella macchina.
Chissà invece che emozioni avrà provato Jack, probabilmente si sarà divertito ad ingannarmi con i suoi sorrisi e le sue parole. L'unico momento di rabbia per lui probabilmente sarà stato quando gli ho sferrato quel pugno. Che bastardo!
Però è anche colpa mia, gli altri mi avevano avvisato. Bob mi aveva avvisato e io gli ho rinfacciato una stupida storia di un bagno! Sono una stronza! Adesso vorrei solo piangere ma così dovrei dare delle spiegazioni all'autista e non me la sento.
Arrivo a casa, apro la porta e la trovo completamente buia.
Accendo la luce e trovo Bob seduto sulla poltrona del salotto, ha un'aria sciupata e due occhiaie ben visibili ma è molto sveglio.
<<ti stavo aspettando, volevo sapere com'è andato il tuo primo appuntamento...>>
Mi siedo sul divano e a questo punto non ce la faccio più a trattenere le lacrime.



Finalmente mi sono decisa a scrivere il capitolo quattro, in realtà avevo già in mente il succo ma mi ci è voluto un pò per pensare ai dettagli.
Come dico sempre ogni volta che finisco un capitolo, segnalatemi eventuali errori e se non vi è piaciuto spiegatemi bene il perchè visto che ho bisogno di critiche per migliorare, anche se ovviamente spero di aver fatto un buon lavoro dopo tre capitoli e un pò di esercizio a scuola



Problema sistemato. Ti consiglio di evitare di utilizzare "<" o ">" nei discorsi diretti, in quanto molto spesso vengono letti come tag html e perciò "spariscono". Ti consiglio: ", ', - o «»
[ndMod (Ako)]

Edited by » Annabel Lee; - 1/5/2010, 19:10

Eccomi a commentare, yeah.

Per prima cosa, capitolo corto, troppo corto. Hai lasciato poco spazio all'appuntamento, lasciando troppo spazio all'immaginazione del lettore. Cosa assolutamente non negativa se presa con le pinze, nel tuo caso ha decisamente esagerato, omettendo un sacco di cose che avresti potuto scrivere. Ad esempio, dal "si dai, guardiamo 'sta cometa" al "jack apre l'auto". Il punto è: come ci sono arrivati all'auto? da come lo scrivi, ho pensato perfino al teletrasporto, e sarebbe stato comunque credibile. Inoltre i sentimenti di Luna vanno a sbalzi: non nel senso che è profondamente lunatica, ma per il fatto che sono in qualche modo tagliati i passaggi più profondi.
Insomma, mi è parso un po' superficiale come capitolo.

Inoltre, hai toppato un po' di tempi verbali, ti consiglio di ricontrollare.

Sono rimasta un po' delusa, gli altri erano meglio. Cerca di scendere più in profondità nei personaggi nel prossimo capitolo.

Capisco, ora vedo di correggere gli errori.
E mi appunto il resto per il prossimo capitolo.